SALUTE E BENESSERE   |   Tempo di Lettura: 7 min

Tre Tipi di Terapia

La Farmacia Ayurvedica - Vinod Verma - Speciale

La Farmacia Ayurvedica - Anteprima del libro di Vinod Verma

Tre Tipi di Terapia

Malattia e terapia nell'ayurveda tre tipologie di malattia

Nell’Ayurveda classico si distinguono tre tipologie di malattia:

  1. Patologie che derivano da un disequilibrio dei dosha. Dipendono prevalentemente dallo stile di vita.
  2. Patologie causate da fattori esterni come virus, batteri, veleni, incidenti ecc.
  3. Patologie psichiche dovute a desideri non esauditi o situazioni non desiderate o volute.

Queste tre tipologie sono interconnesse poiché la prima può rendere le persone più cagionevoli alle altre due; allo stesso modo, la seconda e la terza tipologia causano disequilibrio dei dosha.

Secondo l’Ayurveda esiste uno stretto legame tra il pensiero e la malattia. Insoddisfazione e frustrazione portano ad ammalarsi. Ci sono tre caratteristiche del pensiero e dell’intelletto: lo stato attivo (raja), lo stato inerte che blocca qualsiasi attività (fama) e quello soddisfatto, armonico e pacifico (sattva). Oltre alle tre energie vitali, anche questi stati di pensiero devono essere in equilibrio se si vuole restare sani. Una vita regolata da raja e fama ha bisogno di sattva per la tranquillità e l’armonia interiori.

Tre tipi di terapia

L’Ayurveda prevede tre tipi di terapia (razionale, mentale e spirituale) che dovrebbero essere applicate contemporaneamente e non divise Tuna dall’altra. Oltre ai rimedi concreti, la terapia razionale comprende consigli per condurre una vita migliore, lo yoga terapeutico, vari trattamenti c.ol calore, unzioni ecc. La terapia mentale e spirituale sono una componente importante dell’Ayurveda che pone particolare attenzione sulla natura e la spiritualità. L'Atharva Veda è la prima scrittura dell’Ayurveda: le citazioni che seguono dimostrano quanta importanza fosse attribuita già nell’antichità all’applicazione contemporanea della terapia razionale, mentale e spirituale.

Pieno di vitalità, o Haridre! (Curcuma), sei la migliore di tutte le medicine, come il sole e la luna rispettivamente durante il giorno e la notte.

O sole, liberaci dalle malattie che derivano dalle tre forze vitali (trido-sha)... O sole, libera quest’uomo dal mal di testa e dalle malattie legate al kapha che hanno colpito ogni parte del suo corpo. Libera quest’uomo dal kapha di pioggia e acqua, dal vata d’aria, dalla febbre ecc. causate dal pitta. Che queste malattie abbandonino quest’uomo e si ritirino nei boschi e sulle montagne solitarie.

2600 anni fa, proseguendo lungo la storia dell’Ayurveda, il grande maestro Charaka scrisse nella sua opera Charaka Samhita:

Presunzione, paura, rabbia, avidità, ignoranza, narcosi e turbamento, sforzi compiuti magicamente e altre azioni derivanti da raja (caratteristiche attive dello spirito) e tama (caratteristiche inerti dello spirito) si rifanno a errori intellettuali (pragyapradhaj e causano malattie. (Sarisasthanam)

Le persone con sattva dominante (pace e serenità interiori) hanno una buona memoria e forte abnegazione, sono riconoscenti, intelligenti, puri, coraggiosi, dotati, decisi... non hanno timori, agiscono e pensano risolutamente e con serietà, si appassionano spesso a progetti virtuosi. (Vimansthanam)

Purificazione interna ed esterna

Secondo i principi dell’Ayurveda, quando le impurità si accumulano il corpo umano inizia ad ammalarsi. Pertanto esistono dei rituali di purificazione che possono essere seguiti ogni giorno (dincharya), tra cui alcune azioni molto semplici come bere un bicchiere d’acqua calda il mattino, fare una passeggiata o dello yoga, andare di corpo regolarmente due volte al giorno ecc. Tra le pratiche di purificazione esterna e di cura del proprio corpo si ricordano la pulizia del cavo orale, delle orecchie, del naso, delle zone anale e vaginale, ma anche il bagno mattutino, il massaggio del corpo con creme e oli e varie altre attività minori di routine. Si consiglia di sottoporsi a una purificazione interna (panchakarma) ogni sei mesi, alla fine dell’estate e dell’inverno (settembre/ottobre e marzo/aprile).

