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Notte di San Silvestro: Rituali per un magico Capodanno

Notte di San Silvestro: Rituali per un magico Capodanno - Speciale

Capodanno sta per arrivare! Scopri tutte le tradizioni e i rituali magici per la notte di San Silvestro così da iniziare un nuovo anno, pieno di fortuna.

Notte di San Silvestro: Rituali per un magico Capodanno

Anno nuovo, vita nuova

E alla fine un altro anno se ne va! Infatti, tra qualche giorno ci troveremo a festeggiare il Capodanno, per accogliere un nuovo anno e salutare quello vecchio.

È tempo di fare i conti col passato e di tirare le somme, di lasciarsi indietro i dispiaceri e pensare a quante cose buone abbiamo vissuto, mentre già fantastichiamo su quanti progetti ci attendono.

Capodanno però è tanto un momento d'introspezione, quanto dedicato al divertimento. Da secoli questo importante passaggio viene celebrato tramite riti magici e rituali propiziatori, che affondano nelle nostre antiche radici pagane che non abbiamo affatto abbandonato, come molti credono.

Vediamole insieme e portiamo un po' di magia, antica e moderna, nell'ultima serata dell'anno.

 

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Il Capodanno attraverso i millenni

Il mondo occidentale e quello nipponico hanno stabilito come capolinea dell'anno la data del 31 dicembre, ma ovviamente non è sempre stato così.

Infatti, ogni popolazione antica aveva una sua data prestabilita. Per esempio, il Capodanno celtico cadeva il 31 ottobre ed era celebrato attraverso Samhain, la festa che ha dato origine al nostro Halloween. Invece, durante la loro Repubblica, gli antichi Romani festeggiavano come primo giorno dell'anno il 1° marzo.

A rivoluzionare il calendario e scegliere il 31 dicembre come suo termine, fu Giulio Cesare nel 46 a.C. quando istituì il calendario giuliano, che vedeva il passaggio dall'anno lunare a quello solare, e prevedeva invece come apice dell'anno il 1° Gennaio (Ianuarius). Questo perché Giano Bifronte (Ianus in latino), la divinità a cui era consacrato il mese, era il dio più importante del pantheon romano fin dai tempi del secondo re di Roma, Numa Pompilio.

"Principio degli dèi e acuto seminatore di cose" lo definisce il poeta Settimio Sereno. 

Autoctono della cultura romana e non ereditato dai Greci, Giano era considerato il protettore sia degli eventi che iniziano che di quelli al loro termine; dio del passaggio, da cui deriva il suo stesso nome (ianua in latino significa porta); consacratore delle nascite, della creazione (del mondo e di tutte le creature); signore delle soglie (domestiche e universali).

Secondo il mito, Giano regnava incontrastato sul Lazio quando Saturno, usurpato dal figlio Giove, giunse alle sue sponde e lo accolse, dando così inizio all'Età dell'Oro. Fu allora che il dio greco lo benedisse con la capacità di vedere passato e futuro, donandogli due volti, uno anziano e uno eternamente giovane che osservavano di fronte e alle spalle.

 

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La benedizione del dio Giano era indispensabile per la buona riuscita degli scambi commerciali, le cerimonie pubbliche e private, le nascite e le vittorie militari. Il suo Tempio era situato nel Foro di Roma e le sue porte erano legate a un rito molto importante: in tempo di guerra le porte restavano aperte, mentre nel periodo di pace venivano chiuse (evento molto raro per un popolo bellicoso come quello romano). La chiusura delle sue porte sacre rappresentava l'inizio di un felice periodo di pace.

Per questo, Cesare prefisse il suo mese come il primo del suo nuovo calendario. Giano quindi benediva il passaggio dall'anno vecchio a quello nuovo e l'intero mese, mentre Giove e Giunone consacravano il 1° gennaio.

Tuttavia, in un impero così vasto e ricco di culture differenti, fu quasi impossibile sradicare le antiche datazioni. Anche nel Medioevo, il calendario gregoriano stabiliva sempre il 31 dicembre, giorno di San Silvestro Papa, come termine dell'anno.

Ma anche in questo caso ogni Paese, o persino regione, continuava a festeggiare la fine dell'anno a modo suo. Per esempio, dal XII secolo al 1752 Irlanda e Inghilterra celebravano Capodanno il 25 marzo, durante il giorno dell'annunciazione alla Vergine Maria; fino al 1564 in Francia la fine dell'anno coincideva con la Pasqua, che come giorno cambiava quindi ogni anno; legati ancora ai riti bizantini, Calabria, Puglia, Sardegna il 1° settembre; in Spagna coincideva col Natale. Persino durante il periodo fascista, il regime "spostò" il Capodanno il 28 ottobre, anniversario della "Marcia su Roma" nel 1922.

