L’assunzione di proteine
La salute
Frutta e verdura sono alimenti sani. Mangiamo troppi prodotti di origine animale e pochi prodotti vegetali. Fino a qui, oggi concordano tutti gli esperti. Ma quanto è “troppo” e perché gli alimenti di originale animale sono un problema? È interessante il fatto che nessuno si preoccupa se assumiamo sufficienti vitamine, minerali e proteine fino a quando qualcuno non dice che non consuma prodotti di origine animale. A quel punto scatta l'allarme generale e si prefigurano gravi carenze nutrizionali.
Da che cosa dipende? Visto che ci sono sempre più vegani che vivono una vita sana, i nutrizionisti non posso più affermare che è impossibile sopravvivere senza prodotti di origine animale. Si renderebbero ridicoli. Non vogliono mettere in forse ciò che hanno appreso e quindi sostengono che si può vivere da vegani, ma solo se si conosce bene l’alimentazione.
È interessante il fatto che le cose stiano proprio al contrario: chi si nutre principalmente di latticini e carne, come oggi avviene abitualmente, soffre di malnutrizione più di un vegano, che si nutre principalmente di frutta e verdura.
Ci sono numerosi indizi di questo. Tutte le donne incinte che si rivolgono a un ginecologo o al medico curante, si vedono subito prescrivere quasi di riflesso l’acido folico, a quanto pare perché è carente in tutti, tutti tranne i vegetariani. L’acido folico significa “acido proveniente dalle foglie” ed effettivamente non ci si nutre abbastanza di foglie, ma non tra i vegetariani. Non è chiaro nemmeno come i consumatori di latticini coprano il loro fabbisogno quotidiano di vitamina C, per non parlare dei fitonutrienti che si dimostrano sempre più importanti.
Queste sostanze vegetali non sono affatto secondarie, ma anzi primarie per prevenire il cancro, come dimostrano gli studi di Richard Bélieveau e di Denis Gingras e il loro libro L’alimentazione anti-cancro (vedi Appendice). In questo campo emergono notizie sempre più speranzose, dalle nostre buone e vecchie verdure e dalle bacche vengono isolate sostanze che con i loro flavonoidi, saponine e via dicendo possono contribuire a prevenire il cancro, ostacolando l’angiogenesi, ovvero la moltiplicazione delle cellule tumorali nei vasi sanguigni.
Quindi facciamo bene a preoccuparci, ma soprattutto per i consumatori di latticini e la loro dieta carente delle sostanze più importanti. A quanto pare nei paesi industrializzati, col loro alto consumo di alimenti di origine animale, abbiamo un grave problema di salute nella popolazione:
- Negli Stati Uniti la metà degli adulti soffre di una o più patologie croniche, e oltre due terzi sono obesi L’alimentazione americana è carente di vitamine A, D, E, C, folato, calcio, magnesio, fibre e potassio.
- In Europa la tendenza va nella stessa direzione. In Germania la metà degli adulti è già sovrappeso. Secondo dati ISTAT anche in Italia un italiano su tre è sovrappeso.
- Il 14 percento degli uomini in Europa sono impotenti. Una coppia su dieci non ha figli a causa della sterilità.
- Una persona su quattro in Germania soffre di ipertensione, una su due tra chi ha superato i 65 anni. In Italia gli ipertesi sono il 25-30 percento della popolazione
- Quasi l’8 percento degli adulti in Germania soffre di diabete mellito. In Italia siamo intorno al 5 percento.
- Il 43 percento delle donne e il 38 percento degli uomini in Germania soffrono di patologie croniche. In Italia, secondo gli ultimi dati, le persone affette da una malattia cronica sono il 45,6 percento.
Il problema non sono quindi i pochi vegani, che seguono una dieta basata su sostanze di origine vegetale, ma lalimentazione di tutti gli altri, che ruota intorno a carne e latticini. I capitoli della prima parte mostreranno come l’alimentazione vegana Peace Food possa contribuire a risolvere tutti questi problemi di salute cronici, per i quali la medicina accademica sembra non offrire una soluzione.
L’assunzione di proteine
La domanda che solo i vegani si sentono porre in continuazione è “ma come assumi le proteine di cui hai bisogno?”.
Come dice il nome, la proteina (dal greco proteios, “che occupa il primo posto”) è una sostanza importante. Senza le proteine non sarebbe possibile la crescita del nostro corpo. Una volta si pensava che le proteine dell’uovo fossero le migliori. Nessuno si avvicinava alla loro valenza effettiva.
