SPIRITUALITÀ ED ESOTERISMO   |   Tempo di Lettura: 6 min

5 Passi Fondamentali per Accrescere i Processi di Consapevolezza Interiori

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Anteprima del libro "Parole di Potere" di Fosco Del Nero

Lo stato di addormentato

"Il solo problema dell'uomo è essere profondamente addormentato a occhi aperti."
Osho

Tutti i problemi dell'essere umano, e del genere umano nel suo complesso, derivano dal suo stato di addormentamento, ossia dalla sua inconsapevolezza.

Le differenze sociali e culturali tra le persone, le diversità della personalità, sono differenze di tipo orizzontale, mentre la differenza di consapevolezza è una differenza di tipo verticale. Colui che si occupa del suo percorso interiore bada solamente a tale verticalità, e apprende presto a ignorare il fattore orizzontale, o quantomeno a non dargli troppa importanza.

Ogni singolo dramma dell'uomo, uomo individuo e uomo collettività, deriva dall'inconsapevolezza: a partire dalla tristezza per il fatto di aver perso qualcosa o qualcuno (come se prima lo si fosse posseduto, noi che non possediamo nemmeno i corpi in cui abitiamo) fino alle guerre mondiali.

L'essere umano dorme, e recita il suo ruolo nella scena di sogno in cui si è trovato: agisce, si muove, fa dichiarazioni, promesse e giuramenti... tutto in stato di addormentamento, quando profondo e quando profondissimo.

In mezzo a tale sonno, s'intravede ogni tanto qualche breve spiraglio, il quale può fungere, se la persona lo desidera davvero e si sforza in tale senso, da canale lungo il quale chiamare a sé una maggiore consapevolezza.

Il traguardo finale si chiama risveglio, il sentiero si chiama consapevolezza, e il nostro camminare si chiama lavoro interiore: più consapevolezza, meno drammi, questa è la regola.

Processi nelle tenebre

"Vi è un gran numero di processi chimici che può aver luogo soltanto in mancanza di luce. Esattamente nello stesso modo, un gran numero di processi psichici può aver luogo soltanto nell'oscurità."
Georges Ivanovic GGurdjieff

Proprio come vi sono dei processi fisici che non possono che avvenire al buio, così vi sono dei processi interiori che possono avvenire solamente nelle tenebre.

Tenebre interiori, in questo caso, e l'espressione identifica lo stato di addormentamento delle persone... e, non a caso, si dorme al buio.

Il saggio lo sa, e dunque cerca di portare la luce in ogni suo processo interno, perché sa anche che la luce impedisce lo svolgersi di certe operazioni infere, mentre al contrario produce alchimie di natura superiore.

Quando egli sarà riuscito a portare luce in ogni suo singolo fenomeno psichico, allora sarà giunto all'illuminazione completa. Fino a quel momento, l'opera di risveglio esige che la persona illumini via via ogni zona oscura del suo essere, angolo dopo angolo, in modo paziente e instancabile.

È solo questione di tempo prima che tutto sarà illuminato e, a quel punto, saranno possibili solamente processi interiori di grande elevazione e luminosità... quei processi in grado di illuminare tutto intorno a sé e contribuire al percorso e al risveglio delle altre persone.

Basta occuparsi della propria consapevolezza, e tutto il resto discende a cascata.

La presenza

"Vigila senza posa, altrimenti fallirai."
Jiddu Krishnamurti

Nel corso dei millenni sono state elaborate tantissime tecniche; parlando della sola meditazione, ne sono state identificate centinaia di tipi. In effetti, praticamente ogni giorno spunta fuori una nuova disciplina di lavoro interiore, e a sua volta ciascuna di esse si concentra più sul lato fisico, più sul lato emotivo, più sul lato mentale, o su una combinazione di essi... e negli infiniti modi in cui tutto ciò si può declinare.

Tuttavia, quale che sia la tecnica e quale che sia l'ambito in cui essa si applica, niente può funzionare, ossia niente può portare risultati importanti, senza la presenza.

Non è certamente un caso che nei Vangeli Gesù richiamasse di continuo i suoi apostoli alla veglia: vegliate di qua, vegliate di là, non sapete quando giungerà il momento, siate pronti, e via discorrendo. E non solo Gesù: praticamente ogni maestro di ogni tempo e luogo ha invitato alla presenza e all'attenzione costanti.

Senza vigilanza, il fallimento è sicuro.

Se la sentinella non è ben attenta sui bastioni della sua fortezza interiore, questa sarà preda degli eserciti nemici.

Il saggio veglia più che può... e man mano aumenta il tempo e l'intensità della sua veglia.

Il contrario della veglia, va da sé, è l'essere addormentati.

La legge del ritorno

"Colui che ama risveglia le stesse energie nell'universo, e quelle forze un giorno ritorneranno a lui.

Seminate un seme di grano e ne raccoglierete dieci.

Tutto ritorna amplificato.

Quindi, siate vigili e state attenti non soltanto a ciò che fate, ma anche ai vostri pensieri, ai vostri sentimenti, ai vostri desideri."
Omraam Mikhael Aìvanhov

La legge del ritorno è immancabile: ogni energia, di qualunque segno, colore e intensità, torna nel luogo in cui è nata.

Il figlio torna sempre alla casa del padre.

Quando un uomo produce una certa energia, sotto forma di pensiero o emozione, e ancor di più se essi vengono poi cristallizzati in un'azione fenomenica fisica, tale energia viene immessa nell'esistenza...

... e siccome l'uomo esperisce esattamente le energie che ha emesso, egli prima o poi vivrà quell'energia, sovente amplificata in ragione del numero di creature che sono state sottoposte a essa, cosa che deve rendere l'uomo savio molto attento e responsabile, sia per un discorso di influenzamento degli altri, sia per un discorso di tornaconto personale.

La legge di risonanza e la legge del karma in fin dei conti son parenti di tale principio di fondo.

«Semina vento e raccogli tempesta», recita un motto popolare.

«Semina amore e raccoglierai cose migliori», è l'altro verso del principio.

Ciò richiede grande attenzione, poiché mentre il proverbio del popolo si limita alle opere e alle azioni, il saggio sa che anche pensieri, emozioni e parole producono risultati energetici immancabili e perfetti; forse nessuna creatura umana sta ascoltando, ma l'esistenza sente tutto, e l'eco sarà inevitabile.

"La Via è fiancheggiata da specchi."

Il piano divino per la Terra

La Via, il percorso evolutivo di ogni singolo essere, è circondata da specchi perché non c'è letteralmente nient'altro: tutto è uno specchio delle nostre energie interiori e quindi del nostro stato di coscienza.

Ogni singolo angolo del nostro essere interiore è rispecchiato all'esterno da qualcosa della nostra vita, quando la relazione sentimentale o quando la situazione economica, in modo che tutto sia portato alla luce e possa fungere da strumento di evoluzione interiore...

... per chi ha occhi per vedere il fuori che non è altro che il dentro.

Gli altri saranno costretti a continuare a camminare, perennemente circondati da specchi, sempre e solo specchi, fino a che non si renderanno conto di come agisce l'esistenza e del fatto che ciò che essa sta segnalando fuori deve essere modificato dentro. Ossia al nostro interno, ossia nelle nostre energie interiori.

Il percorso è interno e il lavoro è interno.

La Via è fiancheggiata da specchi perché ogni cosa è un riflesso.

Questo testo è estratto dal libro "Parole di Potere".

Data di Pubblicazione: 10 aprile 2018

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