Scopri le prime 5 Leggi della Natura e della Luce che portano fuori dal corpo il male di essere, leggendo l'anteprima del libro di Marcello Pamio.
- Le Prime 5 Leggi della Natura e della Luce
- Prima Legge: “La Legge della perfezione”
- Seconda Legge: “La legge dell’equilibrio”
- Terza Legge: “La guarigione è solo auto-guarigione e dipende dalla forza vitale dell’individuo”
- Quarta Legge: “La legge di azione e reazione”
- Quinta Legge: “Le sostanze che non vengono utilizzate, avvelenano l’organismo e depauperano le forze vitali”
Le Prime 5 Leggi della Natura e della Luce
È corretto parlare di Leggi che regolano e governano la Natura?
Possono la Natura e quindi anche l’uomo, essere ingabbiati e legati da regole o principi ferrei? O invece è tutto frutto del caso e gli accadimenti avvengono senza un motivo preciso?
Per esempio le api bottinatrici, che diverse volte al giorno escono dalle arnie percorrendo decine di chilometri e perlustrando centimetro per centimetro tutta la zona, lo fanno per un gioco casuale o istintivo, oppure seguono delle invisibili leggi che regolano tutto il funzionamento dell’alveare, dall’ape regina alle larve?
Quando stormi di uccelli migrano alzandosi in volo a centinaia nello stesso preciso istante, con una sincronicità unica e irripetibile, chi o cosa sta letteralmente guidando i loro movimenti?
Quali misteri governano con precisione satellitare i loro lunghissimi viaggi?
Per quale motivo una persona si trova di punto in bianco con una ipertensione arteriosa o ipercolesterolemia, oppure subisce un infarto o un ictus?
Si tratta di persone sfortunate, o del risultato della violazione sistematica di alcune semplici regole e principi naturali?
Se l’assunto di partenza è che “in Natura nulla esiste per caso”, le risposte a tali domande sono scontate!
Uno studio serio e approfondito potrà farci comprendere che vi è sempre una mano invisibile che governa gli eventi. Tutti gli eventi. Situazioni che possono portare anche sofferenza e che non dipendono dalla sfortuna, ma da un processo ordinato e perfetto messo in atto per uno scopo ben preciso.
L’intento di questo lavoro è cercare di comprendere proprio tale scopo.
A tal proposito è doveroso ringraziare il grande Herbert Shelton per il suo interessante e approfondito studio. Grazie al suo lavoro e a quello di moltissimi altri ricercatori e scienziati della Vita, è possibile descrivere alcune leggi che governano la Natura.
Le seguenti Leggi non sono unilaterali e unidirezionali, le Leggi sono tra loro interscambiabili e alcune sembrano addirittura similari, per cui se apparentemente potranno sembrare errori o ripetizioni, questo non dipende dallo scrivente ma dalla versatilità e perfezione della Natura stessa.
Prima Legge: “La Legge della perfezione”
La prima Legge insegna che in Natura tutto ha un senso e uno scopo ben preciso, anche se il più delle volte ci sfugge.
Tutto è assolutamente perfetto e questa perfezione viene meno quando l’uomo ci mette lo zampino. Quando interferiamo in tali processi per scopi economici, commerciali, industriali, per puro egoismo o semplice ignoranza, la perfezione viene meno: nasce allora il conflitto, la disarmonia, il disequilibrio e infine la malattia.
A tale disequilibrio (che noi chiamiamo malattia) la Natura cercherà di porre rimedio riportando sempre tutto allo stato originale di perfezione ed equilibrio.
Questo può avvenire se e solo se l’uomo permette ai processi naturali di fare il loro compito e lavoro. La storia, passata e presente, purtroppo ci insegna che ciò non avviene quasi mai...
La diarrea che cos’è se non è il meccanismo perfetto dell’organismo di scaricare all’esterno qualcosa di “tossico” (alimento o emozione) che sta irritando la mucosa intestinale?
Seconda Legge: “La legge dell’equilibrio”
Se la prima Legge insegna all’uomo che in Natura tutto ha un senso e tutto tende alla perfezione, la seconda Legge ci spiega che tutto tende all’equilibrio, esattamente come l’acqua assume sempre la forma del contenitore in cui viene messa. Non occorre certo spiegare alle molecole di acqua come riempire perfettamente un recipiente, perché le leggi fanno parte di ogni atomo esistente nell’Universo.
Quando si versa dell’acqua, questa riempie il bicchiere raggiungendo uno stato di quiete ed equilibrio. Nonostante tutti i disequilibri creati dall’uomo, la Natura tende sempre allo stato di equilibrio.
Se una persona viene eccitata prendendo una sostanza nervina come caffè, droga, cioccolata, ecc., l’organismo tenderà al suo opposto, il tutto per riequilibrare un sistema sfasato, eccitato e disequilibrato.
Queste operazioni però comportano un dispendio energetico enorme e infatti quando termina l’effetto eccitante e dopante della sostanza presa esternamente si è molto più stanchi di prima, in pratica si ha perduto energia vitale.
La Natura è perfetta (prima legge) e non va per il sottile se deve riportare in equilibrio il nostro organismo (seconda legge).
L’odierna alimentazione umana è basata sulle proteine di origine animale, zuccheri, cereali raffinati e cibi pastorizzati, liofilizzati. In pratica un regime altamente acidificante.
Il sangue di una persona sana è alcalino (pH 7,365) e non può mai diventare acido (< il 7) pena la morte organica.
La Natura tende sempre all’equilibrio, per cui in una situazione di acidosi, pericolosissima per la salute, si devono assolutamente tamponare e normalizzare tali acidi con i sali minerali alcalini (magnesio, calcio, potassio e fosforo).
