ALIMENTAZIONE   |   Tempo di Lettura: 10 min

Stevia: la pianta dolcificante

Il dolcificante salutare, più venduto in rete, è la Stevia. Puoi trovare le foglie essiccate di Strevia, le compresse, di Stevia, le zollette di Stevia, la Stevia liquida ...tu quale preferisci?

La Stevia è una pianta erbacea perenne, con foglie pigmentate verdi dalla forma allungata e piccoli fiori bianchi; originaria delle zone montuose del Sud America, le antiche tribù del Brasile e del Paraguay la utilizzavano non solo per nutrirsi, ma anche per curarsi. 

La Stevia è una pianta dalle dimensioni contenute e di poche pretese; quello che rende, invece, è qualcosa di grandioso: un potere dolcificante, duecento volte superiore al saccarosio (lo zucchero bianco tradizionalmente usato)!

 

Una storia a lieto fine

La Stevia, o più precisamente Stevia Rebaudiana Bertoni, prende il nome dai tre scienziati che, per primi, ne esaminarono le proprietà: il botanico spagnolo Pedro Jaime Esteve, il chimico paraguaiano Ovidio Rebaudi, il botanico svizzero Moisés de Santiago Bertoni.

 P.J.Esteve, nel XVI secolo, studiò la pianta di Stevia per la prima volta; O.Rebaudi rese pubbliche, a fine Ottocento, le analisi sulle foglie e identificò gli zuccheri presenti: lo stevioside e il rebaudioside; M. Bertoni scoprì il potere non solo dolcificante, ma anche terapeutico della Stevia, osservando una tribù locale in Paraguay che se ne nutriva e usava le foglie per trattamenti medici.

Furono due chimici francesi, nei primi anni Trenta del secolo scorso che, attraverso ulteriori ricerche, riuscirono a quantificare il potere dolcificante della Stevia rispetto allo zucchero bianco. 

Se tra le tribù indigene e non tecnologiche, la stevia è utilizzata da millenni, sia per il potere dolcificante che per le sue doti curative, nel resto del mondo, purtroppo, il suo uso è stato ostacolato per moltissimo tempo.

In Italia, la coltivazione di Stevia era del tutto sconosciuta e fino a pochi anni fa, non se ne parlava affatto; in Giappone, al contrario, già dagli anni Settanta del secolo scorso, la pianta veniva utilizzata nella produzione di bibite light, caramelle, prodotti per la prima colazione.

Anche negli Stati Uniti, l’uso della pianta di Stevia è recente e la sua legalizzazione risale al 2008; in Europa, solo la Svizzera ne consentiva, già da alcuni anni prima, la commercializzazione.

L’Unione Europea ne vietava sia l’uso che il consumo, giustificando il divieto per motivi salutistici: la polemica era legata ai due principi attivi, ritenuti tossici e cancerogeni; questo appariva paradossale, visto gli studi che provavano la pericolosità, invece, degli zuccheri tradizionali. 

Perché tutto questo allora!?! Forse perché come pianta spontanea non era brevettabile e quindi non si poteva sfruttare? O forse perché, se si fosse diffuso nel campo domestico, a rimetterci sarebbero state le industrie di zucchero e le lobby chimico-farmaceutiche europee?

Con l’inizio del nuovo Millennio, il numero di persone competente e specializzato nel settore, crebbe notevolmente, dimostrando e dichiarando il beneficio della pianta; i ricorsi alle autorità competenti, tra cui l’Autorità Europea per la sicurezza alimentare, aumentarono talmente tanto, che la Commissione Europea dichiarò ufficialmente, nel 2012, la legalità dell’uso della Stevia e ne permise la libera commercializzazione (anche in Italia).

Oggi, non solo è possibile acquistare la Stevia sotto varie formulazioni disponibili, ma la si può tenere in casa e coltivare come una normale piantina di basilico.

