SELF-HELP E PSICOLOGIA   |   Tempo di Lettura: 8 min

Porta la pace nella tua famiglia d'origine

Nati per Essere Liberi - Monica Colosimo - Speciale

Utilizza le costellazioni familiari e quelle dell'amore per mettere pace nelle tue relazioni affettive, leggendo l'anteprima del nuovo libro di Monica Colosimo.

Porta la pace nella tua famiglia d'origine

La pace comincia da te: Il tuo nuovo inizio

Se hai questo libro fra le mani è perché nel profondo del tuo cuore desideri mettere pace nelle tue relazioni. È un desiderio di profondo amore e voglia di armonia che ti muove. Perché vorresti non sentire più dolore verso qualcuno, vorresti comprendere perché le cose sono andate come sono andate in famiglia, magari fra i tuoi, o con chi hai amato.

Sappi che è bello quello che desideri e provi in questo momento.

Anzi! L'esistenza intera fa il tifo per te affinché questo proposito si realizzi, e questo libro è qui per sostenerti. Da parte tua non ci vorrà molto. È sufficiente la tua predisposizione d’animo affinché tutto vada per il meglio nelle relazioni della tua vita: quelle del passato, quelle che stai vivendo adesso e quelle che ti aspettano in futuro.

Basta che tu sia disponibile a dedicare un po’ del tuo tempo, giorno dopo giorno, alle pratiche che via via ti saranno proposte. Non occorre nessuno sforzo.

Non c’è nessun “devo”! Basta che ci sia apertura e un sorriso da parte tua. Incondizionatamente. Perché chi sorride si apre, e riceve.

Quel che ti occorre è:

  • trovare un momento della giornata che sia solo per te;
  • aprirti a ricevere nuove visioni e possibilità, che ti si riveleranno momento per momento;
  • tenere a cuore ogni cosa, la tua buona volontà di riappacificarti con tutto ciò che viaggerà con te pagina dopo pagina e cioè le relazioni del tuo cuore;
  • essere disponibile a lasciar andare colpe o risentimenti che non servono più e ostacolano il cambiamento;
  • aprirti alla possibilità di essere felice finalmente: da parte tua, indipendentemente da come possano essere andate le cose fino a qui.

Lasciati anche la libertà di procedere come senti. Puoi dedicarti agli esercizi giorno per giorno. Oppure aprire il libro a caso e vedere cosa ti propone in quel determinato momento. Oppure ancora puoi andare dritto al punto che ti sta più a cuore, trovando nell’indice l'esercizio che desideri praticare in una certa relazione proprio adesso.

Fai come ti viene. Sarà la cosa giusta.

 

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Il piano cartesiano della vita: Noi siamo sorgente spirituale in corpo fisico

Dentro di noi si muove uno stato di coscienza compresente che fa il tifo per il nostro meglio. Che ci accompagna. Che ci ispira. E ce ne accorgiamo ogni volta che i pensieri condizionati si fermano per un attimo. Se fermiamo per un attimo quei pensieri, qualunque pensiero, cosa resta?

Ci sono persone che attraversano momenti di grande intensità, dove qualcosa accade nella loro storia personale... qualcosa di “grave”, e si perdono. E ci sono persone che proprio in quei momenti avvertono un amore immenso prendersi cura di loro, e vi si accomodano dentro in fiducia.

Perché smettono solo allora di resistere, come se nel profondo sapessero cosa sta accadendo davvero. Come se in quei momenti la forza invisibile fosse l’unica evidenza a cui guardare. La forza o... la disperazione. O l’annichilimento e la fuga in droghe o altro. Il paradiso, o l’inferno. In certe esperienze la polarità della dimensione è molto netta e chiara, e chiama.

Le esperienze accadono. Ci sono dei dati x che sono quelli che sono.

Sono parametri, appunto, “dati”. I nostri genitori, ad esempio, sono proprio quelli. Come la città in cui nasciamo, o le risorse del territorio dove cresciamo. Sono dati x sull’asse delle ascisse del piano cartesiano della vita. E a un certo “punto 0” ecco che arriviamo noi. Questi dati non sono cambiabili. Sono dati che sono quel che sono. E là in mezzo nasciamo noi.

Il fatto è che il piano cartesiano della vita prevede anche un’altra coordinata. È la y. Sull’asse verticale delle ordinate. Quello è il piano della consapevolezza, che ordina i dati. Non è straordinario che sia quella a “comandare” nella matematica della vita? Non è fantastico che i dati x debbano per forza ascendere a lei? Alla coscienza aperta dell’intelligenza più grande?

La y ha una frequenza libera. È in grado di elevare i dati x nello spazio divino della grande comprensione. Traccia una zona aperta fra le linee. Non sulle linee, ma fra le linee. Stabilisce uno spazio verticale in mezzo alle sequenze dei dati orizzontali, del nostro tempo umano, psicologico e storico, personale.

Riportare in frequenza y i dati x è la cosa più preziosa e nel contempo più semplice da fare: occorre concedersi più volte nel corso della giornata un semplice momento di respiro che inizia, finisce, e rinasce nel cuore; un momento di non-mente. Di vuoto. Di spazio aperto.