Dove la Natura reperirà questi minerali? Li preleverà forzatamente da ossa, denti, capelli, vasi sanguigni, articolazioni, ecc.
Il ritrovato equilibrio, cioè la salificazione degli acidi, prenderà il nome di osteoporosi se il prelievo verrà eseguito nelle ossa, carie se avverrà nei denti, calvizie nei capelli e ipercolesterolemia se il calcio sarà prelevato dai vasi sanguigni.
Le bevande gasate odierne hanno un pH di circa 2,3, dovuto all’acido fosforico contenuto in esse, quindi un pH molto acido (circa 100 mila volte più acido del sangue). Per neutralizzare l’acidità contenuta in un bicchiere di cola, per fare solo un esempio, è necessario bere almeno 32 bicchieri di acqua!
Cosa che nessuno ovviamente fa, per cui la neutralizzazione avviene a spese delle riserve minerali del corpo.
Quello che per la Natura è un ritorno all’equilibrio, per la visione odierna è diventata una malattia (osteoporosi, carie, ecc.) da curare con farmaci avvelenanti e acidificanti...
Ecco uno dei tantissimi paradossi della medicina moderna.
Terza Legge: “La guarigione è solo auto-guarigione e dipende dalla forza vitale dell’individuo”
Questa Legge è molto importante perché da all’uomo la responsabilità totale della malattia e della guarigione. Vis Medicatrix Naturae è il termine latino per definire la forza vitale di auto-guarigione intrinseca ad ogni essere vivente.
Diffidare da coloro che si spacciano per guaritori o che dicono di avere il potere di guarire. Nessuno può guarire nessuno, perché la guarigione è sempre un processo individuale e autonomo.
È proprio questa forza innata dell’essere vivente che permette la guarigione, cioè permette agli organi e alle cellule di autoripararsi, alle ossa rotte di saldarsi, alle ulcere di chiudersi.
Un organismo indebolito, in cui la forza vitale è stata sperperata a causa di uno stile di vita innaturale, sarà certamente più predisposto alle infezioni e alle malattie in genere.
La nostra responsabilità sta nel mantenere attive le forze vitali ed evitare di disperderle inutilmente.
Quarta Legge: “La legge di azione e reazione”
Questa Legge sull’azione e reazione si rifà molto a quella dell’equilibrio. Quando in un essere umano agisce (azione) un fenomeno esterno o interno, il risultato finale è sempre uno stato di attività diverso dal precedente: una reazione.
Tale stato di attività è tanto più intenso quanto più la natura del fenomeno contrasta con quella dell’essere vivente e delle sue Leggi.
Alla prima boccata del fumo di una sigaretta da giovani, la reazione normale e perfetta del corpo è la tosse violenta che ha lo scopo di eliminare i veleni aspirati. Continuando però con tale vizio, tanto assurdo quanto deleterio, la tolleranza dell’organismo ai veleni si alza e diventa “normale”.
Se una persona stitica prende (azione) un farmaco lassativo (di solito sostanza irritante per la mucosa intestinale), questo induce (per reazione) nell’organismo una forte attività chiamata diarrea.
L’effetto lassativo è tanto più intenso quanto più il veleno ingerito è irritante e tossico.
In ambito oncologico la chemioterapia per esempio è costituita dai veleni più tossici che l’uomo conosca. Questi veleni iniettati in un organismo già indebolito e debilitato dalla malattia, indurranno all’inizio per reazione (al primo, massimo secondo ciclo) un aumento del vigore e della forza (simpaticotonia).
Poi per la Legge dell’equilibrio l’organismo soccomberà alle devastazioni di tali innaturali cure. Sembra paradossale, ma dal punto di vista della Natura, non è il principio chimico di un farmaco che agisce, ma la reazione dell’organismo a tale veleno.
Come detto nella Legge dell’equilibrio, la carica apparente che fornisce il caffè non dipende dalla caffeina (l’alcaloide contenuto), esattamente come la carica apparente data dalla cioccolata non dipende dalla teobromina (altro alcaolide), ma è la reazione prodotta dall’organismo, in questi casi dall’adrenalina secreta dalle ghiandole surrenali, nel disperato tentativo di eliminare tali veleni.
Quando l’effetto dell’ormone adrenalinico termina, si è molto più stanchi di prima: ecco perché è necessario un altro veleno eccitante, per stimolare di nuovo la vitalità...
Bevendo un altro caffè si rientra nel circolo deleterio e snervante dal punto di vista energetico. Medesimo discorso vale per tutti gli altri alcaloidi vegetali: teofillina del thé e nicotina del tabacco.
Per la Legge di azione e reazione, più eccitanti si prendono e più energia si sperpera.
Quinta Legge: “Le sostanze che non vengono utilizzate, avvelenano l’organismo e depauperano le forze vitali”
Qualsiasi sostanza esterna o interna che non entra a far parte dei processi biochimici essenziali dell’organismo vivente diventa un veleno. L’azione di prendere ogni giorno integratori chimici per sopperire a delle carenze, provoca un lento ma inesorabile avvelenamento.
Il motivo è che non tutte le sostanze ingerite possono venire assorbite correttamente a livello cellulare. Anzi, più la sostanza si allontana dalla Natura organica della vita, maggiore sarà la difficoltà nell’assimilazione.
Tutto quello che non viene correttamente assimilato a livello cellulare diventa una sostanza inutile per l’organismo e quindi tossica.
Questa importantissima legge è strettamente collegata con la seguente.
Data di Pubblicazione: 14 aprile 2023