Ideale per una dieta dimagrante e, più in generale, per uno stile di vita sano e tendente al benessere.
Riso integrale: alimento dimagrante e depurante
Il riso integrale è una ricca fonte di proprietà benefiche e, pertanto, si concilia alla perfezione con uno stile di vita sano e consapevole. In particolar modo, il suo consumo è considerato un’ottima soluzione per perdere peso, ma anche per depurare e liberare l’organismo dalle tossine in eccesso.
A sostenerlo sono gli esperti, i numerosi nutrizionisti che, da diversi anni, non perdono occasione per esporre ed elogiare le proprietà dimagranti e disintossicanti del riso integrale. Questo alimento, infatti, risulta povero di calorie e, allo stesso tempo, ricco di fibre vegetali che riducono l’appetito e stimolano il senso di sazietà.
Inoltre, produce importanti benefici nei confronti delle infiammazioni che coinvolgono l’intestino: elimina le scorie accumulate e ripristina l’equilibrio della flora batterica risolvendo disturbi come stitichezza e colon irritabile.
Dunque, come impostare una dieta dimagrante e depurante a base di riso integrale?
Una dieta a base di riso integrale
Una delle più diffuse ed efficaci diete a base di riso integrale si suddivide in due fasi: quella depurante (3 giorni) e quella dimagrante (9 giorni).
La prima fase, piuttosto radicale, sfrutta le proprietà depurative del riso e considera, come unici alimenti permessi, soltanto il riso integrale e la frutta. Anche i condimenti sono limitatissimi: solo qualche cucchiaino d’ olio extravergine d’oliva.
Il menù giornaliero si può sviluppare secondo il seguente schema:
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Colazione: 2 gallette di riso integrale (accompagnate da due cucchiaini di marmellata biologica) ed un bicchiere di latte di riso.
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Spuntino: un frutto a scelta, possibilmente ricco di vitamina C. In questa fase della dieta, arance e pompelmi sono particolarmente indicati per le riconosciute proprietà purificanti e antiossidanti.
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Pranzo: riso integrale bollito, accompagnato da un filo d’ olio extra vergine di oliva.
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Spuntino: un altro frutto a scelta.
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Cena: minestra di riso integrale.
A questi importanti sacrifici seguono immediatamente risultati ben visibili: lo sgonfiamento addominale, derivante dalla perdita di liquidi, è da subito consistente ed evidente. Tuttavia, è importante limitare questa fase ad un periodo brevissimo che non deve oltrepassare i tre giorni.
Per quanto riguarda la seconda fase, invece, ci troviamo di fronte ad una situazione meno rigorosa e leggermente più ricca a livello di opzioni alimentari. Si registra l’introduzione di verdure, ortaggi ed alimenti proteici come formaggi e pesce magro.
In questo caso, il menù giornaliero si concretizza secondo il seguente schema:
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Colazione: 3 gallette di riso (accompagnate da 3 cucchiaini di marmellata biologica) e un bicchiere di latte di riso.
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Spuntino: un frutto, possibilmente di stagione.
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Pranzo: si alterna il riso bollito a piatti più nutrienti e composti da verdure, ortaggi e pesce. È importante che l’introduzione dei nuovi ingredienti avvenga in maniera graduale.
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Spuntino: un frutto, possibilmente di stagione.
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Cena: risotto con funghi e verdure alla griglia (in alternativa insalata mista) condite con un filo d’olio.
Questa è la fase di vero e proprio dimagrimento (si possono perdere fino a 5kg) che può essere protratta soltanto per nove giorni.
La dieta a base di riso integrale è efficace, ma al tempo stesso intensiva, poco equilibrata e, quindi, adatta soltanto a brevi periodi. Dopo il suo termine, l’obbiettivo ideale sarebbe quello di seguire un regime alimentare equilibrato e vario, in grado di mantenere nel tempo i risultati ottenuti: un accorgimento necessario per non incorrere nel rischio di riprendere tutti i kg persi.
Inoltre, non bisogna mai dimenticare che il desiderio di perdere peso deve sempre bilanciarsi con l’esigenza di non pregiudicare il proprio stato di salute.
Pertanto, prima d’ intraprendere un percorso alimentare di questo tipo, è fondamentale consultarsi con un dietologo professionista che sarà in grado di fornire consigli e indicazioni su misura.
Altre proprietà del riso integrale
L’elevato contenuto nutrizionale del riso integrale rende questo alimento un autentico alleato del proprio benessere. L’utilizzo efficace nella diete non è l’unica virtù che lo caratterizza. Le proprietà del riso integrale, infatti, sono ulteriori. Passiamole in rassegna.