 

Proprietà e benefici della stevia

La Stevia non solo ha un elevato potere dolcificante, ma ha anche un apporto calorico pari a zero! A cosa è dovuto? I principi attivi della Stevia, lo stevioside e il rebaudioside A, responsabili del sapore dolce della pianta e concentrati soprattutto sulle foglie, non hanno alcun potere nutrizionale, zero calorie! La stevia, al contrario dei dolcificanti di sintesi, conserva perfettamente le sue caratteristiche dolcificanti, anche se sottoposta ad alte temperature, e non subisce degradazioni: può essere utilizzata anche per i prodotti da forno o bevande calde.

Oltre ai due principi attivi, nella Stevia troviamo un alto contenuto di Sali minerali (ferro, manganese), carboidrati, vitamine, proteine

Grazie alle sue multiproprietà nutrizionali, la Stevia è apprezzata in omeopatia perché è in grado di apportare benefici al nostro organismo.

 

La Stevia combatte l’obesità

C’è chi ama le bevande non zuccherate (pochi e fortunati), c’è chi non riesce a bere neanche la spremuta di arance dolci senza una zolletta di zucchero (molti e non invidiabili). Lo zucchero, non naturale, presente nelle bibite gassate, nelle merendine, in aggiunta al caffè o ad altre bevande, nuoce alla salute dell’uomo, perché aumenta le calorie ingerite, con conseguente tendenza al sovrappeso. Sostituire lo zucchero raffinato con la Stevia significherebbe ridurre il numero di calorie giornaliere assunte e quindi il dimagrimento: 28 grammi di zucchero, equivalenti a 2 cucchiaini da caffè, apportano 50 kcal; 28 grammi di dolcificante Stevia ne apportano zero … invece di andare in palestra a smaltire, ci si può comodamente rilassare sul divano!

 

La Stevia combatte l’insorgenza delle carie

Saranno felici tutti coloro che, al solo sentir parlare di dentista, sono percorsi da un brivido lungo tutta la schiena! Ricerche scientifiche hanno dimostrato come lo stevioside riesca ad inibire lo sviluppo della placca, prevenendo la comparsa delle carie e riducendola almeno del 20%; la stevia ridurrebbe la crescita e la riproduzione di alcuni batteri, causa di carie dentarie e malattie gengivali, se fosse utilizzata come additivo alle paste dentifricie. Ergo…caramelle alla Stevia per tutti!!!

 

La Stevia alleata di chi soffre di diabete

Uno studio danese del 2000 ha dimostrato come lo stevioside ridurrebbe il livello di glicemia nel sangue, stimolando la produzione di insulina: sarebbe in grado dunque, di curare o almeno apportare sollievo a chi soffre di diabete.  

Chi soffre di diabete ha una mancata produzione dell’ormone insulinico, da parte delle cellule del pancreas, che permette di contrastare lo sviluppo del glucosio nel sangue. Il diabete, se non curato, può dar luogo a complicazioni anche gravi a carico dei reni, del sistema nervoso, cardiovascolare e neurovegetativo. I principi attivi della Stevia sembrerebbero influenzare le cellule del pancreas per la produzione di insulina e di conseguenza l’eliminazione degli eccessi di glucosio, riportando l’indice glicemico alla normalità.

 

La Stevia per la cura della pelle

La presenza dei flavonoidi nella Stevia permette di contrastare l’invecchiamento della pelle agendo sui radicali liberi: impacchi di fogli di Stevia distenderebbero la pelle intorno agli occhi riducendo le rughe e donando, al contempo, una piacevole sensazione di freschezza. Anche il liquido, derivante dalla foglia di Stevia, può essere usato per la cura della pelle: applicato come una maschera, aiuta a guarire i vari difetti del derma come l’acne. 

