Scopri l'ultima e illuminante affermazione dell'Ho'Oponopono, la fase finale per raggiungere la felicità, leggendo l'anteprima del nuovo libro di Joe Vitale.
La Quinta Frase dell'Ho'Oponopono
Non divisi
Questo libro parla del percorso per andare oltre il nostro ego, oltre le illusioni della vita per entrare in ciò che io chiamo Divinità. Per poter trasmettere tutto questo con purezza, voglio iniziare con una preghiera e un’invocazione.
O infinita mente divina, purifica questa entità da tutta la negatività interna ed esterna attraverso il mio amato io superiore affinché possa essere un veicolo perfetto per la tua presenza.
In questo momento, nella nostra società sembrano esserci varie divisioni su questioni culturali, politiche ed economiche e su molte altre cose. Allo stesso tempo sappiamo che rispetto a vent'anni fa le persone stanno vivendo più alti livelli d’ansia e di depressione e altri problemi emozionali.
Cominciamo con una frase usata dal mio insegnante, il dottor Hew Len, anche se risale a molto tempo fa, ovvero a un discorso pronunciato da Abraham Lincoln nel 1858 e, in ultima analisi, alla Bibbia (Matteo 12:25 e Luca 11:17): “Una casa divisa non può reggersi in piedi”.
Questo vale per le nazioni, le comunità, le organizzazioni e le famiglie, oltre che per gli individui. Nella famiglia dell'umanità, l’individuo è il comune denominatore. Quando l’individuo è diviso, la famiglia è divisa.
Oggi le divisioni sembrano essere più forti e fuori controllo rispetto a vent'anni fa, ma credo che questa sia una visione limitata della situazione. Poiché ho scritto dei libri su PT. Barnum, cofondatore del circo Barnum & Bailey nell'Ottocento, e su Bruce Barton, scrittore degli anni Venti del Novecento, mi sono fatto un'idea su ciò che le persone hanno vissuto in epoche diverse. Più di recente ho studiato l’antica scuola filosofica greca dello stoicismo, quindi ho un certo interesse per ciò che accadeva duemila anni fa.
Quello che vediamo oggi è sempre accaduto. Non è niente di nuovo. Può sembrare tale perché siamo noi a sentirlo e a viverlo, perché sta accadendo a noi. Inoltre i social media stanno amplificando tutto in una misura mai vista prima nella storia. Quando qualcuno urta con il dito del piede contro qualcosa, lo dice al mondo intero. Improvvisamente sembra che urtare con il dito del piede sia una nuova epidemia, anche se in realtà non lo è.
Sì, le persone stanno passando per delle situazioni difficili, ma negli Stati Uniti abbiamo attraversato la Guerra di Secessione e la Grande depressione. In ogni parte del mondo abbiamo visto molte cose tristi. Io sono andato in Paesi che hanno sofferto vicende disumane che li hanno distrutti.
Questa idea di divisione non è nuova, ma noi cosa facciamo? Capiamo che la vera divisione è tra l'individuo e ciò che io chiamo "Divinità". L'ho'oponopono si riferisce a volte a Dio e a volte agli dei al plurale. Spesso il dottor Hew Len lo chiamava il Grande Qualcosa, il Grande Mistero, il Divino.
L'individuo si sente separato dal Divino. Quando ci sentiamo separati dalla Sorgente, ci sentiamo vulnerabili: siamo senza protezione, siamo qui sulla Terra da soli. Qualunque cosa alimenti in noi la paura — che siano i giornali, i media, Facebook, Instagram — sembra pronta a usarci come bersaglio inviandoci della negatività. Finché ci sentiremo separati, avvertiremo l'impatto emotivo di quella negatività e questo ci farà male.
In che modo l’ho'oponopono ci aiuta? In hawaiano — la lingua da cui deriva questa parola — significa correggere. L'ho'oponopono è mettere a posto le cose, è correggere una percezione, le percezioni che abbiamo sulla vita, sulla politica, sulle altre persone e sul mondo sociale. Quelle percezioni creano proprio ciò di cui ci lamentiamo. È un problema grande e complicato e in questo libro ho intenzione di risolverlo.
Le quattro frasi dell'Ho'Oponopono
Il mio libro "Zero Limits" uscì nel 2007. Ha fatto il giro del mondo creando il proprio seguito. Nel 2013 apparve il libro successivo, "At Zero". Ho saputo che grazie a quei testi molte persone hanno usato l’ho'oponopono per qualsiasi cosa, dalla cura del loro animale domestico al recupero del rapporto con la famiglia. Ho saputo di persone che lo usano per aumentare la loro ricchezza e la loro prosperità e per raggiungere le loro quote di vendita. Io lo uso ormai da circa quindici anni.
Ecco le quattro frasi fondamentali dell’ho'oponopono:
- Ti amo.
- Mi dispiace.
- Ti prego perdonami.
- Grazie.
Queste quattro frasi costituiscono la voce di sottofondo che ho in testa. Perché continua a ripetersi? Perché la voglio? Nell’invocazione all’inizio di questo capitolo, ho chiesto alla Divinità di purificarmi in modo che io possa stare con purezza nel presente, in questo momento, per ascoltare la voce del Divino. Più riesco a sentire la voce del Divino, meno sarò separato, meno divisione ci sarà e più potrò canalizzare in questo libro l'ispirazione per aiutare le persone.
Per dirlo senza tanti giri di parole, l’ho'oponopono è la strada per uscire dall'inferno. Lascia che mi spieghi. Ho studiato molte filosofie. Sono stato nel film "The Secret", che parla della legge dell’attrazione, del pensiero positivo e del potere mentale. Affermazioni di benessere, come quelle dell’antico stoicismo e del suo più famoso sostenitore, l’imperatore romano Marco Aurelio, possono farti arrivare a fine giornata.