Rasayana

I rasayana (o rimedi rigeneranti) sono sostanze o gruppi di sostanze con particolari caratteristiche molto efficaci e rasa (essenza e forza vitale). I rasayana rinforzano il sistema immunitario e la forza vitale (ojas) del corpo con effetti rigeneranti e ringiovanenti. L’Ayurveda raccomanda l’assunzione regolare di rasayana per stimolare l’energia e la longevità mantenendosi giovani e vitali. Sono rasayana molte spezie come l’aglio, lo zenzero, il cumino, il finocchio e il pepe lungo (pippali). Per poter espletare i loro effetti rigeneranti, tuttavia, queste sostanze devono essere assunte nella combinazione e nel dosaggio corretti.

Si può affermare, quindi, che i fattori determinanti per la salute sono una respirazione corretta, dell attività fìsica adeguata come sport o yoga per aprire gli srota e i canali energetici, un’alimentazione equilibrata con tutti i rasa, l’assunzione di rasayana, una depurazione regolare interna ed esterna, uno stato emotivo equilibrato e una sensazione di soddisfazione nei confronti della vita (santosha). Tutti questi elementi aiutano a mantenere il prakriti e a rinforzare le difese immunitarie dell’organismo. Quando soffriamo di disturbi minori dovremmo trattare il corpo con rimedi naturali blandi dandogli il tempo di guarire in modo spontaneo.

Alimentazioni o medicinali

In questo libro sono descritti 135 rimedi curativi che possono essere preparati con semplici ingredienti da cucina usati quotidianamente per cucinare. Tuttavia, perché possano avere effetti curativi è fondamentale fare una distinzione tra medicina e alimentazione. Spezie comuni come l’aglio, lo zenzero, il cumino, il cardamomo e i chiodi di garofano possono essere rimedi curativi se si rispetta innanzitutto un determinato dosaggio, spesso maggi°re rispetto al loro utilizzo come spezie. Inoltre esse devono essere preparate in un modo particolare e in una determinata combinazione per garantirne un effetto equilibrato e scongiurare controindicazioni. Ancora, le modalità di preparazione influenzano le caratteristiche di qualsiasi sostanza; per esempio, Xajwain può essere mescolato o al limone o allo yogurt, o ancora preparato come infuso. Infine, dosaggio e frequenza di somministrazione sono fondamentali. Nell’Ayurveda si presta attenzione anche al momento preciso in cui assumere un rimedio. Addirittura l’acqua, elemento imprescindibile per qualunque essere vivente, viene assunta in modo diverso a seconda dell’effetto che si desidera ottenere. Nel primo capitolo, per esempio, sarà descritto il contributo che può avere l’acqua bevuta a determinati orari e in determinati modi per depurare l’organismo; al contrario, bere la stessa acqua durante i pasti ha effetti dannosi.

L'equilibrio ha un ruolo importante anche nell’alimentazione ayurvedica. I principi alimentari presentati in quest’opera hanno effetti benefìci e curativi in molte persone; è fondamentale, però, seguire anche le indicazioni fornite per ciascun rimedio.

La nostra salute è nelle nostre mani. Questo libro si prefìgge di aiutare i lettori a evitare ciò che ci fa ammalare e a curare immediatamente i disturbi minori grazie a rimedi naturali e alla prevenzione. Chi non vorrebbe essere sempre in salute e pieno di forze? Dobbiamo capire che un po’ di prevenzione e del duro lavoro possono aiutarci a raggiungere questo obiettivo. Nell’Ayurveda la salute rappresenta la prima priorità della vita: trascurarla perché “non si ha tempo” rischia di farci ammalare e, cosa ancor più grave, di farci perdere la gioia di vivere, tempo e denaro.

Questo testo è stratto dal libro "La Farmacia Ayurvedica".

Data di Pubblicazione: 29 settembre 2017

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