 

La Stevia e le sue proprietà antiacide, antibatteriche, ipotensive

Alcuni studi hanno indicato la Stevia come strumento per abbassare la pressione sanguigna negli ipertesi, senza però modificarla nei soggetti con un livello di pressione nella norma. Per le sue proprietà antiacide, la Stevia è in grado di combattere l’acidità gastrica, aiutando la corretta digestione, mentre può definirsi un ottimo antibatterico perchè aiuta le difese immunitarie a combattere raffreddori ed influenze.

 

Come usare la Stevia

La Stevia può essere acquistata nei negozi on-line, nelle erboristerie, nei negozi specializzati. 

Puoi trovare la pianta, le foglie fresche e quelle essiccate (20/30 volte più dolci dello zucchero), l’estratto in polvere (200/300 volte più dolce dello zucchero), concentrato liquido da estrazione acquosa e /o idroalcolica (circa 70 volte più dolce dello zucchero). 

Coltivare la pianta di Stevia non richiede il pollice verde da giardiniere! Cresce sia all’aperto, in un luogo soleggiato e riparato, che in casa, in una zona ben illuminata. Bisogna innaffiarla spesso, avendo cura che non si formino i ristagni d’acqua che potrebbero danneggiare le radici. E’ Più difficile far crescere la piantina partendo dai semi, per questo, in vendita, ci sono le talee (frammento della pianta appositamente tagliato per aumentare la probabilità di sviluppo della stessa).

Dalla pianta si possono staccare le foglie fresche e mangiarle direttamente “a crudo”: rilasciano un piacevole sapore in bocca e riducono il senso di fame di chi consuma snack solo per togliersi “la voglia di qualcosa di dolce”.

Per consentire lo sviluppo delle foglie di Stevia, è bene potare i rami quando la pianta raggiunge i 50-60 cm di altezza. I rami recisi possono essere messi ad essiccare in mazzetti appesi, in un locale ventilato ed all’ombra. Una volta essiccati, basterà sbriciolare finemente le foglie, anche con un normale mix da cucina, fino ad ottenere una polvere verde.

Le foglie essiccate sono molto più dolci di quelle fresche ed è bene ricordare che la Stevia ha un marcato retrogusto finale di liquiriza: potrebbe non essere apprezzato dalla maggior parte di noi. In genere, negli alimenti e nelle ricette, si utilizza l’estratto in polvere bianco che descriveremo tra poche righe.

La polvere verde di Stevia si può trasformare in sciroppo, sciogliendo 1 cucchiaino di polvere in 50 cl di acqua e lasciando sobbollire il tutto, fino ad ottenere uno sciroppo denso; dopo averlo fatto raffreddare, si può riporre in frigo per una maggiore conservazione.

L’estratto bianco di Stevia è utilizzato in Giappone per dolcificare il the sin dagli anni ’70. 

Mentre i giapponesi sono i pionieri nella purificazione degli estratti di Stevia, con più di 150 brevetti ufficiali, i ricercatori canadesi stanno perfezionando il processo di estrazione, per eliminare completamente qualsiasi retrogusto.

Per chi preferisce la Stevia liquida, questa viene venduta in flaconi con contagocce, per facilitarne il dosaggio; poche gocce sono sufficienti per dolcificare una tazza di the o un bicchiere di limonata, altrimenti si possono acquistare anche le compresse: una di queste equivale ad un cucchiaino di zucchero.

 

Effetti collaterali

Non sono presenti effetti collaterali, né sugli adulti, né sui bambini. Non sono stati effettuati accertamenti su donne in gravidanza o che stanno allattando, anche se modeste quantità di Stevia non dovrebbero causare alcun problema. 

D’altronde, perché non si dovrebbe usare un alimento naturale (ancor meglio se di origine biologica) come la Stevia al posto dello zucchero raffinato? Un prodotto in cui pochi grammi sono sufficienti per tenere sotto controllo glicemia, peso corporeo, apporto calorico, salute di denti e pelle … già, perché non usarlo?

 

 

 

Data di Pubblicazione: 3 ottobre 2017

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