EDUCAZIONE E FAMIGLIA   |   Tempo di Lettura: 7 min

Sei Pronto alla Rivoluzione?

Sei Pronto alla Rivoluzione? - Nicolò Govoni - Speciale

Segui Nicolò in una ricerca senza precedenti e infrangi ora i falsi miti sulla società e il futuro. Il mondo sta migliorando e tu puoi fare la differenza.

"Il mondo non si può cambiare" e altri falsi miti

Ecco una verità piuttosto sovversiva: il mondo sta migliorando. Se la tua prima reazione è storcere il naso e chiudere questo libro, è perché sei stato condizionato a credere che stia andando tutto a rotoli e che tu non possa fare nulla per impedirlo.

Perché, ti chiedi? Semplice: perché vende. Ebbene sì, l'insoddisfazione vende. Viviamo in una società congegnata per creare insoddisfazione. La contentezza, semplicemente, non produce.

Se fossi soddisfatto di ciò che hai, desidereresti forse avere di più? Come si fa a vendere vestiti costosi? Si fanno sentire le persone inadeguate. Come si fa a promuovere vacanze esclusive? Si costruiscono città disumane.

Come si fa a raccattare voti? Si semina divisione sociale. Come si fa a rendere necessari più farmaci? Si avvelena il cibo. Come si fa a reclutare soldati? Si inventano nemici. Come si fa a controllare un popolo? Si instilla la paura del nuovo, del diverso, dell'altro.

Soprattutto, come si fa a causare immobilità? Si innesta l'indifferenza. Ciononostante, il mondo sta diventando un luogo migliore, e questo è un dato di fatto. Le statistiche parlano chiaro.

L'esperienza ancora di più. Ho trascorso l'ultimo decennio costruendo scuole di eccellenza per i bambini più vulnerabili del pianeta tra Siria, Kenya, Grecia, Yemen, Colombia, India e Repubblica Democratica del Congo.

Si può presumere che quel che ho visto mi abbia derubato della speranza in un futuro migliore. Tutt'altro. E sperimentando la realtà direttamente, e non filtrata da arringhe politiche e sensazionalismi giornalistici, che mi sono convinto del contrario: un futuro migliore non solo è possibile, ma si sta già concretizzando. E ognuno di noi può farne parte.

Non ci credi? Allaccia la cintura: tutto ciò che pensi di sapere sulla società che ti circonda e sulla stessa natura umana è falso.

 

Nuovo Inizio

 

Povertà

Questo è senz'altro uno dei traguardi più notevoli dell'era contemporanea, se non il più significativo in assoluto.

Duecento anni fa, l'85% della popolazione mondiale viveva in uno stato di povertà estrema. Settant'anni fa, la percentuale è scesa al 50%. Trent'anni fa, al 36%. Oggi abbiamo raggiunto il minimo storico: 9,2%.

E, sebbene l'obiettivo di una totale eradicazione della povertà estrema sia ancora lontano - oltre 700 milioni di persone vivono oggi con un reddito giornaliero inferiore ai 2,15 dollari e quasi 22.000 bambini muoiono ogni giorno per cause riconducibili all'indigenza -, il progresso è innegabile.

Quel che rende questi numeri ancor più incredibili è il fatto che la popolazione mondiale, negli ultimi due secoli, sia aumentata di sette volte, fenomeno che avrebbe potuto determinare un incremento esponenziale della povertà. Tuttavia, ciò non si è verificato.

Perché? Perché tra i due elementi non vi è correlazione, nonostante ci sia stato insegnato altrimenti. La nostra percezione della realtà, infatti, si basa su un mito tra i più persistenti e pericolosi degli ultimi secoli: quello che associa il sovrappopolamento alla reperibilità delle risorse.

Ѐ solo uno dei tanti che andremo a sfatare in questo libro.

 

Unione

 

Diritti dei bambini

Considerevoli passi avanti si sono fatti anche nel campo dei diritti dell'infanzia. Insieme alla povertà, il tasso di mortalità infantile è ai minimi storici. Nonostante l'incremento della popolazione mondiale, negli ultimi trent'anni la mortalità tra i bambini al di sotto dei 5 anni si è dimezzata, da 12 milioni all'inizio degli anni Novanta a 5 milioni oggi. E questa è la cifra globale.

In India, nello stesso arco di tempo, la mortalità infantile è crollata del 69%, in Cina dell'83%. Percentuali simili si riscontrano nel crollo dell'incidenza del lavoro minorile, diminuito del 40% dal 2000 al 2016.