Quindi, come possiamo vedere, solo in epoca molto recente per la prima volta una comunità così grande festeggia tutta insieme il 31 dicembre come fine dell'anno.

 

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Tradizioni e Riti Magici e Propiziatori

Il Capodanno è un momento di passaggio, una data speciale in cui simbolicamente un periodo finisce e un altro ha inizio.

Per i celti, che come detto erano già entrati nell'anno nuovo in questo periodo, la notte a cavallo tra il 31 dicembre e il 1° gennaio coincideva con la dodicesima notte di Yule, detta Notte del Giuramento. Un giorno di grandi celebrazioni in cui si festeggiava fino all'alba e si sacrificavano i maiali, animali la cui carne era un'importante risorsa durante l'inverno. Era il giorno sacro in cui si era soliti stipulare giuramenti e promesse, anche matrimoniali. Quelli fatti durante questa notte erano inviolabili.

Ma torniamo alla modernità! Durante la Notte di San Silvestro, sono tantissimi i riti per portare buona fortuna, scacciare le energie negative e attirare soldi, amore e felicità per l'anno avvenire. Vediamone insieme qualcuno e da dove provengono!

Uno dei riti più sentiti è quello di indossare qualcosa di rosso o, addirittura, quello di regalare biancheria intima rossa. Sappiamo bene che il coloro rosso evoca regalità, fecondità e passione. Questa tradizione deriva sempre dai Romani, in particolare durante l'impero di Ottaviano Augusto. Infatti, già all'epoca indossare un veste rossa o un drappo serviva ad attirare buona sorte, soldi e amore.

Poi, il 31 dicembre è il giorno delle "grandi pulizie"! Infatti, è bene liberarsi delle cose vecchie prima della mezzanotte così come è bene indossare solo abiti nuovi il 1° gennaio, proprio per richiamare energie nuove e rigeneratrici.

Attenzione inoltre a non portare nulla fuori casa né a gettarlo il primo giorno dell'anno, proprio per evitare di richiamare "la perdita", mentre va benissimo far "entrare" gli oggetti, per evocare invece sentimenti di crescita e di ricchezza.

 

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Questa poi è la notte del grande Cenone di Capodanno, dove zampone e lenticchie la fanno da padroni, e non è di certo un caso: il maiale è simbolo di abbondanza in tantissime culture, mentre le lenticchie quello del denaro già ai tempi dei Romani, perché ricordavano le loro monete. Per di più, se cotte, raddoppiano la loro dimensione, quindi rendono ancor più l'idea di una ricchezza che aumenta.

Sempre legato ai soldi, si dice che il 1° gennaio sia meglio tenere in tasca qualche moneta o un pezzo di radice di rafano per attirane.

Un'altra tradizione è quella dei "botti" e dei fuochi d'artificio che, se ci pensiamo, ricorda gli antichi fuochi per tenere lontano le tenebre e gli spiriti maligni. Infatti, la necessità di creare forti rumori è proprio quello di allontanare le energie negative. Tuttavia, è bene proteggere i nostri amici animali in questa notte così caotica: mettiamoli in sicurezza e rassicuriamoli perché siano a loro agio e non si spaventino inutilmente. Per chi vuole mantenere questa tradizione è sufficiente anche suonare una campanella.

Capodanno però è il giorno perfetto per fare i "bilanci" dell'anno, per riflettere su ciò che si è compiuto e lasciato alle spalle. Infatti, c'è chi preferisce rimanere a meditare durante questa notte.

Un rito interessante è quello di scrivere su un foglio ciò di cui ci vogliamo lasciare alle spalle e bruciarlo, pensando intensamente ad esso. C'è chi brucia addirittura il calendario dell'anno passato, arrotolato con nove giri di nastro rosso, per liberarsi dei dolori dell'anno appena trascorso.

Infine, ricordiamo il vecchio detto "se fai qualcosa il primo dell'anno, la fai tutto l'anno". Perciò decidiamo bene cosa fare il nostro primo giorno dell'anno e iniziamo il nostro avvenire con amore e felicità nel cuore per affrontare bene così i nuovi giorni che verranno.

Buon anno a tutti voi!

 

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Data di Pubblicazione: 30 dicembre 2022

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