SELF-HELP E PSICOLOGIA

Sette caratteristiche per ottenere risultati positivi

Esci dalla tua Zona di Comfort - Emma Mardlin - Speciale

Vinci le tue paure, sviluppa un atteggiamento mentale inarrestabile e ottieni ciò che desideri, leggendo l'anteprima del nuovo libro di Emma Mardlin.

Sette caratteristiche per ottenere risultati positivi

I sette principi che seguono vi aiuteranno a concentrarvi sul raggiungimenti dei risultati che desiderate.

1. Consapevolezza che è la nostra realtà interiore a determinare i risultati esteriori

  • Se il nostro modo di pensare è negativo, pieno di paure o costantemente cinico, nel mondo esterno otterremo risultati che sono in linea con questo modo di pensare. Ad esempio, se siamo paurosi eviteremo di fare certe cose e di conseguenza non andremo avanti. Allo stesso modo, se nel profondo siete negativi nei confronti di qualcosa, è improbabile che possiate ottenere risultati positivi al riguardo.
  • Scegliete di costruirvi una realtà interiore positiva (le storie che raccontate a voi stessi e il modo in cui immaginate che andranno le cose: come le percepite e le vedete, e di conseguenza il vostro modo di pensare e sentire riguardo alla vita); così facendo la vostra realtà esteriore (il mondo esterno) cambierà di conseguenza. Troverete maggiori informazioni su questo punto al Capitolo otto.
  • In sintesi, si tratta di comprendere che invece di limitarvi a reagire al mondo esterno e permettergli di determinare il vostro stato interiore e tutta la vostra vita, potete assumere voi il controllo.
  • L'idea è molto stimolante, e più riuscite ad apprezzarla e applicarla, migliori saranno i risultati che otterrete, perché sperimenterete cambiamenti positivi, come spiegherò meglio nei Capitoli sei e otto.

 

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2. Ottica positiva e "periodo refrattario" limitato

Nella vita incontreremo sempre difficoltà e ovviamente anche un sacco di ostacoli che ci pongono delle sfide, ma nella frase fatta “Quello che non ti uccide ti rende più forte” c'è molto di vero, o quantomeno può esserci se avete la mentalità giusta e vi abituate a guardare le cose in modo diverso.

In parole povere, anche se di tanto in tanto tutti noi sentiamo il bisogno di esprimere le emozioni negative, più in fretta riusciamo a farlo, a lasciarle andare e poi scegliere un approccio più filosofico, meglio è!

Infatti, più a lungo manifestiamo emozioni negative lasciando che inaspriscano dentro di noi, maggiori danni ci causano, sia a livello fisico che mentale: il lasso di tempo in cui questo accade viene definito “periodo refrattario” e più riusciamo a limitarlo, meglio è.

Come? Ad esempio lasciando tranquillamente uscire le emozioni negative (che si tratti di fare un bel pianto o di gridare, inveire, brontolare ecc.) per poi considerarle solo un'esperienza” e trarne lezioni positive.

Se concepiamo tutto ciò che viviamo come un'“esperienza” invece di collegarvi emozioni negative, riusciremo a conservare un punto di vista positivo, tanto che le esperienze presto diventeranno ricordi privi di carica emotiva e, con il tempo, fonte di saggezza.

Più manteniamo un'ottica positiva e ci rendiamo conto che ogni cosa (che al momento ci appaia bella, brutta o irrilevante) ci capita affinché possiamo imparare e proseguire sul nostro cammino, più positività attireremo verso di noi. Ciò accade in virtù del principio fisico dell'attrazione dei simili”, chiamato anche “legge dell’attrazione”.

Per saperne di più, troverete ai Capitoli quattro e sei numerose risorse e idee da applicare, in particolare lo strumento della “ristrutturazione cognitiva”, che permette di vedere le cose diversamente.

