ALIMENTAZIONE   |   Tempo di Lettura: 9 min

Ricette per la Dieta dei Gruppi Sanguigni - Anteprima del libro di Paola Brancaleon

Una piccola introduzione alla dieta dei gruppi sanguigni

Una piccola introduzione

Le ricette che troverete in questo libro, tengono conto delle teorie del dottore Mozzi, sia per quanto riguarda gli alimenti indicati per gruppo sanguigno, sia per quanto riguarda le combinazioni alimentari utilizzate.

Avevo, infatti, sentito parlare della dieta dei gruppi sanguigni, già nel 2013. Pensare, però, che ci si dovesse alimentare in maniera diversa, a seconda del proprio gruppo sanguigno, lo confesso, allora mi aveva fatto sorridere.

Dopo circa un anno, fu una mia cara amica a parlarmene nuovamente. Lei seguiva la dieta già da tempo, e si trovava benissimo. Così decisi di metterla in pratica anch'io, anche a causa della disperazione di non sapere più cosa mangiare, per stare bene.

Tutto ciò che mangiavo, infatti, mi creava problemi. Arrivai ad aver paura del cibo, ma qualcosa dovevo pur "mandare giù". E, quando lo facevo, quando "buttavo giù qualcosa", puntualmente, arrivavano i disturbi: nausea, acidità, gonfiore persistente, colite e, peggio del peggio, ansia e attacchi di panico. Avevo fatto anche diversi accertamenti clinici, riscontrando ipertensione, colesterolo fuori norma, noduli tiroidei e calcoli alla cistifellea.

Ad appena una settimana dall'adozione della dieta, iniziai ad avvertire i primi benefici a livello digestivo. A distanza di un mese l'ipertensione sparì. Sei mesi dopo, avevo perso diciassette chili e il colesterolo era rientrato nella norma. Dopo un anno, i noduli alla tiroide si erano dimezzati di volume e la litiasi biliare era sparita. E, fin dal primo giorno, non ho più sofferto di attacchi di panico. In questo anno e mezzo, da quando seguo questa dieta, non ho più contratto nemmeno un raffreddore, né assunto alcuna medicina. Faccio controlli regolari, ma giusto per curiosità...

Su Facebook, nel frattempo, erano nati diversi gruppi dedicati a chi volesse seguire questo nuovo modo di alimentarsi, per prendersi cura della propria salute, e io iniziai fin da subito a collaborare con alcuni di questi. Presa dall'entusiasmo dei risultati via via ottenuti, desideravo condividere i miei successi. In pochi mesi, divenni responsabile di alcuni di questi gruppi.

Mano a mano che spiegavo - e rispondevo quotidianamente - a quelle persone che non sapevano con cosa "riempire il loro piatto", cresceva in me la curiosità di sperimentare nuove ricette, che tenessero conto delle regole della dieta e mi ritrovai, così, a cucinare e inventare nuove pietanze. È nata in questo modo, l'idea di raccoglierle in una pubblicazione, in un libro.

Raccolte di ricette ne sono state pubblicate tante e non ho scritto il libro pensando che "le mie" fossero migliori delle altre. Ma, quando racconto che la mia alimentazione si basa sulla dieta del gruppo sanguigno (io appartengo al gruppo 0), ed elenco i cibi che ho escluso, spesso mi sento replicare: "Beh e allora cosa mangi? Hai tolto praticamente tutto!", mi prende la voglia di dimostrare - quasi fosse una sfida - che si può mangiare con gusto anche escludendo glutine, latticini, mais e derivati, patate e derivati, carne di maiale e derivati, aceto...

Alcuni suggerimenti

Per quanto riguarda i grassi, utilizzo soltanto olio, in particolare olio di vinacciolo, poiché si tratta di un olio dal sapore molto delicato e, in genere, ben tollerato da tutti. Ma non è l’unico olio che è possibile utilizzare.

Circa i lieviti impiegati in certe preparazioni, ove indicato genericamente lievito potete utilizzare indifferentemente cremor tartaro oppure bicarbonato attivato con succo di limone (un cucchiaino per 500 grammi di farina). I lieviti per dolci disponibili in commercio, contengono sempre amido di mais, che è uno degli alimenti da escludere. Il lievito di birra, invece, può essere utilizzato, salvo specifiche intolleranze personali.

Le ricette di questo libro sono tutte compatibili con il gruppo 0. Ove possibile, ho indicato gli ingredienti con i quali gli altri gruppi sanguigni possono ugualmente realizzare il piatto.

A piè di pagina, troverete anche le indicazioni della fascia oraria di consumo. Perché? Per ogni ricetta ho indicato se è preferibile consumarla entro le 17.00, oppure se ciò è indifferente. Il motivo è che, dopo quell’orario, il nostro metabolismo rallenta le sue funzionalità e, pertanto, alimenti contenenti - per esempio - zuccheri e amidi, difficilmente verrebbero assimilati e smaltiti correttamente, causando sonno disturbato, aumento della pressione, del colesterolo e della glicemia.

Le ricette presentate in questo libro sono il frutto di una cucina molto semplice, anche a livello di attrezzatura utilizzata: un tritatutto, un frullatore a immersione, uno sbattitore elettrico, una piastra per waffel. Tutto qui.

