Gli afidi e l'aleurodide
Gli omotteri fitofagi: Si tratta di una famiglia di insetti emitteri che comprende afidi, psille, aleurodidi, cocciniglie ecc.
GLI AFIDI
Sono piccoli parassiti, lunghi da 1 a 4 mm, della famiglia degli Aphididae. Costituiscono il nemico numero uno del giardiniere, perché distruggono una pianta in men che non si dica, dentro e fuori. Le piante più colpite sono gli alberi da frutto con nocciolo o semi (ribes, melo, ribes nero, albicocco ecc.), le rose, i nasturzi, le conifere, i cavoli, il cerfoglio... e persino le piante da interni.
I vari tipi di afide
Verde, nero, giallo, lanigero, grigio, farinoso... esistono numerose specie di afidi. L’afide verde (Aphis pomi o Myzus persica) ama gli alberi da frutto, le rose e le conifere. L’afide nero (Aphis fabae) preferisce le dalie, i nasturzi, il viburno e, se avete un orto, apprezzerà piselli e fave, come pure il rabarbaro. L’afide giallo (Cryptomyzus ribis) adora la linfa degli arbusti di ribes, ribes nero, delle piante di fragole e dell’oleandro. L’afide lanigero (Eriosoma lanigerum) va matto per meli, peri e cotogni. Riconoscerete facilmente l’afide grigio (.Dysaphis plantaginea), perché è coperto da una polverina cerosa. Meli, cavoli, cerfoglio e piantaggine sono le piante che predilige. Va distinto dall’afide farinoso (Hyalopteruspruni), che è ricoperto da una cera farinosa. Attacca i giunchi e gli alberi da frutto con nocciolo. In quanto all’afide radicicolo (Pemphigus bursarius), è goloso di carote, fagioli, insalata e carciofi.
Come individuarli?
Noterete che le foglie si deformano, si accartocciano su se stesse e finiscono con l’incollarsi. I fiori e i giovani germogli si seccano e cadono, la crescita dei baccelli viene inibita. Osserverete crepe o rigonfiamenti nella corteccia (terreno propizio al cancro delle piante) e soprattutto un indebolimento generale della pianta. In caso di attacco da parte di afidi farinosi, il fogliame annerisce e diventa colloso. Se abitate in prossimità di pioppi neri o se avete molte formiche nell’orto, potete essere pressoché certi di trovare afidi radicicoli, perché secernono una melata* di cui le formiche sono ghiotte.
Prevenzione: i prodotti naturali da fabbricare da sé
Decotto di assenzio
Istruzioni: lasciate macerare 30 g di assenzio essiccato in 1 litri d’acqua fredda per 12 ore. Fate bollire per 30 minuti, con coperchio. Lasciate riposare per 24 ore. Filtrate. Nebulizzate questo decotto puro sulle piante sensibili, a intervalli di una settimana.
Aglio
Istruzioni: versate in 1 litri d’acqua, 2 spicchi d’aglio schiacciati e 100 g di scaglie di sapone di Marsiglia. Spruzzate questa miscela una volta alla settimana sulle piante da interni.
Menta
Istruzioni: tritate nel mixer 200 g di foglie fresche di menta poleggio (Mentha pulegium). Lasciate macerare
il tutto per 12 ore in 1 litri d’acqua fredda. Filtrate. Spruzzate questo macerato sugli ortaggi o sulle rose.
Fondi di caffè
Non buttateli più, sono un ottimo repellente contro gli afidi.
Macerato di rabarbaro
Istruzioni: lasciate macerare per tre giorni 1,5 kg di foglie fresche di rabarbaro in 10 litri d’acqua. Filtrate. Nebulizzate sul fogliame una volta alla settimana. Ottimo repellente, questo macerato si conserva per varie settimane, purché riposto in un luogo asciutto e aerato.
Olio "bianco"
Utilizzate quest’olio insetticida una volta, a inizio inverno.
I PREDATORI NATURALI - AFIDI
Sono soprattutto i sirfidi (insetti volanti della famiglia dei Syrphidae, affini alle mosche), la cimice (scaccia gli afidi, ma fate attenzione se avete un orto, giacché è ghiotta di melanzane, cetrioli e pomodori), la vespa parassita (poco più grande di una pulce, è una preziosa alleata contro guesti parassiti) e anche la cincia (golosa di afidi).
