SPIRITUALITÀ ED ESOTERISMO   |   Tempo di Lettura: 10 min

Le lezioni per salire sulle Ali dell'Intento

Sulle Ali dell'Intento - Taisha Abelar - Speciale

Come consolidare il tuo corpo energetico? Come spiccare il volo sulle ali dell'Intento? Scoprilo, leggendo l'anteprima del nuovo libro di Taisha Abelar.

Le lezioni per salire sulle Ali dell'Intento

Un libro, un'illuminazione

La mia vita è cambiata completamente durante l’estate del 2019: è nata mia figlia Sahara e qualche mese prima, subito dopo Pasqua, ho avuto quello che si chiama insight leggendo un libricino di Neville Goddard.

Erano le sue lezioni in aula del 1948; ricordo che ad un certo punto dovetti lasciare il libro e ricordarmi di respirare: quel qualcosa che mi sembrava sempre sfuggisse nelle mie ricerche, l'anello mancante tra anima e corpo, spirito e materia, era proprio lì davanti i miei occhi persi nel vuoto.

Dopo la nascita di Sahara ebbi la felice idea di recuperare tutto il lavoro di Neville, tradurlo e studiarlo. A conferma di ciò che lui stesso insegnava, in un batter d’occhio mi sono arrivate cinquemila pagine contenenti tutte, ma proprio tutte le parole che Neville ha scritto e pronunciato nelle sue conferenze.

Tutti i giorni — e dico tutti i giorni — leggevo, traducevo e studiavo i suoi scritti in cui alchimia, sciamanesimo e non dualità finalmente si univano in un flusso coerente.

Un anno dopo ho pubblicato la prima raccolta in italiano dei suoi libri ufficiali più le famose lezioni in aula e delle conferenze radiofoniche inedite. Ad oggi sono usciti altri due volumi contenenti conferenze e scritti inediti, che io considero i suoi insegnamenti più avanzati.

Per chi non lo conoscesse, Neville è stato uno dei più carismatici e sorprendenti pionieri della corrente di pensiero comunemente nota come New Thought e, per molti, il vero ideatore di quella che oggi viene impunemente chiamata “Legge di Attrazione”.

L’insegnamento centrale di Neville è che l'immaginazione crea la realtà e che, cambiando il nostro modo di pensare e di sentire, cambieremo le circostanze della nostra vita.

Dopo l’uscita del primo volume, vengo contattato dalla mia editrice, Sonia Borghi, che mi chiede se ho voglia di scrivere una biografia su Neville. Ero al settimo cielo e anche un po’ intimorito, ma adesso sapevo come dovevo fare: questa sarebbe stata la mia prova del nove.

Durante la raccolta di dati e di notizie sulla vita di Neville, mi imbatto in un libro particolare scritto da Margaret Runyan Castaneda, "A Magical Journey with Carlos Castaneda", una sorta di biografia della moglie di Carlos Castaneda, che si concentra sugli anni che hanno preceduto il loro matrimonio nel 1960.

Fu allora che Margaret e Carlos esplorarono molte delle idee — dal controllo dei sogni all’uso di funghi allucinogeni — che poi ritroveremo nelle sue pubblicazioni. Cosa vengo a scoprire leggendo questo libro? Che Margaret era una studentessa di Neville e che usò i suoi insegnamenti per rivedere Carlos dopo un loro primo incontro fugace.

Nel suo libro, Margaret racconta di come, dopo un colpo di fulmine a casa di una sua amica, decide di scrivere il suo numero di telefono proprio su un libricino di Neville che aveva con sé prima di regalarlo a Carlos.

 

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Un libro, un nuovo inizio

"Il mio scopo nel prestare il libro era duplice: credevo profondamente in Neville e spesso facevo un po’ di proselitismo quando ne avevo l’occasione. Ma volevo anche rivedere Carlos e pensai che un buon modo fosse quello di scrivere il mio nome e il mio numero di telefono sul risvolto della copertina di "The Search".

Pensando che l’avrebbe sicuramente notato, aspettai una sua chiamata. Per sei mesi non c'è stato nulla, ma non mi arresi. Ricorsi invece a uno dei curiosi insegnamenti mistici di Neville, qualcosa che lui chiamava immaginazione controllata (sogno controllato), che consisteva nel concentrarsi intensamente su un obiettivo fino a farlo diventare realtà.

