SPIRITUALITÀ ED ESOTERISMO   |   Tempo di Lettura: 5 min

Compiere i primi passi nel mondo delle Arti Magiche

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Se l'occultismo ti affascina, non puoi perderti "Storia della Magia" di Eliphas Levi. Continua a leggere e lasciati meravigliare dal mondo della Magia.

Compiere i primi passi nel mondo delle Arti Magiche

L'arte reale o il santo regno

Da troppo lungo tempo si confonde la Magia con i giuochi di prestigio dei ciarlatani, con le allucinazioni dei malati e con i delitti di certi malfattori eccezionali.

Molti, d'altra parte, definirebbero volentieri la Magia: l'arte di produrre degli effetti senza cause, e da questa definizione, la folla dirà, con il buonsenso che la distingue, anche nelle sue più grandi ingiustizie, che la Magia è un assurdo.

La Magia non è come la fanno quelli che non la conoscono; e d'altronde non è potere di nessuno di farla in uno piuttosto che in un altro modo; essa è perché è, quella che è per se stessa, come le matematiche, perché è la scienza esatta e assoluta della natura e delle sue leggi.

La Magia è la scienza degli antichi magi; e la religione cristiana, che ha imposto silenzio agli oracoli menzogneri, e fatto cessare tutti i prestigi dei falsi Dei, venera ella stessa quei magi che vennero dall'Oriente, guidati da una stella, per adorare il Salvatore del mondo, nella sua culla.

La Tradizione da ancora a questi magi il titolo di re, perché l'iniziazione alla magia costituisce una vera sovranità e perché la grande arte dei magi è chiamata per tutti gli adepti: l'arte reale o il santo regno, sanctum regnum.

 

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La stella, un simbolo antico e misterioso

La stella che li condusse è la stessa stella che noi ritroviamo in tutte le iniziazioni; è per gli alchimisti il segno della quintessenza, per i magisti il grande arcano, per i cabalisti il pentagramma sacro: ora noi proveremo che lo studio di questo pentagramma doveva condurre i magi alla conoscenza del nuovo nome che si sarebbe elevato sopra a tutti i nomi per far piegare i ginocchi a tutti gli esseri capaci di adorarlo.

La Magia riunisce dunque, in una medesima scienza, ciò che la filosofia può avere di più certo e ciò che la religione ha d'infallibile ed eterno. Essa concilia perfettamente e incontestabilmente questi due termini, che sembrano a prima vista così opposti: fede e ragione - scienza e credenza - autorità e libertà.

Essa dà allo spirito umano uno strumento di certezza filosofica e religiosa esatto come le matematiche stesse. Così dunque esiste un assoluto nelle cose dell'intelligenza e della fede. La ragione suprema non ha lasciato vacillare a caso gli splendori dell'intelligenza umana. Esiste una verità incontestabile, esiste un metodo infallibile di conoscerla; gli uomini che la prendono per guida possono dare alla loro volontà una potenza sovrana che li renderà padroni di tutte le cose inferiori e di tutti gli spiriti erranti, cioè arbitri e re del mondo!

 

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Iniziare a conoscere la Magia

Se così, perché quest'alta scienza è ancora tanto sconosciuta? Come supporre in un cielo cosi tenebroso l'esistenza di un sole tanto splendido? L'alta scienza è sempre stata conosciuta, ma solo da intelligenze elette, che hanno compreso la necessità di tacersi ed attendere.

Se un abile chirurgo pervenisse nella notte ad aprire gli occhi a un cieco nato, come potrebbe fargli conoscere prima del giorno l'esistenza e la natura del sole?

La scienza ha le sue notti e le sue aurore, perché dà al mondo intellettuale una vita che ha i suoi movimenti regolati e le sue fasi progressive. Accade delle verità come dei raggi luminosi; nulla di quanto è nascosto perduto, ma ancora nulla di quanto si trova è assolutamente nuovo. Dio ha voluto dare alla scienza, che è il riflesso della sua gloria, il suggello della sua eternità.

 

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Cenni di Storia della Magia

Sì, l'alta scienza, la scienza assoluta, è la Magia, e questa asserzione deve parere molto paradossale a quelli che non hanno ancora dubitato dell'infallibilità di Voltaire, questo meraviglioso ignorante, che credeva sapere tante cose, perché trovava sempre modo di ridere anziché d'imparare.

La Magia era la scienza d'Abramo e d'Orfeo, di Confucio e di Zoroastro. Sono i dogmi della Magia che furono scolpiti sulle tavole di pietra da Enoch e da Trismegisto. Mosè le depurò e le palesò; è questo il senso della parola rivelare.

Dette loro un nuovo velo allorché fece della santa Cabala l'eredità esclusiva del popolo d'Israele e il segreto inviolabile dei suoi sacerdoti; i misteri dl Eleusi e di Tebe ne conservarono tra le nazioni qualche simbolo già alterato, la cui chiave misteriosa si perdeva fra gli strumenti d'una superstizione sempre crescente.

Gerusalemme, assassina dei suoi profeti e prostituita tante volte ai falsi Dei dei Siriaci e dei Babilonesi, aveva alla fine perduto anch'essa la parola santa, quando un Salvatore, annunziato ai magi dalla stella sacra dell'iniziazione, venne a squarciare il vetusto velo del vecchio tempio per dare alla Chiesa un nuovo tessuto di leggende e di simboli che nasconde sempre ai profani, e conserva per gli eletti sempre, la stessa verità.

Ecco quanto il nostro Sapiente e sventurato Dupuis avrebbe dovuto leggere nei planisferi indiani e sulle tavole di Dendera, e di fronte all'unanime affermazione della natura intera e dei monumenti della scienza di tutte le età, egli non avrebbe concluso per la negazione del Culto veramente Cattolico, vale a dire universale ed eterno!

Data di Pubblicazione: 17 luglio 2023

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