La Noosfera, il prossimo stadio nell'evoluzione della coscienza umana, ma di cosa si tratta? Scoprilo, leggendo l'anteprima del nuovo libro di José Argüelles.
La Noosfera: Il prossimo stadio nell'evoluzione della coscienza umana
Manifesto per la Noosfera: La Terra ed Io Siamo Una Sola Mente
Per più di cinquemila delle mie orbite intorno al sole, gli umani hanno modificato il mio paesaggio: a volte in modo molto bello come nelle coltivazioni di riso terrazzate dell’Asia estremo orientale e nelle piantagioni di grano delle Ande sudamericane; canali, fossati per l'irrigazione, dighe per deviare l'acqua, piramidi e templi, grandi mura serpeggianti; e poi le città con i loro sistemi stradali.
E lungo le coste grandi porti e navi con le vele fluttuanti alla ricerca di nuove terre da conquistare, nuovi beni da commerciare, e sempre qui o lì, grandi eserciti in guerra che devastavano la Terra. Alcuni umani furono intelligenti, altri assetati di ricchezza e di potere.
Quelli intelligenti mi mapparono e costruirono globi simili a me; scelsero di vivere secondo il proprio tempo e smisero di seguire i grandi cicli che governano l'ordine universale. Per danaro, divisero il loro tempo e divisero la Terra.
Non si considerarono più parte di essa; invece, Io, la Terra divenni loro schiava. Crearono tutti i tipi di macchine, e per le loro macchine, ebbero bisogno di qualsiasi cosa potessero estrarre dalla terra. Mi spogliarono dei miei boschi, aprirono le mie montagne, e scavarono profondamente nel suolo e nel mare cercando del combustibile per far funzionare le macchine.
Ed ho visto che tra i più intelligenti c'erano visionari e sognatori, profeti e messaggeri, poeti ed artisti, che intuirono un altro mondo, e vi avvertirono, e per il bene delle vostre anime tentarono di placare la vostra avidità e la vostra cupidigia.
Ed ho visto coloro che scelsero di non costruire e non fortificare, di non alterare il mio paesaggio, che si accontentavano di piccole dimore fatte di pelliccia e cuoio, fango e mattoni, che dipingevano sulla sabbia e disegnavano sulle rocce e sulle mura delle caverne, che seguivano gli animali selvatici lungo le loro strade e sentieri nei boschi, che pregavano alla luna e alle stelle e al sole, che cantavano il sogno della notte cosmica. Furono veggenti, uomini medicina, e saggi, a parlare per me:
Io sono uno con la Terra
La Terra ed io siamo una sola mente
Tu non sei separato da me, benché pensi di esserlo. Sei uno con me. La tua mente e la mia, la mente della Terra, sono una sola mente. E quest'unica mente è chiamata noosfera — la mente della Terra che avvolge come un invisibile mantello la totalità del mio corpo, penetrando in ogni cosa vivente, dotando ognuno di un raggio dello spettro di coscienza vivente che si diffonde dal centro della galassia fino al nostro sole, fino a me, e a tutti voi che abitate sulla mia superficie. Siete un unico organismo planetario. Tutta la vita è una, così come io sono un tutto indivisibile.
Per coloro che hanno occhi per vedere e orecchie per sentire e cuori che conoscono dal di dentro, è giunto il tempo di ascoltare il mio manifesto per la Noosfera. Ascoltate ancora e recitate con me:
Io sono uno con la terra
La Terra ed io siamo una sola mente
Guardate i nostri mari coperti di rifiuti e brucianti di petrolio. Guardate i nostri vicini senza casa che fuggono alla ricerca di un rifugio. Guardate i nostri bambini, che affollano i marciapiedi, accattonando e cercando cibo tra i rifiuti.
Guardate i mercanti che posseggono le macchine e le banche, nascosti dietro porte blindate ed eserciti armati. Guardate gli anziani, seduti ai margini di quella che un tempo era una foresta mentre piangono la perdita di un'antica realtà.
Io sono la Terra. Sono la mente di tutti voi. Ora parlo attraverso tutti voi. Ascoltate: in un momento del mio tempo, tutto cambierà. Mi risveglierò dal mondo del sonno e diventerò il manto di consapevolezza che avvolge alla perfezione la mia forma rotante.
