Scelte consapevoli e la lista della spesa
Il menù sostenibile
A volte tendiamo a sottovalutarci e non ci rendiamo conto di quanto siamo importanti: siamo noi a dirigere le scelte di mercato! Ebbene sì, se compriamo un prodotto industriale pieno di zuccheri raffinati, grassi saturi e conservanti, confezionato in imballaggi di cartone e plastica, probabilmente avremo fatto guadagnare qualcuno che non tiene particolarmente né alla nostra salute né al pianeta. Se ami lo stile di vita “green” e il cibo sano, ogni giorno cercherai di scegliere alimenti salutari con un basso impatto ambientale. Quando si fa la spesa si possono fare tre scelte: sbagliate, discutibili e giuste. Di seguito qualche esempio.
1) Scelte sbagliate. Il rischio è molto alto se, per compiacere i piccoli di casa, finiscono nel carrello una merendina o la bibita del momento, con una lunga lista di ingredienti in etichetta: sciroppo di glucosio, destrosio, margarina, olio di palma, grassi animali, farina 00, il tutto condito da sigle incomprensibili. L’errore sta nell’avere comprato un prodotto con ingredienti di basso profilo nutrizionale e di scarsa qualità, assecondando così un mercato non meritevole. Non è certo il “premio” ideale per i tuoi bambini, che in questo modo si abituano a sapori artificiali, troppo grassi e troppo dolci. Al contrario, educandoli a mangiare in modo sano, probabilmente nel tempo apprezzeranno il tuo impegno e lo ricambieranno con stima e gratitudine.
2) Scelte discutibili. Ci cadiamo un po’ tutti... Ad esempio le banane o il cocco sono molto buoni, ma non credo sia possibile trovarli a chilometro zero a Milano... Quando ci si vuole concedere determinati frutti, il mio consiglio è di sceglierli biologici, perché non hanno subito trattamenti chimici dannosi per l’ambiente e per la salute, e Fair Trade, per evitare lo sfruttamento dei lavoratori e promuovere un mercato più etico.
3) Scelte giuste. Prevedono acquisti di ingredienti di origine vegetale possibilmente provenienti da agricoltura biologica, semplici, che non abbiano subito procedimenti di raffinazione: quindi cereali integrali, legumi, frutta e verdura di stagione.
Scelte consapevoli
Con una buona informazione si evita di fare scelte sbagliate. È molto utile sapere cosa si nasconde dietro a quello che mangiamo. Ad esempio negli allevamenti intensivi per la produzione di came, latte e uova esiste un mondo sommerso fatto di sfruttamento, mangimi dopanti, vaccini, farmaci, spreco di acqua ecc. Potrei scendere nei particolari, ma ci vorrebbe un altro libro per parlare di tutte le problematiche etiche e ambientali di queste fabbriche degli animali. Tuttavia sul web si trovano tanti video e documentari interessanti sull'argomento e ti assicuro che non si finisce mai di imparare.
Oltre a came, pesce, uova e latticini, un altro ingrediente da tenere d’occhio è l’olio di palma, che ormai troviamo ovunque; io ad esempio ho deciso di non comprare prodotti che lo contengono. Per produrlo infatti, si provocano importanti emissioni di carbonio. In Indonesia e Papua Nuova Guinea, per esempio, spesso il terreno per la coltivazione è preparato dando alle fiamme grandi aree di foresta pluviale, con un conseguente danno ambientale. È stato valutato che, anche per questo motivo, l’Indonesia è il terzo responsabile mondiale di emissioni di gas serra. Inoltre la deforestazione minaccia di estinzione gli oranghi, diffusi solo in quelle zone.
L’olio di palma di produzione industriale, usato in merendine, biscotti ecc, viene raffinato e in tutti i vari passaggi perde le vitamine. Molte aziende che lo utilizzano vantano la vitamina C contenuta nel frutto, ma non dicono mai che quest’olio ha subito mille trattamenti per essere stabile nel tempo e non irrancidire, quindi anche la vitamina C se n’è andata. Rimane però l’alta percentuale di grassi saturi! Chissà, forse le aziende si dimenticano di comunicarci queste cose? Il vero motivo per cui si utilizza l’olio di palma è perché costa poco! Vendendo merendine a un prezzo basso è più probabile che verranno acquistate in maniera massiva, perché quando si fa la spesa, soprattutto in periodi storici come questo, si guarda molto al risparmio. Io però aggiungerei che si potrebbe evitare di comprarle del tutto, così il risparmio sarà totale! Non vale la pena spendere neanche 2 centesimi per una merendina malsana, bisogna imparare a dare un valore alle cose. Se non si può fare a meno di certi “alimenti” il consiglio è quello di ridurli al minimo perché, oltre a danneggiare la salute, si alimenta un mercato che punta solo al guadagno, non certo a preservare noi e il pianeta in buona salute.
