SELF-HELP E PSICOLOGIA   |   Tempo di Lettura: 10 min

Il Puzzle della Vita - Anteprima del libro di Jim Rohn

La filosofia personale

La filosofia personale

La filosofia personale è la pietra angolare basilare nelle fondamenta del Puzzle della Vita, il fattore principale che determina in che modo le nostre vite si trasformano è il modo in cui scegliamo di pensare. Tutto ciò che entra nella mente umana sotto forma di pensieri, idee e informazioni plasma la filosofia personale, ed è questa filosofia che poi influenza i nostri comportamenti e le nostre abitudini, ed è proprio da qui che tutto origina.

Come si forma la nostra filosofia personale

La nostra filosofia personale deriva da ciò che sappiamo e dal modo in cui ne siamo venuti a conoscenza (dal processo che ci ha permesso di sapere ciò che sappiamo; ossia da come abbiamo imparato).

Nel corso della vita, riceviamo input da una moltitudine di fonti diverse. Quello che sappiamo proviene dalla scuola, dalla famiglia, dagli amici, dalla strada, dai media, dai collaboratori; proviene dai libri e dalla lettura; e proviene dall’ascoltare e dall’osservare. Le fonti della conoscenza e le informazioni che

hanno contribuito alla formazione della nostra attuale filosofia di vita sono virtualmente illimitate.

Da adulti, una volta formata, tutte le nuove informazioni che ci arrivano passano attraverso il filtro della nostra filosofia personale per essere esaminate. Quei concetti che sembrano accordarsi con le conclusioni che abbiamo già raggiunto vengono aggiunti al nostro deposito di conoscenze e servono a rinforzare il nostro pensiero attuale. Le idee che sembrano invece contraddire le nostre credenze vengono, di solito, velocemente rifiutate.

Viviamo costantemente in un processo di controllo delle nostre credenze preesistenti, al fine di precisarle o confermarle alla luce delle nuove informazioni. Quando mischiamo il vecchio con il nuovo, il risultato è o il rafforzamento delle nostre credenze passate o, alla luce delle nuove informazioni di valore sulla vita e sulle persone, l’ampliamento della nostra filosofia attuale.

Le stesse credenze che formano la nostra filosofia personale determinano anche il nostro sistema di valori. Le nostre credenze sono quelle che ci hanno portato a prendere certe decisioni su ciò che ha valore per noi in quanto esseri umani.

Col passare del tempo, scegliamo di fare ciò che riteniamo abbia valore. Se qualcuno decide di iniziare la sua giornata ogni mattina alle 5, così da avere maggiori opportunità che gli permettano di dare alla sua famiglia tutte le cose belle della vita, allora, ditemi, che cosa sta veramente facendo quella persona? Sta facendo ciò che la sua filosofia gli ha insegnato avere valore.

Tuttavia, anche chi sceglie di dormire fino a mezzogiorno sta facendo ciò che considera essere di valore. Ma il risultato di queste due differenti filosofie, in base al giudizio che le persone danno su ciò che ha davvero valore, sarà drasticamente diverso. Ognuno di noi ha le proprie idee su ciò che influenza la vita; idee basate sulle informazioni che abbiamo raccolto negli anni. Ciascuno di noi ha la propria visione personale sull’economia, il governo, l’educazione, i dipendenti e su un sacco di altre cose.

Quello che pensiamo su questi argomenti si aggiunge alla nostra filosofia emergente e ci porta a raggiungere determinate conclusioni sulla vita e sul suo agire. Queste conclusioni ci inducono poi a elevare giudizi di valore, i quali determineranno in che modo agiremo in ogni dato giorno e circostanza. Tutti noi abbiamo preso e continueremo a prendere decisioni basate su ciò che riteniamo abbia valore. In ogni caso, le decisioni che ora stiamo prendendo ci guideranno verso l'ineluttabile successo o verso inevitabile fallimento in dipendenza di come si sarà sviluppata la nostra filosofia personale, nel corso degli anni, a seguito delle informazioni che avremo raccolto.

La filosofia personale è come issare le vele

Nel corso della vita, i venti di circostanza soffiano su tutti noi in un flusso interminabile che tocca ognuna delle nostre vite.

Tutti abbiamo fatto esperienza del vento soffiante della delusione, della disperazione, dell’afflizione. Perché ciascuno di noi, allora, ognuno nella propria personale “nave della vita”, lasciando lo stesso “molo”, con la stessa destinazione in mente, attracca in “porti” così differenti, poi, alla fine del viaggio? Non siamo salpati tutti insieme attraversando lo stesso mare? Non siamo stati fatti svolazzare dagli stessi venti di circostanza e sbattuti dalle stesse tempeste burrascose dell’insoddisfazione?

Quello che ci guida verso differenti destinazioni nella vita è il modo in cui scegliamo di “regolare la nostra vela”. Il come ciascuno di noi pensa è ciò che fa la maggiore differenza nel dove ciascuno di noi arriva. La maggiore differenza non sta quindi nelle circostanze, ma nel come viene regolata la vela.

Le stesse circostanze si presentano a tutti quanti. Ognuno di noi passa quei momenti in cui, a dispetto dei suoi sforzi e dei suoi migliori propositi, le cose sembrano andare a rotoli. Le sfide della vita non sono riservate ai poveri, agli indigenti o agli analfabeti. Sia i ricchi che i poveri hanno figli che si mettono nei guai; sia i ricchi che i poveri hanno problemi di coppia; sia i ricchi che i poveri sono soggetti alle stesse sfide che li possono portare alla rovina finanziaria o alla disperazione personale. In ultima analisi, non è ciò che ci accade a determinare la qualità della nostra vita, è ciò che scegliamo di fare quando, dopo aver lottato e compiuto tutti gli sforzi possibili e immaginabili per regolare la vela, il vento cambia direzione.

