Scegliete ciò che è vero
Universi Paralleli del Sé - Frederick E. Dodson - Estratto
Scegliete ciò che è vero
Questo libro è dedicato alle anime che credono che la vita debba essere magica e divertente. Non presenta l’uomo come una piccola e insignificante creatura, codarda e bisognosa, ma come l'essere eterno, infinito e multidimensionale che è in realtà. Il suo scopo è risvegliare in voi il fascino e l’ammirazione nei confronti della vita, ma anche infrangere i rigidi sistemi di credenze e le modalità consolidate con cui osservate la realtà. Non per mettere in discussione la struttura sociale e la comoda collocazione che vi offre, ma per incoraggiarvi a tornare allo stato di piena responsabilità personale e totale apertura mentale di chi ha raggiunto la maturità dello spirito. Con tutti i preconcetti sulla vita che avete accumulato, è difficile riuscire a immergersi nell’ignoto per imparare qualcosa di nuovo, o riuscire a sentire la vibrante freschezza dell'infinito. E tipico della condizione umana guardare alle cose con le modalità, quanto meno superate, apprese in passato. Anche se le vostre convinzioni, così come le conclusioni a cui siete giunti, un tempo vi sono state utili, non è incredibilmente noioso continuare a pensare nello stesso modo, guardando la realtà dalla stessa identica visuale? Comunque, visto che all’infinito non si può aggiungere né sottrarre nulla, i sistemi di credenze che infrangeremo non andranno persi. Potrete raccoglierne i pezzi e rimetterli insieme un domani, se avete bisogno di rimanere aggrappati ai vecchi concetti, o se la gioia e la grandezza del Tutto vi spaventano. Nessuno vi costringe a divertirvi troppo. Espandere la consapevolezza, in senso stretto, vuol dire percepire e sperimentare qualcosa che non avete ancora percepito o sperimentato. Tutto qui. In questo modo avrete un approccio corretto agli insegnamenti qui esposti.
A chi volesse sapere se questo libro è valido, onestamente risponderei: «Dipende da chi fa la domanda». Leggere è una strada a doppio senso; non riguarda solo l’informazione fornita, ma anche chi legge e perché. Molto dipende dall’atteggiamento del lettore. Un lettore mentalmente aperto non respinge immediatamente ciò che non è in linea con i suoi preconcetti, né aderisce senza riserve a ciò che lo è. Non siate né un automatico ostruzionista né un fanatico sostenitore. Leggete lentamente, riflettete su quanto avete letto, prendetevi del tempo per soppesare le idee. In questa cosiddetta era dell’informazione si crede importante acquisire nozioni in modo veloce, non focalizzato, casuale e transitorio. Appena elaborata l’informazione, si pensa: «Bene, ce l’ho. Passiamo a un’altra». Non è l’approccio giusto per questo libro. Se volete imparare qualcosa di nuovo, che vi servirà più di quanto potreste immaginare, andate più piano e interessatevi davvero a ciò che viene detto. Ponderatelo con attenzione. Mettete alla prova quello che leggete. Guardatelo da punti di vista diversi. In questo libro si insegna che una conoscenza non applicata non è affatto conoscenza. Date importanza non all’informazione, ma alla gioia che sentite. Che senso ha la conoscenza se non vi fa star bene? Applicarsi non vuol dire per forza lavorare sodo. Mettiamola così: qual è la differenza tra leggere o parlare del vino rosso e semplicemente assaggiarlo? Chi ha sostituito l’informazione astratta all’esperienza non ha assaggiato il vino nella realtà. Berne un sorso, invece, equivale a imparare in modo esperienziale e la sensazione che si prova è molto diversa. Scegliete ciò che è vero.
Responsabilità personale
Questo libro è rivolto principalmente ai simpatizzanti di movimenti in continua espansione come la New Age, fondati sull’interesse per il potenziale umano, la spiritualità, la magia, lauto-aiuto, la psicologia popolare e la filosofia del"tu crei la tua realtà ”. Sono queste anime accese dalla curiosità e dal desiderio che mi piacerebbe risvegliare alla questione della responsabilità personale.
Chi appartiene a tali movimenti da una parte ha superato i limiti dell’ateismo e della scienza materialistica, dall’altra quelli della sottomissione, del settarismo e della religione (tesi e antitesi), ma a volte porta con sé, nel nuovo paradigma e nel nuovo pianeta che stiamo creando, un bagaglio di idee e modalità obsolete. Molti lettori già conoscono la questione della responsabilità personale, ma perché la magia di questo libro abbia effetto, è necessario approfondire l’argomento. Nonostante sia un sostenitore del movimento New Age, noto che molte persone che ne fanno parte agiscono ancora all'insegna della mancanza, di infantili illusioni e senso del bisogno, anziché identificarsi con il sé infinito.