Il pensiero positivo non è superficiale come potrebbe sembrare: non si tratta, come spesso si crede erroneamente, di “essere positivi, così tutto andrà bene”, In realtà consiste nell’allenarsi a mantenere un'ottica per lo più positiva, restando al contempo consapevoli di tutto ciò che accade intorno a noi.

In maniera pressoché letterale, otteniamo ciò su cui ci concentriamo e vediamo quello che vogliamo vedere, anche davanti a una stessa cosa: ad esempio, un fratello e una sorella che da bambini hanno vissuto lo stesso evento possono averne ricordi molto diversi semplicemente a causa dell'esperienza e dell’emozione che vi collegano.

Per rendere questo concetto con una buona metafora, possiamo usare l’immagine sotto, in cui si vede l'angolo di un palazzo: guardatela bene.

A seconda del punto sul quale vi concentrate, che si tratti della metà inferiore o superiore, vedrete una prospettiva diversa. Coprite la parte superiore della foto con la mano e guardatela; poi coprite quella inferiore e osservatela di nuovo.

Sono completamente diverse, vero? Ma ovviamente è sempre la stessa immagine! Il punto è che la vedete dalla prospettiva su cui concentrate l’attenzione, da quella che decidete di assumere. Quindi chiedetevi: se una di queste due metà fosse positiva e l’altra negativa, su quale vorreste concentravi? Qualunque sia la vostra scelta, vedrete, e produrrete, un risultato diverso da quello che avreste avuto scegliendo l’altra metà.

 

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3. Conoscere e percepire a fondo il risultato voluto

  • Perché fate ciò che fate?
  • Quali sono il vostro scopo ultimo e la vostra intenzione?
  • Che cosa volete realizzare, qual è di preciso il vostro obiettivo?
  • Vi state concentrando su ciò che volete invece che su ciò che non volete?
  • Su cosa vi concentrate per la maggior parte del tempo?
  • E quello che volete? Siete concentrati sui risultati che desiderate?
  • Sprecate troppo tempo a pensare e rimuginare sulle cose che non volete e che “potrebbero” andare storte?
  • Riuscite a “percepire” ciò che proverete quando avrete realizzato il vostro obiettivo e a immedesimarvi in quelle sensazioni?

4. Grande flessibilità mentale e comportamentale

  • E' un punto molto importante per riuscire a portare a termine con successo qualsiasi obiettivo (grande o piccolo): se il primo tentativo di fare qualcosa si rivelasse troppo difficile. Oppure non funzionasse dovrete essere sufficientemente flessibili con il pensiero da prendere in considerazione altre modalità e opzioni.
  • Per riuscire nel vostro intento la flessibilità mentale e comportamentale è decisiva. Stando alla mia esperienza, è questa a rendere possibile tutto, in quanto vi permette di assumere il controllo della situazione. Grazie alla flessibilità e pensando fuori dagli schemi ho sempre ottenuto (alla fine!) quello che volevo.
  • Flessibilità significa accettare raramente un no come risposta, perché di solito c'è un altro modo di superare gli ostacoli. C'è sempre più di una maniera di fare le cose, a prescindere da quanto possa apparire poco convenzionale: dobbiamo solo pensarci.
  • La vita ci mette davanti una montagna di sfide e di ostacoli, ma se siamo flessibili nel pensiero e nel comportamento, in genere riusciamo ad affrontarli senza difficoltà.
  • Un ottimo modo di farlo è utilizzare il “pensiero laterale/logico”.

 

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Cominciate ponendovi queste domande:

  • Quali sono lo scopo principale, il senso e l’intenzione di una data cosa?
  • Com'è il quadro generale?

Non appena avrete le risposte, chiedetevi:

  • Ci sono altri esempi di questa cosa, altri modi in cui posso ottenerla?

Pensate alle sfide del passato e chiedetevi se avreste potuto ottenere risultati diversi e migliori usando il pensiero e il comportamento flessibili. Quali fattori potete cambiare per far sì che una data cosa appaia migliore o più idonea?

