Il 95% che fa i conti con la realtà
Il 95% che fa i conti con la realtà
«Una delle cose più tristi della vita è arrivare allafine e guardarsi alle spalle con rimpianto, sapendo che avremmo potuto essere, fare e avere molto di più».
Robin Sharma
«La storia del genere umano è la storia di uomini e donne che hanno una scarsa considerazione di se stessi».
Abraham Maslow
Ogni giorno, sia voi che io ci svegliamo per affrontare la stessa sfida universale: superare la mediocrità e vivere il nostro pieno potenziale. È la sfida più grande della storia umana: riuscire a librarci al di sopra delle giustificazioni, fare ciò che è giusto, dare il massimo e creare la vita da 10 e lode che tutti desideriamo davvero; una vita senza limiti, una vita che solo poche persone conducono.
Sfortunatamente la maggior parte delle persone non si avvicina nemmeno al risultato. Approssimativamente il 95% della nostra società si accontenta con molto meno di quanto vorrebbe dalla vita, desidera avere di più, vive nel rimpianto e non riesce a capire che avrebbe potuto essere, fare e avere tutto ciò che voleva.
Secondo la Social Security Administration, se si scelgono cento persone a caso nel momento in cui iniziano la propria carriera lavorativa e le si osserva per i successivi 40 anni, ossia fino al raggiungimento dell’età pensionabile, i dati che emergono sono i seguenti: soltanto uno sarà ricco; 4 avranno raggiunto la sicurezza economica; 5 continueranno a lavorare, non perché lo desiderano ma perché saranno costretti; 36 saranno morti-infine, 54 saranno al verde e dipenderanno in tutto e per tutto da amici, parenti e sussidi governativi.
In termini monetari, ciò significa che solo il 5% di noi riuscirà a crearsi una vita libera, mentre il restante 95% continuerà ad avere problemi economici per tutta la vita.
Eccoci quindi alla domanda cruciale, quella su cui dobbiamo riflettere e alla quale dobbiamo dare una risposta: cosa possiamo fare adesso per assicurarci di non avere difficoltà in futuro, come succede al 95% della popolazione?
Innalzarsi al di sopra della mediocrità e unirsi al 5% vincente
Il fatto che stiate leggendo questo libro mi fa capire che siete pronti a spingervi al livello successivo nelle vostre vite, ovvero che non avete più intenzione di accontentarvi con meno di ciò che potreste avere, essere e fare solo perché la maggior parte delle persone si comporta così.
Ecco i tre passi, semplici ma fondamentali, che occorre seguire per innalzarsi al di sopra della mediocrità e unirsi al 5% vincente.
Primo passo: accettare il 95% che fa i conti con la realtà
Innanzi tutto dobbiamo comprendere e accettare la realtà che il 95% della nostra società non creerà e condurrà mai la vita che realmente desidera. Dobbiamo abbracciare il dato di fatto che, se non ci impegniamo a pensare e vivere diversamente rispetto alla maggioranza delle persone ora, ci condanniamo a sopportare una vita fatta di mediocrità, problemi, fallimenti e rimpianti (proprio come la maggioranza delle persone, appunto). Rendiconto che quella maggioranza includerà anche i nostri parenti e colleghi, a meno che non facciamo qualcosa e diventiamo per loro un esempio di ciò che è possibile ottenere uando ci si impegna a sviluppare il proprio pieno potenziale. Rientrare nella media significa accontentarsi con meno di ciò che si desidera davvero e di cui si è capaci, e fare sacrifici per tutta la vita. Ogni giorno la maggior parte della gente si accontenta e, di conseguenza, è costretta a fare sacrifici praticamente a tutti i livelli (fisico, mentale, emotivo, relazionale e finanziario). La maggior parte delle persone si sveglia ogni giorno e incontra grossi problemi nel raggiungere il livello di successo, felicità, soddisfazione sentimentale, salute e benessere economico cui anela.
Considerate quanto segue:
Benessere fisico: l’obesità è un’epidemia. Comporta il rischio di sviluppare patologie fatali come cancro e cardiopatia. L’obeso medio è sempre esausto e soffre di cali energetici costanti. Spesso non sembra in grado di trovare la forza per affrontare la giornata senza aiutarsi con qualche tazza di caffè o svariate bevande energetiche. Il successo di prodotti del genere è un ulteriore indizio di quanto queste persone soffrano fisicamente.
Benessere mentale ed emotivo: ogni giorno si consumano sempre più farmaci nel tentativo di combattere disturbi quali depressione, crisi d’ansia e tantissime altre patologie mentali o emotive. È difficile accendere la TV senza imbattersi nella pubblicità di qualche farmaco. Spesso, protagonista dello spot è una coppia di mezza età di bell’aspetto che fa volare un aquilone in spiaggia con il cane a seguito. Poi, una voce profonda inizia a parlare in modo suadente, snocciolando tutta una serie di sintomi seguita da un elenco altrettanto lungo di potenziali effetti collaterali: «Ti senti mai stanco, triste, solo, depresso, sovrappeso o qualsiasi altra cosa che vorresti risolvere spendendo un po’ di soldi? Perfetto, è il tuo giorno fortunato! Il farmaco XYZ ti può aiutare. Attenzione: l’assunzione può causare effetti collaterali quali gonfiore, costipazione, diatermia, vertigini, seccherà delle fauci, forfora, insonnia, narcolessia e un sacco di altre cose molto peggiori rispetto ai disturbi che il farmaco dovrebbe far scomparire. Non aspettare, quindi: chiama subito il numero che compare in sovrimpressione!».
Benessere relazionale: è noto che il divorzio è diventato quasi una piaga in America. Un matrimonio su due fallisce. In altre parole, oltre la metà di quelle coppie così innamorate da impegnarsi di fronte a familiari e amici a vivere per sempre assieme (nella buona e nella cattiva sorte, forse ve lo devo ricordare) non riesce a far funzionare le cose. Dopo oltre trentanni di matrimonio, due delle mie persone preferite in assoluto (mia madre e mio padre) hanno recentemente deciso di divorziare. So bene quanto dolore possano causare queste difficoltà relazionali purtroppo così comuni.
Benessere finanziario: sugli americani grava attualmente il debito personale più alto della storia degli Stati Uniti. La stragrande maggioranza delle persone non si avvicina nemmeno a guadagnare i soldi che desidererebbe.
Si spende troppo, non si risparmia abbastanza e si è costretti a fare sacrifici.
Non è un segreto che la maggior parte delle persone conduca una vita al di sotto delle proprie potenzialità. Una volta riconosciuto questo dato di fatto, è cruciale esaminare cosa porta gli individui a vivere all’insegna delle rinunce e ad accettare la mediocrità come parte della propria vita.
Questo testo è estratto dal libro "The Miracle Morning".
Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017