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Un viaggio nel misterioso passato dell’uomo

Un viaggio nel misterioso passato dell’uomo

Dagli UFO ad Atlantide dall'Antico Egitto a Lemuria, scopri miti, leggende, credenze che hanno accompagnato la storia umana.

L'importanza dell'analisi scientifica

Nel settembre del 1953 trascorsi otto ore all’interno della Grande Piramide in Egitto, producendo un programma radiofonico che il mese successivo fu trasmesso in tutta Europa dall’American Forces Network (AFN). Ero talmente affascinato da quella terra e dall’archeologia, che l’anno successivo tornai al Cairo per vagare tra biblioteche e musei impolverati, esplorare il deserto e visitare tombe le cui origini si perdevano nel tempo.

Durante un viaggio verso Assuan e l’Alto Nilo avvistai il mio primo oggetto volante, un disco apparentemente metallico con un bordo esterno roteante, che rimase per diversi minuti sospeso sulla diga di Assuan in pieno giorno. Nel 1952 avevo scritto e prodotto un documentario radiofonico, Things in the Sky [Oggetti nel cielo, N.d.T.], e le mie precedenti ricerche mi avevano già convinto che questi oggetti volanti non solo esistono, ma percorrono da sempre i nostri cieli.

Alla fine, i miei viaggi mi portarono a Beirut, Damasco, Baghdad e in altri mille luoghi disseminati sul tragitto. Passeggiavo tra le antiche rovine, riflettendo sul passato glorioso ma dimenticato dell’uomo. In India mi spinsi in solitaria tra le vette dell’Himalaya e attraversai i confini del Tibet (nel frattempo definiti dai cinesi). Intervistai archeologi, storici ed esperti di ogni tipo, trascorrendo ore in biblioteche remote a studiare libri rari e antichi. Inizialmente, fui sorpreso dallo scoprire il disaccordo imperante tra le principali autorità del settore. A dirla tutta, gran parte degli scrittori scientifici si dedicano anima e cuore a elaborare nuove teorie con cui criticare in modo feroce altri teorici. Quel che trovai ancor più sorprendente, è che parte dei libri dedicati alle rovine da me visitate presentavano perlopiù contenuti aleatori. Gli autori, invece che esaminare quei siti dal vivo, elaboravano ipotesi fittizie basate su fatti discutibili, traendo chiaramente conclusioni a dir poco assurde.

Come potete immaginare, questo processo ha prodotto una letteratura sconclusionata, frutto di ricercatori incompetenti che hanno interpretato le risorse scientifiche in modo arbitrario. In molte aree delle scienze meno comuni, i contenuti strampalati superano notevolmente quelli scientifici, giacché solo pochissimi scienziati hanno affrontato argomenti simili. Di conseguenza, il 98% di tutta la letteratura disponibile su Atlantide, i dischi volanti, il Tibet e le rovine preistoriche rientra nella categoria del campato in aria. Distillare tutto questo materiale, pervenendo a una sintesi valida, è stato a dir poco arduo e faticoso.

Nel suo libro, Nel nome della scienza, Martin Gardner definisce gli attributi di ciò che è comunemente considerato sconclusionato o pseudoscientifico, elencando quattro caratteristiche principali:

  1. L’autore di teorie insensate si considera un genio ... se non addirittura un genio di altissimo livello, che precorre i tempi.
  2. Considera i colleghi e i ricercatori che operano nel suo stesso campo degli “zucconi ignoranti”, fondamentalmente perché non riescono a riconoscere la sua genialità. Attacca i suoi detrattori con atteggiamento polemico, mettendone in dubbio l’onestà, l’intelligenza e le motivazioni. Quelli ovviamente rispondono per le rime, ed è così che le riviste scientifiche e pseudoscientifiche si riempiono di diatribe dozzinali. La polemica è il cuore pulsante del nonsenso.
  3. Lo pseudoscienziato è un paranoico che si sente vittima di una vasta cospirazione, architettata per annientare la sua brillante opera. In molti casi, questi complotti immaginari diventano parte vitale dell’argomento stesso, come la sconfinata letteratura sull’insabbiamento delle verità sugli UFO da parte dell’Aeronautica Militare americana.
  4. Lo sconclusionato adora attaccare “gli scienziati più illustri e le teorie più accreditate”. Ama la caccia grossa. E più saggio di Einstein, astronomicamente parlando ne sa più di Fred Hoyle e conosce la Luna meglio di Neil Armstrong.

