Riconoscere e Gestire le Emozioni Scatenanti nella Vita di ogni Giorno - Anteprima del libro di Paola Borgini.

Una Pioggia di Luce

4° giorno

Amati fratelli, diamo per scontato che se voi siete qui adesso è perché avete letto con attenzione l’introduzione o siete comunque pronti per aprire la porta in quello che a voi sembra l’ingarbugliato mondo delle vostre emozioni, se così non fosse vi chiediamo con molta semplicità, senza giudizio, di tornare indietro e di rileggere eventualmente le parti che vi sembrano poco chiare o che vi provocano resistenza. Questo è importante, perché in questo lavoro (che viene proprio a portare allo scoperto le vostre emozioni, cambiando il punto di vista che avete su di esse e cioè trasformandolo da positive e negative in un cerchio unico) è importante che non ci siano resistenze. Tutti i passi devono essere fatti in pieno accordo tra quello che è il vostro sentire e quella che è la vostra comprensione logica.

Qui c’è bisogno di voi come corpo, come mente, come memoria, come esperienza di vita. Vi abbiamo detto nell’introduzione che è coinvolto il vostro corpo in prima battuta. Ebbene salutiamolo qui, in questo primo capitolo che ha come titolo: “Una pioggia di luce”.

Il canale che sta ricevendo, ha fatto resistenza al titolo Una pioggia di luce. È perché lei mette delle aspettative in questo lavoro e pensa che ci sarà un elenco di emozioni e che da quell’elenco di emozioni noi le daremo delle indicazioni su come trattarle. Ma di fatto non è così. Se anche dentro di voi ci sono delle aspettative rispetto a questo vi chiediamo, con molto amore, di lasciarle andare, di metterle da parte.

Se noi trattassimo le emozioni, ancora una volta, come distinte in positive e negative spiegandovi che cos’è la rabbia, spiegandovi che cos’è l’innamoramento, eccetera… noi non faremmo altro che confondere la visione che voi avete delle emozioni. Invece qui quello che è fondamentale (e che sottolineeremo e ripeteremo tutte le volte che ce ne sarà la necessità) è portarvi a considerare le emozioni come un unico aspetto di voi stessi.

Il vostro corpo reagisce agli stimoli esterni e reagisce a quegli stimoli esterni seguendo il battito del vostro cuore, seguendo la vostra impronta energetica, obbedendo alla vostra volontà (che voi ci crediate o meno è così che funziona) è quindi importante cominciare a considerare che per il corpo non c’è né bene né male, ma c’è risposta ad uno stimolo; poi voi catalogate queste emozioni come positive e negative e considerate, per esempio, l’innamoramento e la rabbia come qualche cosa di positivo o di negativo. In realtà è tutta esperienza, in realtà è come voi vi muovete nel piano della vita per raggiungere un obiettivo piuttosto che un altro.

E facciamo subito un esempio: vi innamorate di una persona, questo innamoramento è una cosa meravigliosa, vi fa sentire in paradiso, vi fa sentire nutriti, vi fa toccare il cielo con un dito, vi fa camminare a cinque centimetri da terra; di conseguenza questo innamoramento è una cosa positiva.

Ma poi, piano piano, questo innamoramento – all’inizio così solare e coinvolgente – si trasforma in un rapporto che inquina le vostre giornate, che vi frustra e che non vi permette di realizzarvi come esseri divini. Allora quell’innamoramento che cos’è? Qualcosa di positivo o qualcosa di negativo?

Parliamo adesso della rabbia: nella vostra vita succede qualche cosa che vi fa arrabbiare in maniera esponenziale, vi fa arrabbiare di una rabbia che non riuscite a controllare, che penetra dentro di voi con un meccanismo simile allo scoppio di una bomba, che vi fa del male, che vi fa stare male, ma poi, piano piano, quella rabbia sceme e lascia il posto alla scelta che quella rabbia ha scatenato dentro di voi.

Allora quella rabbia che cos’è? Positiva o negativa? Questa è una domanda che vi facciamo.

Pensate in questo momento a episodi che sono successi nella vostra vita, pensate ad un innamoramento, pensate a uno scoppio di rabbia, una rabbia che vi è sembrata ingiustificata e che avete subito; pensateci col senno di poi, con la comprensione che avete adesso di un episodio accaduto e datevi la risposta.

