Come funziona la magia e i rituali? Come possiamo nutrire la nostra aura? Scoprilo leggendo l'anteprima del libro di Damien Echols e Lorri Davis.
Rituali: Operare con l'Energia
Come funziona la Magia?
Ecco come funziona la Magia: anche se la coscienza infinita si manifesta nel tempo e nello spazio, ce n'è ancora una quantità sconfinata fuori dal piano materiale. È tutta intorno a noi e dentro di noi, e noi siamo dentro di essa, come i pesci nell'oceano.
Ha una sorta di intelligenza incorporata al suo interno e si comporta come noi la programmiamo, modellandosi per conformarsi alle nostre aspettative. Possiamo attingere a questa fonte di energia infinita che satura l’universo usando la respirazione e la visualizzazione.
Tutti i rituali presenti in questa prima sezione riguardano lo sviluppo di queste abilità di base del lavoro energetico.
Quando operiamo con l'energia sottile, stiamo agendo su una sostanza che esiste al livello eterico, o astrale, della realtà. Questo livello di realtà si sovrappone e si compenetra con quello fisico, ma è più astratto.
Nella Magia si dice che tutto ciò che esiste sul piano materiale ha avuto inizio come energia sul piano astrale e, alla fine, è diventato sufficientemente denso per manifestarsi gradualmente nel piano fisico. Questo è il motivo per cui plasmare l'energia è un aspetto vitale della Magia da padroneggiare, perché potrete usare questa energia per plasmare il mondo che vi circonda.
Tutto ciò può sembrare troppo bello per essere vero, ma non siamo qui per convincervi o convertirvi a un modo di credere. Al contrario, Lorri e io vi forniremo i metodi per provare da soli.
Ma che cos'è esattamente l'energia con cui stiamo lavorando e che stiamo modellando?
Il suo nome varia da cultura a cultura nel corso del tempo, ma è sempre stata conosciuta, così come le tecniche per accumularla e coltivarla. In effetti, era al centro della cultura e della religione degli antichi Sumeri.
La chiamavano melam o melammu e dicevano che sul piano astrale faceva brillare come una stella chi la accumulava. Spesso si diceva che questo melam era come una “veste” fatta di luce. Tale veste era anche il cuore del cristianesimo.
Quando Cristo si rivelò in siffatto rivestimento (chiamato “corpo solare” nella Magia) ai suoi discepoli sulla cima della montagna durante l’episodio noto come la trasfigurazione, essi caddero a terra terrorizzati.
Per questo motivo i Sumeri traducevano la parola mela con il significato di “radiosità spaventosa” e di “aura”. In cuneiforme, melammu era scritto con l’ideogramma di “fuoco”, il che si ricollega alle metafore sumere sugli dèi vestiti di fuoco e luce.
Ancora oggi, a distanza di migliaia di anni, i maghi moderni si riferiscono a questa energia come “luce astrale”. Gli antichi re-sacerdoti di Sumer praticavano rituali per raccogliere intorno a sé la maggior quantità possibile di questa energia, in modo da poterla disperdere a beneficio delle masse.
I maghi le attribuiscono ogni sorta di qualità sorprendenti, che riceviamo quando ne accumuliamo grandi quantità, tra cui vitalità fisica e longevità, carisma, bellezza, piacere, fascino, forza di volontà e indipendenza.
Melammu si traduce anche in “radiosità divina”. Coloro che sono sensibili a questa luce astrale, come la chiamavano i maghi nell'Ottocento, la vedono come una luce psichica che brilla dalla persona.
Questa luce divina è ciò che gli artisti di un tempo cercavano di raffigurare dipingendo aureole intorno a figure di santi e arcangeli. In realtà tutti abbiamo questa “luce” che brilla dentro di noi.
La luce dentro di noi
In Occidente, la chiamiamo aura. La differenza con coloro che sono a più stretto contatto con la divinità è che la loro aura inizia a brillare con un'intensità molto più luminosa. Questo avviene perché si assorbe energia al livello astrale della realtà per il sostentamento spirituale.
Quando iniziamo a usare parti di noi stessi che si estendono al di là del piano materiale della realtà, queste diventano più forti e maggiormente parte della nostra esperienza del mondo.
Operare con il sistema energetico interiore per indurre stati di coscienza più elevati, è una prassi nota in ogni epoca dell'umanità ed è ancora praticata in alcune culture attraverso il tai chi, il chi gung e lo yoga. Nella tradizione occidentale la si è praticata attraverso la Magia.
La scrittrice e insegnante Dion Fortune ha definito la Magia come “lo yoga dell'Occidente”.
Dion Fortune era l'equivalente di un maestro di sai chi all’interno della tradizione Magica. Ha descritto un'aura integra e guarita come “una difesa sicura contro l’invasione psichica, così come un’epidermide sana e intatta è una difesa contro le infezioni batteriche”.
Uno dei vantaggi del lavoro energetico è che grazie a esso si può riparare l’aura, sanando lacerazioni e ferite. È stato questo tipo di riparazione energetica a tenermi in vita durante alcuni dei miei momenti più duri nel braccio della morte. Nei miei primi giorni di apprendimento della Magia, ho scoperto che ciò che amavo di più era operare con l’energia usando la visualizzazione e il lavoro di respirazione.
