ALIMENTAZIONE   |   Tempo di Lettura: 8 min

Scopri Come Bruciare le Calorie Conoscendo il Tuo Corpo e il Metabolismo

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Anteprima del libro "Il Programma Kickstart" di Neal D. Barnard

Come descriveresti il tuo metabolismo?

Pensi di poter mangiare tutto quello che vuoi e bruciare le calorie con facilità? Oppure credi che il solo pensiero di mangiare qualcosa ti faccia ingrassare?

E se accelerassi il metabolismo, così da trasformare ciò che mangi in energia, anziché accumularlo sotto forma di grasso? Sarebbe comodo, no?

Alcuni sostengono che per raggiungere questo risultato si debba fare molto esercizio fisico. Dalle nostre ricerche, invece, emerge che si può ottenere con la semplice alimentazione. Scegliendo i cibi giusti, puoi riprogrammare le cellule affinché accelerino il metabolismo dopo ogni pasto.

Nelle prossime pagine, ti spiegherò come lo abbiamo dimostrato e come potrai farlo anche tu senza difficoltà.

La combustione dei grassi

Immagina una stufa a legna. Se ci butti dentro qualche ramoscello, otterrai una fiammella. Se invece aggiungerai legni più grossi, la fiamma sarà più vivace.

Oppure, immagina un’automobile. Se nel serbatoio metti un goccio di benzina, potrai percorrere al massimo un paio di chilometri. Se invece fai il pieno, farai molta strada.

Anche il tuo organismo ha bisogno di carburante. Certo, non di legna o di benzina; usa principalmente glucosio per muoversi, mantenere costante la temperatura corporea e fare funzionare gli organi.

In realtà, è uno zucchero naturale e proviene dal cibo. Lo trovi in alimenti amidacei, come pane, riso, legumi, patate e pasta, ma he nella frutta, come mele, banane, pesche, pere e via dicendo, durante la digestione, dai cibi che hai ingerito passa nella circolazione sanguigna e poi nei tessuti.

Il metabolismo è il processo attraverso cui il carburante si sforma in energia. Se hai un «metabolismo veloce», ogni tua cellula è un piccolo «inferno». Bruci calorie minuto dopo minuto. Più rapido è il metabolismo, più veloce è la combustione delle calorie e meno grassi accumuli.

Come cambia il tuo metabolismo

Basta osservare le persone che ti stanno accanto, per capire quanto sia veloce il loro metabolismo. Se però fossi un volontario in uno dei nostri studi, abbiamo misurato il metabolismo di un gruppo di anziani con problemi cronici di peso. Abbiamo chiesto loro di mangiare in maniera diversa nelle settimane successive? Nello specifico, li abbiamo invitati a consumare solo pasti vegetali I e a limitare l’uso di oli, cioè la dieta che ho presentato nel capitolo precedente. Abbiamo fornito ai partecipanti ricette come quelle che trovi nel libro.

In un secondo tempo, abbiamo invitato tutti a tornare in laboratorio, dove abbiamo testato di nuovo i valori del metabolismo.

Si sono stesi sul lettino e hanno respirato nella calotta. Abbiamo riscontrato che non solo la velocità di combustione aveva subito un’impennata dopo il pasto, ma che l’accelerazione della combustione era decisamente più elevata rispetto all’inizio.

In altre parole, anche se tutti incrementiamo leggermente la combustione dopo mangiato, qualcosa nel loro particolare piano alimentare li aveva resi particolarmente reattivi, quindi il loro organismo bruciava calorie ancora più rapidamente. Erano le stesse persone, nella stessa stanza, coricate sullo stesso lettino. Avevamo somministrato loro lo stesso pasto per il test. Però il ritmo della termogenesi postprandiale era più elevato. È stato come aumentare il fuoco sul fornello da medio ad alto. Trasformavano più cibo in energia, invece di accumularlo sotto forma di grasso.

In media, nelle tre ore successive al pasto, abbiamo riscontrato un’accelerazione del 16% della combustione delle calorie. Un cambiamento modesto, se consideriamo i pasti singolarmente. Ma se riesci a bruciare calorie con più velocità per tre ore dopo colazione, pranzo e cena, il totale è significativamente superiore.

Immagina di programmare il motore dell’automobile affinché giri più rapido per qualche ora, più volte al giorno. Nel tempo, bruceresti molta più benzina. Se anche le cellule del tuo corpo vanno «su di giri», questo vantaggio ti permetterà di perdere il peso in eccesso.

Il segreto nelle tue cellule

Com’è possibile? Come possono gli alimenti accelerare il metabolismo?

