SPIRITUALITÀ ED ESOTERISMO   |   Tempo di Lettura: 10 min

La Nostra Nuova Storia della Creazione

L'Umano Universale - Gary Zukav - Speciale

Scopri una nuova concezione del potere e della speranza e come trasformare le quotidiane esperienze, leggendo l'anteprima del nuovo libro di Gary Zukav.

La Nostra Nuova Storia della Creazione

Oltre le stagioni

Nel solstizio d'estate, il sole raggiunge il punto più alto nel cielo. È il giorno più lungo dell’anno e la notte più corta. Tutto è sbocciato o sul punto di farlo. È il tempo del pieno rigoglio: ma, proprio in questo momento, tutto ciò che ha appena toccato la sua massima espansione comincia già a contrarsi.

A giugno, ciò sfugge ancora alla vista. Nei campi di grano, le messi abbondano, magnifiche. I braccianti si asciugano il sudore dalla fronte; i vitelli e i puledri pascolano insieme alle loro madri. Eppure, le colture si avvicinano di giorno in giorno al raccolto. Tra il verde, ciuffetti d’erba iniziano a ingiallire. L'autunno e l’inverno si approssimano.

Non si scorgono ancora, ma stanno per soppiantare l’estate. Giorno dopo giorno, il sole affonda impercettibilmente nel cielo. Le ore di luce si riducono, quelle di buio aumentano. Le temperature calano e scende la neve. Il sole si trova nel punto più basso nel cielo nel solstizio d'inverno. È il giorno più corto dell’anno, la notte più lunga.

Gli animali e le sementi riposano in un sonno profondo. È proprio in questa giornata di massimo buio e di minima luce che tutto il potenziale è racchiuso in un sol seme e un ciclo giunge al suo compimento. È qualcosa di impossibile da scorgere nei boschi, sotto il manto di neve.

Tutto tace, eppure quel silenzio freme di vita. Il ghiaccio di quiete si approssima al disgelo. Primavera ed estate stanno per soppiantare l'inverno. La stagione della contrazione avanza verso la stagione dell’espansione, verso il tripudio della crescita e dell'espressione, l'abbondanza della vita, il solstizio d'estate.

La dinamica ciclica — dal seme alla maturazione al raccolto, dalla contrazione all’espansione e ritorno, dall’inspirare all’espirare — governa tutto il mondo fisico. Governa le stagioni della nostra vita. È il ritmo delle specie, dei sistemi stellari e delle galassie.

 

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Un fiore sboccia in primavera, ma davvero prima non c’era? Un seme racchiude in sé tutto ciò che prima era il suo fiore. Quel seme è nascosto agli occhi del bimbo che gioca in cortile. Poi il germoglio gli spunta davanti, come per magia. Succede così a ogni nuova vita che nasce.

Come il germoglio suscita lo stupore del bambino, così il neonato desta la nostra meraviglia. La spiegazione che il bimbo si dà del fiore e quella che noi ci diamo di un neonato riflettono entrambe i limiti della nostra esperienza.

Il bambino crede che il germoglio sia il frutto dell’operato dei suoi genitori perché è la sola spiegazione che per lui abbia senso. Noi crediamo che l’unione tra spermatozoi e ovulo generi una nuova vita, perché questa è la sola spiegazione che per noi abbia senso.

Così come il seme da cui germoglia il fiore è invisibile agli occhi del bimbo, il seme da cui nasce un bebè è invisibile ai nostri cinque sensi. Il seme del neonato è la sua anima.

L’anima del neonato non invecchia, né muore. Non può essere misurata o pesata, eppure essa è reale. Ed è l’essenza tutta di un individuo. L'anima esiste da prima della sua nascita; esiste man mano che il bimbo cresce, attraversando le varie stagioni della sua vita; esiste quando, ormai diventato vecchio, l’individuo appassisce e secca proprio come i fiori della primavera e dell'estate.

Dentro l’anima giace la saggezza e la compassione che uniscono i genitori ai figli e che hanno modellato la mappa del loro DNA.