Quando il vento cambia, anche noi dobbiamo cambiare.

Dobbiamo rimetterci in piedi ancora una volta e riorientare la vela in modo tale che ci conduca verso la meta che abbiamo deliberatamente stabilito. La regolazione della vela — come pensiamo e come rispondiamo alle sfide — ha la capacità di distruggere le nostre vite più delle sfide stesse che affrontiamo.

La velocità e la responsabilità con cui rispondiamo alle avversità sono più importanti delle avversità stesse.

Una volta che ci saremo impegnati a comprendere questa grande verità, saremo finalmente disposti ad ammettere che la grande sfida nella vita sta nel controllo dei propri pensieri.

Imparare a regolare l’orientamento della vela in funzione del vento, piuttosto che permettere a se stessi di essere spinti nella direzione sbagliata (non voluta), richiede lo sviluppo di una disciplina completamente nuova. Questo implica l’iniziare a lavorare per costituire una filosofia personale potente, che ci aiuti a influenzare in modo positivo tutto ciò che pensiamo, decidiamo e facciamo. Se avremo successo in questa nobile impresa, riusciremo ad avere successo nel cambiare il corso della nostra vita, delle relazioni, delle entrate, del conto corrente bancario e di come ci sentiremo rispetto alle cose di valore, così come rispetto ai momenti di sfida. Se riusciamo a modificare il nostro modo di percepire, giudicare e decidere sulle questioni fondamentali della vita, allora potremo cambiare radicalmente la nostra vita.

Sviluppiamo una potente filosofia personale

La più grande influenza su ciò che decideremo di fare con le opportunità che ci si presenteranno non arriva dalle circostanze, ma piuttosto da cosa e come pensiamo.

Ciò che pensiamo e le conclusioni a cui perveniamo riguardo alle sfide della vita sono la somma totale di ciò che abbiamo imparato finora.

Il processo di apprendimento gioca un ruolo essenziale nel determinare la nostra filosofia personale. Nel corso degli anni, tutti noi siamo riusciti a mettere insieme una conoscenza considerevole. Non potremmo vivere senza le informazioni che ci circondano e che hanno un impatto sul nostro modo di pensare. La mente umana fotografa e registra, in modo continuo, i suoni e gli scenari che ci circondano. Ogni esperienza viene incisa nella rete neurale del cervello. Ogni parola, canzone, conversazione, programma televisivo o libro lascia la sua impronta chimica o elettrica nel nostro computer mentale. Ogni emozione, pensiero o attività in cui ci troviamo impegnati crea un nuovo circuito nel cervello, che poi si collega a tutti gli altri circuiti già esistenti.

Tutto quello che ha toccato la nostra vita è stato registrato in maniera indelebile; e tutto quello che ora siamo è il risultato di un accumulo di input, intricatamente connessi in una delicata combinazione di impulsi chimico-elettrici, immagazzinati in un cervello di circa 1 chilo e mezzo.

Tutto ciò che è mai accaduto dentro e intorno a noi è ora quell’unicità che chiamiamo sé —l’essere umano nella sua individualità unica.

Il modo in cui usiamo tutte queste informazioni e assembliamo le conoscenze che abbiamo raccolto forma la nostra filosofia personale. Il problema è che molte delle informazioni che abbiamo accumulato sono il risultato di conclusioni erronee sulla vita, che possono impedirci di raggiungere i nostri obiettivi. L’unico modo per eliminare queste barriere mentali è di rivedere, riesaminare e rifinire la nostra filosofia personale.

Per ricreare una nuova, potente, filosofia personale, il modo migliore è quello di iniziare con una revisione oggettiva delle conclusioni che abbiamo tratto sulla vita.

Qualsiasi conclusione che non lavora per noi, potrebbe, in realtà, lavorare contro di noi. Supponiamo, ad esempio, che un uomo abbia “deciso” che il suo attuale datore di lavoro non lo stia pagando abbastanza. Il suo sistema di valori, basato su anni di informazioni ed esperienze accumulate, allora gli dice: “Questo non è giusto!” Questo giudizio di valore lo porta a compiere determinati passi nella direzione della rappresaglia. Risultato: l’uomo riduce il suo impegno e fa solamente quelle cose che gli sembrano in linea con il suo stipendio attuale. Non ce nulla di sbagliato in questa decisione... sempreché il suo obiettivo sia quello di rimanere lì dov e, facendo quello che sta facendo e venendo pagato quanto viene pagato per il resto della sua vita.

Tutte le nostre credenze e scelte controproducenti sono il risultato di cattive informazioni accumulate negli anni. Semplicemente, siamo stati circondati da fonti sbagliate e abbiamo “collezionato” dati sbagliati.

Le decisioni che stiamo prendendo non sono sbagliate, se le mettiamo in relazione con le informazioni che abbiamo; sono le informazioni che abbiamo a farci prendere decisioni sbagliate. Sfortunatamente, queste decisioni sbagliate ci stanno allontanando parecchio dai nostri obiettivi. Se li vogliamo raggiungere, dobbiamo cambiare rotta.

Questo testo è estratto dal libro "Il Puzzle della Vita".

Data di Pubblicazione: 3 ottobre 2017

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