Risveglia la tua coscienza al valore del Tempo. Inizia il viaggio verso le parti nascoste di te stesso, leggendo l'anteprima del libro di Anna Tardioli.
Il Tempo per Noi
«Che ognuno sia padrone del suo tempo» (Macbeth, Atto 3, Scena 1 - William Shakespeare)
Ricordo un terapeuta messicano che era sempre in ritardo sugli orari delle visite. Almeno con me non era mai puntuale.
Iniziava e terminava le sedute senza regolarità, nonostante fissasse orari precisi. Questo fatto era insopportabile e la mia insofferenza palese. I miei pensieri non erano dei migliori. Uno dei più gentili era: "che rabbia, pago per un'ora e sto dentro solo 30 minuti!".
Un giorno mi diede appuntamento alle 15.00 e come al solito era in ritardo e come al solito attendevo... 15... 30... 40 minuti. Infine, si aprì la porta ed io ero già pronta per lanciare un'occhiata di odio a paziente e terapeuta che mi avevano "rubato" il tempo. Ma lui era solo. Comeeee?!? Ero lì in sala d'attesa da 40 minuti, avevo segnalato il mio arrivo e non si era neanche degnato di aprire la porta...?
"Cosa hai fatto in questo periodo di attesa?" mi chiese candidamente. "Ho coltivato rabbia!", dissi io. "Ho capito...", mi rispose e aggiunse "Ѐ così che butti il tuo denaro?? Non ci siamo... rimani fuori ancora un po'...".
Ho pianto, per altri venti minuti in sala d'attesa, pensando ai miei vuoti, alle frustrazioni accumulate, all'incapacità di comunicare e a vecchi dolori. Alle 16.00 si è riaperta la porta, ero ancora in lacrime e mi ha detto: "Ci vediamo lunedì prossimo alle 15.00". La lezione era stata una delle migliori.
A volte la vita può cambiare nel Tempo di una parola, a volte non bastano ore di spiegazioni per insegnare una piccola cosa.
Il Senso del Tempo
Il Tempo nel processo terapeutico è uno dei fattori primari da considerare. Accade molto spesso di procrastinare, cioè rimandare, il lavoro su se stessi, aspettando il "momento migliore".
In quel caso il Tempo sembra infinito e totalmente a nostra disposizione. Il Tempo è adesso. E adesso è sempre la possibilità di un nuovo inizio. La partenza è dunque il momento di consapevolezza che siamo parte del Nulla e del Tutto.
Non siamo più fermi, stagnando Tempo ed Energie e confrontandoci con gli altri, se siamo più avanti o più indietro. Siamo in viaggio. Non aspettiamo le coincidenze, ne siamo circondati. Il Tempo è adesso.
Di solito riceviamo l'Oscar della procrastinazione e siamo abili nel fissare il momento "futuro" adatto per prendere una decisione che riguarda il nostro benessere: lunedì prossimo... dal mio compleanno... il primo del mese... quando cambio casa... Ricorriamo al Tempo sperando inconsciamente che si fermi e che l'appuntamento con noi stessi salti per qualche inspiegabile ragione.
Se... quando... dopo... appena... fra... nel... pensiamo che avverrà il fatidico momento in cui "cambieremo" e tutte le volte che rimandiamo non facciamo altro che aumentare l'ansia e i pensieri inutili nella mente e nel corpo.
Ci sentiamo stanchi senza in realtà aver fatto nulla. Trasciniamo i conflitti e i disagi per anni, riproducendo gli stessi identici schemi. Siamo degli eccellenti atleti da questo punto di vista. Non sentiamo la fatica della ripetitività negativa se non quando arriviamo ad esserne saturi e talvolta non basta neanche questo a motivarci.
Un nuovo modo di vivere
La questione del Tempo poi è sempre presente nelle malattie: abbiamo impiegato anni per "produrre" una psoriasi o una periartrite ma con difficoltà ci concediamo il Tempo di incominciare un processo a ritroso, quanto meno per rallentare il cammino di degenerazione.