Oggi questa concezione è superata, e negli ambienti scientifici si usa solo il termine proteina. Anche se è stata smascherata da molto tempo come un’eresia, la concezione secondo cui le proteine animali siano superiori a quelle vegetali è ancora molto diffusa. In fondo ci credono da oltre cento anni, e l’industria della carne e del latte ha fatto di tutto per trasformare questa credenza in cultura generale e fa di tutto ancor oggi, contrariamente a numerosi studi, per mantenere viva questa credenza. Già nel 1959 la rinomata rivista scientifica The Lancet pubblicò un editoriale in cui affermava “in passato le proteine vegetali venivano considerate di seconda classe e inferiori rispetto alle proteine animali di prima classe. Nel frattempo questa differenziazione è stata rivista”. Eppure grazie all’industria agraria questo pregiudizio è rimasto in vita fino a oggi, visto che pochi leggono la rinomata rivista scientifica The Lancet, mentre molti sono esposti alla pubblicità. E leggendo la pubblicità si ha sempre l’impressione che la carne sia “un pezzo di energia vitale”. Questo è vero naturalmente, “fino a quando vive” come ha aggiunto giustamente Claus Leitzmann, nutrizionista di Giessen.
Che la carne di maiale sia la migliore fonte di proteine per l’uomo è un errore di ragionamento eclatante, ma che viene ripetuto spesso dai relativi gruppi di interesse e anche in ambienti della medicina tradizionale. È vero che i maiali sono molto simili a noi negli organi e nel tessuti, ed è il motivo per cui ci sono uomini che vivono con valvole cardiache provenienti da maiali. Le proteine del maiale contengono amminoacidi molto simili, di cui ha bisogno il nostro corpo. Secondo questa logica però dovremmo mangiare anche carne umana, così il nostro organismo si sforzerebbe anche meno e potrebbe assorbire le proteine anche meglio...
Ma dobbiamo davvero rendere le cose così facili al corpo? È un errore superato da tempo, ma ancora molto diffuso. Un tempo gli ortopedici mettevano i pazienti a riposo e prescrivevano corsetti e plantari che alla fine indebolivano l’organismo. Quando una gamba, dopo sei settimane, veniva liberata dal gesso buona parte della massa muscolare era sparita per l’inattività. Use it or lose it, usalo o perdilo, dicono giustamente gli anglosassoni.
Anche se una volta si usava dire agli ortopedici “collega, risparmi il suo cervello, così lo avrà per molto tempo” per far notare questo errore, non tutti hanno compreso. I nostri muscoli, la nostra circolazione e il nostro cuore, ma anche il cervello, l’intestino e naturalmente il metabolismo, vanno stimolati per poter continuare a funzionare.
Oggi sappiamo che se non offriamo fibre al nostro intestino crasso aumentiamo notevolmente il rischio di cancro all’intestino (a differenza degli alimenti di origine vegetale né la carne né i latticini contengono queste fibre importanti). Allo stesso modo dovremmo stimolare il nostro metabolismo facendogli cercare da diversi tipi di piante gli amminoacidi necessari alla sua proteina specifica. È uno dei motivi per cui l’alimentazione vegetariana e integrale è molto più sana.
Questo spiega anche il motivo per cui le proteine animali risultano molto peggiori negli studi: causano varie patologie, che le proteine vegetali non favoriscono o addirittura guariscono.
La quantità di proteine
Ma la carenza proteica è davvero così diffusa? Quante persone conoscete che soffrono di carenze proteiche? Dovrete pensarci a lungo prima di trovarne una. Esistono, ma sono rare da noi: tutte quelle che non assumono cibo a sufficienza, per esempio anoressici o persone molto anziane. Negli adulti sani, che mangiano a sufficienza, questo è un problema molto sopravvalutato. Al contrario! Consumiamo non troppo poche, ma troppe proteine! Lo scienziato tedesco Lothar Wendt (1907-1989) di Francoforte parlava già nel 1948 di patologie dovute all’accumulo di proteine.
Soprattutto per i vegani questo problema non sussiste: i legumi contengono più proteine della carne e del pesce, dal 25 al 35 percento in più.
Questo testo è estratto dal libro "Veganizza la Tua Vita!".
Data di Pubblicazione: 3 ottobre 2017