Se intrapresa consapevolmente, la maternità può aiutarti a divenire la più completa versione di te stessa. Inizia ora il percorso: continua a leggere!
Divenire interi
Jung sostiene che l'obiettivo della crescita psicologica sia divenire sempre più interi. Divenire interi significa essere in grado di sperimentare pienamente tutte le nostre emozioni, dubitare di noi stessi, ammettere i nostri fallimenti, appassionarci al mondo intorno a noi, abbracciare la nostra ambivalenza, udire la nostra voce interiore e utilizzare il nostro potere e la nostra autorità nell'interesse di proteggere noi stessi e quelli che amiamo.
Divenire interi significa riuscire a essere giocosi, a provare stupore, e a ridere di noi stessi. Significa saperci difendere quando è necessario, ma essere anche in grado in altri momenti di lasciar cadere quelle difese per incontrare il mondo attorno a noi con cuore aperto, risvegliati alla meraviglia e vulnerabili al dolore.
Forse più di tutto, divenire interi ha a che vedere con l'essere curiosi riguardo a noi stessi in modo che, affrontando ogni nuova sfida che la vita ci presenta, abbiamo l'opportunità di imparare qualcos'altro sul mistero della nostra anima.
Parlando al femminile, nella vita poche altre esperienze, oltre all'essere madri, ci danno l'opportunità di conoscere noi stesse. Essere madre ti stancherà, ti terrorizzerà e ti commuoverà fino alle lacrime.
Ti ispirerà gioia, dubbi, ilarità, soddisfazione, rabbia, terrore, vergogna, irritazione, inadeguatezza, dolore, ansia e amore. Probabilmente ti vedrai al meglio del meglio e al peggio del peggio.
Se lo scopo della vita è diventare ogni giorno più grandi grazie alle esperienze al fine di conoscerci meglio, la maternità fornisce una ricca arena per la comprensione di sé. Da questo punto di vista, non importa se siamo madri perfette, se lavoriamo o siamo casalinghe, se facciamo da sole gli omogeneizzati o cuciamo noi i costumi di Halloween.
Ciò che conta è se ci impegniamo nell'esperienza a cuore aperto in modo da essere lì, pienamente presenti alla nostra vita e alle sue pene, delusioni e gioie.
Se sei madre con questo spirito, non puoi sbagliare a prescindere da quanti "errori" tu faccia. "La giusta strada verso la completezza..." dice Jung, "è piena di fatidiche deviazioni e svolte sbagliate".
Se intrapresa consapevolmente, la maternità può aiutarti a divenire più intera. Se lo consenti, la maternità costituirà una grande opportunità di crescita per divenire la più completa versione di te stessa.
Ma può essere difficile rispondere a questa chiamata. Potresti avere la tentazione di allontanarti dallo struggimento della genitorialità. La maternità farà spesso emergere sensazioni difficili che provocano vergogna, dubbi e a volte ci portano perfino a odiare noi stesse.
Potresti essere comprensibilmente tentata di evitare questi sentimenti evitando i tuoi figli, oppure passando più tempo possibile lontana da loro o disimpegnandoti emotivamente nei loro confronti.
O potresti zittire i suggerimenti della tua voce interiore e fare eccessivo affidamento sui dettami collettivi riguardo all'essere genitore.
La sofferenza per la costruzione dell'anima
Così facendo puoi lenire la tensione che deriva dal dubbio, ma questo sollievo andrà a scapito dell'autenticità. Potresti anche perdere l'opportunità di conoscerti meglio. I giorni bui della maternità sono dolorosi.
Ma è in queste esperienze che ci radichiamo nel terreno più profondo del nostro essere. Ovviamente, quando arranchiamo deprivate di sonno all'inverosimile mentre ci prendiamo cura del bambino, può essere difficile ricordare che stiamo crescendo psicologicamente.
Quando siamo afflitte e terrorizzate perché i nostri figli adolescenti scivolano in depressione o si fanno del male, difficilmente la consapevolezza della trasformazione sarà la prima cosa che abbiamo in mente.
Può essere difficile tener presente che queste prove hanno un senso. Fortunatamente, quelle che sono venute prima di noi ci hanno lasciato un'inesauribile mole di storie che ci possono fare da guida.
Possiamo rivolgerci a esse per dar senso alle nostre esperienze, per assicurarci di non essere sole e per legare i nostri travagli a quelle espressioni universali, in modo che la sofferenza divenga costruzione dell'anima.
Le favole sono queste storie guida.
Una persona saggia una volta disse che una favola è una storia falsa fuori ma vera dentro. I miti e le fiabe costituiscono un ricco bacino di schemi psichici universali. Illuminano i temi della vita con cui possiamo avere difficoltà in qualche momento.
Il viaggio della madre
La grande maggioranza delle favole ha qualcosa da dire riguardo al processo di divenire intere, o individuazione, di cui abbiamo discusso. Quando ci riconosciamo in una fiaba, sappiamo di non essere sole.
Altre sono state lì prima di noi. Forse possiamo vedere la nostra situazione un po' diversamente, o forse possiamo immaginare per noi un maggior numero di opzioni. E abbiamo un po' il senso di dove stiamo andando perché sappiamo in che storia ci troviamo.
Come minimo, è un balsamo per i nostri cuori preoccupati sapere che qualunque tribolazione ci affligga è parte della storia umana universale. Siamo tutti, in definitiva, attori in un dramma divino.
Ѐ profondamente terapeutico udire eco delle nostre preoccupazioni nel bellissimo linguaggio senza tempo delle fiabe e dei miti. L'eroe è uno dei due modelli archetipici fondamentali che ognuno di noi si trova a vivere nel corso della vita.
La madre è l'altro. Mentre l'eroe è comunemente associato all'uomo e la madre alla donna, entrambi i sessi possono essere chiamati a vivere uno o entrambi i modelli nel corso della vita.
Gli aspetti fondamentali del viaggio dell'eroe vengono rivelati attraverso numerosi miti e storie in cui un eroe deve avventurarsi in un territorio sconosciuto, sconfiggere i draghi e affrontare altre sfide, e tornare con una saggezza nuova.
Allo stesso modo il viaggio della madre è stato descritto in storie antiche e senza tempo.
Data di Pubblicazione: 25 novembre 2024