SELF-HELP E PSICOLOGIA   |   Tempo di Lettura: 10 min

Vampiri psichici: chi sono?

Scopri chi sono i vampiri psichici

Scopri come riconosceli, come accorgerti che ti stai facendo vampirizzare e come disfarti di loro leggendo l'anteprima del libro di Stéphane Clerget.

I vampiri occasionali

Il termine vampiro è direttamente legato ai vampiri del folklore, del mito, della letteratura e del cinema.

Chi non ha sentito parlare di queste creature per metà pipistrelli e per metà uomini che, sebbene defunti, vivono nell’oscurità e si nutrono del sangue delle loro vittime? Queste creature hanno adottato molteplici aspetti a seconda delle diverse tradizioni culturali. Nel corso dei secoli, numerosi autori si sono dedicati a descriverli, e Bram Stoker tra tutti è oggi il più celebre con il suo ormai immortale Dracula, pubblicato nel 1897. L’autore si ispirò a un principe rumeno veramente esistito: Vlad l’Impalatore, o Dracula (1431-1476), noto per la sua crudeltà nei confronti dei nemici.

I vampiri della mitologia sono una sorta di parassiti umani. Anche i vampiri psichici lo sono. Il parassitismo è un modo di vivere, o di sopravvivere, a volte definito come lo sfruttamento di un essere vivente da parte di un altro essere vivente. Il parassita non è un predatore. Nel contesto del parassitismo, l’ospite e il parassita vivono un’interazione il cui effetto è spesso durevole nel tempo, principalmente per il fatto che il parassita non ha alcun beneficio a uccidere il proprio ospite, contrariamente al predatore con la sua preda.

La natura abbonda di parassiti, molto numerosi sia nel mondo vegetale sia in quello animale. Il pidocchio è senza dubbio il parassita ematofago dell’uomo più conosciuto. I pesci vampiro (o candiru) succhiano il sangue dei grossi siluridi amazzonici.

Anche tra i mammiferi esiste un vampiro ematofago. Questo animale viene definito vampiro comune, il nome scientifico è Desmodus rotundus. Si tratta di una specie particolare di pipistrello che vive in America centrale e del sud, e si nutre principalmente del sangue del bestiame. Di notte si avvicina alle prede mentre queste dormono e, con i suoi denti taglienti come lame di un rasoio, recide un pezzo di pelle dell’ospite per leccarne il sangue colato dalla ferita. Certo, i parassiti del mondo vegetale non sono affatto ematofagi, ma possiamo osservare che il parassitismo è un fenomeno naturale in cui l’ospite può offrire un habitat relativamente stabile, nutrimento ed energia. Il parassitismo psichico, nel quale l’ospite fornisce al proprio parassita umano energia, si inscrive quindi perfettamente nella natura, in senso lato, e nella natura umana in modo più specifico.

Questa analogia metaforica tra i vampiri mitici della letteratura e i nostri vampiri psichici non è assurda, poiché i vampiri delle storie e delle leggende, che attraversano ciascuna civiltà e ciascuna epoca, sotto diversi nomi, sono in tutto e per tutto i precursori dei vampiri psichici contemporanei, i quali sono decisamente reali.

Si può supporre comunque che i vampiri psichici siano preesistenti a quelli del folklore e delle leggende e che questi ultimi, succhiatori di sangue, non siano in realtà che la rappresentazione popolare e simbolica del vampirismo psichico, dei «succhiatori di energia» di cui ognuno di noi potrebbe un giorno essere la vittima, fino al punto di ammalarsi.

E anche lecito pensare che il vampirismo psichico sia transculturale e che sia esistito in tutte le epoche, comprese le più lontane. Che si tratti di vampirismo individuale o di quello degli stregoni o degli sciamani, o ancora del mito biblico di Dalila, che prende la forza di Sansone tagliandogli i capelli, o del vampirismo collettivo, o delle pratiche guerriere che utilizzano canti, maschere, pitture di guerra destinate a impressionare gli avversari per indebolirli moralmente tramite l’intimidazione o la paura.

Se diverse società combattono il vampirismo psichico, certe condizioni sociali o culturali possono per contro favorirne l’insorgere, per esempio all’interno di sistemi autarchici, mafiosi, corrotti, dove i vampiri occupano ruoli di potere, ma anche nei modelli di funzionamento delle società democratiche, dove regna l’opulenza, e all’interno delle quali la responsabilizzazione individuale è in declino e dove è possibile abusare di vari sistemi di assistenza.

Chi sono?

Chi sono dunque questi vampiri psichici che ci circondano? Le loro vittime possono spiegarcelo meglio.

Emma, 28 anni:
"Prima di lasciarlo, non solo ero mentalmente prosciugata, ma avevo anche perso alcuni chili e non ne avevo certo in sovrappiù. Il mio compagno era dipendente da me più di un bambino di tre anni, ma lui era in gran forma."

Katia, 36 anni:
"Quando rientravo dal lavoro, ero esausta. Ero convinta che questo fosse dovuto a un carico di lavoro eccessivo, fino a quando il mio superiore è stato sostituito. Allora mi sono resa conto che con le sue richieste impossibili il mio precedente capo mi svuotava di ogni energia."

David, 40 anni:
"Con il pretesto che ai suoi occhi ero il figlio preferito dei nostri genitori e che avevo fatto una buona carriera, mio fratello minore ha sempre preteso e ottenuto che io lo assistessi in ogni campo. Mi ha dissanguato moralmente e finanziariamente."