  • Che altro potete fare al riguardo?

Appropriandovi della flessibilità diventerete spontaneamente risolutori di problemi, persone concentrate sulle soluzioni e sul risultato, invece che sul problema. Per ottenere gli esiti che volete, dovete essere disposti a cambiare modo di pensare.

Se necessario modificate anche il comportamento per adattarvi alla situazione ed eventualmente “prendere a modello” le persone giuste.

  • Fate caso al modo in cui le persone reagiscono a voi.
  • Dovete forse cambiare tattica per ottenere risultati migliori?
  • Osservate i piccoli cambiamenti che avvengono negli altri e nel mondo che vi circonda, in modo da potervi adattare e ottenere così risultati migliori.
  • Osservate i cambiamenti e abituatevi a notare che cosa funziona meglio e cosa potete modificare. Siate consapevoli anche delle vostre emozioni e del vostro comportamento: c'è qualcosa che potreste fare in modo diverso per ottenere risultati ancora migliori?

 

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5. Consapevolezza dello stato fisico e psicologico

Siate consapevoli del vostro corpo. Vedendo persone che se ne stavano ingobbite con lo sguardo basso vi è mai capitato di pensare che sprizzassero fiducia in se stesse? Probabilmente no!

In genere, il modo in cui ci presentiamo a livello fisico riflette ciò che ci accade sul piano psicologico e viceversa. Un aspetto che mostra sicurezza, ad esempio quando siamo in piedi o seduti dritti, la testa alta e le spalle aperte, vi aiuterà a provare una sensazione di fiducia e questa, come ci si può aspettare, vi permetterà di ottenere risultati migliori e attirare cose positive.

Ciò contribuirà al rilascio a livello cerebrale di sostanze chimiche che inducono benessere, le quali a loro volta vi faranno provare sensazioni fisiche di calma e benessere. Anche se non avete voglia di sorridere, fatelo: avrà un impatto positivo sul vostro umore e su quello delle persone che vi circondano.

Ho avuto un esempio sorprendente degli effetti che la nostra postura fisica può produrre sui risultati che attiriamo e sull’effetto che produciamo sugli altri quando sono andata con la mia socia a tenere un seminario sul tema del “Benessere sul posto di lavoro” per parlare di salute e miglioramento della professionalità agli insegnanti di una scuola primaria inglese. Siamo ancora alquanto sbalordite, in effetti...

Al nostro arrivo siamo state accolte (se così si può dire) da una delle insegnanti. Ha arrancato verso di noi trascinando i piedi, senza sorridere, la testa china e le spalle curve (tutto questo non era dovuto a eventuali disabilità: avevo controllato prima del seminario).

Quando ci siamo presentate e le abbiamo chiesto com'era andata la giornata, ci ha risposto in tono piatto: “Adesso che è finita, meglio”.

L'incontro con lei è avvenuto prima che vedessimo il resto dei partecipanti, i quali per lo più avevano la stessa postura e lo stesso atteggiamento: non ci potevamo credere! Il punto interessante è che il gruppo ha anche espresso verbalmente e comunicato attraverso modi e atteggiamenti una grande negatività verso ciò che avevamo da dire (tutte cose molto positive e proattive).

 

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Un'insegnante mi ha detto in faccia (con maleducazione, intenzionata a offendere): “Non credo che lei possa fermare il diabete”. Al che le ho risposto: “Se non ci crede, lei non lo fermerà di certo!”

Con questo intendevo che, qualora ne avesse sofferto, l'insegnante in questione non sarebbe mai stata capace di far regredire la malattia a causa delle sue convinzioni negative. In parole povere, diventiamo ciò che nel profondo siamo davvero convinti di diventare.

Da questo esempio si vede chiaramente che il modo di pensare, la mentalità e le convinzioni profonde, la postura fisica, i modi e la comunicazione verbale (non solo le parole, ma anche elementi quali il tono) sono tutti collegati fra loro.