Da questo punto di vista, grazie a Dio esistono, perché ci sono momenti in cui dobbiamo affrontare la realtà con una sorta di affermazione di supporto: il vecchio “puoi farcela”. Marco Aurelio disse: “A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare”. Ma a un certo punto, questo incoraggiamento diventa in gran parte inutile. L’ho'oponopono può spazzare via la necessità di queste affermazioni.
Gran parte della nostra realtà è co-creata. La creiamo dall'interno verso l'esterno. La maggior parte di noi non lo sa, la maggior parte di noi non ha mai sentito questa idea prima d’ora. E anche quando la sentiamo — “Ehi, hai co-creato la tua realtà” — la confutiamo, la respingiamo, la combattiamo, ci rifiutiamo di sentirla in qualsiasi modo.
La via dell'Ho'oponopono
L’ho'oponopono ci insegna ad assumerci la nostra parte di responsabilità per la creazione della stessa realtà di cui ci lamentiamo. Una volta che ce ne assumiamo la responsabilità, usiamo l’ho'oponopono. Tanto per cominciare, oltre alle quattro affermazioni ci sono molte tecniche che aiutano a ripulire la parte di noi che ha creato tale realtà.
Per ripulirci dalle credenze inconsce — quella parte del nostro sistema che, nascosta nell’ombra, ha creato il nostro programma — noi usiamo ti amo, mi dispiace, ti prego perdonami, grazie. Eliminiamo quel programma con l’ho'oponopono. Poi ne siamo liberi. Non lo creeremo più.
Alla fine degli anni Settanta ero senzatetto a Dallas e vissi in povertà per circa dieci anni, anche se nel 1984 avevo pubblicato un libro. Era caduto dal cielo e ci era tornato: era stato soltanto un lampo. Non successe niente. Ero sempre al verde e sempre sconosciuto.
Con perseveranza, lavorando su me stesso, occupandomi delle mie credenze, negli anni Novanta riuscii poco a poco a pubblicare dei libri. Con l'avvento di internet mi feci un nome come uno dei pionieri del marketing in Rete.
Scrissi uno dei primi libri sul tema intitolato "Cyber Writing".
Intorno al 1998 uscì il mio primo programma audio, "The Power of Outrageous Marketing", che per me fu il punto di svolta e motivo di grande felicità. Mi diede un po’ di notorietà in internet come venditore: un originale venditore e copywriter. C’era sempre in me un lato spirituale (l'ho sempre avuto, sin da bambino). Leggevo le opere di Robert Collier, libri di metafisica, "Pensa e arricchisci te stesso" di Napoleon Hill e altri testi simili.
Scrissi un piccolo libro originariamente chiamato "Spiritual Marketing". Andò molto bene. Ne parlò il New York Times. Me l’ero pubblicato da solo. Un grande editore lo volle. Non gli piaceva il titolo. Lo cambiammo in "The Attractor Factor". Fu uno dei primi libri noti sulla legge dell’attrazione. Una signora mi chiamò dall’Australia e mi disse: “Ehi, voglio fare un film sulla legge dell'attrazione e mi piacerebbe che ci fossi anche tu”.
Non avevo mai partecipato prima a un film e ne fui lusingato. Era una cosa più che allettante. Si trattava di "The Secret". Fu un film che cambiò la vita di tutti, compresa la mia, e mi mise su una nuova strada professionale come insegnante spirituale.
In quel momento stavo ancora lavorando su me stesso, stavo esplorando la mia spiritualità, stavo cercando di sbrogliare l'universo. Anche se avevo imparato a conoscere il marketing digitale, il copywriting, la spiritualità, Robert Collier, la legge dell’attrazione e il Segreto, non mi sentivo ancora a posto. Non ero del tutto soddisfatto. Sembrava che mancasse qualcosa. Fu allora che venni a sapere dell’ho'oponopono.
All’inizio lo disdegnai perché pensai: “È troppo assurdo. È troppo ridicolo. Come può essere che dicendo alcune frasi dentro di me io cambi le altre persone e il pianeta?”.
Naturalmente, c'è la famosa storia che ho raccontato in "Zero Limits" sullo psicologo (il dottor Hew Len) che curò un intero reparto di criminali malati di mente con l’ho’oponopono. Com'era possibile? Pensavo che fosse un’assurdità.
Mi ci volle un anno intero per accettare la possibilità che l'ho’oponopono potesse fare la differenza. Poi mi ci immersi e scrissi "Zero Limits". Uscì nel 2007, più o meno nello stesso periodo di "The Secret". Ironia della sorte, proprio mentre il film mi stava rendendo famoso per la legge dell’attrazione, io perdevo interesse per tale legge, perché l’ho'oponopono stava diventando più importante.
Stavo anche districando i vari livelli della coscienza e mi resi conto che il Segreto e la legge dell’attrazione erano in realtà al livello più basso della coscienza. Se sali di livello, arrivi a una condizione di zero limiti: ed è lì che c'è l’ho'oponopono.
Esercitandomi su questo, diventai una persona diversa: meno guidata, più ispirata; meno orientata al risultato, più orientata all’ispirazione; che cercava meno ciò che il mio ego voleva e che prestava più attenzione a ciò che mi veniva detto di fare da quello che io chiamo il Grande Qualcosa e che il dottor Hew Len chiama Divinità. Ci fu un profondo cambiamento interiore nella mia vita.
Data di Pubblicazione: 13 maggio 2022