Innanzitutto, il riso integrale è un alimento ricco di selenio, un elemento che riduce il rischio di sviluppare malattie come tumori o patologie legate al cuore.
Rappresenta un’interessante fonte di antiossidanti e di fibre, efficaci nella regolazione delle funzioni intestinali ma anche nella prevenzione di cancro al colon. Inoltre, la presenza di manganese, contenuta in buone percentuali all’interno di questo riso, produce effetti positivi sul sistema nervoso e riproduttivo. Il riso integrale è consigliato ai bambini poiché stimola la crescita ed è, in generale, indicato per affrontare gli stati di convalescenza in quanto rafforza il sistema immunitario e risulta facilmente digeribile.
Il riso integrale, grazie alla presenza di fibre vegetali, è in grado di diminuire l’assorbimento dei grassi ed è, pertanto, indicato per contrastare il colesterolo alto.
Tra integrale e bianco i diabetici non hanno mai dubbi: la loro scelta ricade sempre sul primo. Il riso integrale, infatti, presenta un indice glicemico molto più basso del riso bianco e, pertanto, risulta più efficace nel ridurre il livello degli zuccheri presenti nel sangue.
Valori nutrizionali per 100 g di riso integrale
Valore energetico |
337 Kcal |
Acqua |
12.g |
Proteine |
7,5 g |
Grassi totali |
1,9 g |
Colesterolo |
0 g |
Carboidrati |
77,4 g |
Amido |
69,2 g |
Zuccheri solubili |
1,2 g |
Fibra Totale |
1,9 g |
Calcio |
32 mg |
Potassio |
214 mg |
Ferro |
1,6 mg |
Sodio |
9 mg |
Fosforo |
221 mg |
Tiamina, vitamina B1 |
0,48 mg |
Riboflavina, vitamina B2 |
0,05 mg |
Niacina, vitamina B3 o PP |
4,70 mg |
Vitamina E, alfa-tocoferolo |
0,7 mg |
Che cos’è il riso integrale?
Quando si parla di riso integrale non ci si riferisce ad una particolare varietà, ma ad una qualità che può appartenere ad ogni tipologia di riso.
Per capire che cos’è il riso integrale occorre soffermarsi sulla conformazione fisica che ogni chicco presenta a partire dalla fase di trebbiatura. Il riso appena raccolto è costituito da tre diversi strati di pelle. Procedendo dal più esterno verso quello più interno, troviamo la lolla, la pula e il farinaccio.
In queste condizioni, il riso non è ancora commestibile e viene definito greggio. Tuttavia, è sufficiente un semplice passaggio per renderlo fruibile a fini culinari. Si tratta della sbramatura, un’operazione che determina l’eliminazione della lolla e comporta la trasformazione del riso greggio in riso integrale.
Dunque, ecco che cos’è il riso integrale: un riso che non ha subito l’intero processo di lavorazione, ma solo l’eliminazione dello strato più esterno. Ed è proprio in questa limitata lavorazione, che consiste il segreto del suo elevato contenuto nutrizionale, nettamente superiore al riso bianco.
La pula ed il farinaccio, infatti, abbondano di fibre e di lipidi, sostanze che nel riso bianco sono destinate a diminuire a seguito del completamento del processo di raffinatura.
I tempi di cottura del riso integrale
La cottura del riso integrale dev’essere affrontata con un’unica preoccupazione: conservare, il più possibile, le proprietà benefiche racchiuse in ogni chicco. Sarebbe, infatti, uno spreco, un piccolo torto al nostro benessere, perdere in fase di cottura le tante caratteristiche nutritive fin qui elogiate. Dunque, vediamo come procedere.
Per prima cosa occorre lavare il riso con cura: dieci minuti sotto l’acqua corrente possono essere sufficienti per liberarlo dalle impurità.
Terminata la pulizia del riso, non vi resta che scegliere il metodo di cottura: bollitura o cottura per assorbimento? Se avete accolto il messaggio iniziale (preservare le proprietà del riso integrale!) sceglierete, senza ombra di dubbio, la cottura per assorbimento: sia che sia fatta in pentola o al forno, rappresenta sempre una scelta vincente, capace di limitare ai minimi termini la dispersione delle proprietà di questo riso.
Ma quali sono i tempi di cottura del riso integrale?
Bisogna sapere che il riso integrale o semigreggio (così lo definiscono gli esperti) è particolarmente resistente alla penetrazione dell’acqua e, pertanto, per divenire masticabile, richiede un tempo maggiore rispetto al riso bianco. In generale, i tempi di cottura si aggirano intorno ai 40-50 minuti: un’attesa più lunga del normale, ma che viene sempre ripagata con la preparazione di un piatto gustoso e salutare.
Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017