Il tempo del danaro e delle macchine finirà e un nuovo tempo avrà inizio, e conoscerete nuovamente ciò che avevate dimenticato. E da quel momento i nuovi codici dell'essere e della realtà saranno attivi, i codici della noosfera.
Non vi saranno più nazioni, né danaro, né verità a brandelli, né povertà, non più droghe, non più armi da fuoco, non più bombe, ma un nuovo mondo di telepatia universale. Tutti capiranno insieme e subito che esiste un solo tempo per la Terra, una simultaneità di giorno e notte, una continua sincronicità.
La vostra mente comincerà a trasformare in un'opera d’arte vivente tutto ciò che è stato rovinato, la Terra intera trasformata in un capolavoro, circondata da un arcobaleno da polo a polo - un'unica forma pensiero resa visibile.
Cittadini della Terra, sentiremo una presenza galattica, con la noosfera come nostra centralina telepatica - un disegno del destino scritto in un piano divino, che segue una comune misura di tempo universale che ci unifica in una singola mente.
Accoglieremo visitatori da altri mondi, riceveremo qualunque conoscenza ci arrivi dagli anziani delle stelle i quali hanno atteso che fossimo maturi per la Noosfera, elevandoci alla nuova gerarchia della civiltà cosmica.
Nulla ci impedirà di seguire la strada senza fine - per tre millenni dispiegheremo la forma vivente della terra come un'opera d'arte. Solo allora estenderemo la noosfera alla vista della mente cosmica, che irradia dai centri del nostro cervello, il nuovo organo che vede il tutto universale come un cerchio che gira senza fine; così nessuna comunità avrà più bisogno di lasciare la Terra, la nostra casa cosmica.
Questo è il nostro manifesto per la Noosfera:
Io sono uno con la Terra
La Terra ed io siamo una sola mente
Una Testimonianza
Noi dobbiamo allargare il nostro approccio per comprendere la formazione che sta avvenendo davanti ai nostri occhi...di una particolare entità biologica, mai esistita sulla terra — lo sviluppo, fuori e al di sopra della biosfera, di un ulteriore strato planetario, un involucro di sostanza pensante, al quale, per amore di convenienza e simmetria, ho dato il nome di Noosfera.
Pierre Teilhard de Chardin, "The future of man"
"Manifesto per la Noosfera" è il risultato di quarant'anni di studio, contemplazione, ricerca e sintesi. La noosfera potrebbe essere un concetto al di là della portata della scienza convenzionale, tuttavia essa è una profonda e penetrante intuizione che ha coinvolto le menti di scienziati, filosofi, poeti e artisti fin dall'emergere del concetto, nel 1926.
Si tratta di un concetto evolutivo basato su studi sia di biogeochimica che di paleontologia. È un paradigma dell'insieme che mescola profezia e analisi delle tendenze del mondo attuale. È una percezione che la trasformazione della biosfera stia inevitabilmente conducendo ad una nuova epoca geologica e ad un nuovo ciclo evolutivo, ed è a causa dell'impatto del pensiero umano sull'ambiente che questa nuova era - la Noosfera - sta nascendo.
Il termine “Noosfera” che si riferisce alla guaina mentale o involucro di pensiero che avvolge la Terra, è derivato da “nous” la parola Greca per “mente” Il presentimento della Noosfera si risvegliò pienamente in me nel 1969, vedendo l’intera Terra dallo spazio in televisione.
Subito dopo organizzai i miei studenti dell’Università di Davis in California, per mettere su un evento che chiamammo “La Settimana di Whole Earth: Un Festival Acquariano di Gioia e Armonia sulla Terra” durante il quale trasformammo il quadrangolo centrale del campus nel “villaggio globale”.
Dopo la prima Giornata della Terra avvenuta nel 1970, questo evento sarebbe diventato un'istituzione dell’Università; avviene tuttora ogni anno come il Whole Earth Festival.
All'incirca nello stesso periodo ebbi una fruttuosa corrispondenza con R. Buckminster Fuller, che per primo mi suggerì la presenza di un sistema d’immagazzinamento e recupero d'informazione come una specie di campo psichico, o cintura di pensiero intorno al pianeta. Bucky mi scrisse che era così che poteva conversare con i filosofi presocratici quando passeggiava sulla spiaggia.