Come se non bastasse, lo pseudoscienziato inventa una terminologia tutta sua: un linguaggio astruso, che solo lui e i suoi adepti riescono a comprendere. Questa letteratura è quindi infarcita delle parole più confusionarie e sibilline, che ostentano un’erudizione fasulla o corrispondono a quello che gli psichiatri chiamano neologismo.

Negli anni ho avuto modo di conoscere i capi di molti culti eccentrici e credi pseudoscientifici. Salvo pochissime eccezioni, si accordavano tutti ai criteri sopra citati. La maggior parte è stata amichevole e cooperativa, fin quando non ha scoperto che non condividevo le loro convinzioni su Atlantide o sui visitatori da Andromeda. A quel punto mi si sono rivoltati contro, furiosi, con spirito vendicativo e ingaggiando campagne diffamatorie talmente infondate da lasciarmi stupefatto, se non divertito.

Analizzare i fatti in modo oggettivo e onesto

Finora sono stato accusato di tutto, dall’essere un imbroglione comunista al lavorare come agente segreto della CIA; dall’essere un fanatico religioso (io che sono un agnostico incallito) al servire il Diavolo in persona. Questi gruppi si son presi la briga di dissezionare con cura i miei libri e articoli, rilevando una serie di errori tipografici su cui non ho alcun controllo e scrivendo un flusso costante di lettere e saggi per evidenziarne le implicazioni sinistre. La mia integrità di scrittore e giornalista, che ha dedicato venticinque anni della sua vita a raccogliere dati nel modo più oggettivo e onesto possibile, ha subito ogni sorta di attacco.

Ecco perché ho scritto questo libro mettendo a confronto i fatti noti con credenze popolari, senza supportarne nessuna ma limitandomi a descriverle. È possibile che le grandi civiltà di Atlantide e Lemuria siano realmente fiorite sul nostro pianeta. Nelle prossime pagine ho semplicemente soppesato i pro e i contro delle prove. Così come è plausibile che gli omini verdi provenienti da Marte abbiano effettivamente visitato le casalinghe del Nebraska. Tuttavia, riportare le dichiarazioni di questi testimoni non vuol dire comprovare l’esistenza dei marziani. Chi crede in Atlantide mi odierà sicuramente. Chi crede nei marziani lo fa già da tempo.

In alcune parti di questo libro la mia ironia è lapalissiana, sebbene sappia per esperienza che alcuni dei miei commenti umoristici verranno presi sul serio, scatenando nuova acredine. Non è mia intenzione attaccare persone o culti specifici, ma contestare l’ignoranza abissale e gli sforzi entusiastici per nasconderla. I miei viaggi mi hanno portato a conoscere molto di questo mondo e dei suoi misteri. Lo stupore e la curiosità sono sempre stati parte integrante della mia vita. Ho quindi voluto condividere questo senso della meraviglia con i miei lettori.

Ho scritto il mio libro attingendo a numerose interviste, corrispondenze sconfinate, investigazioni personali approfondite e centinaia di testi che coprono svariati argomenti, dall’alchimia alla zoologia. Ovunque possibile, ho cercato di riportare le fonti a beneficio dei lettori interessati a sviscerarne i contenuti. È stato però impossibile elencare tutti i miei riferimenti. Alcuni dei volumi usati nella mia ricerca sono stati pubblicati in via privata e sono perciò piuttosto rari, ma alcuni sono reperibili attraverso alcuni contatti.

Sebbene nelle prossime pagine citi frequentemente gli oggetti volanti, la controversia sugli UFO non è l’argomento cardine del mio libro. Alcuni dei casi più noti provengono dai resoconti apparsi originariamente sulla rivista inglese Flying Saucer Review, l’unica pubblicazione rigorosamente scientifica sull’argomento.

Non pretendo di avere tutte le risposte. Dopo una vita di viaggi e di studio, sto ancora imparando a conoscere le domande. Il mio libro vuol essere un viaggio nel passato dell’uomo, tra le curiose manifestazioni che lo circondano da sempre e che hanno ispirato l’evoluzione della specie umana, dalle caverne alla Luna. E un’avventura in una giungla fatta di miti, leggende, credenze. Spero un altro piccolo passo verso la verità più ampia cui abbiamo sempre aspirato, senza mai davvero trovarla.

John A. Keel

Data di Pubblicazione: 19 agosto 2019

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