SPIRITUALITÀ ED ESOTERISMO   |   Tempo di Lettura: 10 min

Sammasati: scegli di essere libero!

Sammasati: scegli di essere libero!

Leggi l'anteprima del libro di Selene Calloni Williams e ricorda chi sei: un Buddha, un risvegliato, un essere umano libero. Diventa un Guerriero Immaginale!

La libertà è il valore più importante al quale tendere

La salute è una funzione della libertà, perché è la libertà di sentire se stessi al di là di tutte le teorie mentali; la ricchezza è una funzione della libertà, quando sei libero cogli l’onda della vera abbondanza; l’amore è una funzione della libertà: è la libera scelta di darsi. La felicità e la realizzazione sono funzioni della libertà, la possibilità di salvare il pianeta e di aiutare la natura è una funzione della libertà, se non saremo liberi non ce la faremo.

La libertà non è qualcosa che manca e che va conquistato, bisogna piuttosto ricordare di essere liberi e non avere paura.

Sammasati si dice sia stata l’ultima parola pronunciata dal Buddha prima di morire e viene resa con l’espressione “ricorda chi sei”, ricorda che sei un Buddha, un risvegliato, un essere umano libero!

Dobbiamo puntare alla libertà vera, quella cellulare, e non rimandare. Il momento è adesso!

La libertà è libertà da qualcosa e presuppone un mondo che libero non è, ma sarebbe bello se il mondo fosse guidato da persone libere, questo ci aiuterebbe a proteggere la natura.

Il cammino verso la libertà richiede un grande potere con il quale tutti siamo venuti al mondo, ma che è stato dimenticato: l’amor-fede. A un certo punto sul cammino incontri il mistero e allora devi fare ricorso a questo potere.

La fede ha inizio quando sei andato al di là di tutte le credenze.

La libertà richiede un passo oltre la mente iper-razionale squilibratamente patricentrica che oggi ci governa come popolo.

La mente è il programma che mantiene l’individuo nel sogno del consumismo e gli impedisce di vederlo da fuori, non si può andare oltre la mente con la mente, ci vuole uno strumento diverso.

 

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Il mantra

Questo mezzo speciale è l’iniziazione, un’energia amorevole che ti prende e che ti porta fuori dall’ipnosi sociale. La potenza dell’iniziazione può essere contenuta nella vibrazione di un mantra. Il condizionamento è così profondo da essere presente nella “mente delle cellule” o “coscienza cellulare”, per usare due espressioni care a Sri Aurobindo.

La mente delle cellule è una coscienza vibratoria molto profonda dentro di noi che mantiene in vita il condizionamento, l’ipnosi. Se tu puoi entrare nelle tue profondità - attraverso, per esempio, la meditazione o un rituale sciamanico - sciogliere la vibrazione condizionante e sostituirla con la vibrazione di un mantra che trasporta il significato della libertà, la mente delle cellule farà sua questa nuova vibrazione e prenderà a ripeterla in automatico, continuamente e ogni singolo aspetto della vita incontrerà la propria liberazione e la propria realizzazione.

La libertà è fede, perché la fede è la cessazione di tutte le credenze. La fede è una forza, un’energia, non un credo. La fede è fede punto e basta, non è fede in qualcosa, quella è la credenza. La fede è una fiamma che arde, è la capacità di affidarsi all’evento, di desiderare sempre di essere all’altezza dell’evento, così come esso si presenta, senza necessità di cambiare l’evento, ma con piena fede in esso. Se non sei libero è perché non hai fede e se non hai fede è perché non stai usando il più grande potere che ti è stato dato per diritto di nascita.

La spiritualità è il cammino della libertà ed è importantissima per l’essere umano e anche per la natura.

Il problema è che, da quando la libertà è venuta meno in seno all’umanità, la magia è diventata stregoneria, e guai se sei magica: sei sbagliata, ti mettono sul rogo, la magia non può più esistere.

Il crimine contro la natura è incominciato con l’abrogazione della magia, con la demonizzazione della magia. Demonizzare la magia significa togliere alla natura la sua sacralità, vuol dire demonizzare l’anima, l’eterno femmineo che è dentro ciascuno di noi e che corrisponde alla nostra libertà, perché la magia è libertà.

Prendiamo come esempio ciò che è avvenuto molto lontano da noi, che non è affatto dissimile da ciò che è accaduto ai giorni nostri.

In Giappone le pratiche delle maghe-sciamane shinto, chiamate miko, sono state proibite nel 1873, durante la restaurazione Meiji. I governi di quel periodo hanno bandito le pratiche magico-spirituali etichettandole come superstizione e arretratezza. In realtà, il loro obiettivo era permettere a una visione nazionalista di prevalere, aumentando il controllo del potere centrale sulla popolazione. A questo fine dovevano esserci principi religiosi condivisi da tutti e guidati da leader in sintonia con il potere centrale. I leader spirituali indipendenti, come le miko o gli sciamani dello shintoismo, che erano slegati dai templi ufficiali e agivano al di fuori della gerarchia ufficiale, incominciarono a essere invisi al potere.

È stato solo dopo la sconfitta della seconda guerra mondiale che è stata sancita la libertà di culto in Giappone e le miko, seppure in numero limitato, ancora in modo segreto, hanno potuto riprendere le loro pratiche, e gli sciamani come gli yamabushi, legati allo shugendo, hanno potuto incominciare, piano piano, a operare per ripristinare la spiritualità naturale delle origini e i rituali a essa connessi.

