SALUTE E BENESSERE

Il test come metodo di guarigione

Il test come metodo di guarigione

Scopri la chiave di un metodo terapeutico inedito leggendo l'anteprima del libro di Gérard Dieuzaide.

Exposoma

Nel 2005 il professore inglese di epidemiologia molecolare Christopher Wild inventò un nuovo concetto, quello di “exposoma”. Si tratta di descrivere l’insieme dei fattori ambientali ai quali l’essere umano viene esposto dalla nascita alla morte. Wild e i suoi discepoli sostengono che la genetica non basta a spiegare un gran numero di malattie, perché la realtà è molto più sfumata. Secondo lui, infatti, i portatori di una mutazione genetica svilupperebbero una patologia soltanto nel caso in cui essa sia associata a particolari esposizioni ambientali, che da sole sarebbero insufficienti a provocarla.

Per citare un esempio, Michael Snyder, specialista in genetica a Stanford, in Inghilterra, si è divertito a portare con sé un piccolo apparecchio, delle dimensioni di una scatola di fiammiferi, per “fiutare” tutte le componenti dell’aria circostante. In conclusione, l’aria respirata conteneva una massa di batteri, virus e funghi, oltre a 3.300 composti chimici di ogni natura! Secondo Snyder, tra tutti questi elementi potrebbero trovarsi uno o più fattori scatenanti.

Il presente libro espone una realtà medica poco conosciuta, che io mi trovo ad affrontare da una ventina danni. Esso fornisce la chiave di un metodo terapeutico inedito, che risulta spettacolare non solo in ragione dei risultati ottenuti, ma anche per la diversità degli incredibili miglioramenti di salute che ne conseguono. Le centinaia di testimonianze che figurano nei miei precedenti libri e sul mio sito web possono confermarlo.

Io sono quello che viene definito un chirurgo dentista olistico, vale a dire un praticante profondamente consapevole del fatto che ogni azione compiuta nella bocca di un paziente può avere conseguenze sulla sua salute globale. Tuttavia, è vero anche il corollario secondo cui molti problemi di salute possono provenire dalla bocca e dai denti, e attraverso la sua specializzazione un dentista deve anche prestare attenzione a certe patologie. È esattamente ciò che il mondo medico non ha compreso. E proprio interessandomi ai problemi di salute che mi sono stati confidati da alcuni pazienti che ho scoperto un’origine insospettata dei loro diversi disturbi, ben lontana dalle eziologie tradizionalmente ammesse dalla classe medica.

Da tempo, in quanto posturodentista, mi servivo di alcuni test per mettere in evidenza certe intolleranze elettromagnetiche in bocca o per verificare un problema dentale di tipo occlusivo, o addirittura circostanze di elettroipersensibilità ambientale. Per me testare era diventato una seconda natura. Così, un po’ alla volta, sono “uscito” dalla bocca e dai denti e, con mio stupore, mi sono reso conto che c'era un altro mondo, un’altra realtà del tutto inattesa, invisibile ma a volte temibile per la nostra salute: quella che i test mettono in luce. Essendo dotato di una mente razionale, rigorosa, mi ci è voluto del tempo per ammettere l’evidenza di questo fenomeno. Le migliaia di osservazioni che ho potuto fare, però, mi hanno imposto di accettare i fatti.

 

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La mente scientifica

La storia delle scienze e della filosofia ha prodotto numerose teorie quanto alla natura e alla portata del fenomeno scientifico.

Da una parte, l’empirismo dà per scontato che ogni conoscenza provenga essenzialmente dall’esperienza. Esso si basa innanzitutto sull’accumulo di osservazioni e fatti misurabili, da cui si possono poi trarre leggi attraverso un ragionamento induttivo, che va dal concreto all’astratto. Nell'empirismo il ragionamento è secondario, mentre l’osservazione riveste un’importanza primaria. L’esempio più conosciuto che testimonia di questa corrente scientifica è quello di Isaac Newton. Nel giorno in cui gli cadde una mela sulla testa cominciò a costruire la formalizzazione della legge gravitazionale.

L’empirismo è all’origine del metodo sperimentale detto “di Claude Bernard”, che rappresenta il fondamento del percorso scientifico. Esso consiste nel controllare la validità di un’ipotesi per mezzo di prove reiterate, nel corso delle quali si modificano uno alla volta i parametri di situazione, al fine di osservare gli effetti indotti da tali cambiamenti.