Mantenere la lucidità

Non è sempre facile mantenere una lucidità che vi permetta di considerare gli eventi da un piano leggermente più alto rispetto a quello nel quale siete quando siete preda delle vostre emozioni. Non è sempre facile, appunto, mantenere uno stato di lucida centratura per muovervi in maniera tale che le emozioni scatenanti – alle quali, amati fratelli, non potete sottrarvi – non rovinino completamente le vostre giornate con elementi che poi risultano inquinanti, sia per il corpo – in primo luogo – che per la mente. È questo il motivo per cui noi nel primo capitolo vi spieghiamo cosa significa essere una pioggia di luce.

Bene, amati fratelli, qui c’è bisogno di spazio per fare entrare dei concetti che voi pensate di avere acquisito, ma noi, che leggiamo nei vostri cuori, vediamo che rimane tutto a livello teorico e non viene portato sul piano pratico. Il piano pratico qui è la vita di tutti i giorni, non dimenticatevelo mai.

Noi siamo qui come insegnanti pratici e concreti. Questo cosa significa? Significa che siamo qui per aiutarvi nella vita di tutti i giorni; qui non vengono toccati i sistemi religiosi; qui non vengono toccate le leggi fisiche; qui non vengono toccate le vostre credenze spirituali; qui non vengono, in pratica, toccate tutte quelle sfere della vostra vita che procedono da un piano archetipico, ma qui viene considerata la vostra vita di tutti i giorni, e sapete perché qui viene considerata la vita di tutti i giorni? Quella vita fatta di tutti quei piccoli gesti che poi ripetete e ripetete e ripetete, senza nemmeno rendervene conto? Qui viene considerata la vita di tutti i giorni affinché voi vi accorgiate della suprema bellezza del quotidiano.

Come voi decidete di vivere le vostre vite è una vostra libera scelta; se volete procedere da un piano di archetipo e poi di lì, considerare come sviluppare le vostre vite è una vostra scelta. Sempre! Ma tenete bene a considerazione che voi siete luce incarnata in un corpo e quando nutrite troppo la luce che siete o non la nutrite affatto, allora non permettete alle emozioni di essere uno strumento per discernere che cosa succede davanti ai vostri occhi e voi ne siete travolti.

Come abbiamo detto in precedenza, essere travolti dalla emozioni può addirittura far scaturire delle malattie croniche. Non vogliamo essere tragici, ma spesso malattie croniche comportano l’abbandono da parte dell’anima del corpo e quando l’anima abbandona il corpo e lo abbandona senza salutarlo, senza ringraziarlo, senza dargli il giusto onore, l’anima si porta dietro lo strascico di un addio avvenuto bruscamente. Come dire che l’anima parte con nostalgia dalla vita che si è scelta e questa nostalgia poi la riporta nell’esperienza susseguente, e la prima cosa che fa, compiuto il settimo anno di età, comincia a cercare quel corpo che ha abbandonato con rimpianto.

Allora, amati fratelli, capite quanto è importante che voi viviate con la piena espansione e consapevolezza di ogni aspetto di voi. Anche il corpo che viene abbandonato in una maniera così drammatica, soffre, anche quando non c’è più il respiro che lo nutre ed è solo carne, anche quando quella carne viene trasmutata dal fuoco, la memoria rimane, scende nella terra, viene dispersa nell’etere e spesso raggiunge le acque.

Fortunatamente voi vivete su un pianeta che ha un’Alta Coscienza. Fortunatamente voi non solo vivete su un pianeta che ha un’Alta Coscienza, ma vivete su un pianeta che ha un rapporto di profondo amore con se stesso, cioè con le proprie manifestazioni fisiche e con lo spirito che lo permea; questo fa sì che i corpi che vengono bruciati dopo che sono stati abbandonati dall’anima o che vengono sepolti e trattengono memorie energeticamente inquinanti, non facciano del male, non danneggino le generazioni future. Perché è importante sapere, sempre, che è l’attenzione per il Figlio quella che muove ogni cosa a partire da un rapporto importante, unico e imprescindibile che vi vede tutti quanti figli de l’Amore di Colui che è.