Il primo Whole Earth Festival suscitò l'interesse del filosofo planetario e astrologo Dane Rudhyar, il cui libro "The Planetarization of consciousness" (1970) era appena stato pubblicato. Ne seguì una calorosa amicizia e, tra le altre cose, Rudhyar mi illustrò il lavoro del fisico Oliver Reiser dell’Università di Pittsburgh.
Nel suo monumentale volume, "Cosmic Humanism" (1966), Reiser proponeva una visione della noosfera che consiste in un campo psi nel mezzo di e in risonanza con le due cinture di radiazione che definiscono il campo elettromagnetico della Terra.
Reiser inoltre ipotizza che il campo psi, un “Apparato Sensoriale del Mondo” informato dal DNA, consista in due metà - una Orientale (intuitiva) ed una Occidentale (analitica) che funzionano olonomicamente come i due emisferi del cervello umano.
Ho amplificato la nozione di Reiser nel mio libro "The transformative vision" (1975), nel quale collego i due principi che governano la storia della coscienza umana - psiche e techne - ai due lati del cervello umano e planetario.
Pur riconoscendo la visione di Teilhard de Chardin, tra tante altre, questo libro fu influenzato nella sua prospettiva anche da tradizioni profetiche Hopi, Hindu, Messicane e Maya. Ma è sul concetto della Terra e dei suoi emisferi - Orientale e Occidentale così come Nord e Sud - che "The transformative vision" basa l’idea di un più alto principio unificante di coscienza planetaria che governa il progresso della storia e le età del mondo in generale.
In "Earth ascending" (1984), lavorando intensamente sul concetto di Teilhard de Chardin di “pianeti con noosfera”, ho proposto l’esistenza di un banco psi - il sistema codificato d'immagazzinamento e recupero d'informazione e programma di regolazione temporale del DNA della Noosfera, collocato tra e in risonanza con (come aveva proposto Reiser) le due cinture di radiazione del campo elettromagnetico della Terra.
Il banco psi è stata la chiave dei miei lavori successivi, tra cui "The mayan factor" (1987), "The Call of Pacal Votan: Time Is the Fourth Dimension" (1996), e "Time and Technosphere" (2002).
I miei studi della matematica del calendario Maya e la successiva scoperta della Legge del Tempo come principio universale di sincronizzazione, così come l'influenza del lavoro di Vladimir I. Vernadsky, approfondirono ulteriormente la mia comprensione della noosfera.
Grazie a numerose visite in Russia e ai miei dialoghi con i più avanzati scienziati russi, mi accorsi di quanto fosse diffuso il concetto di noosfera nella vita intellettuale Russa. Dal 2003 sono diventato membro attivo dell'Assemblea Mondiale Ecologica e Spirituale della Noosfera, che ha sede a Mosca.
Essendosi già svolti il Primo ed il Secondo Congresso Planetario per i Diritti della Biosfera (1996, 2006), a Brasilia, ho proposto Il Primo Congresso Mondiale della Noosfera da tenersi a Bali, nel 2009. Questo evento si è evoluto in una serie di Congressi noosferici bioregionali sincronizzati, svoltisi il 22 luglio 2009. Da tale esperienza deriva il mio sito web noosphereforum.org.
Tutto questo non sarebbe successo se un prete Gesuita, Pierre Teilhard de Chardin, non avesse coniato il concetto e la parola in una fiammata di ispirazione, mentre era di servizio come portatore di barelle nelle trincee di prima linea durante la Prima Guerra Mondiale.
Da noto paleontologo, Teilhard de Chardin continuò a scrivere ampiamente della noosfera in libri quali "The future of man" (1959) e "Man's Place in Nature" (1956). Nel 1926 lui ed il suo collega Gesuita e seguace, il filosofo Eduard Le Roy, incontrarono un geochimico Sovietico, Vladimir I.
Vernadsky, per concordare il significato del concetto di noosfera. Questo significato è spiegato con semplicità e chiarezza da Vernadsky, che alla fine della Seconda Guerra Mondiale scriveva:
Il processo storico sta modificandosi drammaticamente davanti ai nostri occhi ... La specie Umana considerata nel suo insieme sta diventando una potente forza geologica. La mente e il lavoro del genere umano sono di fronte al problema di ricostruire la biosfera nell'interesse dell’umanità libera pensatrice come singola entità. Questo nuovo stato del mondo che stiamo approcciando senza accorgercene è la “Noosfera”.
Data di Pubblicazione: 12 gennaio 2023