 

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L'arte di vivere nel cuore

Non ci vuole tanto per essere nel cuore, basta orientare l’attenzione verso lo spazio interiore della presenza, dell’ascolto, dell’essere ricettivi e disponibili alla naturale generosità che poi, lì, accade. Quando ci rilassiamo in quel tipo di attenzione, percepiamo subito molte buone sensazioni.

Realizziamo sentimenti veri e intenti, e non serve aver fatto una certa scuola, non è necessaria nessuna conoscenza precedente, si tratta soltanto di porre la giusta attenzione a ciò che è vero, in quel profondo senso di essere che si rivela naturalmente se solo vi facciamo caso.

Impariamo a riconoscere quando siamo in questo stato naturale perché quando siamo lì proviamo una sensazione di espansione, rilassatezza e benessere. E poi è bene sapere che questo stesso atteggiamento è trasferibile in buona parte delle nostre opere, nelle azioni e nei pensieri quotidiani.

Nel profondo, noi siamo esseri puri. Siamo esseri innocenti. Questo siamo. Quando ce ne accorgiamo e lo accettiamo, sprigioniamo una potenza incredibile: luce, amore, compassione, capacità di guarigione.

Questo siamo profondamente, puro beneficio.

Esercizio per ogni momento

Dolcemente, ogni volta che espiri, ti raccogli un po’ dentro, e ti appoggi, ti appoggi nel cuore...

e connetti con quella meraviglia dentro, che è già parte di una forza più grande, di un'intelligenza gioiosa e compassionevole...

alla quale affidarsi e della quale essere contemporaneamente parte...

assaporandone la dolce sensazione.

 

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In famiglia al posto giusto: I tuoi genitori, tu, e poi chi?

Una volta fatta pace con i genitori, siamo finalmente pronti a occuparci delle relazioni con gli altri familiari. Qui si apre un grande capitolo, in cui le grandi leggi dell’amore hanno molto da indicare.

Facciamo ancora una volta un inchino a Bert Hellinger per il dono lasciato a noi con le sue ricerche, e, con infinito amore, ad Attilio, che ne ha dato seguito a modo suo: l’augurio è che i loro insegnamenti arrivino ora alla comprensione di ognuno in modo naturale, in modo che siano immediatamente fruibili.

È tempo che questi codici, finora di pertinenza di esperti, counselor, psicologi o comunque in gran parte professionisti nelle relazioni di aiuto, diventino accessibili a un numero crescente di persone, che non necessariamente li applicheranno a ricaduta nelle loro professioni, ma li useranno per sé, a squisito scopo evolutivo, per stare sempre meglio nel profondo dell’animo e con gli altri.

I prossimi paragrafi sono dedicati a descriverli nel modo più semplice possibile; poi seguiranno consigli pratici per la loro applicazione da parte vostra, giocando, sperimentandone direttamente gli effetti nei vostri casi personali.

Che cosa dicono gli ordini dell'amore

In pratica le leggi dell'amore parlano di precedenza e giusto posto.

L’esempio più semplice è quello di una cascata d’acqua: il getto scorre verso il basso e non va mai al contrario.

Allo stesso modo, il fluire dei posti umani fra le generazioni va dai più grandi ai più piccoli. Non onorare questo movimento porta a molte complicazioni. E caricarsi del destino di qualcuno venuto prima (un fratello o una sorella più grande, un genitore o addirittura un nonno) può rendere molto dolorosa la vita per chi lo fa. Tanto per cominciare gli ordini dicono che:

  • i più grandi vengono prima, i più piccoli dopo;
  • chi viene prima ha la precedenza su chi viene dopo;
  • i grandi danno, i piccoli ricevono;
  • i grandi possono ispirare i più piccoli, i più piccoli non possono consigliare o “insegnare” ai più grandi.

 

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Come vanno le cose fra fratelli

Chi è figlio/a unico/a noterà assonanze con il lignaggio del padre (che sia femmina o maschio non importa). Si dice, nella lingua delle leggi dell’amore, che i primi nati “sono del padre”, e cioè che assomigliano di più a lui (non solo fisicamente, ma anche per altri tratti del carattere e di comportamento).

Tenderanno a prendere molto di lui e delle sue doti, dei suoi talenti, delle sue attitudini o modalità di visione. Quindi:

  • il/la primogenito/a “appartiene” al padre;
  • il/la secondogenito/a avrà invece molto della mamma;
  • il/la terzo/a è di nuovo del papà;
  • il quarto è di nuovo della mamma.

E così via.

In pratica, è come se, all’atto di nascita, insieme al nome scelto per noi, i genitori avessero stipulato anche un tacito accordo di “appartenenza” energetica, un “patto” che deriva dal DNA e si stabilisce nel profondo.

Esistono eccezioni ma di solito è così.

Come mai tutto quel feeling tra la mamma e nostro/a fratello/sorella venuto/a dopo? Potere degli ordini! Sanciscono norme sottili, di energia, che sono funzionali e funzionanti, che ci si creda o no, che lo si voglia o no. Andiamo avanti.

 

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Data di Pubblicazione: 5 agosto 2022

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