Poi voi portate avanti questo amore, lo specchiate nei vostri figli biologici, ma non solamente, lo specchiate anche in tutte le manifestazioni di creatività alle quali voi date energia, date importanza. Ecco, amati fratelli, detto questo, vi chiediamo di vivere con leggerezza e senza sfumature di una tragedia che qui non è richiesta, ogni vostro momento, o meglio, ogni vostra giornata dal sorgere al calare del sole come se fosse l’ultima e l’unica.

Prima di dormire, salutate il vostro corpo

Quando andate a dormire alla sera salutate il vostro corpo e ringraziatelo per essere stato con voi, fedelmente; quando vi svegliate la mattina riconoscete la sua presenza insieme a voi, riconoscete che sono i vostri piedi quelli che vi fanno passare da una posizione supina ad una posizione eretta. È importante salutare il vostro corpo alla mattina, ma la cosa più importante è salutarlo alla sera quando andate a dormire, perché quando voi salutate il vostro corpo alla sera – quando voi accettate il meccanismo che dopo la luce arriva il buio – voi non sapete cosa succederà nei prossimi istanti; date per scontato che ci sarà una notte più o meno agitata, che farete dei sogni, che vi risveglierete, ma capite, amati fratelli? Questa è una cosa che voi date per scontata, ma che non è automatica. Assolutamente!

Se voi vivete in questo modo e cioè salutate il vostro corpo alla sera e non date per scontato che ci sarà un altro giorno, piano piano, comincerete a spostare la vostra attenzione da un piano mentale, solamente, a un piano di quotidianità; questo non significa essere dei materialisti, anzi… questo non significa porre l’attenzione solamente sull’aspetto materiale delle vostre vite – corpo compreso – ma significa, piuttosto, essere ben certi che la quotidianità è in realtà l’aspetto e la manifestazione di qualche cosa che è più grande di voi e che voi non potete controllare.

Questo si chiama Amore e, prima di Amore, si chiama Amore di Colui che è. Voi ne siete i figli! I vostri figli biologici che continuano la razza umana, sono i vostri figli in eguale maniera come voi siete i diretti discendenti de l’Amore di Colui che è. Ancora una volta noi insistiamo sul Figlio che porta dentro di sé la frequenza Cristica e qui Cristica” non ha nessuna accezione religiosa, ma ha, piuttosto, una spiegazione che vi fa comprendere – a livello della frequenza – del rapporto che c’è tra spirito e materia.

Essere una pioggia di luce significa essere presenti in un corpo; essere una pioggia di luce significa fare entrare nelle nostre vite non solamente quegli aspetti di voi – credeteci, amati fratelli – ai quali voi date massima importanza, come le emozioni e la mente, ma fare entrare nelle vostre vite la cellula, quella cellula che contiene le informazioni divine che danno forma ai vostri occhi, al colore dei vostri capelli, al fatto che siete maschi piuttosto che femmine. Punto.

Ora avere la consapevolezza di essere questa pioggia di luce di cui vi abbiamo parlato richiede esercizio fatto con sincerità. Le nostre non sono vuote parole, sono parole trasmesse da una frequenza di Verità, ma per non rimanere su un piano mentale e stare in un piano di frequenza (cioè in un piano sentito e riconosciuto da ogni parte di voi) è giusto e doveroso precisare che siete voi questa frequenza di Verità (scrivetelo con le iniziali maiuscole, ripetetelo dentro di voi).

In questo momento chi riceve, chi ascolta, chi legge è – per un fenomeno di sincronismo e di ampliamento della coscienza – in un territorio comune e in questo territorio comune tutto accade simultaneamente e contemporaneamente ed è compreso e ricevuto da tutti, e quindi fate un respiro e ditevelo chi siete.

Chi siete?

Chi siete?

Io sono Verbo e sono Parola e, come Parola, io sono una frequenza di Verità. Io sono Verbo e così stabilisco. Punto.

Essere i portatori di una frequenza di Verità significa essere consapevoli del proprio vissuto quotidiano.

