EDUCAZIONE E FAMIGLIA   |   Tempo di Lettura: 4 min

Una Nuova Forma per la Scuola e l'Educazione

Educazione Diffusa - Anteprima del libro di Luigi Gallo e Paolo Mottana

Una nuova forma e una nuova sfida

Il libro “Educazione diffusa” raccoglie la sfida di pensare ad una nuova forma per la scuola e l'educazione, di concentrarsi sul “come” e non sul “cosa” come accade nell'ozioso dibattito che ragiona sulle discipline da potenziare nella macedonia delle materie scolastiche. I bimbi vengono separati dal mondo, affidati ai libri di testo, rinchiusi intere giornate nelle aule scolastiche. Un azzeramento culturale che li sradica dalla storia della loro città, dalla cultura che li circonda, dai paesaggi che avvolgono le loro scuole. E quando hai azzerato tutto, persino le emozioni, diventa facile qualsiasi azione predatoria e per le vittime sarà indolore. Questo libro si mette nella prospettiva della forza propulsiva di un bambino e del ragazzo che con una frase, un gesto, uno sguardo è capace di ribaltare completamente la nostra prospettiva, il nostro senso delle cose, stravolgendo le convinzioni di una vita intera. Nessuno si mette più dalla parte dei bambini e dei ragazzi perché non votano, non spendono, non lavorano anche se l'ultima tendenza è utilizzarli come sistema di pressione per aggredire il portafoglio dei genitori e come manovalanza gratuita per erodere quel poco di lavoro retribuito saltuario e stagionale che ancora esisteva per pochi giovanissimi. I bambini diventano la fotocopia dei nostri difetti, sempre più in fretta, e le loro attitudini, l'energia vitale e i raggi di sole rischiano di essere oscurati. Eppure abbiamo tanto bisogno della luce che sarebbero capaci di proiettare su tutti noi, sulle regole della nostra società per renderci migliori, prima singolarmente e poi collettivamente. Questa grande emergenza che è individuale e allo stesso tempo globale, ha spinto un docente Parlamentare e un professore di Filosofia dell'Educazione, a utilizzare tutta la loro passione per promuovere un cambiamento culturale nel nostro sistema d'istruzione.

La società civile globale non vive la sua massima vitalità

In questo momento storico la società civile globale non vive la sua massima vitalità e da un'epoca di conquista dei diritti si sta passando ad un arretramento delle libertà, delle autonomie e dell'attivismo sociale. Molto si può fare per invertire la rotta, nulla se non partiamo da cultura ed istruzione, nulla se non liberiamo bambini e ragazzi, gli unici capaci di liberare anche noi. 

C'è qualcosa di più importante da fare che rendere la cultura, l'istruzione, la società della conoscenza la priorità per questo paese? Quanti vorrebbero vedere governi cedere alle pressioni di cittadini che chiedano importanti investimenti e aumento della qualità delle politiche educative? Qualcuno può obiettare che prima c'è il pezzo di pane da mettere sotto i denti ma questo è un orizzonte che ci consegna alla mera lotta alla sopravvivenza, preludio dell'estinzione. Nessun pane per il corpo è efficace se non c'è pane per la mente. Certo non basta più difendere la cultura e l'istruzione a parole, dalle colonne di un giornale, nelle chiacchierate tra amici, salvo poi richiudersi in vecchi schemi, rifugiarsi nel passato e nella calda e comoda frase “Ai miei tempi…” mettendo una pietra tombale su ogni ragionamento e su ogni possibilità di cambiamento. Qualsiasi innovazione culturale, didattica e formativa rischia di essere soffocata nella culla, nei protocolli di sicurezza, nei permessi del dirigente scolastico, del rigido regolamento d'istituto, nelle circolari del ministero, nelle pessime leggi della scuola scritte da governi e poteri, interessati a tagliare risorse e avvantaggiare l'istruzione privata a pagamento. Ancor peggio si spaccia per innovazione didattica l'adeguamento del sistema scolastico alle regole del libero mercato, della concorrenza sfrenata, dell'organizzazione aziendale, come se le migliaia di ricerche scientifiche sociali, pedagogiche e nel campo della neuroscienza, non avessero alcun valore.

Questo testo è estratto dal libro "Educazione Diffusa".

Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017

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