Tutti i nostri grandi maestri — Cristo, Maometto, Krishna, Budda e molti altri - hanno parlato di dinamiche impercettibili ai cinque sensi. Ne hanno dato definizioni diverse: "la mano di Dio", "gli impulsi creativi della mente", "angeli", "demoni" e altre ancora.

Hanno descritto le conseguenze di quanto si crea nel dominio dei cinque sensi e che poi appaiono in regni non fisici, come il "paradiso", "l’inferno" e gli "stati del Bardo".

 

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Tutti i nostri grandi maestri hanno tramandato lo stesso messaggio: c'è molto di più oltre a quanto riusciamo a vedere nella nostra vita. Siamo connessi agli eventi, alle esperienze e ai nostri consimili nel regno dei cinque sensi, così come in tutti gli altri regni che non percepiamo, in modi che ancora sfuggono alla nostra comprensione.

Le nostre scelte e le nostre azioni hanno un significato che va oltre l'apparente. Facciamo parte di un tutto più grande, di una dinamica più vasta che ha un impatto su di noi e che, a nostra volta, noi influenziamo. Nello scegliere i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni, dovremmo farci guidare dalla saggezza e dalla compassione.

Facciamo parte di un’unica famiglia, di un’unica mente, di un unico cuore, di una sola vita, di un solo universo. Diamo tutto il possibile e riceveremo in cambio più di quel che riusciamo a immaginare.

Adesso, la dinamica più vasta in cui siamo immersi comincia a essere visibile. Abbiamo esperienza diretta di ciò a cui, in passato, potevamo credere solo sostenuti dalla fede. La terra è vita. Le galassie sono vita. La vastità dello spazio è vita. Tutto è vita. L'universo è un’impresa spirituale, non materiale.

L’anima è una forza al centro del vostro essere, una energia immortale e con uno scopo. È la vostra essenza. Siete degli spiriti dotati di potere e creatività, compassione e amore, i quali hanno scelto di partecipare all’evoluzione del genere umano.

La vostra origine non è meramente biologica. Le vostre esperienze non sono solo corporee. I doni che avete ricevuto sono molto più di quel che appaiono.

Il genere umano sta diventando consapevole delle più ampie circostanze di cui è parte e di cui è responsabile.

È la nostra nuova storia della creazione.

 

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La nostra nuova storia della creazione

La storia della creazione del popolo dei lakota narra di due guerrieri che, lungo un sentiero, si imbattono in una giovane. Pervaso dalla soggezione, uno dice: "Fratello, è una creatura sacra!" L’altro, accecato dalla lussuria replica: "È mia!" Mentre le si avvicina, una nube di fumo lo avviluppa.

Quando l’aria si schiarisce, per terra ci sono solo le sue ossa, tra cui strisciano dei serpenti a sonagli.

Poi la donna si rotola nella polvere e si trasforma così in un cucciolo di bisonte bianco! La donna bisonte reca in dono ai lakota la loro sacra pipa e i rituali delle loro cerimonie.

Quando un antropologo chiese a un anziano lakota se la leggenda della donna bisonte fosse vera, l’uomo rispose: "Non so se sia andata realmente così, ma puoi vedere da te che è tutto vero".

Le storie della creazione rappresentano la nascita della coscienza umana. Finora, la coscienza rappresentata è quella limitata dalle percezioni dei cinque sensi. Adesso, qualcosa di meraviglioso sta accadendo.

La coscienza umana sta cambiando. Non è un mutamento nella coscienza umana, ma della coscienza umana.

Immaginate una ciotola con dentro delle carote tagliate a rondelle, delle foglie di lattuga e delle fettine di cetriolo. Perché possa essere servita in tavola, manca solo il condimento. Quella ciotola non è l’insalata. L’insalata è nella ciotola. Ora, immaginate che a riempirla, ci siano fili, aghi, rocchetti e pezzi di stoffa.

