Scopri come aumentare la tua consapevolezza e riscrivi il tuo futuro attraverso la piramide lemuriana, leggendo l'anteprima del nuovo libro di Marco Fincati.
La piramide lemuriana per sviluppare consapevolezza
È possibile ribaltare completamente questa visione?
Sì e te lo dimostro parlandoti della piramide lemuriana, che rappresenta un percorso composto da quattro livelli di consapevolezza per evolvere dalla visione duale a quella unitaria.
Nel primo livello di consapevolezza della piramide lemuriana ritengo che l'origine del disagio sia esterna e la responsabilità sia dell’altro.
È la frequenza che vuole mantenere attiva chi si trova al vertice della piramide del dollaro è che porta a dire: "Se non riesco a pagare il mutuo, è colpa del mio principale che mi sfrutta; se mi ammalo, vado dal medico e lui mi guarisce; se voglio parlare con Dio, devo passare attraverso un prete; se voglio che qualcuno gestisca il paese in cui vivo, devo votare un politico."
In sostanza il 95% del tempo, delle azioni e delle responsabilità sono delegate all'esterno.
Al secondo livello inizio a comprendere che sono IO a creare la realtà in cui vivo, proprio attraverso il meccanismo di risposta agli stimoli esterni influenzato dalle emozioni.
Se ho una malattia, riconosco che il mio stile di vita non è sano e apporto dei cambiamenti; se non guadagno abbastanza vado a frequentare corsi per diventare imprenditore; se devo compiere delle scelte entro in connessione con la mia guida interiore. In poche parole divento consapevole che sono ciò che attraggo: ti posso assicurare che già questa piccola presa di coscienza porta con sé un approccio completamente diverso alla vita!
Qual è il lato negativo di questo aspetto? Se tutto dipende di me ed io riesco ad avere successo nella vita, può nascere il senso di colpa nei confronti di chi penso sia meno fortunato perché vittima di povertà, malattia, violenza e sento di non poter fare nulla per aiutarlo. Parto correttamente dall'IO, ma successivamente si generano squilibrio, conflitti e stress.
La soluzione si trova al terzo livello di consapevolezza lemuriana: la negazione dell'io che diventa un NOI inteso come libertà personale che si espande, ovviamente fino a quando non lede quella altrui. Riconosco che non sono in grado di raggiungere l'autosufficienza di solo, ma inizio a percepire fili invisibili che mi legano agli altri e a comprendere che la realtà non è fissa e immutabile e nemmeno dipende solo dalla mia percezione.
È piuttosto in continua evoluzione, secondo le interazioni che di volta in volta creo con l'ambiente e con le persone con cui mi relazione.
La piramide rovesciata termina con una “Q", simbolo dell'UNO: è il quarto livello di consapevolezza in cui si percepisce l'unità al di là della separazione. È l'ambito della “coerenza”, quello stato in cui mente e cuore sono perfettamente allineati e lavorano in sinergia e unità.
È il momento in cui comprendo che tutto è perfetto così com'è.
Ti descrivo un'altra applicazione della piramide lemuriana per capire come possa aiutare nel lavoro su di sé e nell'individuare quale sia il tuo grado di consapevolezza nei confronti della risoluzione di un problema.
Visualizza ora un determinato obiettivo in un ambito qualsiasi della tua vita (lavorativo, affettivo, pratico, economico e il primo che ti viene in mente) e cerca di evidenziare chi, cosa e quanto tempo ti manca per la sua realizzazione.
Nel primo livello (altri) sei nella fase di massima lontananza spazio-temporale tra te e il traguardo, una distanza può anche essere infinita perché ritieni che il raggiungimento dipenda solo da un intervento esterno che potrebbe non arrivare mai.
Nel secondo livello (io) inizia l'avvicinamento perché ti assumi la piena responsabilità della sua realizzazione. Più tempo investi in pratiche che aumentano il tuo livello di consapevolezza, più diminuisce il tempo necessario per il completamento del tuo obiettivo.
Nel terzo livello (noi) riconosci di aver bisogno di altre risorse, per esempio un gruppo di persone allineate con il tuo livello di coerenza. Fai attenzione a non sottovalutare in seguito la presenza di questi aiutanti, per non rischiare di scivolare indietro, perdere terreno e allontanare la conclusione.
Il quarto livello (Q) è quello della magia: per comprenderlo è necessario uscire dai confini della definizione di spazio e tempo presenti nell'inconscio collettivo e spostare il discorso su un altro piano. In questa fase le distanze si annullano perché prendi coscienza dell'obiettivo, ne vedi la manifestazione nel momento in cui lo pensi e ti rendi conto di avete già tutte le risorse per raggiungerlo; sarà comunque necessario applicare un lavoro concreto grazie ad altre persone, strumenti, conoscenze e risorse ma, di fatto, hai tutti i pezzi e li devi solo assemblare.
Nel qui e ora hai visualizzato l’obiettivo e lo hai raggiunto grazie all'importante lavoro di crescita e consapevolezza che hai fatto su te stesso.
Il significato di Q
Qual è il significato della lettera “Q” al vertice della piramide lemuriana?
Ne può avere diversi: “Q” è la trascrizione occidentale del suono KU che in sanscrito significa UNO, ma anche TERRA; rappresenta il divino che è in ognuno di noi; la “Q” è strettamente collegata al QI (o Chi o Ki) che nella filosofia orientale simboleggia l'energia vitale.
Infine “Q” è la medesima radice di CRI da cui viene la parola "Cristo", che nella cultura occidentale e cristiana rappresenta “colui il quale porta la luce”.
