SPIRITUALITÀ ED ESOTERISMO   |   Tempo di Lettura: 10 min

Reality Creation: Creare con la Volontà Personale

Reality Creation - Frederick Dodson - Speciale

Scopri la Reality Creation, un metodo rivoluzionario che concentra e indirizza le energie per dar vita ai tuoi desideri, leggendo il libro di Frederick Dodson.

Reality Creation: Creare con la Volontà Personale

Intenzione e contro-intenzione

La tecnica che presenterò è uno strumento psico-spirituale per la creazione della realtà che desideri. Essa è anche la risposta a una domanda che mi viene posta di frequente: "Se dovessi scegliere una sola tecnica da usare per il resto della vita, quale sarebbe?"

Nel mio lavoro di coach raccomando spesso alle persone di scegliere un solo metodo o sistema e di insistere con quello finché non inizia a produrre risultati. Ciò che conta non è il tipo di metodo, ma il fatto che lo studente gli dedichi tutto il suo impegno arrivando così a padroneggiarlo, cosa che non succederebbe se cambiasse di continuo tecnica, libro o filosofia.

Reality Creation è stata ideata per chi cerca un metodo completo, pratico ma anche mistico, finalizzato alla prosperità così come alla pace interiore.

La tecnica è estremamente semplice e consta di due soli passaggi:

  1. Dichiara la tua intenzione.
  2. Sciogli le contro-intenzioni.

Passa ripetutamente dal punto 1 al punto 2 finché non avrai sciolto tutte le contro-intenzioni e, quando esprimi l'intenzione, senti la realtà che desideri come già manifestata.

Tutto qui, ragazzi. Grazie per l'attenzione!

No, seriamente...

 

reality-creation-dodson-libro

 

Dichiarare l'intenzione

Poiché quasi nessuno riesce a concepire come una tecnica possa essere così semplice, e men che meno crederci, il resto di questo libro sarà dedicato a spiegare e analizzare tale tecnica, con tanto di esempi e varianti.

Ecco alcune possibili intenzioni:

  • È la miglior vacanza della mia vita.
  • Mi do il permesso di guadagnare senza fatica 15.000 dollari al mese.
  • Ho un corpo sano e atletico.
  • Sono un avvocato brillante e di successo.
  • Venerdì vinco la gara.
  • Trovo il lavoro perfetto per me.
  • Mi do il permesso di incontrare la persona giusta questa domenica.

Un'intenzione formulata con la parola “voglio” indica uno stato di mancanza, un non permettere. Anche l’uso di verbi al futuro non è indicato, perché proietta la realtà preferita in là nel tempo. “Ho” va bene; “sono”, ancora meglio.

Decido” è un'altra parola fortemente consigliata, perché cattura lo spirito di un’intenzione. “Mi do il permesso” è molto usato dai praticanti della tecnica: creare la realtà, infatti, è più un permettere che un forzare.

Formula le intenzioni con una di queste espressioni e non avrai problemi.

 

reality-creation-libro-frederick-dodson

 

L'intenzione e il suo opposto

Le intenzioni all’inizio dovrebbero essere realistiche e accessibili, diventando più audaci e complesse man mano che sviluppi forza e sicurezza in te stesso. Se non hai mai manifestato 15.000 dollari con il solo potere della parola, e neppure con i metodi convenzionali, questa intenzione potrebbe essere azzardata per cominciare.

Inizia con 100 dollari, e manifestali usando solo l'intenzione. Una volta manifestati, sali a 500, e poi continua con 1000. Dopo i primi 1000 dollari fai un altro giro da 1000, giusto per far abituare il corpo-mente a questa nuova, incredibile abilità.

La mente ci mette poco a sovraccaricarsi; meglio non farle troppa pressione. Certo, non devi avere paura di sfidarti, ma attento a non esagerare. Se hai manifestato 1000 dollari per due volte di seguito, puoi tranquillamente salire a 5000, e dopo a 10.000. Ma non alzare mai la posta senza aver prima raggiunto il traguardo precedente.

