Fino a pochi anni fa era conosciuto solo in Eritrea e nel corno d’Africa. Oggi, invece, il teff sta diventando un cereale di fama e diffusione mondiale. Scopriamo il perché!
Che cos’è il teff?
Il teff è un cereale africano, appartenente alla famiglia delle graminacee.
L’Eragrostis Tef, questo il suo nome scientifico, è originario dell’Etiopia dove con la sua presenza ne domina gli altopiani (ad altitudini che si aggirano tra i 1.800 e i 2.500 m) da diversi millenni. Numerosi studi hanno dimostrato le origini antiche di questa coltivazione che risulta essere iniziata tra il 4.000 e il 1.000 a.C.
Si tratta di una pianta resistente, capace di vivere in condizioni climatiche avverse: sopporta bene il caldo torrido e gli elevati livelli di umidità. Oggi la sua coltivazione è diffusa anche in India, Australia ed Europa.
Il teff, all’interno della famiglia dei cereali, si distingue per le dimensioni ridottissime in virtù delle quali è stato celebrato come il cereale più piccolo al mondo: basti pensare che occorrono 3000 chicchi per arrivare al “notevole” peso di 1 grammo.
I suoi semi, infatti, misurano la “bellezza” di un 1 mm di diametro, una conformazione fisica che ha ispirato le antichissime popolazioni etiopi nella scelta del nome con cui battezzare questo minuscolo vegetale.
In lingua amarica (lingua ufficiale dell’Etiopia) teff significa “perduto”, un termine che descrive perfettamente il rischio a cui sono destinati questi minuscoli semi. Una volta caduti per terra risultano irrimediabilmente persi e cercarli è inutile, uno spreco di energie.
Ma dietro alla sua piccolezza, alla sua quasi invisibilità, il teff presenta grandi virtù, sia per chi lo coltiva sia per chi lo consuma. Infatti, si caratterizza per una capacità di resa fuori dal comune: per seminare e ricoprire la superficie di un intero campo è sufficiente un pugno dei suoi granelli. Dunque, un investimento minimo, capace di fare miracoli.
Ma la virtù più importante del teff, che sta alla base del suo crescente successo, è quella che riguarda il suo valore nutritivo. Sono pochi i cereali che possono vantare una così elevata concentrazione di minerali, proteine, vitamine e amminoacidi essenziali.
Dunque, un cereale piccolo ma estremamente ricco: il teff è una fonte di benefici che non conosce rivali.
Proprietà e benefici del teff
Grazie alle sue importanti proprietà, il teff non è più un cereale sconosciuto e confinato nella lontana Etiopia, ma un prodotto di tendenza globale che, alla pari della quinoa e del miglio, promette benessere e salute.
È naturalmente privo di glutine e, solo per questo, rappresenta un alimento prezioso per tutti coloro che soffrono di celiachia e cercano un’alternativa ai frumenti classici.
Ha un basso contenuto glicemico, caratteristica che lo rende un alimento perfetto ed appetibile per tutti coloro che hanno problemi di diabete.
Ma queste sono soltanto alcune delle proprietà più popolari con cui l’alimento viene associato. Un’analisi specifica dei suoi nutrienti, ci restituisce l’immagine di un cereale completo e capace di fornire al nostro organismo ulteriori benefici.
Il teff, infatti, a causa della limitata lavorazione a cui è sottoposto, è un alimento sempre integrale e, quindi, estremamente ricco di fibre. Quest’ultime svolgono un’importante funzione a livello intestinale: regolano la peristalsi e agiscono come un vero e proprio lassativo naturale scongiurando l’insorgenza di stipsi e di altre problematiche.
L’elevata concentrazione di fibre rende il teff un alimento estremamente saziante, efficace nel regolare la fame nervosa e, pertanto, adatto ad una dieta dimagrante.
Un’altra proprietà interessante del teff riguarda la presenza dell’amido resistente (resistant starch) che non viene digerito dall’intestino tenue e, fermentando, favorisce l’equilibrio della flora del colon, preservandolo da eventuali infiammazioni.
L’abbondante presenza di rame e di ferro lo rendono un’importante fonte di energia. È spesso consigliato agli atleti che vogliono migliorare le proprie prestazioni sportive ed aumentare la resistenza nei confronti di sforzi fisici importanti.
In virtù della ricca presenza di minerali (soprattutto potassio, fosforo e calcio) è consigliato nelle diete dei bambini in quanto stimola lo sviluppo osseo.
Infine, costituisce un’interessantissima fonte di proteine: basti pensare che in 100 g di teff sono contenuti quasi 13 g di proteine, l’equivalente di due uova.
Valori nutrizionali per 100 g di teff
Valore energetico |
367 Kcal |
Proteine |
13,3 g |
Carboidrati |
73,13 g |
Zuccheri |
1,84 g |
Grassi totali |
2,38 g |
Acidi grassi saturi |
2,62 g |
Grassi saturi |
0,449 g |
Acidi grassi monoinsaturi |
0,589 g |
Acidi grassi polinsaturi |
1,071 g |
Colesterolo |
0 g |
Fibre |
8 mg |
Calcio |
180 mg |
Ferro |
7,63 mg |
Magnesio |
184 mg |
Fosforo |
429 mg |
Potassio |
427 mg |
Sodio |
12 mg |
Tiamina, vitamina B2 |
0,39 mg |
Riboflavina, vitamina B2 |
0,37 mg |
Niacina, vitamina B3 o PP |
3,363, mg |
La farina di teff
La farina di teff si ottiene dalla macinazione dei minuscoli chicchi che caratterizzano questo cereale. A seconda della varietà utilizzata e, di conseguenza, della colorazione dei chicchi, la farina si presenta come chiara o scura.
La farina di teff chiara è considerata la più pregiata e si ottiene, come il nome suggerisce, dal teff bianco, riconoscibile per il sapore delicato e dolce che ricorda quello del castagno.
La farina di teff scura, invece, è ottenuta dalla varietà marrone e da quella rossa. Ha un sapore forte, decisamente rustico e risulta essere molto più popolare ed economica rispetto alla farina bianca.
In ogni caso, sia che si tratti di farina chiara o scura, la farina di teff è sempre integrale. A causa delle dimensioni dei suoi granelli, è impossibile sottoporre questo cereale ad un processo di raffinazione: le parti del suo seme (germe e buccia esterna) risultano inscindibili. Di conseguenza, grazie all’assenza di qualsiasi tipo d’intervento, questa farina presenta sempre un’elevatissima concentrazione di crusca e di fibre.
La farina di teff è utilizzata nella cucina etiope per la preparazione del pane tipico, l’injera, una sorta di crespella dall’aspetto spugnoso. Tuttavia, il suo utilizzo ha recentemente oltrepassato le frontiere della tradizione etiope. Lo sanno bene gli chef di tutto il mondo che, provocati dalla richiesta di prodotti gluten-free, si sono sbizzarriti impiegandola con successo nella preparazione di pane, pancakes, biscotti e paste brisée.
Data di Pubblicazione: 30 settembre 2017