Per fortuna una minoranza ristretta di quel gruppo, compresa la preside, aveva modi ottimisti: stavano seduti dritti ma rilassati, sorridevano, apparivano ben presenti e avevano un atteggiamento positivo.

Il fatto interessante è che è stato proprio questo gruppo ad aver ricavato il massimo dal seminario e grazie al nostro feedback, ai follow-up e a lunghe conversazioni, alcuni suoi componenti continuano a riportare ottimi risultati nella vita professionale e personale, nonostante le sfide che anche loro, come tutti, si trovano ad affrontare!

Quindi la fisiologia influenza in maniera significativa il modo in cui ci sentiamo, ciò che proiettiamo nel mondo e i risultati che otteniamo. Vi basti pensare a tutte le persone felici e di successo che conoscete: le vedete mai comportarsi come gli insegnanti pessimisti descritti sopra o avere la loro postura?

Allo stesso modo, essere consapevoli del nostro assetto psicologico è cruciale. Seguire la “psicologia dell'eccellenza” significa riuscire a controllare pensieri ed emozioni in modo da poter controllare e conservare lo stato interiore ed esteriore (l'umore).

Questo è importante, perché anche se sappiamo fin troppo bene che non tutti gli eventi della vita sono gioiosi e che possono succedere fatti drammatici, dobbiamo comunque conservare un atteggiamento positivo in modo da rimanere sempre pieni di risorse e ottenere il miglior risultato possibile.

Imparate a conoscere voi stessi dal punto di vista psicologico.

Quali sono le cose che vi fanno scattare, le motivazioni che vi spingono ad agire, i valori profondi che vi danno la carica? Quali storie raccontate a voi stessi e perché, che cosa accade nella vostra realtà interiore? Che cosa dovete davvero cambiare?

Conoscere le risposte a tutte queste domande vi aiuterà ad andare avanti e a ottenere ciò che desiderate, mentre leggere questo libro e metterne in pratica gli insegnamenti vi sarà utile per sviluppare una forte consapevolezza di voi ed essere determinati.

 

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6. Intraprendere azioni e mettersi alla prova

Spesso le persone hanno grandi progetti ma non fanno niente per realizzarli, e di conseguenza nella loro vita non cambia niente.

È importante provare a fare ciò che si desidera, a volte anche senza pensarci troppo. Nessuno di noi è perfetto e riesce in tutto al primo tentativo, perciò se le cose non vanno secondo i vostri piani non abbiate mai paura di tentare e ritentare.

La ricerca, la sperimentazione e il miglioramento sono meravigliosi: continuate così! Conoscerete senz'altro il proverbio “Roma non fu costruita in un giorno”: eppure, una volta costruita, è diventata una città grandiosa e ancora oggi è viva e vegeta!

7. Aprire “finestre di cambiamento”: osare essere diversi!

Solo quando osiamo essere diversi dai nostri sé abituali con le nostre solite paure, fobie, e con il bagaglio emotivo di sempre può avvenire un vero cambiamento.

Per arrivare a questo, dobbiamo dare vita a quelli che definisco “momenti importanti,” occasioni in cui ci si presenta l'opportunità di prendere decisioni diverse e comportarci in modi totalmente nuovi, attuando una transizione consapevole verso una personalità differente, inedita e senza paure, che non vede l’ora di spingersi al di là dei limiti... il vostro nuovo “voi”.

Nel fare questo apriamo quelle che chiamo “finestre di cambiamento,” cioè momenti in cui pensiamo, sentiamo e ci comportiamo in maniera diversa. Questo modifica sostanzialmente il nostro intero assetto neurologico inviando messaggi biochimici differenti dal cervello all'organismo e viceversa, il che influenza ogni cellula del nostro sistema nervoso, provocando così una potente trasformazione interiore e dando vita a un nuovo voi che otterrà risultati altrettanto nuovi.

Data di Pubblicazione: 13 ottobre 2022

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