Se vuoi zero problemi nella vita, non avere obiettivi né intenzioni. Formulare un'intenzione significa infatti far emergere tutto ciò che si frappone tra te e quell'intenzione. Non scherzo quando dico che per essere felici e liberi da ogni difficoltà non devi avere alcun obiettivo.

Tuttavia, individuare un traguardo e raggiungerlo è un'esperienza divertente e ti dà una felicità di tipo diverso rispetto a quella di chi non ambisce a nulla. Come regola generale sappi che, più il tuo obiettivo è alto e specifico, più farà emergere blocchi, problemi, obiezioni, resistenze e dubbi.

Prendiamo ancora il denaro come esempio: "Mi do il permesso di ricevere 100 dollari senza fatica" è un'intenzione che non genera molta resistenza perché chiunque può facilmente immaginare di avere 100 dollari in più.

 

libro-reality-creation-dodson

 

Inoltre, non si specifica quando quei soldi si manifesteranno. Risultando troppo generica, questa intenzione non è adatta per cominciare.

Prova ad alzare un po' il tiro: "Mi do il permesso di ricevere 100 dollari senza fatica in settimana". Essendo più specifica, questa intenzione genera più dubbi e resistenze rispetto all'altra, ma poiché l'obiettivo rimane accessibile, non crea troppi problemi.

Se la mente stenta ad accettare l'intenzione "Mi do il permesso di ricevere 1000 dollari senza fatica in settimana", prova con "Mi do il permesso di ricevere 1000 dollari senza fatica entro un mese".

"Mi do il permesso di ricevere 1000 dollari in contanti entro cinque minuti" è un'intenzione talmente specifica da essere inadatta a chiunque non sia un vero e proprio mago della manifestazione. Intenzioni troppo specifiche indicano spesso un atteggiamento dominato dall'ego, e non uno che lascia il compito di manifestare all'universo (la vita, il campo di energia, Dio).

Solo chi tenta di dimostrare quanto è “potente” formula intenzioni così specifiche. Ma agire per dimostrare la propria bravura non è mai saggio. Meglio usare le intenzioni per creare le realtà che vogliamo.

Sconsiglio anche di formulare intenzioni altamente specifiche solo per puntare all'effetto “magia”. Come spiegherò più avanti, nel processo di creazione interviene qualcosa di molto più grande di noi.

Assicurati di formulare bene un'intenzione fin da subito: nella Reality Creation, infatti, una volta che l'intenzione è stata lanciata, non è più possibile cambiarla. Il desiderio di cambiare intenzione va gestito allora come una delle tante forme di dubbio e resistenza.

 

reality-creation-frederick-dodson-libro

 

Decisione, non desiderio

Quando sei sicuro della tua intenzione, esprimila.

Ed esprimila sotto forma di decisione. Una decisione è tutt'altra cosa rispetto a un desiderio, un auspicio, un sogno o anche un obiettivo. Decidere significa dire è così, e alla fine così sarà. Quando decidi, hai scelto al cento per cento la realtà A e scartato la realtà B, senza ripensamenti.

Una decisione è incompatibile con i vari se e ma (che verranno comunque affrontati nella fase di scioglimento delle contro-intenzioni). Spesso la pura decisione, il solo atto volitivo — che non è "volere ciò che non si ha", ovvero uno stato di carenza — è sufficiente a far manifestare un'intenzione o comunque a metterti sulla strada giusta verso il tuo obiettivo.

Se però la manifestazione non si palesa, bisogna passare alla seconda fase.

 

libro-reality-creation-frederick-dodson

 

Tipologie di contro-intenzioni

La seconda fase consiste nello sciogliere le controintenzioni. Col termine contro-intenzione intendo tutte le obiezioni, i dubbi, i problemi, le resistenze, i blocchi, le difficoltà, i ripensamenti, le convinzioni, le emozioni, le sensazioni e le realtà che contraddicono la tua intenzione.

