Questo articolo è dedicato a tutti coloro che credono che il sapone di Marsiglia serva solo per il bucato!
Sapone di Marsiglia: 100% Naturale
C'era una volta... il sapone di Marsiglia
C’era una volta un Paese fatto da villaggi sperduti nelle campagne, tra colline sinuose ed aspre montagne. Un luogo quasi fiabesco, dove la gente amava vivere anche se non possedeva quasi nulla. Ciò che importava era un tetto di paglia sopra la testa e un fuoco acceso durante l’inverno per riscaldarsi.
La città era lontana e i soldi non erano sufficienti per arrivarci e comprare il necessario: occorreva ripiegare su una produzione casalinga. Questo valeva anche per i detergenti per la pulizia personale e dei vestiti. Il sapone casalingo veniva realizzato in ogni famiglia contadina, verso la fine di dicembre, quando terminava la macellazione degli animali e si aveva grasso in abbondanza.
Poi vi erano i facoltosi abitanti della città che usavano comprare il Sapone di Marsiglia. Nel XIV secolo nasce la figura del saponaio e nel 1553 la prima fabbrica di saponi marsigliese. Gli ingredienti con cui veniva creato, non solo erano facilmente reperibili, ma anche economici: olio d’oliva, acqua, cenere proveniente dalla combustione della pianta Salicornia.
La produzione richiedeva fino ad un mese di tempo. La procedura iniziava in un grande calderone dove venivano versati tutti gli ingredienti, si mischiavano e si facevano riscaldare.
Dopo qualche giorno il calderone veniva spento; il liquido denso, di color verde, veniva posto in grandi stampi e lasciato riposare per altrettanti giorni. Prima dell’intera solidificazione, veniva tagliato in blocchi da 5kg a 20kg e timbrato con il marchio della fabbrica.
Durante l’impero di Luigi XIV, la richiesta di Sapone di Marsiglia era così elevata che, per mantenere alto il livello qualitativo della produzione (si contavano alla fine del XVII secolo sette fabbriche con una produzione di 20.000 tonnellate), fu emanato un editto regolamentare:
“Non si potrà utilizzare nella fabbricazione di sapone, insieme a barrilla (soda di Spagna), soda o cenere, nessun grasso, burro né altre materiale; ma soltanto puro olio di oliva, e senza mescolanza di grasso, a pena di confisca delle merci.”
Sono passati secoli, i saponifici sono stati sostituiti da industrie chimiche, l’arte della produzione di sapone soppiantata dall’artificio di detersivi sintetici. Nella città di Marsiglia sono rimaste solo alcune testimonianze dell’epoca che fu.
Oggi il termine Sapone di Marsiglia indica due principali tipi di detergente: l’originale, con olio d’oliva dal colore verdastro, l’altro, di colore bianco, con olio di palma (miscelato delle volte con l’olio di cocco). In commercio si può trovare anche il Sapone di Marsiglia con l’aggiunta di oli essenziali di lavanda, rosmarino e petali rosa per un tocco profumato.
I Benefici del sapone di Marsiglia
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Il sapone di Marsiglia rispetta l’ambiente. È 100% vegetale, privo di conservanti, parabeni, EDTA o altri prodotti petrolchimici. Non è testato sugli animali, è biodegradabile. Diffidate quindi dalle imitazioni.
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Il sapone di Marsiglia è economico. Per la sua durezza si scioglie più lentamente rispetto ai prodotti chimici e quindi ha una maggiore durata.
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Il sapone di Marsiglia rispetta la nostra pelle. Non è aggressivo ed è adatto a tutti i tipi di pelle, anche le più sensibili come quelle dei bambini.
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Il sapone di Marsiglia è multiuso.
Quando usare il sapone di Marsiglia
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Partendo dalla funzione principale per cui è stato creato nel secolo XIV, il Sapone di Marsiglia è ottimo per il bucato, soprattutto per i capi di lana e di seta. Non è aggressivo ma antisettico e smacchiante. Il consiglio è di strofinarlo sul capo, ancora asciutto, prima del lavaggio, oppure aggiungere scaglie di Sapone di Marsiglia all’acqua di prelavaggio: si lascia il tessuto in ammollo per un tempo stimato da 30 minuti a qualche ora (ciò dipende dalla durezza della macchia).
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Per chi ha problemi di pelle, l’azione battericida e antisettica è efficace contro eczemi, psoriasi o acne. La sua dolcezza è adatta anche alle pelli sensibili dei più piccini.
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Il Sapone di Marsiglia è utile anche per la pulizia dei capelli, per quelli che tendono a sporcarsi facilmente. Disciolto prima in acqua e poi posto sopra il cuoio capelluto, contrasta la forfora e la secchezza del capello rendendo loro il giusto grado di forza e lucentezza.
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Di aiuto anche a coloro che sono invasi dalle formiche o dalle tarme negli armadi: il Sapone di Marsiglia contrasta la loro avanzata. Unito all’acqua, può essere nebulizzato anche sulle foglie delle piante poiché agisce come antiparassitario.
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Con un effetto Peeling aiuta la pelle a rigenerarsi da cicatrici e smagliature.
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Gli uomini possono utilizzare il Sapone di Marsiglia anche sulla barba, come schiuma per prevenire l’irritazione da rasatura.
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Può sembrare strano, ma il Sapone di Marsiglia sostituisce efficacemente il dentifricio: la soda ha la proprietà di rendere i denti più bianchi.
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Per donare un tocco di freschezza negli armadi, puoi usare scaglie di Sapone di Marsiglia con l’aggiunta di qualche goccia di olio essenziale a tua scelta: versane qualche goccia su un batuffolo di cotone e poi chiudi il tutto in un sacchettino riponendolo nell’armadio.
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Rimanendo all’interno della vostra camera da letto, se i cassetti dei vostri armadi sono difficili a chiudersi, passa sulla superficie il Sapone di Marsiglia!
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Oltre alla cura del corpo, il Sapone di Marsiglia è un ottimo detergente per i pavimenti in gres, parquet e legno; in cucina puoi strofinarlo sui pensili e sulle piastrelle.
Il Sapone di Marsiglia può esser acquistato in scaglie o liquido, puro o profumato con oli essenziali.
Oltre al sapone di Marsiglia
Il Sapone di Marsiglia deve la sua esistenza al sapone d’Aleppo (dal nome della città siriana). Furono i crociati a portare in Occidente i primi saponi prodotti al mondo. La differenza tra il sapone di Aleppo e il Sapone di Marsiglia è l’aggiunta di olio d’alloro nel primo.
Un altro sapone naturale è il sapone di Nablus. Originario della città di Nablus (da cui prende il nome), in Palestina, è prodotto con olio d’oliva puro, di prima spremitura con una tecnica antichissima, tramandata di generazione in generazione.
Purtroppo a causa delle guerra civile e della modernità, molti saponifici sono stati chiusi, ma quelli che resistono conservano immutata la tradizione antica, tramandata da generazione in generazione, a partire dagli antichi maestri saponai.
Data di Pubblicazione: 6 luglio 2023