Tuttavia, l'anti-afidi naturale e biologico più efficace per proteggere ortaggi, piante ornamentali o alberi da frutto è la coccinella. Divora da sessanta a cento afidi in un giorno. Potete acquistarne presso i vivai o su internet. È sufficiente appendere il sacchetto su una pianta infestata o distribuire delicatamente le coccinelle sulle varie piante colonizzate. In grado di volare, si spostano da una pianta all'altra e raggiungono così i vari nuclei di afidi per eliminarli, all'aria aperta o in ambienti coperti (serra, veranda ecc.). Incoraggiatene lo stanziamento piantando pelargoni o tanaceto.
Trattamento curativo: i prodotti naturali da fabbricare da sé
Macerato d'ortica
Istruzioni: lasciate fermentare 1 kg di ortiche tritate grossolanamente in 10 litri d’acqua per 24 ore, a una temperatura di 18°C, per ottenere un effetto insetticida. Filtrate. Diluite al 5% se spruzzate il preparato sulle foglie. Questo macerato è un ottimo repellente.
Macerato di felce
Istruzioni: lasciate macerare per dieci giorni 1 kg di fronde fresche di felce aquilina in 10 litri d’acqua. Filtrate. Nebulizzate questo macerato diluito al 10%. È possibile usarlo tutto l’anno per allontanare gli afidi dalle piante e dagli ortaggi.
Macerato di sambuco
Istruzioni: lasciate macerare per 48 ore 1 kg di sambuco (Sambucus nigra, pianta intera) in 10 litri d’acqua. Filtrate. Nebulizzate questo macerato senza diluirlo.
Macerato di ruta
Istruzioni: lasciate macerare per dieci giorni 600 g di foglie e steli di ruta comune o dei giardini (Ruta graveolens) in 2 litri d’acqua. Filtrate. Nebulizzate questo macerato diluito al 20%.
Macerato di consolida
Istruzioni: tritate grossolanamente 1 kg di foglie fresche di consolida a pezzetti. Lasciate macerare per un mese in 10 litri d’acqua. Mescolate regolarmente la miscela. Filtrate. Diluito al 10%, questo macerato è letale per gli afidi.
Infuso di aglio e cipolla
Istruzioni: tritate due grosse cipolle e quattro spicchi d’aglio. Versate il trito in 1 litri d’acqua bollente e lasciate in infusione per una decina di ore. Filtrate e nebulizzate questo infuso puro. L’odore forte dell’aglio mette in fuga gli afidi indesiderati.
Macerato d'aglio
Istruzioni: tritate uno spicchio d’aglio. Lasciatelo macerare in due cucchiai di olio di lino per 24 ore. Il giorno dopo, aggiungete 1 litri d’acqua. Filtrate. Nebulizzate sulle foglie questo macerato diluito al 10%.
Infuso di lavanda
Istruzioni: versate 100 g di fiori freschi di lavanda (Lavandula sp.) in 1 litri d’acqua che sobbolle. Lasciate in infusione per 24 ore. Nebulizzate tutto l’infuso sulle foglie, ripetendo due o tre volte al mese con un nuovo preparato (perché l’infuso non si conserva).
Patate
Istruzioni: nebulizzate le piante invase dagli afidi con l’acqua di cottura delle patate.
Infuso di rabarbaro
Istruzioni: versate 2 kg di foglie fresche di rabarbaro (Rheum rhaponticum) in 10 litri d’acqua bollente. Lasciate in infusione per 24 ore. Nebulizzate questa infusione non diluita, specifica contro gli afidi neri.
Sapone nero
Istruzioni: versate 150 g di sapone nero in 1 litro d’acqua tiepida. Mescolate bene e nebulizzate questo liquido per impedire agli afidi di aderire alle foglie. Il sapone nero esercita un’azione asfissiante e consente di eliminare la fumaggine* causata dalla melata*.
L'ALEURODIDE
Chiamato anche “mosca bianca”, l’aleurodide (Trialeurodes vaporariorum) è un minuscolo insetto di circa 2 mm, simile a una tarma. Le ali sono coperte da una specie di polvere bianca. Brulica nelle serre, nelle verande e nelle nostre abitazioni, soprattutto se riscaldate in eccesso.
