SALUTE E BENESSERE   |   Tempo di Lettura: 10 min

Ripartire con l'alimentazione grazie al Restart Ormonale

La Dieta del Restart Ormonale - Emanuele De Nobili - Speciale

Ritrova la tua giovinezza e rimodella il tuo corpo attraverso l'equilibrio ormonale, leggendo l'anteprima del nuovo di Emanuele De Nobili e Margherita Enrico.

Ripartire con l'alimentazione grazie al Restart Ormonale

Sulle diete e sul ritrovamento della forma fisica si leggono ogni giorno teorie che sostengono tutto e il contrario di tutto. Di ormoni e del loro equilibrio invece si parla ancora poco o in maniera superficiale. Il nostro corpo reagisce immediatamente a una carenza o a un eccesso di ormoni.

Per esempio, a volte ci sentiamo benissimo, pronti a scalare una montagna, altre ci sentiamo così stanchi da dormire in piedi. Allo stesso modo, durante l’infanzia e l’adolescenza lo stato dei nostri ormoni determina le caratteristiche che ci porteremo dietro tutta la vita e, durante la vita adulta, ci dirà come invecchieremo.

Questo perché gli ormoni interagiscono come in una rete. Il sistema immunitario neuro-ormonale costituisce un tipico esempio di collaborazione tra i diversi ormoni. Se, per esempio, con gli anni aumenta la secrezione di cortisolo e diminuisce quella di DHEA, si tenderà a dimenticare gli avvenimenti recenti perché quest’ultimo ormone contrasta il processo di distruzione delle cellule nervose dell’ippocampo, sede della memoria a breve termine.

Quello che vogliamo farvi capire è che non bisogna aspettare di invecchiare per desiderare di restare giovani, ma bisogna iniziare molto presto. Partiamo con una verità scomoda: dopo i venticinque anni comincia l’invecchiamento. La buona notizia però è che noi possiamo contribuire a costruire il nostro capitale salute fin dalla più tenera età attraverso le nostre abitudini di vita.

 

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Non è un processo ineluttabile, dipende in buona parte da come ci comportiamo e da cosa scegliamo e quindi è nelle nostre mani… anche se spesso non lo sappiamo. Nella maggior parte dei casi, quando ci accorgiamo di essere "inceppati", di avere messo su peso, di essere fuori forma o invecchiati, ci affidiamo a diete fai da te o pubblicizzate sui social o dalle riviste.

Regimi restrittivi e privativi che con grandi sacrifici daranno risultati iniziali incoraggianti, ma che nel lungo periodo ci portano a fallire: dimagriremo forse di qualche chilo, ma non appena interromperemo il regime stretto – ed è inevitabile farlo perché nessuno può digiunare in eterno – torneremo a prendere tutto il peso con gli interessi, trovandoci intrappolati nella classica situazione a fisarmonica. E non solo, i muscoli saranno meno tonici, le rughe saranno più evidenti, i capelli diradati…

Quante volte durante una dieta vi siete sentiti dire: "Sei sciupato". Questo perché, diminuendo drasticamente le calorie, mandiamo in tilt il sistema ormonale, il cui equilibrio è fonte di giovinezza per chiunque, anche per i giovani che vogliono rallentare il processo di invecchiamento.

Ecco perché desideriamo farvi conoscere questo metodo chiaro, scientifico e inequivocabile che si basa sul "restart ormonale". Quando il meccanismo ormonale si inceppa, l’unico modo per farlo ripartire è riavviarlo. Come Attraverso l’alimentazione.

Se avete compiuto trent’anni e avete notato uno o più sintomi elencati qui sotto questo metodo fa per voi.

 

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Per tutti

  • Quando fate le scale vi rendete conto che il fiato si fa più corto.
  • Iniziate ad avvertire fastidio alle articolazioni.
  • Avete poco tono muscolare.
  • Non riuscite ad avere una vita di coppia soddisfacente.
  • Vi sono comparse macchie scure sul viso, sul dorso delle mani, sul petto.
  • Sudate molto.
  • Avete le guance scavate.