 

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L'unione con il Divino

La magia è libertà, è la tua libertà di fare della grande imago (la tua vita) una grande opera d’arte. La magia è la libertà di disegnare l’immagine della tua vita liberamente, come senti, nell’unione profonda con il tuo sposo divino, quel divino che percepisci nella tua intimità in modo libero, non quel divino predicato messo in un cielo lontano che è lì al fine della governabilità degli individui.

L’idea di dio è l’idea centrale intorno alla quale si costruisce tutto il senso della vita e del mondo. Questa idea deve essere libera, non predicata dall’esterno.

La magia è quando tu sei il vero amante del divino, il vero amante dell’invisibilità. Questa relazione è erotica, cioè pro-creativa. È in questa relazione che vengono concepiti tutti gli eventi della tua vita. Co-creare il tuo destino nell’unione con un divino predicato dall’esterno significa vivere su di un binario prestabilito da una volontà di potere esterna a te, che non ha come fine la tua realizzazione e la tua felicità, ma unicamente la tua misurabilità, prevedibilità e governabilità.

Il rapporto intimo, carnale, con il divino è stato cantato da tutti i grandi mistici della storia.

Era un dio intimo quello di san Francesco, di santa Rita, di Rumi. Era un dio carnale con cui fare l’amore e in questa relazione erotica creare, procreare tutte le immagini che divengono gli eventi della vita.

Il divino è il significato profondo che dai a tutti gli eventi della tua vita.

Se crei gli eventi della tua vita nell’unione erotica con un divino predicato dall’esterno, che deve essere uno uguale per tutti, metti la tua stessa anima nei guai, perché crei eventi che non sono liberi, accadimenti che hanno un significato imposto dal codice del potere sociale. Questo significato non ha lo scopo di renderti felice e realizzato.

 

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La tua anima è venuta con una missione unica e irripetibile

Se ti unisci con questo dio predicato e crei eventi alla luce del significato sociale sei schiavo, sei nella matrix; essere nella matrix vuol dire essere nell’unione erotica sbagliata. Devi cambiare unione.

Nell’antica Grecia accanto ai dodici dei (le dodici “idee” centrali) dell’Olimpo, che servivano alla sostenibilità, alla legittimità e alla governabilità della polis (la città stato), era sopravvissuto dalla primitiva religione animista il cosiddetto “dio ignoto”. Il dio ignoto dei Greci era la garanzia della possibilità di ogni cittadino di poter continuare una libera creazione della propria esistenza, seppure all’interno della polis, ovvero di una governabilità generale.

In ogni tempio vi era l’altare del dio a cui era dedicato e poi vi era anche l’altare al dio ignoto con cui ogni cittadino poteva unirsi per riprendersi quella libertà creativa alla quale aveva consapevolmente rinunciato nell’unione con Zeus, il governo, il potere.

I mistici, le persone spiritualmente libere, nonostante siano stati tremendamente perseguitati e uccisi nel corso della storia della cosiddetta civiltà, sono rinati dalle loro stesse ceneri. Non si può annientare la magia, significherebbe annientare la natura, perché la magia è natura e la natura è magia.

Quando hanno capito che la magia del mistico, la libertà spirituale, non poteva essere eliminata, hanno tentato di affossarla tacciandola di arretratezza, superstizione e deridendola. Per questo essa ha iniziato a trasmettersi in modi sempre più segreti, esoterici, iniziatici.

Spiritualità è la nostra stessa possibilità di essere liberi, hai voglia di screditarla, deriderla, svilirla, attraverso l’ignoranza: essa non può morire.

Celebriamo la magia, che è la vera libertà; è la libertà di co-creare gli eventi della tua vita con un divino libero, un significato profondo, ignoto ai più, che solo tu conosci nella tua intimità con il tuo amante mistico.

Il divino è imponderabile per la sua complessità; è uno ed è molteplice, è l’uno nella molteplicità e la molteplicità nell’uno. È tuo, solo tuo, eppure è di tutti nello stesso tempo. Tu sei assolutamente, impeccabilmente libero di dare agli eventi della tua vita il significato che ti pare. Siccome il tuo futuro dipende dal significato che dai agli eventi del passato, se ti rendi conto che sei libero di dare agli eventi del passato il significato che vuoi nell’intimità con il tuo divino, allora tu ti rendi conto che sei assolutamente libero di creare il tuo futuro.

 

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La libertà è danzare con dio

La persona libera è la persona che ama veramente dio. Se ami veramente il divino, sei libero, se non lo ami ti prendi un dio predicato dall’esterno. Se semplicemente pensi che non esista, se non te ne occupi, allora subisci un dio imposto, quel complesso di idee che serve alla governabilità di tutti, sei nella matrix, nel condizionamento, solo un dio libero ti può liberare.

Se lo ami, il divino diventa tuo, unicamente tuo, perché tu gli appartieni, perché ti dai, ti offri a un principio che è l’origine di tutte le idee, il significato di tutti i significati, e in questa relazione intima sei assolutamente libero, sei anche libero di decidere di continuare a stare nel mondo senza appartenere al mondo.

Se non vivi in un mondo libero non potrai mai essere felice: la tua personale felicità dipende dalla libertà di tutti. Prima devi liberare te stesso e poi puoi dare il tuo contributo per la libertà di tutti. Ricorda: puoi portare gli altri solo fin dove sei arrivato tu!

Tu dai il tuo contributo alla libertà di tutti, se lo accettano o non lo accettano non è un problema tuo. Aiutare tutti a essere liberi è aiutare tutti a danzare con dio. In questa danza magica tu manifesti il tuo futuro perché sei libero di cambiare il tuo passato.

 

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Data di Pubblicazione: 5 ottobre 2021

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