Scopri la validità delle visualizzazioni nel percorso di crescita personale leggendo l'anteprima del libro "Visualizza la Vita che Vuoi" di Debora Conti.
Realizza ogni desiderio grazie alle visualizzazioni
In teorìa, la teorìa e la pratica si equivalgono. In pratica non è così.
Albert Einstein
Ogni desiderio che arde nel petto ha bisogno di una struttura per realizzarsi. Ogni sogno che scalda il cuore ha bisogno di metodo per diventare realtà. In questo libro le parole “metodo” e “struttura” non saranno vocaboli scomodi, associati a fatica, disciplina, costanza o forza di volontà. Ti mostrerò che la “struttura” da scoprire per realizzare i propri sogni è in realtà naturale per noi, inconscia, ed è quella delle visualizzazioni.
Letizia che provava tanta rabbia repressa, Marianna che “deve” tutto, Roberto che perde le staffe e non accetta le critiche, Silvia che vuole “smettere di” agitarsi, Elisabetta che dice che uscirà “per l’ultima volta” con Antonio, Elisa che vuole che i colleghi di lavoro la rispettino di più, Luca che non sa se vuole dimagrire e si boicotta, saranno i nostri compagni di viaggio. Io li ho conosciuti tutti in percorsi di mental coaching privati e hanno tutti sfruttato al meglio lo strumento che stai per imparare ad usare anche tu. Riccardo no, invece, non lo ha fatto e tra poco ti spiegherò il perché.
Le visualizzazioni sono naturali
Il meccanismo è molto semplice: quando ci riesce qualcosa, così bene che pare naturale per noi, è perché usiamo naturalmente le visualizzazioni rispettandone funzionamento e caratteristiche; quando invece ci accaniamo, a volte per giorni, altre per anni o decenni interi, e non otteniamo ciò che vogliamo, è perché sfruttiamo in modo errato i meccanismi delle visualizzazioni.
Ho incontrato Riccardo che ha intrapreso un percorso di coaching con me, abbiamo lavorato bene ma... fino a un certo punto, non ha mai veramente voluto sfruttare i meccanismi delle visualizzazioni, non si esercitava in privato e non ascoltava le sue emozioni. I nostri incontri di coaching erano validi ma superficiali. Le cose funzionavano fintanto che il mondo attorno a lui gli permetteva di concentrarsi e di mantenere alta la soglia di vigilanza. Non appena altri problemi o (semplicemente) obiettivi subentravano nella sua vita, egli distraeva la sua attenzione e scivolava (ancora) nelle vecchie abitudini.
Pochi mesi dopo ho incontrato Letizia che si struggeva da anni sulle stesse cattive abitudini. In pratica, sfogava sul cibo ogni rabbia repressa, rimpianto o frustrazione. Anziché affrontare ciò che nella vita minava la stima di sé (persone attorno), lei continuava a tappare il buco e mangiava. Mangiava per stare zitta. Mangiava per andare avanti. Solo la pianificazione attraverso le visualizzazioni le ha permesso di testare quali soluzioni intraprendere. Solo grazie alle visualizzazioni vissute assieme in coaching Letizia ha potuto dire “questo sì, sono disposta a farlo” oppure “questo no, è troppo, preferisco non farlo”. E poi, grazie alle emozioni anticipate nel corpo, sapeva già, ancor prima di modificare il suo agire, che si sarebbe sentita BENE: in controllo, soddisfatta e - soprattutto - liberata. Sono passati quasi sei mesi, il lavoro è stato fatto, le relazioni sono state riequilibrate, Letizia è rinata. Ah, sì, e ha anche perso dieci chili senza pensare direttamente a una dieta.
Antonio Damasio, autore del libro L’errore di Cartesio, ci ricorda che non siamo esseri razionali che provano emozioni, piuttosto siamo esseri senzienti che ogni tanto ragionano. Eric R. Kandel, neurobiologo di fama mondiale, premio Nobel e curatore della quinta edizione del manuale Principle of Neural Science, afferma che «La maggior parte dei processi mentali è inconscia». Non solo, insiste dichiarando che «Gran parte dei processi cognitivi accade a livello inconscio» e, aggiunge che «Molti aspetti dei nostri comportamenti, specialmente quelli emotivi, sono inconsci».
Le emozioni sono dei messaggeri chimici che ci permettono di interpretare il mondo. Non tenerne conto sarebbe come voler giocare a calcio senza il pallone e fingere di fare gol.
La costanza è il riflesso della motivazione
Non nasciamo costanti. La costanza o la disciplina non si coltivano direttamente, sono il riflesso della motivazione. La pianta nasce dal semino che hai comprato dal fioraio, nella terra che hai scelto per quel tipo di pianta, grazie all’acqua che riceve quando la annaffi e alla luce che lo scalda ogni giorno.
Il semino che diventa pianta è la costanza che io vedrò in te quando ti vedrò realizzare i tuoi sogni, la motivazione interna sono il terriccio, l’acqua e la luce. Tu scegli di annaffiare la piantina. Tu scegli di esporla alla giusta luce. Tu scegli il terriccio. Di certo, non scavi ogni giorno la terra per vedere cosa accade, hai fiducia e continui: annaffi, controlli, attendi.
La costanza è “solo” il riflesso della giusta motivazione interna e la buona motivazione interna è alimentata dalle visualizzazioni.
Tutti consigliano di coltivare costanza e disciplina, moltissimi lo fanno senza nemmeno spiegare come fare. Una pianta da interni deve ricevere le stesse attenzioni di una da esterni? Non credo. Focalizziamoci sulla luce, l’aria, l’acqua e il terriccio; così che costanza e disciplina cresceranno senza sforzi. Una bella palma della fortuna in salotto, un bel giardino all’inglese e perfino un bel bosco, nascono perché esistono gli elementi necessari per farli crescere forti. Qui faremo lo stesso con i tuoi sogni e desideri: coltiveremo la struttura necessaria per ottenere la vita che vuoi.
Sognare è lecito... se strutturato
«Non posso cambiare il mondo. Ma posso cambiare il mondo dentro di me.» dice Bono degli U2. «Possa tu costruire la scala che porta alle stelle e percorrerne ogni gradino.» gli fa eco Bob Dylan. Intanto che Fabrizio De André ci ha lasciati con questa domanda: «Vuoi davvero lasciare ai tuoi occhi solo i sogni che non fanno svegliare?»
Qui ti mostrerò tutti i segreti, le dinamiche e gli errori da evitare per usare le visualizzazioni. Visualizzerai per pianificare un colloquio, per programmare la tua gestione emotiva in una giornata particolare, per raggiungere un obiettivo anelato da anni, per diventare più ottimista, per cambiare abitudini... Per vivere bene adesso e per tutto il resto della tua vita.
Uso le visualizzazioni, ad occhi chiusi o conversazionali, praticamente in ogni incontro di mental coaching che conduco. Visualizzare è selezionare, verificare, testare e pianificare. È uno strumento così versatile e allo stesso tempo ben strutturato che, come le scale di Bob Dylan, è l’unico modo per arrivare alle stelle.
Dopo aver letto questo libro il mondo attorno a te ti vedrà più determinata/o, costante e motivato... In realtà, ti sarai soltanto divertita/divertito a - be’ - visualizzare!
Data di Pubblicazione: 8 settembre 2021