Se siete un uomo

  • I capelli si stanno diradando.
  • Mangiate le stesse cose di sempre ma non riuscite a buttare giù quella fastidiosa pancetta che rovina la vostra silhouette.
  • I vostri pettorali si sono afflosciati e avete un accenno di seno.
  • Siete ansiosi, nervosi, pessimisti, insoddisfatti sul lavoro.
  • Avete perso il desiderio sessuale e avete avuto le vostre prime difficoltà.

Se siete una donna

  • Nonostante la dieta non riuscite a dimagrire.
  • Dimagrite solo nella parte alta facendo fatica a eliminare il grasso in eccesso su fianchi, cosce e glutei.
  • Siete pessimiste e poco sicure di voi.
  • Avete la pelle secca, sottile e piena di piccole rughe.
  • Il seno ha perso consistenza.

 

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La Forma Fisica Ottimale

Tutti sanno che ogni individuo possiede caratteristiche fisiche ben precise, determinate dai geni. Forse non tutti sanno, però, che altre possono essere modificate dalla carenza o dall’eccesso di alcuni ormoni. Sì, perché gli ormoni giusti agiranno dall’interno come abili chirurghi estetici modificando i difetti provocati da uno squilibrio ormonale (come grasso addominale, palpebre cadenti, rughe e cellulite).

Avete capito bene: gli ormoni possono migliorare il vostro aspetto donandovi muscoli tonici, capelli folti e lucenti, pancia piatta, pelle liscia e luminosa, mani affusolate ed eleganti. E quando il vostro aspetto fisico vi piacerà, anche l’umore ne beneficerà e vi sentirete più sicuri di voi stessi.

Ottenere questi incredibili risultati non è complicato, basta cambiare alcune abitudini e seguire il metodo ormonale che vi illustreremo nelle prossime pagine. Come abbiamo accennato, il primo segnale che ci indica che qualcosa non va è l’ingiustificato aumento di peso e la sensazione di essere fuori forma. Il metodo ormonale vi accompagnerà in un viaggio alla riscoperta delle abitudini alimentari che permettono il controllo totale degli ormoni.

I suoi benefici non riguardano solo la perdita di peso, ma il rimodellamento del corpo, bruciando il grasso in maniera mirata proprio nei punti in cui non siete mai riusciti a dimagrire.

Siamo portati a credere che mangiare sia un’attività naturale perché lo facciamo tutti i giorni da quando siamo nati, in maniera automatica e senza dargli il giusto peso. In realtà la corretta nutrizione non è affatto una cosa semplice: banalizzarla individuando come nemico un alimento piuttosto che un altro non aiuta a capire cosa mangiare per raggiungere l’equilibrio ormonale e renderlo stabile.

Molte delle diete in circolazione, seppure seguite con un disciplinato impegno, danneggiano l’organismo e, una volta interrotte, fanno ingrassare molto più di prima, perché non solo sbilanciano in maniera pesante l’equilibrio ormonale rallentando il metabolismo, ma inibiscono la produzione di alcuni ormoni.

Ecco perché la tendenza a ingrassare, a sentirci gonfi, perdere tono, acquistare rughe, non è da attribuire solo agli anni che passano: molto dipende dal nostro stato biochimico, che si può modificare in modo semplice partendo
dalla tavola.

Quando si parla di dieta ormonale, che in Italia è conosciuta da più di dieci anni, molti la considerano una semplice dieta dimagrante e nulla di più. Certo, vi fa recuperare senza particolari sforzi la forma perduta, controllando la fame e il senso di appetito, ma vi regala anche energia e lucidità, forza e intraprendenza perché vi rende più belli e attraenti e quindi più sicuri.

Ciò che serve è fare ritorno ad alcune sane abitudini (quelle che ci hanno tramandato i nostri nonni) aggiornate con i moderni princìpi scientifici. Servono indicazioni chiare e semplici che ci aiutino a stare alla larga dai consigli nutrizionali sbagliati e ci forniscano una mappa dietetica che spieghi come agisce il cibo sugli ormoni una volta ingerito.