Questo è in gran parte un diretto risultato degli sforzi fatti per garantire l'accesso all'istruzione. Nel 2000, infatti, si stimava che i bambini descolarizzati superassero i 400 milioni a livello globale. Oggi se ne contano 240 milioni.

Si tratta comunque di un numero inaccettabile - tanto più perché altri 400 milioni di studenti, pur avendo accesso a un'istruzione di base, restano comunque analfabeti -, ma non possiamo trascurare che si tratti in ogni caso di un grande traguardo.

In più, pochissimi sanno che dal 2007, per la prima volta nella storia dell'umanità, un numero più elevato di bambine che di bambini ha la possibilità di andare a scuola.

 

Un mondo migliore

 

Conflitti e violenza

Quella secondo cui vivremmo nel periodo più pacifico della storia è un'affermazione che può sembrare, nel migliore dei casi, assurda, e nel peggiore oscena. Eppure è così. Nonostante i recenti picchi di mortalità nei conflitti in Yemen, Ucraina, Siria, Palestina ed Etiopia, per menzionarne alcuni, il ventunesimo secolo resta il più sicuro di sempre.

Difficile crederci? Di nuovo, c'è un motivo preciso per cui ci risulta così arduo accettarlo. E ci arriviamo. Per ora, ecco le prove: durante la Seconda guerra mondiale, il numero di morti per causa violenta era pari a 300 ogni 100.000 persone decedute.

Durante la guerra di Corea, a 30 ogni 100.000. Durante la guerra in Vietnam, a 10 ogni 100.000. Nel ventunesimo secolo, in media, parliamo di una morte violenta ogni 100.000. Sebbene il numero di conflitti armati durante gli ultimi trent'anni sia cresciuto, le morti causate da essi sono diminuite in modo considerevole, perché generalmente si tratta di guerre meno intense e più brevi.

Se vogliamo una prospettiva più ampia e ragioniamo per secoli, mentre nel Medioevo le morti violente in Europa e Asia ammontavano a circa il 12% del totale, negli ultimi cento anni sono scese all'1,3%, e questo dato include ben due guerre mondiali.

Povertà, diritti umani e conflitti sono solo alcune delle aree in cui l'umanità ha fatto passi da gigante negli ultimi anni. La maggioranza della popolazione mondiale vive in uno stato di benessere e sicurezza senza precedenti nella storia della nostra specie, eppure quella stessa maggioranza - il 71%, per l'esattezza, rivela uno studio condotto dalla società di ricerca e analisi di mercato britannica YouGov - si rifiuta di crederci.

 

Fare la Differenza

 

Un manuale per cambiare concretamente il mondo

Perché? Perché bramiamo credere che le cose vadano di male in peggio? Esistono diverse possibili cause.

Una è il paradosso di Easterlin, un fenomeno che riguarda il rapporto tra reddito e felicità. Mentre si rileva che un individuo che vive in un Paese ad alto reddito sia generalmente più felice della sua controparte in un Paese a reddito inferiore, il paradosso dimostra che questo non dipende tanto dal livello di ricchezza in sé e per sé, quanto dalla percezione del tenore di vita medio.

In sostanza, più è alto il tenore di vita della collettività, più cresce anche il livello di aspettative dell'individuo, il che causa un azzeramento periodico del suo livello di soddisfazione. Insomma, più progrediamo, più siamo inclini a dare quel progresso per scontato.

Ad avvalorare questa ipotesi si aggiunge un secondo fenomeno, detto in psicologiabias della negatività”, una distorsione cognitiva che indica una tendenza a registrare gli eventi negativi con maggiore enfasi rispetto a quelli positivi.

(...)

Quello che hai tra le mani è un manuale per cambiare concretamente il mondo, a partire da come, il mondo, lo vediamo. Ѐ una guida per chi vuole davvero sporcarsi le mani. Mettersi in gioco.

Un decalogo su ciò che non va e su come correggere il tiro. Attraverso dieci passi pratici, basati sull'esperienza di Still I Rise e illustrati dalle testimonianze e dalle fotografie dei nostri studenti, ti accompagnerò in un viaggio ai quattro angoli del globo e ti dimostrerò non solo che cambiare il mondo è possibile, ma soprattutto che, per riuscirci, si deve partire dalla porta di casa propria.

Questo non è un libro per missionari dal cuore tenero. Ѐ un libro per chi è stanco di ciò che non va e vuole fare la sua parte, piccola o grande che sia. Questo è un libro per rivoluzionari.

La domanda è: sei pronto alla rivoluzione?

 

Possiamo Farcela

Data di Pubblicazione: 7 novembre 2024

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