Nathalie, 45 anni:
"Fin da quando ero molto piccola sono sempre stata dominata da mia sorella maggiore. Ho quasi allevato i suoi figli, sia prima sia dopo il suo divorzio. E ogni volta che avevo un compagno lei è sempre riuscita a farmi rompere la relazione in modo che io potessi restare al suo servizio."

Damien, 50 anni:
"Certo, è mia madre e occuparmi di lei è un mio dovere. Però lei non è mai stata tenera con me, nemmeno quando ero un bambino, e adesso non faccio mai abbastanza per lei e lei non fa che rimproverarmi incessantemente."

E voi? Non avete mai avuto la sensazione di essere stati vampirizzati da un collega, un genitore, un amico? In qualche singola circostanza o in maniera ripetitiva durante un lungo periodo, in una relazione di coppia, per esempio, che vi ha messo KO?

Non esiste un profilo tipo del vampiro. Alcuni sono vampiri che io definisco strutturali, cioè essere vampiri è nella loro natura e questa si può manifestare sul posto di lavoro, in famiglia, nelle loro relazioni sociali, non appena se ne presenta l’occasione. Altri lo diventano in maniera congiunturale, con il manifestarsi di un determinato evento o in un dato momento.

La capacità di vampirizzare è propria dell’essere umano, uomo o donna, e trova le proprie fondamenta ancora prima della nascita, nel futuro neonato. Il feto non «vampirizza» forse, nel senso proprio del termine, la propria madre?

Ma, attenzione, l’obiettivo del vampiro psichico non è quello di distruggere l’altro. Al contrario, lui dipende dall’altro, ha bisogno di lui! Vuole solo trarre vantaggio dalla sua vitalità, dalla sua energia, da quello che io definisco il suo «succo». Se, diventato adulto, il vampiro psichico può anche rivelarsi un perverso manipolatore, non è questa l’evoluzione della maggioranza dei vampiri.

Infatti, se il perverso cerca di sedurre per annichilire e gioire di questa distruzione, il vampiro psichico non desidera farvi del male, lui cerca innanzitutto di nutrirsi di voi.

Ma allora a chi assomiglia?

Forse è quella amica gentile che riesce a impossessarsi dell’agenda dove annotate gli indirizzi dei vostri conoscenti.

Quel collega che vampirizza la vostra esperienza professionale.

La madre che non lascia libera la propria figlia adolescente per vampirizzare la sua giovinezza e che si spinge fino ad accompagnarla quando esce con le amiche.

Quel bambino che continua a fare i capricci ben oltre la « maggiore età ».

Il manager che si nutre del vostro lavoro senza mai concedervi il minimo riconoscimento.

Quel marito, artista maledetto, che attinge ed esaurisce le risorse psichiche della propria compagna.

Insomma, gli esempi non mancano.

Scopriamo allora insieme questi multipli profili, vampiri da strapazzo o professionisti, ma impariamo anche a riconoscere le forme, spesso camuffate, dei comportamenti vampireschi. Come riconoscere un/una vampiro/a ma anche come prendere coscienza del fatto che ci stiamo facendo vampirizzare, magari da molto tempo, e come disfarci del nostro vampiro, a meno che essere vampirizzati non ci faccia piacere...

Divoratori di energia

Nel corso della mia vita ho incontrato parecchie persone che possono essere definite vampiri psichici.

Quand’ero giovane sono stato vittima di alcuni di loro, uomini e donne. Da allora ho imparato a riconoscerli e a difendermi. Per fortuna, perché nella mia professione di psichiatra devo affrontarli di continuo. Se non avessi saputo proteggermi mentalmente, sarei psichicamente dissanguato già da molto tempo. Eppure, proprio in ragione della mia professione, non devo nemmeno sottrarmi a essi, perché la mia missione è anche aiutarli a liberarsi dalla dipendenza dall’energia psichica degli altri. Al tempo stesso devo riuscire ad aiutare i miei pazienti a non essere più vittime dei vampiri.

«È veramente estenuante! » Questa è la prima osservazione che si formula quando si è stati troppo tempo in compagnia di un vampiro psichico e ci si rende conto che era questa la causa del nostro stato.

La stanchezza psicologica, e fisica, è il sintomo più evidente che si manifesta nelle persone vittime di comportamenti vampireschi. E ovviamente, in presenza di un vampiro psichico, tutta l’attenzione viene accaparrata da lui. Quali che siano le loro aspettative (affettive, materiali, morali, intellettuali, spirituali, fisiche), i vampiri possiedono l’eleganza sufficiente per provocare in voi molta attenzione e molte emozioni. Non sempre vi renderete conto del fatto che i loro comportamenti sono la causa del vostro stato, così tenderete piuttosto a immaginare che il problema risieda in voi, che vi stancate facilmente, che siete emotivi, nervosi, insomma che siete delle persone fragili.

Oltre alla stanchezza, alcuni di voi potranno avere reazioni somatiche: la più comune è il mal di testa, ma potrete soffrire di disturbi gastrointestinali, un bisogno frequente di urinare, sensazioni di tensione, il respiro corto, persino delle palpitazioni. Questi sintomi possono presentarsi in modo isolato o associati, altri possono insorgere a distanza di venti quattro/quarantotto ore, come le reazioni dermatologiche (per esempio eczemi, psoriasi o orticarie), le congiuntiviti o i dolori articolari, sintomi legati a ima reazione esagerata del vostro sistema immunitario di fronte a questi attacchi psichici.

Ricordiamo che l’obiettivo dei vampiri non è creare malessere in voi. Le loro motivazioni, consce o inconsce, sono altre; il malessere che voi subite è quindi solo un effetto collaterale.

Data di Pubblicazione: 26 febbraio 2019

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