 

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Le Antiche Abitudini

Il segreto per un buon equilibrio ormonale è il ritorno alle conoscenze che hanno resistito agli urti del tempo e delle mode. E per comprenderne meglio il significato dobbiamo tornare alla preistoria, ai nostri antenati e alla loro eredità.

L’uomo primitivo era essenzialmente cacciatore-raccoglitore. Forzatamente nomade, si nutriva di ciò che offriva la terra integrandolo con le prede selvatiche della caccia e della pesca che riusciva a procurarsi. Questo stile di vita ha formato per selezione genetica la struttura metabolica dei nostri progenitori per almeno un milione di anni.

In seguito, più di diecimila anni fa, l’uomo è diventato stanziale e ha iniziato a sfruttare la terra, coltivando e mangiando diversi tipi di cereali. In sostanza, l’alimentazione dei nostri più remoti antenati era basata per circa la metà su prodotti di origine animale (carne, pesce, uova) e per il resto su prodotti vegetali (frutta e verdura) consumati crudi.

Ancora oggi sono proprio questi alimenti quelli in grado di ottimizzare i nostri valori ormonali apportando vitamine, minerali e oligoelementi. Dopo il passaggio all’agricoltura, invece, la dieta si è arricchita di carboidrati complessi (diversi cereali) a scapito delle proteine.

I cereali, però, non possono essere consumati crudi, ma necessitano di una trasformazione attraverso la cottura per diventare commestibili, e per questo sono più difficili da digerire rispetto ai vegetali crudi. L’introduzione, quasi esclusiva nella dieta, dei cereali ha quindi determinato importanti cambiamenti a livello fisico.

Innanzitutto, l’aspettativa di vita era diminuita notevolmente rispetto al passato. Ancora oggi gli scienziati stanno cercando di capire il motivo di questo netto peggioramento nel passaggio dall’alimentazione del cacciatore-raccoglitore a quella dell’agricoltore, e pare che uno dei più importanti fattori responsabili sia proprio l’influenza del rapporto tra proteine e carboidrati.

 

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Quando il consumo di carboidrati è in eccesso rispetto a quello delle proteine si sviluppano nell’organismo resistenza insulinica (e l’insulina è un ormone) e infiammazione che favoriscono diverse malattie.

Un altro fattore essenziale è il brusco calo di attività fisica: il cacciatore-raccoglitore diventando agricoltore smise di correre per inseguire le prede o di cercare frutti camminando per ore. Anche l’agricoltura era un’attività dura e ripetitiva, ma meno utile per mantenere il fisico giovane e scattante e per stimolare una risposta ormonale positiva.

Per tornare alle sane abitudini alimentari dobbiamo quindi incominciare a evitare il consumo di cereali raffinati contenenti glutine. Oggi anche per questioni di tempo si mangiano grandi quantità di pane e pasta il cui consumo
quasi giornaliero crea numerosi problemi digestivi e non solo. Il glutine può provocare disturbi e dolori addominali, flatulenza, gonfiori, sonnolenza, diarrea e stipsi.

Spesso questa intolleranza provoca la sindrome da malassorbimento e nei casi più gravi, quando si combina con la predisposizione genetica, la celiachia. Gli studi epidemiologici dimostrano che l’intolleranza grave ai cereali è in continuo aumento, ma ancora troppe persone ignorano la causa alimentare dei loro disturbi e del loro malessere.

Pensate che il nostro patrimonio genetico si discosta solo dell’1% da quello del nostro antenato Homo sapiens sapiens, vissuto circa trentacinquemila anni fa. Dunque, siamo progrediti in molti settori dell’esistenza, ma geneticamente siamo rimasti simili ai nostri antenati. Ecco perché, invece di seguire le diete alla moda, bisognerebbe tornare ai princìpi fondamentali che hanno caratterizzato la storia dell’umanità.

Data di Pubblicazione: 6 maggio 2022

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