Alcuni degli ingredienti utilizzati non si trovano ancora nei supermercati rionali o nella GDO, ma è possibile reperirli nei negozi di alimentazione naturale. Anche sul Web è possibile, nei principali siti di e-commerce, acquistare gli ingredienti in tutta sicurezza, con la massima rapidità e, talvolta, con vantaggi dal punto di vista della convenienza economica.

Infine gli abbinamenti: quelli che ho indicato, non sono abbinamenti a completamento del piatto, ma si tratta di altri alimenti che potete, eventualmente, assumere nello stesso pasto. Una combinazione, affinché sia valida, deve essere fine a sé stessa; nel senso che occorre aver digerito, prima di passare a un altro piatto.

Per approfondimenti sulla dieta dei gruppi sanguigni, consiglio la lettura del libro “La dieta del Dottor Mozzi”.

Da ultimo un suggerimento: mangiate soltanto se avete davvero appetito! 

Paola Brancaleon

La colazione

La prima domanda che viene posta da parte di chi si avvicina a quest’alimentazione è quasi sempre questa: “Cosa mangio a colazione?”. Oppure, il primo ostacolo: “Il mio problema è la colazione”.

Siamo cresciuti a “latte e biscotti”, poi ci siamo “evoluti” e siamo passati a cornetto e cappuccino ed ecco che al mattino appena svegli incontriamo il primo problema: cambiare abitudini. Perché soltanto di questo si tratta, di abitudini. Ed è così solo in Italia: in altri Paesi la colazione è completamente diversa. Quindi cambiare è possibile, soprattutto se il cambiamento ci porterà a una migliore condizione di vita.

Gli zuccheri semplici sono da limitare, ma sarebbe ancora meglio farne a meno, soprattutto se si conduce una vita sedentaria. Riserviamoci qualche dolcetto per i giorni di festa.

Al mattino, appena svegli, prendiamo l’abitudine di bere acqua naturale tiepida (gruppo 0), a temperatura ambiente con limone (gruppo A), tiepida con o senza limone (gruppo B), tiepida con succo di limone (gruppo AB) e attendiamo almeno mezz’ora prima di fare colazione (un’ora gruppo 0).

È importante, quindi, privilegiare la colazione salata rispetto a quella dolce, tenendo presente che a colazione potreste anche consumare gli avanzi della cena, oppure le stesse cose che mangereste a pranzo.

La colazione è anche il momento migliore per consumare frutta fresca abbinata sia a frutta secca che a proteine. L’importante è che si tratti di frutta di stagione.

Una colazione proteica consentirà di arrivare all’ora di pranzo senza avvertire la necessità di fare spuntini.

Le ricette che seguono vi aiuteranno in questo percorso, quando il desiderio di cucinare “qualcosa di diverso” farà capolino e queste pietanze potranno far parte della colazione, ma anche di eventuali spuntini di metà mattina o di merende pomeridiane.

Per quanto riguarda legumi, carni o pesci, non ci sono quantità da rispettare: la limitazione riguarda soltanto gli zuccheri.

Vi renderete conto di quanto possa essere varia la vostra colazione, seguendo questa dieta. Molto più varia di prima!

Il pranzo

Anche per il pranzo diventa quasi automatico passare al piatto unico: primo, secondo e contorno ben abbinati nello stesso piatto; ma, mangiando sempre secondo appetito, è possibile anche consumare una soltanto di queste portate.

Però, poiché ci troviamo ancora nella prima parte della giornata, quella in cui il metabolismo è più attivo, è preferibile consumare un pasto abbondante a pranzo, per non arrivare a cena affamati. Il gruppo sanguigno 0, spesso, si trova meglio se salta la colazione e pranza molto presto.

Prima di pranzare sarebbe una buona abitudine bere acqua a temperatura ambiente o tiepida o, se capita, l’acqua di cottura (senza sale) delle verdure, che è ricca di sali minerali.

È importante cercare di non bere durante i pasti, soprattutto in quelli a base di cereali o di pseudocereali (grano saraceno, quinoa e amaranto) per non rallentare la digestione.

Evitate anche le bevande ghiacciate.

È possibile consumare frutta o bere un bicchiere di vino soltanto nei pranzi a base di carne, pesce, uova e verdure.

La Cena

Ecco il momento in cui sarebbe meglio restare leggeri. A cena è consigliato consumare soltanto o carne, o pesce, o uova, o latticini e verdure. Le cotture dovrebbero essere le più semplici possibili. E le porzioni? Ridotte, naturalmente.

Cenate presto e non andate subito a dormire o sul divano a guardare la televisione. Anche se questo, purtoppo, non sempre è possibile, l’ideale sarebbe fare due passi.

Seguendo questo consigli dormirete sonni tranquilli e ristoratori.

Le ricette che troverete nelle pagine seguenti sono indicate anche per il pranzo e nulla vieta che vengano consumate anche a colazione.

Questo testo è estratto dal libro "Ricette per la Dieta dei Gruppi Sanguigni - Volume 1".

Questo testo è estratto dal libro "Ricette per la Dieta dei Gruppi Sanguigni - Volume 2".

Data di Pubblicazione: 3 ottobre 2017

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