SALUTE E BENESSERE   |   Tempo di Lettura: 4 min

Nuovo Paradigma Eterico

Enérgeia - Anteprima del libro di Roberto Zucchelli

Nuovo Paradigma Eterico

Presentazione

Qualsiasi fenomeno energetico si manifesta all’interno di uno spazio/tempo qualificato e qualificante ed è un effetto reattivo. Si tratta quindi di un processo contemporaneamente:

  • dinamico;
  • ordinato;
  • finalistico;
  • logico;
  • predeterminato.

Tale processo è governato in armonia, secondo un progetto costitutivo universale che prevede un numero prestabilito di nove leggi o principi costitutivi, attuati attraverso un numero determinato di seffe potenze o operatori evolutivi.

Ogni fenomeno reale può essere riportato ai numeri, che sono l’ultima manifestazione della materia e la prima causa dell’idea creatrice; essi non sono che la relazione ideale e concreta nell’universo, l’impulso vitale e il Principio. Il fine del progetto è l’evoluzione delle azioni di ogni singola parte del sistema verso un modello aggregato di comportamento collettivo, cooperativo e coerente.

Il molteplice torna all’Uno.

Principio, definizione

«Il Principium non è solo ciò da cui origina un fenomeno, ma è anche la meta ideale, il fine verso cui tende il fenomeno. È un archetipo, cioè la forma ideale, l’aspetto che sottostà da sempre al fenomeno affinché esso sia tale e che, qualora venisse meno, lo farebbe decadere»

Il Principio è il decreto esecutivo di un progetto costitutivo ordinato e logico (logos); è quindi una legge universale che governa un processo dinamico ordinato e finalistico, e il fine verso cui il sistema-cosmo tende è l’Evoluzione.

L'esistenza di un processo dinamico ordinato finalistico presuppone necessariamente:

  • una Coscienza;
  • un Fine, uno Scopo, una Necessità;
  • una Volontà ordinatrice (secondo Earl Nightingale «la chiave che sprigiona l'energia è il Desiderio»);
  • una Potenza attuatrice.

Evoluzione

Con il termine evoluzione si definisce un processo dinamico di perfezionamento e ottimizzazione delle capacità di interazione di un sistema nei confronti dell’ambiente in cui opera.

L’efficenza della capacità d’interazione genera risposte adattative che sono condizionate dal diverso livello di complessità raggiunto dal sistema stesso: sistemi complessi generano risposte complesse.

Ogni risposta è un effetto reattivo che emerge dalla sintesi di quattro distinte funzioni: recezione stimolo, percezione e definizione stimolo, elaborazione di una risposta e attuazione dell’azione.

Risulta evidente che l’efficacia/efficenza della risposta e il susseguente livello evolutivo è determinato dal grado di tre funzioni principali: percettivo-senziente, elaborativa e attuativa.

«La prospettiva evolutiva considera il mondo come un processo ini-terrotto per nulla lineare, ma complessivamente orientato verso una crescente organizzazione». L’evoluzione è inevitabilmente una concatenazione progressiva dal più semplice al più complesso.

Un sistema, per evolvere e per poter produrre risposte adattative sempre più efficaci ed ergonomiche, deve implementare (quantitativamente) e raffinare (qualitativamente) la capacità di percepire, discernere e interagire con l’ambiente esterno e interno. Il fine ultimo del processo evolutivo è quindi l’emersione di forme sempre più complesse di coscienza. Ma la natura in questo suo percorso non ha nessun itinerario prefissato.

«Per cui l’universo non è che coscienza e non presenta che un’evoluzione di coscienza, dall’origine alla fine che è ritorno alla sua causa».

L’enneade energetica

«In senso generale bisogna comprendere che l’enneagramma (simbolo dell’enneade) è un simbolo universale. Ogni scienza ha un posto nell’enneagramma e può essere interpretata per mezzo dell’enneagramma».

Enneade è un termine derivato dall’egiziano pesedjet che significa “gruppo di nove” e con il quale vengono definite divinità, in ordine gerarchico o in funzione complementare, che insieme comprendono tutte le forze elementari dell’universo. La funzione è la natura di un’attività e comprende:

  • Un impulso: indeterminato, invariabile.
  • Un obiettivo, un fine: rappresenta una variabile connessa alla modalità dell’attività.
  • Una modalità: è una caratteristica complessa che comprende un’intensità, un ambiente, un mezzo e un ritmo.

Sostanzialmente la funzione è un impulso che possiede un’intensità variabile ritmicamente e la variazione è numero.

Questo testo è estratto dal libro "Enérgeia".

Data di Pubblicazione: 4 ottobre 2017

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