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Pandemia Covid-19: i retroscena di un inganno
Nei primi anni 2000 Bill Gates ha iniziato a trasferire i suoi affari dal mondo dei software (monopolizzato dalla sua Microsoft), al settore farmaceutico con particolare attenzione ai vaccini e alle campagne di prevenzione sanitaria dell’OMS. In breve tempo ha acquisito i pacchetti azionari delle più grandi industrie farmaceutiche ed è divenuto il primo finanziatore privato dell’OMS che per i 3/4% del suo budget è interamente sostenuto da Big Pharma.
Dopo avere assunto un ruolo di primo piano nella guida dell’OMS (ogni finanziamento concesso all’ente è subordinato allo svolgimento di un suo obiettivo) ed essere entrato in pompa magna nel mercato farmaceutico, lo spettro delle pandemie globali ha iniziato a presentarsi con particolare frequenza (l’aviaria nel 2003, la suina nel 2009, il Covid19 nel 2019).
Il 26 gennaio del 2010, l’OMS è stata invitata al Consiglio d’Europa di Strasburgo per rispondere alla mozione “Le false pandemie, una minaccia per la salute”. Il primo a sottoscrivere il documento era stato il medico tedesco Wolfgang Wodarg (presidente dell’Assemblea parlamentare del Comitato sanitario del Consiglio d’Europa) che espresse il suo atto di accusa contro l’OMS nei seguenti termini:
“Negli ultimi anni il mondo è stato terrorizzato quattro volte, l’epidemia di Sars, la mucca pazza, l’influenza aviaria e infine la suina, ma oggi sappiamo che queste paure erano ingiustificate. In nome del popolo europeo dobbiamo porci delle domande. Milioni di persone sono state vaccinate inutilmente, com’è possibile che l’OMS sia arrivata a promuovere una iniziativa così sciocca e costosa? Prima l’aviaria, ora la suina. Per l’OMS è una tragica perdita di credibilità”.
Anche la Commissione Sanità giunse ad accusare espressamente l’OMS di avere creato una “falsa pandemia” che aveva trasformato una comune influenza in un business miliardario, diffondendo paura nella popolazione e nei governi di tutto il mondo che, per prepararsi e difendersi da quella che sembrava una imminente emergenza sanitaria senza precedenti, hanno speso un patrimonio: “Il Consiglio d’Europa vuole sapere se l’OMS si è fatta condizionare dall’industria farmaceutica, che grazie alla pandemia ha registrato incassi record. Ma gli scenari pandemici annunciati non si sono avverati. Una bufala gigantesca o un errore di valutazione?”.
Allarme Livello 6
In seguito a queste denunce, venne appurato che gli esperti del più autorevole ente sanitario del mondo avevano fatto innalzare l’allarme dell’OMS fino al livello 6 (il massimo possibile) su commissione dei produttori dei vaccini. Ciononostante, non venne aperta nessuna inchiesta penale e il caso fu rapidamente insabbiato per non compromettere la credibilità dell’OMS insieme alla reputazione e ai lucrosi affari miliardari della potente industria farmaceutica.
I mass media, i virologi e i governi di tutto l’occidente che fino a quel momento avevano creato una psicosi collettiva nella popolazione terrorizzandola 24 ore al giorno con dichiarazioni shock sull’imminente morte di decine di milioni di persone a causa della pandemia suina H1N1, lasciarono cadere nel vuoto la notizia di questo gravissimo episodio di corruzione. Il giorno dopo, come se niente fosse, i virologi scomparvero dai salotti televisivi e i grandi canali d’informazione iniziarono a parlare d’altro mentre le istituzioni governative di tutto il mondo si eclissarono senza prendere alcun provvedimento che potesse evitare il ripetersi di quanto accaduto.
Esattamente dieci anni dopo, nel dicembre 2019, è scoppiato l’ennesimo allarme sanitario mondiale per un nuovo virus denominato SARS-CoV-2 appartenente alla famiglia dei coronavirus responsabili della comune influenza e la storia della pandemia suina sembra ripetersi seguendo il medesimo copione.
I primi dubbi
Il primo focolaio dell’infezione è stato individuato in Cina nel mercato del pesce della città di Wuhan e secondo la teoria più accreditata a livello ufficiale, sarebbe giunto all’uomo dai serpenti o dai pipistrelli attraverso un salto di specie detto zoonosi.
Ciononostante, sono emersi subito dei dubbi sulla vera origine del SARS-CoV-2, perché nel 2014, proprio nella città di Wuhan, è stata terminata la costruzione di un bio-laboratorio di livello 4 (autorizzato a maneggiare i virus più letali per l’uomo) specializzato nella creazione di virus “chimera” (agenti infettivi ottenuti attraverso raffinate tecniche di ingegneria genetica) dei pipistrelli da rendere patogeni per l’uomo.