Nelle pagine seguenti troverai consigli “green” per evitare sprechi e avere un impatto minimo sull’ambiente. Una corretta informazione ti aiuterà a scegliere in modo corretto, senza cadere nei tranelli della pubblicità. Con un po’ di consapevolezza e buon senso il menu non sarà solo gustoso e sano, ma anche ecosostenibile.
La lista della spesa (cosa comprare e cosa lasciare al supermercato)
Molti pensano che mangiare biologico voglia dire spendere tanto, ma con qualche accortezza si può risparmiare e restare in salute. Se non hai la possibilità di comprare dai produttori locali, anche al supermercato puoi fare una buona spesa. Ecco qualche consiglio per evitare trappole e scegliere bene.
1)Fai una lista dell’occorrente per non farti confondere dalle tante proposte commerciali; soprattutto non andare a fare la spesa a stomaco vuoto!
2) Controlla bene le etichette! Se tra gli ingredienti ci sono sciroppo di glucosio, fruttosio, zucchero, olio di palma, grassi vegetali, codici e numeri, paroloni strani, meglio lasciare perdere.
3) Evita di comprare i prodotti industriali (di solito sono nelle corsie interne, meglio fare il giro largo!); prediligi sempre quelli semplici che non abbiano subito trasformazioni.
4) Vai prima nel reparto frutta e verdura e scegli quelle di stagione.
5) Passa poi nel reparto dei cereali e dei legumi; ormai quasi tutte le catene hanno una linea biologica e anche al supermercato si può trovare un vasto assortimento di cereali integrali di qualità. Puoi scegliere tra pasta integrale, miglio, avena, orzo, riso, grano saraceno, quinoa, amaranto, farro... e pensare di abbinarli ai legumi: borlotti, cannellini, fagioli dall’occhio, ceci, lenticchie, azuki, cicerchie ecc. Per chi va di fretta sono ottimi anche i fiocchi di legumi, avena e orzo, lenticchie e fave decorticate, che qualche volta ti permetteranno di accorciare i tempi di preparazione. A casa mia non mancano mai!
6) Compra della frutta secca (prugne, albicocche, uvetta ecc.) da utilizzare al posto dei classici dolcificanti per preparare dessert naturali; ottima pure come snack spezza-fame, anche da portare in ufficio.
7) Non dimenticare i semi oleosi: sesamo, lino, mandorle, noci, nocciole. Ricchi di acidi grassi essenziali, sono ideali per il muesli e le colazioni in genere, per arricchire insalate e impasti dolci e salati, per la preparazione di salse gustose o semplicemente per conferire una nota di croccantezza e tanto gusto ai tuoi piatti.
8) Indispensabile la farina per preparare pane, pizza e dolci. Preferisci l’integrale e la semintegrale di tipo 2 o 1. Lascia sullo scaffale la 0, la 00, e gli amidi come la fecola. Inutili dal punto di vista nutrizionale perché impoveriti di tutte le parti nobili, queste farine sono anche dannose perché a indice glicemico troppo elevato.
9) A casa mia non mancano mai il miso e la salsa di soia. Il primo è l’equivalente giapponese del nostro dado, ma essendo un alimento fermentato ha dei vantaggi: infatti aiuta il nostro apparato digerente a funzionare bene. La salsa di soia ormai da anni ha trovato fissa dimora nel mio frigo. Si utilizza per insaporire o in alternativa al sale. Essendo prodotta dalla fermentazione della soia con sale marino integrale, con o senza frumento, va scelta biologica e usata con moderazione.
10) Erbe aromatiche e fiori commestibili secchi regalano ai piatti sapori e una nota di colore.
11) Non dimenticare le alghe, alimento ricchissimo di omega-3, vitamine del gruppo B e mucillagini che aiutano a mantenere pulito l’intestino. Sono ottime nelle insalate e per insaporire tutti i piatti. Io aggiungo un pezzo di alga kombu all’acqua di cottura dei legumi per renderli più teneri e digeribili.
Questo testo è tratto dal libro "Più Ricette Sane Meno Ricette Mediche".
Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017