I cambiamenti dietetici dei partecipanti alla nostra ricerca avevano provocato un cambiamento fondamentale nel loro organismo, riprogrammando le cellule a estrarre zucchero dal sangue più rapidamente, per poi poterlo bruciare.

Ecco come avviene il processo: di solito, l’ormone insulina cagna» lo zucchero e le proteine dal sangue alle cellule. Se accorpi strumenti fai arrivare i cibi alle cellule con rapidità, essi possono convertiti in energia velocemente. Ma la capacità dell'insulina è di asportare quei nutrienti nelle cellule dipende da quanto grasso accumulato all’interno della cellula.

Se con un microscopio molto potente potessi scrutare dentro le cellule muscolari, vedresti cose che potrebbero allarmarti: i grassi provenienti dagli alimenti formano minuscole goccioline che servono a far galleggiare all’interno. In piccole quantità, rientrano nella normalità; tutti ne abbiamo. Però, se in eccesso, interferiscono con l’attività dell’insulina di trasportare il glucosio dentro le cellule.

Per intenderci, si tratta di goccioline di grasso all’interno delle cellule muscolari. Non è uno strato di grasso attorno alla vita o ai fianchi. Queste particelle microscopiche di grasso si annidano dentro ogni cellula del tuo organismo. Gli scienziati le definiscono lipidi intramiocellulari.

Per fare un paragone, immagina una gomma da masticare in una serratura. Se un mascalzone mettesse un chewing-gum nella serratura della porta di casa tua, la chiave avrebbe qualche difficoltà a entrare. L’insulina è come quella chiave: se hai un’infinità di goccioline di grasso annidate nelle cellule muscolari, la «chiave» (insulina) ha problemi ad aprire la membrana cellulare per permettere al glucosio di entrare. In questo caso, non può essere trasformato in energia. Per alcune persone, è ancora peggio: l'accumulo di grassi dentro le cellule porta a una grave insulino resistenza e alla fine al diabete di tipo 2.

Le particelle di grasso incriminate provengono dai cibi che mangi. Esaminiamo un pasto ad alto contenuto di grassi: potrebbe cominciare con un’insalata imbevuta di un condimento unto, seguita da spaghetti al sugo di carne, con formaggio e anelli di cipolla fritti. Tutti questi alimenti contengono molti grassi che vanno a finire nelle tue cellule, compromettendo la combustione postprandiale delle calorie.

Forse sarebbe stato più saggio condire l’insalata con un condimento senza grassi oppure con acidulato di umeboshi, e gli spaghetti con un sugo di pomodoro e funghi tagliati grossolanamente. Anziché gli anelli di cipolla, avremmo potuto cuocere asparagi a vapore. In questo modo, avremmo diminuito notevolmente l'apporto di grassi.

Di norma, le cellule sono in grado di bruciare parte dei grassi ingeriti. Al suo interno, ognuna ha minuscole particelle, chiamate mitocondri, ossia piccole fornaci che fanno del loro meglio per metabolizzare i grassi. Però, quando ne ingerisci troppi, non funzionano più bene.

Alcuni scienziati di Baton Rouge, in Louisiana, hanno chiesto a 10 uomini in salute di consumare più grassi del normale - circa la metà delle loro calorie proveniva da grassi, mentre in generale i lipidi rappresentavano solo un terzo dell’apporto calorico totale. Dopo tre giorni di cibi grassi, i ricercatori hanno estratto un campione dalle cellule muscolari di ogni individuo, per esaminarlo a fondo. Ne risultò che le cellule non funzionavano più normalmente. I cibi grassi avevano spento in parte i geni che producono i mitocondri. In altre parole, i pasti grassi non avevano solo aggiunto altri lipidi alle cellule, ma avevano anche ridotto il numero di «fornaci» (mitocondri) nelle cellule. Di conseguenza, la combustione dei grassi risultava più difficile.

Ciò significa che è meglio avere cellule pulite, che non contengano troppi grassi, perché una cellula pulita può assorbire glucosio e convertirlo in energia. Invece, gli alimenti grassi possono accumulare lipidi nelle cellule, che funzionano come la gomma da masticare nella serratura. In questo caso, il glucosio fatica a penetrare, il metabolismo ne risente ed è come se l’organismo volesse trattenere i grassi a tutti i costi. Con meno mitocondri che si occupano di «bruciare», i lipidi continuano ad accumularsi nelle cellule e la normale termogenesi postprandiale non avviene più.

Questo testo è estratto dal libro "Il Programma Kickstart".

Data di Pubblicazione: 10 maggio 2018

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