È caratterizzato da una serie di verifiche in situ, le cui condizioni sono fissate da un protocollo che può essere ripreso tal quale da ogni nuovo sperimentatore e si distingue anche - ed è questa la ragione principale del successo che ha riscosso presso gli scienziati - insieme dall’osservazione diretta e dall'empirismo, in gran parte fondati soltanto sulla coppia “osservazione-descrizione”, senza che siano formulate ipotesi con valore esplicativo. È la logica dei fatti e la loro riproducibilità che permette di accettare un’ipotesi scientifica. I test della guarigione procedono da questo approccio, da questo metodo.

Il razionalismo, invece, è una corrente epistemologica nata nel XVII secolo, per la quale “ogni conoscenza valida proviene esclusivamente o essenzialmente dall’uso della ragione”. Gli allievi di Cartesio o di Leibniz, i cosiddetti “cartesiani”, propugnano il ragionamento in generale, e più particolarmente il ragionamento deduttivo, detto anche “analitico”. Si tratta quindi di una teoria della conoscenza che postula il predominio dell’intelletto.

Per i razionalisti, l’esperienza o la sperimentazione servono solo a convalidare o confutare le ipotesi costruite mentalmente. In questo ragionamento, la sola ragione è sufficiente per separare il vero dal falso. L’esempio più emblematico di tale approccio è affermare “scientificamente” che l’omeopatia non può curare perché non c’è nulla di questa natura nei granuli. Ciò è vero dal punto di vista materiale, ma falso da un punto di vista quantistico... che è altrettanto scientifico.

Questa idea di ragione è basata e costruita su una conoscenza in continua evoluzione. Verità ieri, errore oggi. Questa è la sua grande debolezza, e spesso coloro che la rivendicano - e oggi sono in molti - non l’hanno capita. Lo stesso Einstein, che non può non essere considerato un grande scienziato, ha affermato: “Se non si pecca mai contro la ragione, in genere non si arriva da nessuna parte”.

Cartesio, dal canto suo, diceva che “per conoscere la verità, bisogna liberarsi delle opinioni ricevute da altri per ricostruire il sistema delle proprie conoscenze”. Questo è ciò che propone il presente libro.

 

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Nuovi approcci

Louis de Broglie ripeteva spesso che “per lo studioso, credere in una scienza compiuta era sempre un’illusione totale, quanto per lo storico credere che la storia fosse finita”.

Questo grande scienziato, all’origine del cambiamento radicale che ci ha portato dalla fisica newtoniana alla fisica quantistica, è stato spesso oggetto di scherno da parte dei suoi colleghi, che trovavano difficile accettare il totale cambio di paradigma. Era difficile per quegli uomini di scienza, per quanto brillanti fossero, abbandonare i concetti su cui avevano basato la loro visione del mondo... e la loro carriera.

Le scienze della vita operano a volte, ancora oggi, con concetti obsoleti. Che sia in biologia, fisiologia o medicina, non sempre tali concetti hanno tenuto conto dei grandi cambiamenti avvenuti nelle scienze della materia. Ora, un organismo vivente è anche materia nel senso quantistico del termine. Avremmo potuto immaginare all’inizio del XX secolo, e anche molto più tardi, di poter aprire la portiera di un’auto senza usare la chiave, semplicemente premendo un dito su un telecomando, dal quale viene emesso un segnale elettromagnetico che mette in moto un meccanismo, la serratura, a cento metri di distanza? Affermare che questo sarebbe stato possibile, anche solo cinquant’anni fa, avrebbe significato essere messi al bando dall’intera comunità scientifica!

Attualmente un numero sempre maggiore di pazienti e praticanti mette in discussione certi approcci terapeutici della medicina chimica. Più di 10.000 persone muoiono ogni anno in Francia a causa di un errato uso di farmaci, e a esse si aggiungono più di 130.000 ricoveri in ospedale.

Esiste un dogma accademico, cioè una verità intangibile, che oggi domina il mondo medico. Ad alcuni sembra appropriato criticare, senza un serio esame, qualsiasi incursione che esca dai confini del sistema stabilito. È di moda improvvisarsi distruttori di pratiche oscurantistiche. Attraverso questa sistematica denigrazione, quanti si comportano così cercano di far credere al mondo di essere dei veri scienziati.

Pertanto, molti medici tendono a pensare che tutto ciò che non convalidano o non conoscono non esiste, oppure che può essere assimilato a pura ciarlataneria, e quindi considerato pericoloso, persino settario. Questo discorso presenta, a dir poco, una profonda mancanza di umiltà, per non dire arroganza e compiacenza, oltre, purtroppo, a grande ignoranza.

 

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Il test, un approccio concreto

La critica che viene spesso mossa ai medici riguardo ai diversi approcci è che la dimostrazione non è scientifica. Se non è possibile spiegare un fenomeno secondo le conoscenze attuali, esso non esiste.