Neville incoraggiava i suoi studenti a elevare i loro desideri attraverso i sogni a un impulso inconscio. Diceva loro di considerare ciò che volevano realizzare e di concentrarsi sul desiderio finale, la sera, a letto, prima di addormentarsi.

Il sonno sigillava le istruzioni impartite alla mente subconscia. Così, per sei mesi concentrai tutte le mie energie mentali e un sabato sera, alle 21:00 del giugno 1956, Carlos mi chiamò per chiedermi se poteva passare e portare con sé alcuni dipinti che aveva realizzato."

Di nuovo provai quella sensazione di vertigine. Dovete sapere che sulla mia scrivania ho le foto di Neville e Carlos Castaneda che, insieme a Eckhart Tolle, considero i miei riferimenti spirituali. Non scrivo un libro senza sentire i loro sguardi addosso.

Ma andiamo avanti con questo racconto di Margaret e lascio parlare lei, che è meglio.

“Prima che la serata finisse?, stavo parlando di Neville, dell’immaginazione controllata e della Nuova Mistica, che mette in gioco tutti i sensi: si vede, si sente, si percepisce e si annusa tutto ciò che si immagina di avere già e poi lo si lascia andare. Tre giorni prima avevo ascoltato Neville parlare di immaginazione controllata e citare il Cantico dei Cantici su come qualcuno cerchi di notte sul letto l’anima della persona che ama.

Insegnava che i sogni hanno un potere particolare e che i sognatori possono, nelle giuste circostanze, manipolare il sogno e selezionare da una varietà di pensieri quei pochi che sono potenti. L'idea di Neville era quella di scegliere una situazione rilassata, ad esempio sul letto la sera prima di dormire, e creare uno scenario nella mente che implica che si ha già ciò che si desidera.

 

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Non c'è altro da fare. Agendo come se il desiderio fosse già realtà, il più delle volte il desiderio diventa realtà. Per impostare il sogno, Neville suggeriva ai suoi studenti di costeggiare dolcemente l’orlo del sonno e di concentrarsi su un oggetto, un obiettivo; lentamente, la divisione tra sogno e vita reale diventa arbitraria: diventano la stessa cosa, non c'è differenza.

Tutto ciò che sapevo per certo era che praticavo religiosamente l’immaginazione controllata e all'improvviso ecco Carlos in carne e ossa, nel mio appartamento, che mostrava i suoi quadri acrilici.

Carlos non era molto convinto, ma era interessato all’idea che i sogni e la vita reale avessero lo stesso valore nello schema delle cose, ed era incuriosito dalla fede di Neville nei sogni e dai suoi tentativi di manipolarli.

L'unità teorica del sogno e della vita reale era un’idea vecchia, "La vida es suerto" ("La vita è un sogno") era una lettura standard per i bambini delle scuole di Cajamarca. Pedro Calderon de la Barca, quel gesuita con la barba da diavolo e drammaturgo barocco, aveva visto la vita come un'ombra, una penombra serpeggiante che si insinuava nel sogno.

Ma più che il messaggio ad attrarre Carlos, fu Neville stesso. Era così misterioso.

Nessuno era davvero sicuro di chi fosse o da dove venisse. C'erano vaghi riferimenti alle Barbados, alle Indie Occidentali e al fatto che fosse figlio di una ricchissima famiglia di proprietari terrieri, ma nessuno lo sapeva con certezza.

Non potevano nemmeno essere sicuri di questa faccenda di Abdullah, il suo insegnante indiano, che era sempre laggiù nella giungla, o da qualche parte. L'unica cosa che si sapeva era che Neville era qui e che forse sarebbe tornato la settimana prossima, ma d’altra parte...

C'era un certo potere in quella posizione, una sorta di libertà attraente nella mancanza di passato, e Carlos lo sapeva. Neville non era l’unico mistico in città a metà degli anni Cinquanta.

L'intera costa californiana cominciava ad agitarsi sotto l’influenza di un gruppo emergente di sensitivi e di praticanti della percezione extrasensoriale.”

