Qual è lo scopo del viaggio interiore dello yoga e il suo potere? Chi è Patanjali? Scoprilo leggendo l'anteprima del nuovo libro di Jayadev Jaerschky.
Patanjali e il cuore dello Yoga
Che cos'è il vero yoga?
Qual è lo scopo del viaggio interiore dello yoga? Yoga significa unione. Lo yoga offre metodi pratici, universali ed efficaci per unire il nostro piccolo sé egoico con il Sé divino, con lo Spirito infinito. Nella sua "Autobiografia di uno yogi", Paramhansa Yogananda definisce lo yoga come la "scienza del contatto personale con il Divino".
Yogananda aggiunge anche che lo yoga, applicato alla nostra vita quotidiana, è l’arte del "super-vivere": "Lo yoga non è magia, non è ingoiare spade o leggere sfere di cristallo, ma è l’arte del super-vivere, scoperta dagli antichi saggi dell’India nel 1500 a.C. Se solo i fratelli occidentali potessero apprendere il metodo degli yogi, imparerebbero a vivere cent’anni in perfetta salute e felicità, e con maggiore successo".
Lo yoga è un metodo universale, che può essere praticato da uomini e donne di qualsiasi nazionalità, dai giovani, dagli anziani, dai manager, dalle persone con figli e famiglia, dagli artisti, dagli insegnanti: in breve, da chiunque... anche da te!
La maggior parte degli occidentali confonde lo yoga con l’Hatha Yoga, cioè con le posizioni fisiche. Lo yoga, tuttavia, è principalmente una disciplina spirituale interiore, che guida la coscienza.
Comprende sia tecniche efficaci, sia atteggiamenti di vita. Lo yoga classico è il Raja Yoga, lo yoga della meditazione. Il suo principale esponente è Patanjali, universalmente considerato “il padre dello yoga”. Ciò che egli ha insegnato è l’universale scienza interiore che consente di raggiungere le massime profondità dell’essere attraverso un processo pratico, che si attua passo dopo passo.
Le posizioni yoga del tuo viaggio
Le posizioni yoga (Hatha Yoga) occupano un posto legittimo in quel viaggio interiore: sono il ramo fisico del Raja Yoga (la meditazione) e offrono un sistema efficace per il corpo, la mente e l’anima.
Questi tre aspetti della natura umana sono interconnessi. Per quanto riguarda il corpo, ad esempio, spesso la mente non può concentrarsi nella meditazione a causa di tensioni fisiche croniche, che inviano costantemente impulsi irrequieti al cervello.
Le posizioni yoga rilassano le tensioni in tutto il corpo. Aiutano, inoltre, a prevenire la malattia, che – come sottolinea Patanjali nello yoga sutra 1,30 – è uno degli ostacoli sul sentiero dell’unione. Anche la mente riceverà un grande aiuto dagli asana (le posizioni yoga).
Spesso, le emozioni nocive che sperimentiamo nella vita quotidiana agitano i nostri poveri nervi, rendendo praticamente impossibile la meditazione. Le posizioni yoga aiutano a rendere più rilassata e armoniosa la nostra vita mentale ed emozionale.
A sua volta, anche l’anima riceve un aiuto prezioso dalle posizioni yoga perché, se le pratichiamo con consapevolezza e sensibilità, ci portano nelle profondità del nostro essere e spiritualizzano la nostra consapevolezza. In realtà, i benefici più profondi delle posizioni yoga sono proprio spirituali.
In origine, il ruolo degli asana era quello di preparare il ricercatore spirituale a una efficace pratica della meditazione. Le antiche Scritture, infatti, spiegano che l’Hatha Yoga "come una scala, conduce l’aspirante alle somme vette del Raja Yoga".
Ammettiamolo: la meditazione è difficile quasi per tutti! Se, tuttavia, la facciamo precedere da qualche posizione yoga, di solito diventa più facile, efficace e divertente. Tutti gli insegnamenti relativi agli asana che troverai in questo libro provengono da Swami Kriyananda, discepolo diretto di Paramhansa Yogananda, che ha fondato lo stile dell’Ananda Yoga, basato sugli insegnamenti di Yogananda. Kriyananda ha affermato, semplicemente: "Il vero scopo delle posizioni yoga è di aiutarti a meditare".
Le posizioni yoga, tuttavia, non occupano un posto centrale nel sentiero classico dello yoga e non è indispensabile praticarle. Sono una scelta personale, mentre la meditazione – nel sentiero dello yoga delineato da Patanjali – non lo è!
La profonda consapevolezza e la sua gioia
Una precisazione: il vero yoga è profondamente spirituale, ma non è una religione. Si basa esclusivamente sulla pratica individuale e sulla personale esperienza interiore. A prescindere da quali siano la tua religione, il tuo credo o la tua filosofia, puoi praticare lo yoga con enormi benefici.