Per i sostenitori delle medicine alternative, una terapia va accettata sulla base dell’efficacia del trattamento e del suo contributo all'ampliamento delle conoscenze mediche. I criteri ufficialmente in vigore sono quindi sospetti di parzialità e riduttivi.

In realtà, la medicina convenzionale con le sue conoscenze non è attualmente in grado di fornire le procedure che permetterebbero di valutare e convalidare le pratiche mediche complementari.

Può soltanto stabilire alcuni requisiti relativi agli obblighi generali da considerare nell’interesse dei pazienti: relativa atossicità dei prodotti utilizzati, condizioni igieniche nella preparazione dei medicinali, formazione del medico prescrittore e di chi somministra la prescrizione.

Queste procedure sono adattate al controllo e all’uso di medicinali chimici, ma sono per lo più inapplicabili a pratiche meno convenzionali.

Penso, per esempio, all’omeopatia (che il 50 per cento dei francesi afferma di utilizzare con piena soddisfazione), ma anche alla problematica dell’elettrosensibilità: questi due argomenti, che si presume siano difficili da spiegare con le attuali cosiddette conoscenze scientifiche, tra qualche anno saranno certamente compresi e insegnati. Oggi sono sempre più numerose le persone che per tutti questi motivi hanno smesso di fare esclusivo affidamento sulla medicina convenzionale.

Secondo l’Ordine dei medici, quasi 10.000 professionisti francesi hanno dichiarato un orientamento di medicina alternativa e complementare, consapevoli del divario tra il discorso scientifico e il discorso sociale sulla salute. Formatisi attraverso l’ascolto dei pazienti, cercano alternative meglio comprese.

D’altra parte, sempre più terapeuti alternativi non sono medici, e il 50 per cento dei francesi li consulta. Per tali ragioni, se non per altre, la medicina convenzionale non dovrebbe chiedersi perché sussista una crescente sfiducia nei suoi confronti?

Come le civiltà, i grandi paradigmi scientifici (visioni del mondo basate su un insieme di osservazioni e fatti provati) sono mortali. Il paradigma tolemaico fu seguito dal paradigma newtoniano e poi dal paradigma einsteiniano o quantistico. Cambiare paradigma non rappresenta un’evoluzione dei vecchi modelli, quanto piuttosto una vera e propria rivoluzione.

Torniamo alla nozione di test. I test servono non solo a prevenire problemi di salute, come si potrebbe pensare, ma anche a curare certe patologie. Introdurre i test nella dottrina medica costituisce un cambiamento di paradigma.

 

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Il test: un percorso scientifico

Heisenberg, premio Nobel per la fisica, stabilì che nessuna particella è a riposo. L’infinitamente piccolo non conosce stabilità, esiste in un vortice di particelle subatomiche. Ogni volta che un elettrone o un neutrone scompare, l’atomo emette una radiazione elettromagnetica. Fondamentalmente instabile, tutta la materia emette un’onda, per cui la sua energia viene costantemente creata e disintegrata. Tutta la materia emette radiazioni, e le caratteristiche fisiche di queste radiazioni (frequenza e lunghezza d’onda) sono uniche per ogni materiale emittente. Inoltre, come spiegherò nei capitoli che seguono, gli organismi viventi ricevono questa informazione vibratoria. Testare significa leggere sul nostro corpo l’effetto dell’incontro e dell’interazione tra due sistemi: da un lato quello dei segnali elettromagnetici che riceviamo, di qualsiasi natura, provenienti dall’ambiente e, dall’altro, quello della suscettibilità elettromagnetica del nostro stesso organismo. Si tratta di un’enorme apertura verso un approccio diverso alla prevenzione e alla cura degli “utenti della salute”.

Negli ultimi quindici anni la mia attività professionale è consistita nel testare pazienti venuti da tutta Europa. Non si percorrono tanti chilometri per disturbi di poco conto. Queste persone vedono la propria vita rovinata perché sono particolarmente sensibili a certi segnali elettromagnetici di origine del tutto insospettata. Imparano anche a testare se stesse, e ciò è importante. Ho sempre creduto che sia necessario dare a tutti i mezzi per conoscersi meglio, per capirsi meglio.

Essere indipendenti, essere artefici della propria salute, essere liberi di fare delle scelte è per me una questione di dignità umana. Non dipendere, o dipendere il meno possibile, dalle diagnosi e dalle decisioni degli addetti ai lavori del mondo medico, saper prendere in mano se stessi, saper interrogare il proprio corpo, mi sembra la condizione indispensabile per una salute migliore. Una cultura di base e un po’ di buon senso dovrebbero essere sufficienti. È questo il motivo che mi ha convinto a scrivere questo libro. Il corpo non mente!

Data di Pubblicazione: 1 luglio 2021

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