Come individuarlo?
Succhia la linfa e la sua secrezione di melata* (v. glossario) può danneggiare la crescita della pianta. Succhiando la indebolisce e può persino farla morire. Sopra le foglie di geranio, ibisco, fucsia e celidonia può comparire fumaggine*. Dei danni possono altresì manifestarsi sulle piante da interni, come gerbere e poinsettie. Apprezza anche pomodori e cetrioli. Il forte calore o la coltivazione in serra rappresentano le principali cause dell’invasione.
Prevenzione: i prodotti naturali da fabbricare da sé
Decotto di consolida
Istruzioni: tritate grossolanamente 100 g di foglie e steli freschi di consolida. Tuffate il tutto in d’acqua fredda. Portate a ebollizione. Togliete dal fuoco non appena prende il bollore. Lasciate in infusione per 24 ore. Filtrate. Nebulizzate questo decotto puro sulle piante sensibili.
Altre soluzioni preventive
Trappole. Esistono delle trappole per aleurodidi: una soluzione collosa (si acquista presso i vivai o su internet) collocata su una superfìcie gialla (questo colore li attira). Intervenite rapidamente non appena notate aleurodidi adulti su queste tavolette. Se possedete una serra, per ridurre notevolmente l’ingresso degli aleurodidi installate sulle aperture e sulle porte delle zanzariere a trama fine. In alternativa, collocate lungo i passaggi dei picchetti sui quali appenderete nastri gialli cosparsi di soluzione collosa, che vi aiuteranno a catturare queste mosche bianche.
Predatori di larve. La Encasia formosa è un minuscolo imenottero nero (le femmine hanno l’addome giallo) che assomiglia a una vespa. Le femmine depongono da 50 a 100 uova al giorno. Ne troverete su internet o in certi vivai. Introducetene prima che giungano le larve. Collocatele nelle parti in ombra della pianta, per proteggerle dalla luce diretta del sole.
Piante repellenti. Lungo i bordi dell’orto e le file di ortaggi piantate dei tagete. Il forte odore che sprigionano allontana gli aleurodidi.
Trattamento curativo: prodotti naturali da fabbricare da sé
Patate
Istruzioni: sciogliete 40 g di fecola di patate in 1litro d’acqua calda. Aspettate che la miscela si sia compietamente dissolta. Aggiungete un cucchiaino di detersivo ecologico per i piatti. Agitate prima dell’uso. Spruzzate una volta al giorno le piante colpite.
Macerato di tanaceto
Istruzioni: lasciate macerare per 48 ore 1 kg di tanaceto fresco (Tanacetum vulgaré) in 1 litro d’acqua. Filtrate. Nebulizzate questo macerato puro ogni tre giorni, fino alla totale scomparsa degli aleurodidi.
I PREDATORI NATURALI - ALEURODIDE
Un tipo di miride (Macrotophus caliginosus). Depone le uova nel tessuto vegetale della pianta. Potete acquistarlo su internet o in certi vivai, allo stato di ninfa. È sufficiente collocarlo sulle piante colpite dagli aleurodidi, sia all'interno sia all'esterno (è necessaria una temperatura minima di 15°C). Porta buoni risultati soprattutto in maggio-giugno. Da adulto, può consumare fino a 50 uova di aleurodide al giorno, ma mangia anche acari e nottue.
Una piccola vespa parassita (Eretmocerus eremicus). Questo piccolo imenottero di colore giallo è un valido parassita degli aleurodidi. Non liberatelo prima di marzo-aprile, perché produce buoni risultati solo con il caldo.
Una coccinella nera (Delphastus pusillus). Questo coleottero si nutre di tutti gli stadi della mosca bianca. È indicato per proteggere gli ortaggi dagli aleurodidi. Gli occorre una temperatura tra i 16 e i 30°C. Si nutre anche di ragnetti rossi e di afidi.
Un insetto pungitore-succhiatore (Dicyphus hesperus). Apprezza le uova e le forme larvali degli aleurodidi. Potete utilizzarlo in associazione alle vespe parassite.
Questo testo è estratto dal libro "Pollice Green".
Data di Pubblicazione: 3 ottobre 2017