Ne ho ottenuto risultati sorprendenti, ed è questo il motivo per cui mi sono appassionato così tanto. È un lavoro incredibilmente efficace e può essere eseguito in modi molto meno statici della meditazione da seduti.
Negli antichi insegnamenti taoisti cinesi si diceva: “È solo necessario far circolare la luce”. I saggi di quella tradizione affermavano che se ci si concentra su come padroneggiare, accogliere e operare con la luce, tutto il resto verrà da sé. Ma andiamo al sodo.
Nutrire l'aura
La Magia insegna che non dobbiamo mai usare la nostra energia per ottenere un cambiamento, perché così facendo finiremmo per toglierla al nostro sistema vitale. Va invece usata l’energia tratta dalla Sorgente infinita usando le tecniche di respirazione e di visualizzazione.
Questo è un semplice esercizio che aiuta ad alimentare il nostro intero sistema energetico con energia fresca e a rimuovere i blocchi energetici.
Assumi una posizione confortevole.
Chiudi gli occhi e concentra la tua attenzione sul centro del petto — più o meno dove si trova il cuore.
Visualizza una sfera di luce dorata di circa 30 centimetri che brilla intensamente al centro del tuo petto. La sfera ti abbraccia sia il cuore che il plesso solare, in un perfetto equilibrio di amore e potere.
Questo è il centro energetico principale con cui opereremo in questo libro.
Inspira lentamente per tre volte, immaginando ogni volta la sfera dorata nel petto che diventa sempre più luminosa. Ogni volta che espiri l’aria esce, ma il “chi” che hai inspirato rimane nella sfera.
Dopo la terza inspirazione, immagina che l’energia che hai inspirato e trattenuto nella sfera dorata si irradi fuori da essa e si diffonda nel tuo corpo e nella tua aura. Immagina di sentirla come una tiepida lava dorata che si espande attraverso di te.
Non preoccuparti se non riesci a “vedere” la sfera. Inizia immaginandola il meglio possibile. Ognuno “visualizza” a modo suo. Ad esempio, potresti “sentire” l'energia più che vederla con gli occhi della mente. Questo non significa che stai sbagliando.
Ripeti questo procedimento per tre volte al momento di alzarti dal letto ogni mattina per avere più energia e chiarezza durante la giornata.
Il quadruplice respiro
La respirazione normale è composta da due parti: l’inspirazione e l’espirazione. Il corpo lo fa inconsciamente, proprio come il cuore batte. Pur se il corpo respira senza alcuno sforzo cosciente, il respiro può essere regolato a piacimento per aiutare ad alleviare molte risposte emotive.
Tale regolazione è un'abilità essenziale per praticare la Magia, ed è per questo che includo qui questo rituale anche se Damien ne ha fornito diverse versioni nel suo "Alta Magick".
Il Quadruplice respiro può essere utile per evitare gli eccessi d’ira e gli attacchi di panico, e può aiutare a dormire la notte. È un'ottima preparazione per le pratiche meditative ed è il mio strumento preferito ogni volta che voglio calmare e cambiare la chimica della mia mente.
Per eseguire il Quadruplice respiro, inspirate per quattro secondi; poi trattenete per quattro secondi; poi espirate lentamente per quattro secondi; infine trattenete il respiro senza aria per quattro secondi.
Se eseguite la pratica mentre siete in preda al panico, all’inizio il respiro potrebbe essere poco profondo. In ogni caso, è possibile regolare la velocità del conteggio in base alle proprie esigenze. Fatelo per qualche ciclo e inizierete a rilassarvi con una respirazione più lenta.
Ecco una versione speciale del Quadruplice respiro che vi aiuterà ad affinare le vostre capacità di visualizzazione e a collegarvi ai cicli naturali dell’anno.
Trova una posizione comoda per rilassarti.
Inspira contando fino a quattro e pensa ai fiori primaverili, a piogge rinfrescanti, al verde brillante delle foglie da poco spuntate, agli insetti e agli uccelli che si animano con il loro ronzio e il loro verso. Trattieni il respiro per quattro secondi mentre richiami alla mente i profumi, i suoni, i panorami, i sapori e le sensazioni della primavera che sboccia.
Espira contando fino a quattro e pensa all’estate: Sole caldo, mare fresco, colori vivaci, serate afose, gelati. Mantieni l’espirazione per quattro secondi mentre ti immergi nel senso dell’estate come lo avverti tu.
Inspira di nuovo per quattro secondi e senti arrivare l'autunno: serate frizzanti, foglie dai colori brillanti, zucche. Trattieni per quattro secondi mentre assapori il tuo autunno. Mentre espiri per quattro secondi, senti arrivare l'inverno: mattine fredde e gelide, neve, cioccolata calda, alberi sempreverdi coperti di neve. Trattieni contando fino a quattro prima di far tornare la primavera con l’inspirazione successiva.
Ripeti questo ciclo tutte le volte che vuoi e fino a che ne senti il bisogno.
Data di Pubblicazione: 22 maggio 2023