Anche tali oggetti si trovano dentro la ciotola, ma non sono la ciotola. Vale per qualsiasi cosa immaginiate di metterci dentro: sarà sempre e solo il suo contenuto. Adesso immaginate che sia la ciotola a cambiare!

È proprio quello che sta accadendo alla coscienza umana. In milioni di esseri umani, stanno emergendo percezioni che oltrepassano i cinque sensi. È proprio l’affiorare alla nostra consapevolezza di queste percezioni a costituire la grande trasformazione della coscienza umana in grado di ridefinire la nostra specie.

 

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Queste percezioni non sono il nuovo contenuto della vecchia ciotola. Alla base della nostra nuova storia della creazione vi è un cambiamento enorme, senza precedenti, della nostra coscienza e non nella nostra coscienza.

La vostra coscienza è una ciotola. Le vostre esperienze sono lì contenute. E si modificano di momento in momento. Diventate arrabbiati, depressi, felici, vendicativi, soddisfatti o gelosi. Riuscite, fallite, crescete sani, vi ammalate, riacquisite forze, sviluppate nuove capacità e trovate nuovi compagni.

Le percezioni che vanno al di là dei cinque sensi non sono il nuovo contenuto della vecchia ciotola. Sono la nuova ciotola. Non cambia ciò di cui fate esperienza. Cambia ciò di cui potete fare esperienza.

In passato, la coscienza umana era legata all'evoluzione della materia fisica. Si è fatta strada lentamente attraverso i millenni. Adesso sta evolvendo in maniera esplosiva. Il campo d'azione, la portata e la velocità di questa nuova evoluzione sono stupefacenti. Rispetto al passato, tutto accade a velocità ancora maggiore di un battito cardiaco o di un battito di ciglia.

Centinaia di milioni di esseri umani stanno entrando in nuovi regni di esperienza che ne accrescono il potenziale. Nel giro di qualche generazione, tutti gli esseri umani avranno accesso a tali regni. La trasformazione che ci attende è così nuova e profonda che in pochi potevano figurarsela, o immaginare quali sono ora i comportamenti da adottare per evolvere.

In altre parole, tutte le precedenti storie della creazione rappresentano la nascita di un genere umano limitato ai cinque sensi, e appartengono alla coscienza in declino. La nostra nuova storia della creazione rappresenta invece la nascita di un nuovo genere umano le cui percezioni vanno al di là dei cinque sensi; ed è a noi che appartiene.

 

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La nostra nuova storia della creazione si palesa dentro e fuori di noi. Stiamo vivendo la nostra storia della creazione. Siamo al guado tra due mondi: tra la nuova e la vecchia coscienza. Esse si sovrappongono, temporaneamente, in questo periodo di transizione.

È un’esperienza che nessun essere umano ha mai sperimentato prima. La coscienza che sta morendo è quella familiare ai cinque sensi. È categorica e rigida. La nuova coscienza è evidente alla nostra percezione allargata. È liberatoria e stimolante.

Gli steccati limitano le esperienze dell'infanzia. In un cortile recintato, un bambino scoppia in lacrime quando rovescia nell'erba un po’ di sabbia dalla cassetta in cui sta giocando, anche se oltre lo steccato c’è una spiaggia a perdita d’occhio.

Alla fine, il bimbo incontra il mondo che c'è al di là del recinto. Interagisce con chi ha una consapevolezza maggiore della sua. Riconosce il proprio impatto sul mondo che è al di là dello steccato e l’impatto che quello stesso mondo ha su di lui.

I cinque sensi sono stati a lungo il nostro steccato. Ci hanno confinato all’interno di esperienze che erano adeguate al nostro livello di sviluppo. Abbiamo esplorato tutto ciò che potevamo vedere, sentire, toccare, gustare e odorare, ma non potevamo ravvedere in queste esperienze i limiti dello steccato o capirne lo scopo.

Ora siamo sul punto di oltrepassare quella recinzione.

Data di Pubblicazione: 15 settembre 2022

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