Quando chiedo cosa impedisce di iniziare un nuovo "modo" di vivere più indirizzato al benessere, le risposte sono quasi sempre le stesse: decidere di ripartire non è semplice... non ce la faccio... mi hanno detto che devo convivere con questo problema... mi sono abituato... anche mio padre "faceva uguale"... sono gli altri che non capiscono... alla mia età, cosa vuole che faccia... sarebbe bello, ma non ho molto tempo... a mio marito dà fastidio vedermi sul tapis roulant quando torna dal lavoro perché pensa che non ho fatto niente durante il giorno (una delle più belle sentite in Val Trompia!).
Ogni momento della vita è buono per cambiare direzione e il biglietto per intraprendere il viaggio è lì, pronto, tutti i giorni. La volontà è un muscolo e si può allenare nelle piccole cose. Invece cresciamo sviluppando una serie di strategie per barcamenarci e sopravvivere perché cambiare ci sembra troppo impegnativo.
Queste modalità diventano la nostra personalità, più o meno codarda, più o meno di successo, e offuscano il vero sé, come gli strati di una cipolla, rendendoci sempre più rigidi e diffidenti ai cambiamenti.
La consapevolezza del Tempo
Quale consapevolezza ci accompagna all'idea del Tempo che passa? Che valore diamo, intimamente, all'avanzare dei giorni? Quando diciamo che il Tempo è prezioso, sappiamo chiaramente per che cosa?
In alcuni posti "sperduti" del globo l'orologio non esiste, viene vissuto come un bracciale originale dove qualcosa è in movimento, la Vita che scorre.
In un ufficio di New York sono esposte le ore delle maggiori capitali mondiali, con relativo ticchettio dei secondi. Ogni ora della giornata è scandita inesorabilmente, così come ogni mese, ogni stagione, ogni anno.
Alcuni episodi hanno richiamato la mia attenzione sul valore del Tempo. In particolare ricordo uomini d'affari che si danno un valore all'ora o al giorno: 50, 100, 1000, 10000 euro... Sono capaci di quantificare anche il tempo trascorso al bar, davanti ad un cappuccino, che, in qualche modo, deve produrre un profitto.
Non importa se poi il cuore decide di prendersi il "proprio" tempo con un infarto. Ricordo il genitore che quantifica, talvolta con sensi di colpa e angosce, lo scarso tempo trascorso con i figli o un altro che passa intere ore con i bambini ma incapace di dialogare, magari illudendosi anche di riuscire a mascherare le proprie tensioni e preoccupazioni.
E ancora quando ho sentito dire "Ho buttato cinque anni della mia vita dietro a quella donna(ccia)". Che cosa vuol dire? Hai scelto e amato TU quella donna. E ancora una madre che gridava, fuori dalla scuola, al proprio figlio: "Sei stato bocciato, cretino, hai perso un anno, idiota, cretino!": ebbene, hai partorito ed educato TU quel cretino.
Ѐ sicuramente tempo perso, sono d'accordo, se non riesci a comprendere l'esperienza vissuta o quanto di fondamentale ti ha dato e ti potrà dare.
E quando allora diciamo Quanto tempo è passato... non ho il tempo di recuperare... non faccio in tempo... ma chiediamoci: rispetto a cosa?
E per citare ancora il più grande terapeuta del mondo, William Shakespeare, "What is past is prologue", ciò che è stato è il prologo. Importante, nel nostro viaggio è partire.
Tutto ha avuto un inizio. In amore, in amicizia, nell'ambito lavorativo, utilizziamo date ben precise: quando abbiamo conosciuto una persona, il primo appuntamento, l'iscrizione all'università, l'elenco cronologico delle esperienze in un curriculum vitae.
La stessa malattia non compare così all'improvviso: si è silenziosamente insinuata nel corpo, talvolta per mesi o anni, prima di gridare, attraverso un sintomo, che è arrivata. Ha avuto un inizio e talvolta prima che noi nascessimo!
Quanto tempo trascorriamo nell'attesa di "qualcosa", con la sensazione che le ore o i minuti non passino mai. Quanti di noi rallentano il ritmo quotidiano per vivere con consapevolezza ogni istante?
Diceva il maestro Zen Dogen: "La maggior parte delle persone crede che il Tempo trascorra; in realtà esso sta sempre là dove è. Questa idea del trascorrere può essere chiamata tempo, ma è un'idea inesatta".
Data di Pubblicazione: 5 settembre 2024