Il nuovo centro biotecnologico “cinese” è costato ben 44 milioni di dollari ed è stato realizzato grazie a collaborazioni internazionali che hanno visto la partecipazione degli scienziati francesi e americani del Galveston National Laboratory dell’Università del Texas (la cui sperimentazione è finanziata dal NIAID, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti), dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, di altre agenzie federali e dell’industria biofarmaceutica.
Gli scienziati cinesi, oltre ad avere svolto i loro corsi di preparazione presso un laboratorio di Lione di livello 4, sono sempre rimasti in stretti rapporti di collaborazione con i ricercatori statunitensi e dell’OMS che, secondo quanto rivelato dal prof. Francis Boyle, docente di diritto presso l’Università dell’Illinois (nel 1989 ha redatto il Biological Weapons Act, la legge sull’antiterrorismo per le armi biologiche degli Stati Uniti), erano a conoscenza della fuoriuscita del virus dal laboratorio di Wuhan.
Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, in una lettera inviata all’ONU il 9 marzo 2020, ha dichiarato a sua volta, che il SARS-CoV-2 è stato creato dall’uomo. Alla stessa conclusione sono giunti anche il Nobel Montagnier, il prof. Joseph Tritto e molti altri luminari di fama mondiale oscurati dai media.
I ricercatori del prestigioso Nature hanno invece escluso che potesse provenire dai serpenti mentre i biologi cinesi della South China University of Technology hanno rigettato anche l’ipotesi sul passaggio di specie dai pipistrelli. Le più autorevoli riviste scientifiche del mondo come Science e Lancet hanno espresso molti dubbi persino sulla teoria della propagazione del virus dal mercato del pesce di Wuhan e Robert Redfield, il direttore del Center for Disease Control (CDC) degli Stati Uniti, il 9 marzo 2020 ha ammesso pubblicamente che alcuni dei decessi dei cittadini americani avvenuti prima dello scoppio dell’epidemia in Cina classificati come morti per l’influenza stagionale, in realtà sono risultati positivi al Covid-19 durante un esame post-mortem.
Gli Stati Uniti hanno accusato la Cina e viceversa, ma i principali “imputati” di questa vicenda non sono gli Stati che non avevano nulla da guadagnare da una pandemia, bensì l’agglomerato finanziario e farmaceutico che ha sempre agito per interessi privati senza alcun riguardo per le nazioni.
Simulazione di pandemia
A meno di due mesi di distanza dalla scoperta ufficiale del primo caso di SARS-CoV-2, il Johns Hopkins Center for Health Security in collaborazione con il World Economic Forum e la Fondazione Bill & Melinda Gates (patron dei produttori dei vaccini) ha presentato a New York “l’Event 201 Pandemie Exercise” in cui è stata simulata una pandemia da coronavirus diffusasi in tutto il mondo per mostrare gli enormi costi economici e di vite umane legati alle infezioni dei virus e promuovere la somministrazione dei vaccini (al summit hanno partecipato 15 leader di multinazionali, dei governi e della sanità pubblica).
Il grave allarme internazionale per il Covid-19 ha poi fatto decollare il valore delle azioni delle aziende farmaceutiche coinvolte nella ricerca di un farmaco e il 25 febbraio, la società “Moderna” (tra i suoi principali partner finanziatori figura la Bill & Melinda Gates) ha annunciato di avere sviluppato il primo vaccino pronto a essere testato sull’uomo. A fine novembre 2019 inoltre, l’hedge fund “Bridgewater” (uno dei fondi investimenti più grande del mondo), aveva scommesso 1,5 miliardi di dollari sul crollo delle borse per il mese di marzo 2020 (poi verificatosi puntualmente) contro ogni previsione economica degli esperti.
L’insieme di questi fatti ha rafforzato il sospetto che qualcuno di molto influente sapesse in anticipo cosa stava per accadere e ulteriori indagini sembrano confermare questa ipotesi. Lo stato di pandemia ha consentito alle autorità governative di tutto il mondo di militarizzare l’emergenza sanitaria (posti di blocco, droni, elicotteri, tracciamento dei cittadini, coprifuoco, zone rosse invalicabili, distanziamenti, mascherine, soldati per le strade e censura di qualsiasi opinione contraria) e di adottare le eccezionali misure restrittive delle libertà personali “consigliate” dall’OMS, che è arrivata a “raccomandare” le vaccinazioni obbligatorie come unica condizione per tornare alla normalità.
L’insieme di tali provvedimenti ha fatto colare a picco l’intera economia reale globale e i beneficiari di questa situazione sono stati esclusivamente l’élite finanziaria che concede prestiti agli Stati, sempre più indebitati dalla crisi, e il cartello farmaceutico che produce e vende i vaccini.
Nel post-coronavirus niente sarà più come prima e dalle macerie economico-sociali lasciate dal Covid-19, è già possibile intravedere un vero e proprio colpo di Stato dell’élite finanziaria globale, che attraverso la dittatura sanitaria intende realizzare il Nuovo Ordine Mondiale del “Great Reset”.
Data di Pubblicazione: 24 marzo 2021