Qual è lo scopo di ogni essere umano? A cosa serve il lavoro su di sé? Come la personalità comunica? Scoprilo leggendo l'anteprima del libro di Christian Oliva.

Qual è lo scopo di ogni essere umano?

Lo scopo che accomuna ogni essere umano è quello dell’autorealizzazione, quindi realizzare che c'è un Sé, non soltanto un ego che ha i suoi bisogni, le sue passioni, le sue simpatie e le sue antipatie, ma anche un Sé che si trova più all’interno ed è ciò che realmente siamo.

Come dice l’alchimia, e come dice anche la psicologia di un certo livello, l’essere umano ha la possibilità di trasformarsi e di realizzare il proprio Sé interiore. Questa stessa realizzazione porta l’essere umano alla pace interiore e ad una centratura interiore molto particolare, lo porta ad essere un individuo illuminato e a capire ciò che realmente è.

Noi ci presentiamo davanti alla società con delle maschere, le quali nascondono ciò che realmente siamo, a volte in modo conscio altre volte in modo inconscio. Queste maschere ci impediscono di comunicare in modo chiaro e veritiero con chiunque, con i genitori, con i parenti, con il partner, con gli amici e così via.

Quindi non siamo noi a comunicare con chi abbiamo davanti, non comunichiamo mai, è l’insieme delle nostre maschere e quindi la nostra personalità a farlo. La personalità comunica, noi non lo facciamo.

Essa è fatta di fisico, emotivo e mentale, infatti essa viene anche chiamata apparato psico-fisico; noi siamo un Sé, un'anima, che risiede in un apparato psico-fisico.

La personalità comunica

Questa macchina biologica (in alchimia l’apparato psico-fisico viene chiamato macchina biologica) reagisce a stimoli esterni il cui scopo è sopravvivere, vuole sopravvivere il più a lungo possibile in qualunque situazione, sul lavoro, nel rapporto di coppia e così via; essa vuole sopravvivere ovunque e il più possibile.

Cerca sempre di prevalere sull’altro, utilizzando due modalità di sopravvivenza: la fuga o l’aggressione; questa è la missione della macchina biologica ed è una missione totalmente incosciente. La macchina in sé è incosciente e lo è rispetto al nostro Sé, alla nostra vera essenza, la nostra parte interiore.

La nostra essenza, la vera parte di noi, la nostra parte interiore non si occupa della sopravvivenza, non gliene frega niente della sopravvivenza perché lei è immortale.

Mentre l'apparato psicofisico è costretto a lottare per la sopravvivenza per tutta la vita, quest'altra parte di noi, ciò che realmente siamo, non lotta per sopravvivere perché è immortale, non è costretta a farlo, anzi, la nostra vera essenza lotta per evolvere, una lotta di ottava superiore.

Per la personalità il mondo è una grande giungla, dove sopravvive il più forte e dove bisogna prevalere sugli altri; essa quando nasce è costretta a lottare dall’inizio alla fine.

Questo sarebbe il modo di ragionare della personalità, però fortunatamente non c'è solo lei, c'è un’altra parte che è diversa dalla personalità, la quale ogni tanto si fa sentire e che ragiona in un altro modo, sente il mondo in un altro modo, vede il mondo in un altro modo e vede che gli altri sono tutti al suo interno; la nostra grande parte interiore percepisce gli altri dentro di sé, quindi percepisce l'Unità e non ha bisogno di sopravvivere.

Attraverso un vero e proprio lavoro su di sé, si può arrivare a risvegliare l’anima, colei che non percepisce più il mondo come lo percepiva la personalità.

A cosa serve il lavoro su di sé?

Principalmente il lavoro su di sé è l’arte messa a disposizione di chi vuole realmente trasformare il suo interno. Il lavoro su di sé è per chi sente di possedere un certo grado di volontà, sicurezza e coraggio e serve per la propria trasformazione interiore, per riuscire a vedere la bellezza in ogni cosa presente nel mondo, per non divenire uno schiavo nelle mani del mondo ed è il vero e unico Lavoro che dovrebbe occupare la maggior parte del tempo di ognuno di noi, se non tutto.

Il Lavoro su di sé è ciò che rende un individuo un vero e grande mago-alchimista che lo porta verso l’elevazione.

L'individuo trasmuta il proprio interno e come conseguenza di tale trasmutazione l’esterno è costretto a cambiare dinanzi ad egli; colui che intraprende la via del lavoro su di sé è pronto a vincere il mondo e non a vincere nel mondo.

Noi, di solito, cerchiamo di vincere nel mondo, quindi ognuno cerca di cambiare ogni cosa situata all’esterno di sé, mentre, con il lavoro su di sé, si vince il mondo, quindi si va ad operare una trasmutazione interiore; io opero una trasmutazione alchemica all’interno di me, vinco me stesso e di conseguenza vinco il mondo.

Osservare ciò che dite e osservare ciò che gli altri dicono è un buon punto di partenza; ognuno parla di sé, ognuno parla di se stesso e delle sue esperienze anche quando sembra che dica la cosa più neutra di questo mondo.

La nostra mente lavora così ed è interessante osservare ciò che riesce a fare. Quando ciò che sta succedendo non è chiaro la mente trova un modo per poter giustificare ciò che accade; quindi inizia ad osservare la tua mente e nota come riesce in varie situazioni (quasi sempre) a trovare scorciatoie per dare una giustificazione a ciò che è accaduto.

Data di Pubblicazione: 16 novembre 2023