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Prefazione - Una Nuova Umanità di Pablo Ayo

Prefazione - Una Nuova Umanità di Pablo Ayo

Conobbi Marina diversi anni fa, nel corso di alcune nostre partecipazioni a dei programmi televisivi, in cui venivamo invitati per parlare di UFO e alieni. Tra di noi nacque subito una profonda simpatia e un'intesa fulminea.

La gente mi chiede spesso come faccio a capire se un caso UFO è autentico, o quando una persona dice la verità.

Esistono molti sistemi, ma il primo passo consiste nel seguire l'istinto. Difficilmente questo ti tradisce, anzi si tratta di un lato così primordiale che dà la giusta dimensione delle cose prima ancora che il cervello abbia iniziato a lavorare.

Io e Marina ci siamo percepiti così a vicenda, d'istinto, capendoci subito.

Lei è dotata di una grande sensibilità, un dono raro che le permette di percepire cose invisibili per altri. Inoltre ha un carattere molto indipendente e libero, per cui non si fa assolutamente bloccare (anzi neppure rallentare) dalle convenzioni sociali o dalla mentalità comune. Se lei sente l'impulso di dire una cosa, e la percepisce giusta e sana, la dice.

Così, quando qualche anno fa si è resa conto di essere entrata in contatto con delle intelligenze di altri mondi, ha fatto ciò che sentiva giusto, e ne ha parlato pubblicamente.

Potete immaginare l'impatto che questo ha avuto sulla sua vita, o forse no. Ad ogni modo Marina ha pagato la sua spontaneità, perdendo il lavoro e vedendo allontanarsi persone che all'epoca si professavano suoi amici.

In questo senso l'esperienza di contatto con le "entità non umane", nel suo essere espressa pubblicamente, diviene spesso una catarsi, una trasformazione mentale, spirituale e anche fisica. Cambia il punto di vista di una persona non solo sul proprio mondo interiore e spirituale, ma anche su quello fisico e materiale, che viene distorto, compresso e allungato fino a diventare altro.

Il nostro continuum quotidiano, composto da piccole abitudini e sicurezze, viene travolto e spazzato via da uno tsunami di emozioni difficilmente descrivibili.

Quello che rimane dopo che l'onda è passata, è una nuova persona, diversa. Più forte, più triste o forse più felice, ma vera e libera.  Un extraterrestre, agli occhi degli altri.

Chi conosceva bene Marina, anche prima delle sue rivelazioni sapeva o intuiva che in lei esisteva un mondo in espansione, uno spirito profondo in crescita. Solo chi si ostinava a non volerla vedere nella sua interezza, a ignorarne passi e pensieri, sarà rimasto sbalordito - e forse scandalizzato - dal suo exploit.

Ma in verità la vita di Marina è sempre stata costellata di catarsi, di risvegli, come lei stessa racconta nel libro.

Inizialmente forse solo pensieri e percezioni, assieme alla precisa sensazione di sapersi differente dagli altri. Poi, in alcuni precisi momenti della sua vita, giunsero dei riti di passaggio, quasi degli esami, imposti da quel mondo invisibile che da sempre le viveva accanto. Esami non sempre facili o piacevoli, ma comunque di crescita.

Non a caso, lo scrittore e ufologo Whitley Strieber, per descrivere questo stato di passaggio, intitolò un suo libro Communion, descrivendo una "Prima Comunione" con gli alieni.

A rendere le esperienze di Marina bellissime e coinvolgenti è soprattutto l'intensità e la spontaneità con cui le racconta.

Molto spesso alcune persone che si definiscono "contattate" dagli alieni si rivelano egocentriche e insopportabili, impegnate tramite comportamenti di finto buonismo a ricamarsi addosso un'aurea di presunta santità di sapore veterocattolico. Marina, anche se è una persona pacifica, è invece contraddistinta da un fortissimo temperamento e da modi diretti.

Sanguigna e verace, facilmente la si potrebbe immaginare quale "comandante" di qualche esercito o al timone di una nave, incurante delle onde o dello scontro imminente. Il suo spirito battagliero e ribelle non solo ha caratterizzato tutta la sua vita, ma è anche quello che fornisce, a mio modo di vedere, maggiore consistenza a tutta la sua storia.

Che poi i suoi viaggi verso Sirio B (ma non solo) siano stati fisici o spirituali, avvenuti in questa o su altre dimensioni, sono dettagli di importanza relativa. Marina è sincera, parla di cose e di esseri che ha visto, sentito e percepito. La forza e la natura dei suoi messaggi, imperniati sull'elevazione spirituale dell'essere umano e sulla necessità impellente di trovare un modo di convivere con la Terra in maniera costruttiva, anzi "co-creativa", sono totalmente condivisibili da chiunque possieda un briciolo di buon senso.

Queste tematiche emergono spesso nelle testimonianze di contatto con entità non umane, ma in Marina trovano nuovo slancio. Lei non ripete semplicemente una lezione appresa altrove, lei ne è parte integrante, la vive e ne è partecipe.

Così anche la sua scelta di vivere in aperta campagna e di essere autosufficiente, coltivando da sé frutta e verdura, o di essere sempre e comunque a disposizione degli altri, nello "spirito di servizio", sono elementi vivi e vibranti di ciò che narra.

In lei l'insegnamento dei visitatori non è mera parola, ma una filosofia di vita, vissuta e accettata appieno.

Chi pensa che Marina sia il tipo di persona che possa inventarsi le cose, magari allo scopo di ottenere dei guadagni materiali, dovrebbe imparare a conoscerla meglio. Magari passandoci accanto qualche giorno potrebbe imparare molte cose: non solo su di lei, ma anche su tante altre persone come lei, oggi rare, domani forse comuni.

Un altro tipo di umanità che in futuro potrebbe vivere su questo pianeta; composta da persone sincere e naturali, aperte di mente e di spirito, con cui eventuali visitatori di altri mondi potrebbero interfacciarsi alla pari, come fratelli. Esattamente come Marina sta già facendo da anni, con semplicità.

di Pablo Ayo

Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017

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