Il canale che ci sta ricevendo sta pensando alle parole qui ed ora”. Sì, queste sono parole che si avvicinano a cosa noi vi stiamo dicendo, ma più di tutto vorremmo farvi capire che voi siete il vostro quotidiano e il vostro quotidiano nasce con la luce e finisce col buio. Il qui ed ora fa pensare al momento presente e nello stesso tempo si slega dal tempo lineare e vi porta in un tempo che non ha né inizio, né fine. Invece voi qui siete in un tempo nel quale operate continuamente delle scelte ed è in quel tempo che noi vi invitiamo a cominciare a considerare le vostre emozioni come frutto di scelte precedenti e se voi cominciate a considerare le vostre emozioni come frutto di scelte precedenti allora cominciate a capire che ogni scelta può fare la differenza.

Ci sono due strade per affrontare l’ingarbugliata matassa delle vostre emozioni: la prima – come vi abbiamo già detto – è quella che considera le vostre emozioni ad una ad una e cioè vi spiega come gestire le emozioni negative e a ricercare quelle che voi considerate positive; questa strada è una scelta, ma non è la strada che vi libera dall’esserne schiavi o, per meglio precisare, non è la strada che fa delle emozioni uno strumento di discernimento e non i vostri padroni. E poi c’è la strada che vi invita a porre attenzione sulla vostra quotidianità, a porre attenzione sul fatto che voi continuamente operate delle scelte e siete padroni e responsabili del vostro destino, e allora di lì vi muovete e agite. Se vi comportate in questo modo, con i piedi ben radicati in un flusso d’amore, con i piedi ben appoggiati su questo pianeta che possiede un’Alta Coscienza, allora voi usate finalmente le emozioni per discernere e di conseguenza scegliere.

Voi, amati fratelli – in primo luogo, come luce che si fa carne – partite da una scelta. Nessuno e niente può obbligare un’anima a intraprendere la via dell’incarnazione: è una scelta ed è una scelta fatta nell’amore. Queste sono parole che vi chiediamo di accettare in fiducia, abbandonandovi al tremito che portano, abbandonandovi al riconoscimento che portano dentro di voi a livello dell’anima.

Voi siete molte cose, voi possedete molti aspetti: siete memoria e speranza del futuro (senza andare a cercare termini che non potete ancora toccare con mano come esseri umani: come corpo eterico”, come astrale”, come Io superiore”) voi, in poche parole, siete memoria e speranza del futuro, e capite che come memoria” vi portate dietro tutto quanto, ma come speranza del futuro” voi siete aperti al prossimo passo. È un passo che vi viene richiesto? Sì. È un passo che scegliete di fare? Sì. Qui non c’è giudizio, qui c’è Amore, ma, soprattutto, qui c’è l’Amore di Colui che è. Punto.

Ora noi riteniamo opportuno fare uno stop. Questa non è una pausa, questo è uno stop.

Ogni inizio e fine dei nostri messaggi che vengono ricevuti da voi in giorni differenti è fatto con amore e nell’amore. Vi preghiamo, però, di non porre aspettative rispetto al messaggio che verrà domani – se verrà – ma di leggere ogni messaggio ricevuto in ogni singolo giorno come se fosse di una compiuta perfezione, come se fosse assoluto, come se non ci fosse più bisogno di quello successivo. Così, quando voi spegnete la luce per abbandonarvi al sonno, cominciate a spostarvi da una realtà che vi vede imperfetti a una realtà di assoluta perfezione. Questo non significa che non avete ancora delle cose da fare, questo non significa che non ci sono delle cose ancora da imparare per voi; questo significa, piuttosto, che le scelte che operate da adesso in poi sono scelte fatte nel rispetto della vostra quotidianità, sono scelte fatte nel rispetto della scelta che fa sì che un’anima diventi luce e diventi corpo.

Ecco allora, che stasera quando chiuderete gli occhi, come pioggia di luce voi ringrazierete il vostro corpo e tutti quei livelli frammentati che provocano distorsione nella vostra vita diventano un tutt’uno, diventano accettazione; non c’è un livello che ha più importanza dell’altro, ma tutto è esattamente un’unica manifestazione de l’Amore di Colui che è… ed è così che l’Uno diventa Tutto, ed è così che il Tutto, a sua volta, si specchia nell’Uno. Per oggi riteniamo che questo sia abbastanza.

Questo è uno stop.

Questo testo è estratto dal libro "Riconoscere e Gestire le Emozioni Scatenanti nella Vita di ogni Giorno".

Data di Pubblicazione: 28 settembre 2017

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