Ora, provate a immaginare come mi sentissi io; per me questo non era un gossip esoterico, come qualcuno probabilmente sarà indotto a pensare, ma la conferma più importante che potessi trovare: la presenza di una matrice di sapere comune a tutte le vie di conoscenza esistenti.

Ormai ero completamente preso anzi, perso. Cercavo altri riferimenti tra le due più importanti scuole di saggezza della mia vita, quella tolteca e quella di Neville. Sapevo che avevo tra le mani qualcosa di molto importante: una doppia chiave di decriptazione.

Attraverso Neville stavo decodificando il misticismo tolteco sul Sognare e, attraverso Castaneda, riuscivo a decifrare fin dove si era spinto Neville con i suoi viaggi immaginari. Mi iscrissi a diversi gruppi di studio americani su Castaneda, mentre continuavo a raccogliere materiale sulla vita di Neville.

Avevo quasi l’ossessione di trovare una riprova a quelle che fino ad allora erano ancora mie supposizioni. Sapevo che c'era. Lo sentivo. Ed è arrivata.

 

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Un misterioso manoscritto

In uno di questi gruppi castanediani, tra foto d'epoca di un presunto Carlos e quella vera davanti all’università che ho sulla mia scrivania, uno strano allegato cattura la mia curiosità.

“Ragazzi, qui c'è il libro inedito di Taisha. È in portoghese e l’ho trovato utile. Spero possa piacervi.”

“Mah”, esclamai a me stesso, “vai a vedere cosa è questa roba.” Scaricai il documento e lo misi da parte. Chi cacchio conosceva il portoghese! Dopo qualche giorno provai a fare qualche ricerca, ma nessuno sapeva niente di questo manoscritto inedito e senza titolo.

Sempre in quel gruppo, a distanza di un paio di settimane un altro ragazzo scrive: “Ragazzi ecco la versione americana. Stupendo!” Iniziai a incuriosirmi sul serio. Scaricai il file e decisi di iniziare a leggerlo.

Come faccio adesso a spiegarvi quello che mi successe? Una scarica lungo la spina dorsale, la bocca asciutta e gli occhi che non riuscivano a staccarsi. Una parte della mia mente mi diceva che questo libro era una bufala, ma il mio corpo non voleva staccarsi da quelle parole.

A diciotto anni avevo letto tutti i libri di Castaneda e a venticinque li avevo riletti tutti, assieme a quelli di Florinda Donner, Taisha, Classen, Sanchez, e ovunque apparisse — pure per sbaglio — la parola “Castaneda” o “tolteco”.

Conoscevo la loro sintassi, avevo fatto le mie esperienze — le più importanti le ho racchiuse in un libro dedicato proprio a Castaneda, "La Fessura tra i Mondi" — eppure sentivo che c'era un altro passo ancora da compiere; c'era una rivelazione importante — non saprei come definirla.

 

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Dopo la scoperta di Neville, ebbi la certezza che il nostro mondo facesse parte dello spettro visibile computato dai nostri cinque sensi fisici e che oltre c'era l’Infinito, fatto di altri mondi a cui era possibile accedere.

Ciò che chiamiamo sogni sono passaggi ad altre dimensioni, e ciò che comunemente consideriamo realtà è solo una nostra interpretazione. Cambiando quest'ultima, si entra effettivamente in un'altra modalità percettiva e, quindi, in una nuova versione della realtà.

Avevo studiato tutto quanto potevo sul mistero della percezione e su come il cervello costruisce letteralmente il mondo che vede; una mosca non può vedere quello che vedo io semplicemente perché ha un altro sistema nervoso e un altro cervello.

In questo momento se ne è posata una sullo schermo deve sto battendo queste parole; per lei forse queste sono solo vibrazioni, non certo lettere, e lo schermo è una superficie di calore. Il problema — se così vogliamo chiamarlo — è che sia la mia che la sua versione della realtà sono vere: viviamo nella stessa realtà ma in due versioni diverse.

Ci scontriamo ma non ci incontriamo. E per un virus invisibile? Per me nemmeno esiste qui e ora, e forse nemmeno io esisto per lui.

Queste non sono speculazioni. Non lasciatevi fuorviare dal mio linguaggio semplicistico. Io lo uso per praticità. Ritroverete questi stessi concetti esposti più elegantemente qui nel libro.

Data di Pubblicazione: 12 dicembre 2022

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