Insegno la meditazione e la tecnica emozionale e mentale nota come creazione della realtà da oltre dieci anni, e ho riscontrato che molti si accostano agli insegnamenti come a qualcosa che risolverà i problemi al loro posto. In realtà, senza la vostra partecipazione, nessuna tecnica vale un centesimo. La tecnica prende energia da voi. Prende l’attenzione, l’importanza, le credenze e il tempo che le date. Le persone partecipano a programmi, corsi, ritiri di meditazione e seminari per stare meglio o per sentirsi meglio. Dicono di volere un lavoro migliore, più soldi, relazioni durature, una vita sessuale più appagante, un’anima gemella, la salute, un bel fisico, l’illuminazione, un’esperienza fuori dal corpo, sogni lucidi, oppure il superamento dei propri limiti. Vogliono questo genere di cose perché sperano che li farà sentire diversi. L’obiettivo finale di questi desideri è raggiungere uno stato più elevato, avere maggiore energia e un benessere più profondo. Paradossalmente, e alquanto ironicamente, sentirsi meglio non è lo scopo del mio lavoro, bensì il presupposto! Una condizione di benessere è il punto di partenza. Senza energia o entusiasmo con cui cominciare, non funziona niente. Tutto ciò è strano e in un certo senso tragico, perché le persone alla disperata ricerca di alcune cose sono proprio quelle che hanno meno probabilità di ottenerle. La gente che viene ai miei seminari per curiosità, ma in uno stato di benessere generale, è quella che ottiene dei risultati: li otterrebbe comunque, anche senza venire da me.
L’infinito (tutto ciò che è) si fonda sulla legge dell’attrazione o corrispondenza, ossia "il simile attrae il simile”. Questo significa che la mancanza crea altra mancanza e il successo crea altro successo. Finché avrete bisogno di qualcosa al di fuori di voi stessi per sentirvi felici, finché aspetterete le giuste condizioni e circostanze per cambiare, sarete schiavi del mondo e, in quanto tali, non farete esperienza di risultati magici e straordinari. Se dite: «Quando avrò i soldi, la vacanza, la meditazione, quel libro, quel documento, quella conoscenza, quel lavoro, quel partner o quella dichiarazione da parte del collega, mi sentirò meglio», state prendendo la vita dal verso sbagliato. Uno specchio (la vita) non sorriderà se prima non lo fate voi. Le circostanze non cambieranno, se prima non cambiate voi. Sfortunatamente la maggior parte della gente è stata condizionata a vedere le cose in questo modo. Se anche per voi è così, dovreste rivedere il vostro approccio alla realtà. Le persone con questo punto di vista possono essere facilmente raggirate, imbrogliate e sfruttate. Basta scoprire la cosa che desiderano (individuare la mancanza) e prometterne la consegna: in questo modo è uno scherzo averle in pugno. Finché sarete in una condizione di bisogno, finché rifuggirete dalla vostra responsabilità personale, raramente vi sentirete realizzati, se non nelle occasioni in cui una delle vostre brame verrà momentaneamente soddisfatta. Starete sempre a correre dietro alle cose, invece di fare in modo che siano loro a corrervi dietro. La prima è la via dello schiavo, la seconda la via del mago. E ovvio che le cose non sono male di per sé, ma il mondo non può darvi niente che abbia un valore durevole. Può solo riflettere ciò che voi date a voi stessi. Il mago non vuole avere di più, vuole essere di più. Sa che, quando smette di dare la caccia al mondo, è il mondo che gli si offre spontaneamente. Vi consiglio di trascorrere regolarmente un po’ di tempo in silenzio e rilassati, finché non trovate la felicità dentro di voi nel qui e ora, a prescindere dal continuo mutare delle circostanze. Trovate il vostro benessere indipendentemente da oggetti, persone o eventi. Basterà seguire questo suggerimento per vedere la qualità della vostra vita aumentare in modi che nemmeno riuscite a immaginare.
La spiritualità, la filosofia new age e la conoscenza dell’esistenza oltre i limiti della forma fisica e dei suoi cinque sensi possono essere una scoperta e un’ispirazione, ma anche un limite. Diventano un limite quando, nella vita di tutti i giorni, sostituite gli insegnamenti e le tecniche alla responsabilità personale, all’intuito e al senso pratico, che sono la vostra autorità interiore. Si rischia di comportarsi come qualcuno che, vedendo un bambino annegare in un lago, per sapere cosa fare deve consultare i tarocchi. La verità non è un sentiero da seguire, bensì uno da tracciare con i propri passi. Se seguite il sentiero di un altro, diventate l’altro, non voi stessi. La dipendenza da insegnamenti e risorse esterne è l’errore principale che ho osservato nel panorama della New Age. In altre parole, non saranno un guru, un insegnante o una tecnica a plasmare la vostra esperienza: sarete voi, l’Io Sono, I lo-Universo. Non vi dico questo per incoraggiarvi a ignorare i punti di vista esterni, ma come invito a rivolgervi alle sorgenti della vostra conoscenza interiore prima di consultare altri. Le risposte non sono sempre là fuori, molto spesso sono dentro di voi. Quando date più importanza alle cose esterne, state dando per scontato che non siete voi a creare la realtà, ma un’autorità esterna che ne sa più di voi. Questo invalida la vostra natura infinita e, senza dubbio, vi disconnette dal vostro sé intuitivo e consapevole. La causa prima della realtà che vivete non sono le regole, i concetti, i comportamenti, gli insegnanti, i maestri o i guru. Siete voi. Allora, cercate pure informazioni all’esterno e acquisite punti di vista diversi, ma non ne diventate dipendenti. Siete esseri sovrani, individuali, unici, bellissimi e molto potenti: è stupido pensare che gli altri abbiano un accesso privilegiato alle risorse dell’infinito rispetto a voi.
Questo testo è estratto dal libro "Universi Paralleli del Sé".
Data di Pubblicazione: 28 settembre 2017