Uno, Madre Tetra, Divino, Energia vitale: la “Q” racchiude ciò che io chiamo “COERENZA” e che ci fa vivere nel divino ossia nello stato di unione tra mente e cuore, tra terra e ciclo, tra parte materiale e spirituale.
I Lemuriani
Quella di Lemuria è la leggenda di un continente scomparso, come Atlantide, e della civiltà che lo abitava.
Nel 1864 lo zoologo Philip Sclater ne ipotizzò l'esistenza dopo aver scoperto alcuni lemuri (una specie conosciuta esclusivamente in Madagascar) anche in India: formulò quindi l'ipotesi che le due terre fossero un tempo unite in un unico grande continente, a cui attribuì appunto il nome di Lemuria.
Benché non ci siano prove certe è comunque un mito che resiste a tutte le epoche e ci racconta di una civiltà di esseri spirituali.
Uno dei maggiori sostenitori fu l’esoterista tedesco Rudolf Steiner, secondo il quale i lemuriani avevano un corpo morbido e particolarmente plasmabile; non avevano una memoria sviluppata e neanche un linguaggio: essendo l'io ancora poco evoluto e mobile, l'atteggiamento interiore veniva subito manifestato.
A livello spirituale erano totalmente connessi tra di loro e con la Terra, con uno tipo di approccio alla vita e percezione dell'esterno completamente diversi dai nostri. Oltre ad avere doti di chiaroveggenza, possedevano anche funzioni biologiche congiunte: la respirazione e il nutrimento, per esempio, avvenivano grazie a un unico organo attraverso cui introducevano una sostanza liquida, lattiginosa.
Si dice che gli Esseni, padri della filosofia Ho'oponopono, fossero i discendenti del popolo di Lemuria.
Le convinzioni limitanti
Purtroppo, viviamo in una società che ci abitua fin dall'infanzia ad affrontare la vita usando la mente e accettando i suoi limiti, mettendo da parte l'onnipotenza del cuore: il segreto per ritrovare l'equilibrio è invece tornare ad ascoltare il cuore e le sue infinite potenzialità, per superare ogni separazione ed evolvere mettendosi al servizio della coscienza collettiva.
Questo è in sintesi l’obiettivo dell’associazione Progetti Penisola Italica di cui ti parlerò nel dettaglio al termine del libro, che prevede la creazione di centri per l'evoluzione umana all'interno dei quali scegliere costantemente di vivere in piena consapevolezza.
Prima di fare questo passo è fondamentale prendere coscienza di quelle che io definisco “percezioni mito” o “convinzioni limitanti”, ossia tutte quelle “verità” che ci inculcano fin da piccoli e alle quali finiamo per credere ciecamente senza porci alcun dubbio sulla loro veridicità.
Queste percezioni riguardano ogni aspetto della vita quotidiana: la storia, l'economia, la politica, la scienza, la salute e la spiritualità.
Proseguo dunque con le domande provocatorie: "Se scoprissi che ciò che hai studiato negli ambiti appena citati è tutto falso?"
Secondo una statistica, l'Italia è il paese più ignorante d'Europa e il dodicesimo a livello mondiale, laddove con “ignorante” si intende l'avere una percezione distorta della realtà, quindi senza alcun riferimento ai titoli di studio posseduti.
Ciò accade perché le informazioni cui abbiamo accesso sono rielaborate in base agli effetti che chi le fornisce vuole ottenere: basti pensate al livello di terrorismo psicologico applicato attraverso la televisione o la carta stampata, con eventi riportati in modo distorto e che nulla hanno a che fare con la verità!
Ecco un'altra statistica: l'89% dei venditori italiani si aspettano che i propri figli avranno una qualità della vita peggiore rispetto alla propria. È una visione pessimistica del futuro basata proprio sulla convinzione, acquisita in base alla percezione della realtà a sua volta condizionata dalle notizie trasmesse ogni giorno, per cui sembrano esistere solo la crisi, le guerre, il terrorismo, le violenze e le barbarie di ogni genere.
Ripeto: se le informazioni fornite dalla scuola e dai mass media fossero false? E non sarebbe fantastico se cambiando i pensieri che hanno cercato i problemi riuscissimo a trovare anche le soluzioni?
Con questo libro voglio riassumere oltre un decennio di ricerche su argomenti molto diversi tra loro, smontando una per una le convinzioni che anche io prima credevo incontestabili, ma con una precisazione: non ho la verità assoluta.
Il mio obiettivo è illustrarti i collegamenti che ho fatta tra tutte le informazioni acquisite, per stimolarti a trovare il tuo punto di vista.
Da ora in poi facciamo finta che tutto quello che ci hanno insegnato sia falso, analizziamo le teorie alternative, mettiamole insieme e verifichiamo se hanno una logica: sarò la tua guida lungo un percorso che si terminerà con una possibile soluzione per strappare definitivamente “il velo di Maya” e osservare la realtà per quella che è, ripulita da qualsiasi interpretazione condizionata dalle emozioni e dalla programmazione subita.
L'autore e attivista americano Paul Hawken nel 2007 ha scritto "Blessed Unrest" (tradotto in italiano col titolo "Moltitudine Inarrestabile"), in cui descrive i tanti gruppi no-profit e le organizzazioni che la collettività ha definito “il movimento ambientale e per la giustizia sociale”.
Si tratta di una comunità variegata e priva di un leader carismatico, che non segue nessuna ideologia unificante e che i politici, il pubblico e i mass-media non riconoscono, ma Hawken sostiene che abbia il potenziale di far bene al pianeta.
Di fatto significa elevare il livello di coerenza delle persone per creare un mondo migliore, partendo dall'impegno di ognuno di noi: è il grande progetto che scoprirai nelle prossime pagine.
Data di Pubblicazione: 4 aprile 2022