La Reality Creation ti insegna a non affrontare mai i problemi come se fossero entità esterne alle tue intenzioni. Dietro ogni problema che hai c'è un'intenzione. Le due cose non vanno viste come separate. Se il problema è quello di non avere soldi, da qualche parte deve esserci l'intenzione di averli, altrimenti il non averli non sarebbe un problema.

Intenzione e problema (intenzione e contro-intenzione, dico io) vanno di pari passo. Sono due facce della stessa medaglia. Fissa un obiettivo e vedrai che ti troverai a dover gestire anche tutto quanto si frappone tra te e il tuo obiettivo.

La realtà fisica è fatta così e non puoi farci niente, almeno finché vivi su questo pianeta. Perché parlo di “contro-intenzioni” e non di “obiezioni”? Perché qualsiasi obiezione o problema è pur sempre un'intenzione.

Potresti non essere consapevole del fatto che non avere soldi sia una tua intenzione, ma finché vi rimani focalizzato a livello inconscio o anche semi-conscio, è comunque un'intenzione, e in quanto tale ti mantiene ancorato a uno stato di scarsità finanziaria.

Chiamare i dubbi contro-intenzioni significa riconoscere che siamo stati noi a crearli, che non si tratta di problemi apparsi misteriosamente dal nulla per tormentarci, ma di idee che noi stessi abbiamo involontariamente innestato o cui abbiamo erroneamente creduto a un certo punto della nostra vita.

 

reality-creation-frederick-dodson

 

In pratica, le controintenzioni sono tutti i pensieri che emergono spontaneamente dopo che hai espresso l'intenzione.

Ecco alcuni esempi di contro-intenzioni collegate all'intenzione "Mi do il permesso di ricevere 15.000 dollari al mese senza fatica":

  • Non posso averli senza fatica: serve parecchio impegno.
  • Non posso avere qualcosa senza fare niente.
  • Non mi merito così tanti soldi.
  • Come farei ad averli?
  • Da dove dovrebbero arrivare?
  • Vedremo.
  • Magari un giorno, chissà.
  • Non posso sapere se riuscirò mai ad averne così tanti.
  • Davvero non so come.

Quando ti senti mentalmente o emotivamente abbattuto, le contro-intenzioni possono essere più cupe:

  • Non funzionerà.
  • Temo di uscire di senno.
  • Ho già provato tecniche simili. Non banno mai funzionato, mai.
  • Ho mal di testa.
  • Mi sento esausto.
  • Lascio perdere.

 

reality-creation-libro-dodson

 

Quando ti senti bene, invece, potresti far emergere delle contro-intenzioni di natura più positiva che ti inducono, erroneamente, a pensare "Ormai è fatta":

  • Sarebbe fantastico!
  • Anche 5000 andrebbero bene.
  • Ci sto già sperando.
  • Che bello! Sarebbe stupendo!

Pensieri come questi sicuramente indicano uno stato interiore più elevato e più vicino alla manifestazione, ma, nell’ambito della RC, vanno trattati anch'essi come contro-intenzioni perché non combaciano con l'intenzione originale.

Rispetto alla manifestazione di 15.000 dollari, manifestarne 5000 significa manifestare una contro-intenzione.

Tutto ciò che non è la manifestazione concreta e fisica della tua intenzione è una contro-intenzione. E se non si manifesta nulla? Be', la mancata manifestazione è in se stessa una contro-intenzione. E se la manifestazione non arriva neanche dopo aver gestito le contro-intenzioni?

Il fatto che ancora non arrivi è in se stesso una contro-intenzione. Il nocciolo della questione non è se qualcosa funziona o meno, se si manifesta oppure no, ma se hai abbastanza volontà da rimanere focalizzato sulla tua intenzione finché questa, inevitabilmente, non si manifesta.

Ecco quanto è vera, meravigliosa e incredibilmente potente la filosofia che sta alla base della RC.

Data di Pubblicazione: 21 aprile 2023

Ti è piaciuto questo articolo? Rimani in contatto con noi!

Procedendo con l'invio dei dati:

Lascia un commento su questo articolo

Caricamento in Corso...