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Introduzione a Plutone
Plutone è il terzo dei pianeti transpersonali e per lungo tempo è stato l'ultimo pianeta conosciuto del nostro sistema solare, il più lontano dal Sole e in un certo qual modo il più particolare, visto che se da un lato è molto piccolo, dall'altro è il più grande dei pianeti cosiddetti “nani” e ha una massa notevole.
Nel 2003 e nel 2005 sono stati scoperti altri due corpi celesti, Sedna ed Eris, che sono più grandi e più lontani di Plutone, e adesso gli astrologi dovranno valutarne in modo molto accurato i simboli: questi pianeti indicano infatti che dall'inconscio collettivo sta emergendo qualcosa di totalmente nuovo e finora impensabile, e dunque l'umanità si troverà dotata di nuove potenzialità che andranno via via scoperte e integrate.
Inoltre, dato che si è sempre ipotizzato che i pianeti dovessero essere dodici, Sedna ed Eris potrebbero riempire le due lacune esistenti nello Zodiaco, completando il pantheon astrologico di un sistema che si basa sul numero dodici: dodici segni, dodici case e di conseguenza dodici pianeti.
Al pari di Urano e Nettuno, ma in modo ancora più incisivo, anche Plutone segna intere generazioni e dunque deve essere considerato a tutti gli effetti un pianeta collettivo, che simboleggia le spinte, le motivazioni e la creatività che le generazioni stesse sono chiamate a mettere in campo.
Ѐ un archetipo oltremodo interessante perché, pur essendo generazionale, ha un impatto molto forte sugli individui: simboleggia infatti quella parte della natura umana che ci ricorda la nostra provenienza dal regno animale, da cui ereditiamo non solo gli istinti e le pulsioni, ma anche - e soprattutto - ciò che serve alla pura sopravvivenza.
Come Nettuno, anche Plutone fu dapprima “scoperto” in base a calcoli matematici nel 1915 dall'astronomo Percival solamente nel 1930 da parte di Clyde Tombaugh.
Questo pianeta ha un'orbita incredibilmente ellittica (come del resto ce l'ha anche Eris, che potrebbe essere il suo opposto e complementare) e ciò indica che percorre una parte dello Zodiaco in modo veloce, ovvero in ottant'anni, mentre l'altra la percorre in tempi più lenti, ossia in centosessantaquattro anni: il suo passaggio più celere lo fa nel segno dello Scorpione, mentre quello più lungo nel segno del Toro.
Ѐ inclinato rispetto al piano orbitale degli altri pianeti ed è molto piccolo e scuro: è per questo che in astrologia simboleggia un potere molto condensato e concentrato, al punto da essere appena percepibile; anche la sua luce è densa.
Nel tempo Plutone ha suscitato profonde diatribe nel mondo astronomico, sia per la sua classificazione come pianeta, messa in discussione a partire dal 1992 a causa sia della scoperta di altri corpi celesti di massa e grandezza simile, se non superiore, sia per il fatto che la sua orbita entra per un tratto nell'orbita di Nettuno.
Lo si è perfino collocato all'interno della fascia di Kui-per, insieme ad altri pianeti nani e ai piccoli corpi ghiacciati noti come “Centauri”, una collocazione che lo pone al confine, se non proprio al di fuori nel nostro sistema solare.
Nel 2006 l'Unione Astronomica Internazionale ha riclassificato Plutone come pianeta nano, ma ciò non ha posto fine al dibattito, che continua ancora oggi e vanta numerosi sostenitori di una sua riabilitazione a pianeta a tutti gli effetti.
Sul piano simbolico, tutto ciò rappresenta quanto questo archetipo non sia facile da comprendere e integrare, così come lo sforzo per cercare di rimuoverlo, nell'illusorio tentativo di limitare la responsabilità derivante dal considerarlo una parte della psiche individuale e collettiva.
Le lune di Plutone
Plutone ha cinque lune: Stige, Notte, Cerbero, Idra e Caronte, che è la sua principale. Con quest'ultima (che pure ha un diametro inferiore di circa la metà) forma un sistema binario, o pianeta doppio, poiché il baricentro del sistema si trova al di fuori di entrambi.
Come sappiamo, i nomi che vengono dati ai corpi celesti sono sempre oltremodo significativi, anche in considerazione del fatto che gli astronomi non hanno una grande stima per gli astrologi; ciò è ancora più vero nel caso della luna principale di Plutone, il cui nome è più che interessante: Plutone era infatti il dio degli Inferi e Caronte il traghettatore che, in cambio di una moneta d'argento, portava i viaggiatori al di là dello Stige, ovvero nel regno dei morti.
La mitologia ci ricorda infatti che non si poteva entrare gratuitamente nel regno di Ade-Plutone ma occorreva sempre pagare un prezzo.
Il mito di Ade
Ade era una divinità potente e temuta, e veniva considerato il dio dei tesori nascosti nel mondo sotterraneo, un mondo dove, insieme alle tante ricchezze, stazionavano le anime dei defunti.
Anche la scoperta di Plutone, come già era accaduto per Urano e Nettuno, è stata messa in relazione con i particolari eventi che avvennero sincronicisticamente. La sua scoperta è legata al periodo dei grandi dittatori che manipolarono le masse con la loro propaganda: in particolare Stalin, Mao Tse-Tung, Franco, Hitler e Mussolini.
Fu Proprio nel 1930 che Stalin inizio le sue famose “purghe” contro i sostenitori di Trotsky, e nel 1934 che Mao iniziò quella “lunga marcia” nella quale morirono circa 100.000 persone (per non parlare dei morti che queste dittature provocarono attraverso la Seconda guerra mondiale).
Ora, il termine purgare risulta estremamente simbolico: fa pensare a qualcosa che debba comunque macerare prima di essere espulso in modo doloroso, anche se la finalità è quella di operare una trasformazione.
Senza dubbio è uno dei simboli più potenti di questo pianeta. Plutone, del resto, si caratterizza proprio per l'intensità delle sue manifestazioni: ciò che accadde in quegli anni fu di una potenza distruttiva inaudita rispetto ai periodi precedenti, così come estremamente potente fu la successiva rigenerazione.
Il pianeta fu scoperto subito dopo il clamoroso crollo della borsa di Wall Street che, preceduto da un periodo di grande boom economico, consegnò il mondo alla più grande crisi economica della modernità.
Data di Pubblicazione: 27 settembre 2024