Fondamentalmente, lo yoga è la scienza che consente di approfondire la consapevolezza: una scienza che tutti possono applicare. Oh, yogi, prima di iniziare il tuo viaggio negli Yoga Sutra, rifletti profondamente su questo insegnamento fondamentale: "L’essenza dello yoga è il silenzio e la ricettività che la pratica delle tecniche induce nella mente".
In questo modo, lo yoga ti aiuta a divenire consapevole della verità del tuo essere. La gioia ti attende, nelle profondità del tuo essere. L’amore ti attende. E ti attendono anche il potere, la saggezza, la pace, la calma, la luce e tante altre esperienze interiori.
Allora, sei pronto? Come abbiamo detto, lo scopo del vero yoga è elevato. Tuttavia, anche solo alcuni passi in quella sublime direzione si riveleranno preziosi per la tua vita. Ogni passo sul sentiero dello yoga è un passo verso la felicità.
Patanjali e i suoi yoga sutra
Chi è Patanjali? Nella sua "Autobiografia di uno yogi", Yogananda presenta Patanjali come uno degli antichi avatar, cioè un maestro perfetto incarnatosi in un corpo umano, come Gesù, Buddha, Krishna e altri.
Nella tradizione dello yoga, Patanjali è spesso rappresentato con dei serpenti attorcigliati attorno alla testa, poiché è considerato un’incarnazione di Ananta, o Adi-Sesha, il re della razza dei serpenti. Il serpente è il simbolo della potente energia interiore chiamata kundalini.
Il nome Patanjali deriva da pat, mani, e anjali, offerta. Perché questo nome? Secondo la mitologia, Patanjali si sarebbe incarnato dal cielo cadendo nelle mani di una virtuosa yogini (una donna yogi) di nome Gonika.
Al di là della leggenda, quello che Patanjali insegnava era il Kriya Yoga, come sottolineano anche gli studiosi. Il Kriya Yoga è stato appropriatamente descritto come "la rotta aerea" verso Dio.
Questa antica e fondamentale tecnica è stata riportata alla luce nei tempi moderni dal maestro immortale Mahavatar Babaji e introdotta in Occidente da Paramhansa Yogananda.
Patanjali è uno dei più grandi yogi che abbiano mai benedetto il nostro pianeta. I suoi illuminati Yoga Sutra mostrano a tutta l’umanità il modo scientifico, pratico ed efficace di unire l’anima allo Spirito. Unire anima e
Spirito significa conseguire l’unione divina, o yoga.
Gli Yoga Sutra di Patanjali, compilati attorno al 200 d.C., consistono di centonovantasei aforismi, divisi in quattro pada, o capitoli, che costituiscono la più importante Scrittura dello yoga. Tutte le scuole di yoga tradizionali basano su di essi i propri insegnamenti.
A Patanjali sono stati attribuiti alcuni altri testi, in particolare una grammatica sanscrita, ma Yogananda spiega che ci sono stati diversi insegnanti che hanno assunto questo nome, ma che non erano il Patanjali originale.
Esistono numerose traduzioni e interpretazioni degli Yoga Sutra, con commenti che differiscono notevolmente tra loro. Il più famoso è lo Yogabhashya, attribuito a Vyasa, l’autore della Bhagavad Gita. Anche Paramhansa Yogananda, in numerosi discorsi informali, ha offerto le sue interpretazioni degli insegnamenti di Patanjali, definendo gli Yoga Sutra come "il più grande di tutti i libri" e Patanjali come "il più grande di tutti gli yogi".
Nella sua "Autobiografia di uno yogi", Yogananda fornisce un breve contesto storico per gli Yoga Sutra di Patanjali: "Le sue sintetiche e magistrali enunciazioni, gli Yoga Sutra, formano uno dei sei sistemi della filosofia induista. A differenza delle filosofie occidentali, tutti e sei i sistemi induisti integrano non soltanto insegnamenti teorici ma anche pratici.
Oltre a ogni concepibile ricerca ontologica, i sei sistemi formulano sei discipline ben definite, volte a eliminare permanentemente la sofferenza e a raggiungere l’eterna beatitudine. Il filo conduttore che accomuna tutti e sei i sistemi è l’affermazione che la vera libertà è impossibile per l’uomo, senza la conoscenza della Realtà ultima.
Nelle Upanishad, risalenti a epoca successiva, si sostiene che, fra i sei sistemi, quello degli Yoga Sutra contiene i metodi più efficaci per raggiungere la percezione diretta della verità. Praticando le tecniche dello yoga, l’essere umano si lascia definitivamente alle spalle le aride sfere della speculazione e raggiunge, per esperienza diretta, la cognizione dell’autentica Essenza".
Tuttavia, quando gli Yoga Sutra vengono letti senza l’aiuto di un commento, risultano quasi impossibili da comprendere: appaiono bizzarri, remoti e scollegati dalla normale vita quotidiana. La verità, al contrario, è sempre semplice e pratica.
Anche lo yoga è semplice. Dio è semplice. In questo libro, quindi, le parole di Patanjali – anche se si riferiscono alle verità più elevate – saranno presentate in modo chiaro, semplice e pratico.
Data di Pubblicazione: 23 febbraio 2023