Affronta il primo grande viaggio attraverso i Registri Akashici e scopri illuminati messaggi, leggendo l'anteprima del libro di Gabriella Tuninetti.
Viaggi nei Registri Akashici - Pianeta Terra: andata e ritorno
La vita nei Mondi di Luce
Il dolore della rinascita
Sentirsi estranei a questa realtà
Frastornato e confuso, Lui si sentiva dentro una bolla sotto l’influsso di una marea in cui le onde trasportavano delle voci, ora più vicine e ora più lontane.
- “Ritorna Luigi, ti aspettiamo.”
- “Ritorna Luigi, ti aspettiamo.”
- “Ritorna Luigi, ti aspettiamo.”
Quelle parole continuavano a entrare e uscire dalla sua testa. A tratti gli sembravano distanti e incomprensibili, come se non riuscisse a tradurne il significato, mentre in altri momenti riusciva ad intercettarle e, seppur per brevi istanti, provava tristezza e smarrimento.
Ma dove si trovava adesso? Non riusciva a capirlo ma stava bene, come protetto in un bozzolo di luce, indossava una veste bianca, una sorta di tessuto cangiante, morbido e soffice. La trama era raffinata e setosa.
Il bozzolo lo abbracciava, si sentiva coccolato e al sicuro. Gli pareva di trovarsi dentro un utero caldo e accogliente, ogni tanto riusciva addirittura a intravederne i contorni, ma non appena provava a metterli a fuoco ecco che scomparivano.
Era in un vuoto costituito di Luce con infinite Sfere pulsanti e, immerso in questo spazio infinito, si sentiva fluttuare e galleggiare senza peso...
Anche il pensiero era libero e leggero. Ma stava davvero pensando, oppure le immagini e le sensazioni arrivavano senza che le cercasse realmente? Sapeva che la sua mente ora non aveva limiti... che sensazione meravigliosa!
Sfere di Luce
Vedeva colori e forme nuove, sempre diverse: ciò che pensava, veniva percepito e creato all’istante. Come un pittore, stava realizzando, senza sforzo e fatica, tele e arazzi di una bellezza indescrivibile, e si chiese come mai non avesse preso in mano un pennello prima d’ora.
A un certo punto fissò lo sguardo su una sfera e questa divenne un fiore che un attimo dopo si trasformò in un albero: era tutto così bello, vivo e reale. Era meraviglioso spaziare in questo luogo: si sentiva potente e illimitato, come se avesse una bacchetta magica che manifestava ogni suo desiderio.
All’improvviso però accadde qualcosa di sconvolgente, e si sentì precipitare: di colpo fu proiettato in un altro ambiente e gli sembrò di ritrovare e rivivere qualcosa del suo passato. Fu come un flash e venne catturato da un bruttissimo ricordo: gli apparve un lungo tunnel e un corridoio con tante porte.
Istintivamente ne ebbe paura, chiedendosi cosa ci fosse oltre.
Cercò di sottrarsi a questa forza attrattiva, provò a scappare ma non ci riuscì, il vuoto ritornò di fronte a lui, ma era molto diverso da prima. Adesso si trovava nel buio più totale. Tutto era scuro: le Sfere di Luce erano scomparse.
Si sentì solo, spaventato e smarrito. Ebbe paura e di colpo fu catturato da un'energia con un potere gravitazionale fortissimo a cui non riuscì a resistere.
Un Essere Luminoso
La prima porta si aprì di scatto e venne risucchiato da un vento magnetico freddo e assordante, il corpo divenne pesantissimo e ingombrante. Provò un immenso dolore!
Vide altre luci, queste però non erano così rassicuranti, luminose e belle come quelle che aveva appena lasciato. I suoi occhi furono colpiti da un fascio abbagliante, sentì un forte rumore di lamiere metalliche e lo schianto. Di colpo si ritrovò a rivivere il suo incidente, gli istanti prima dell’impatto e la fulmineità degli eventi.
Nel giro di pochi secondi era passato dalla vita alla morte! Si vide fuori dall’abitacolo e in piedi, mentre il suo corpo era lì afflosciato sul volante. Fece un giro intorno all’auto, che di certo aveva subito una bella botta, ma la cosa lo lasciò totalmente indifferente, come se non lo riguardasse.
Che strano, pensò, era sempre stato così legato alla sua Lamborghini. Tutto adesso sembrava non avesse più senso: gli attaccamenti, le dipendenze e le bramosie che avevano caratterizzato la sua vita, viste fuori dal suo corpo, non contavano nulla!
A un certo punto vide una grande LUCE e un Essere Luminoso gli apparve davanti, gli fece amichevolmente un cenno con il braccio, come se volesse invitarlo a seguirlo. Lui si mosse e scoprì con sorpresa di poter camminare, anche se le sue gambe fisiche erano ancora imprigionate nell’abitacolo della vettura.
L'ospite
Con passi leggeri si allontanò di qualche metro dal luogo dell’incidente, o almeno così gli parve, difatti si accorse di non riuscire più a calcolare bene le distanze e neppure a misurare il tempo. Si muoveva velocemente e poteva spostarsi dove voleva senza problemi.
Osservò con distacco il susseguirsi degli eventi che stavano coinvolgendo il suo corpo fisico. Lo percepiva semplicemente come un abito sgualcito e insudiciato di sangue.
Non provava nessun coinvolgimento, nessuna emozione, era nella pace e nella quiete. Si sentiva felice come mai prima di allora. Attraversato da una forza invisibile e a lui sconosciuta, a piacere riusciva ad avvicinarsi e ad allontanarsi da quel corpo, l’involucro, ormai inerte, che lo aveva ospitato per oltre 40 anni.
Poteva vedere perfettamente ciò che gli stava accadendo, registrando ogni minimo particolare, osservandolo con una lente d’ingrandimento.
Vide arrivare un'ambulanza e i soccorritori affaccendarsi sul suo corpo; erano tesi, concitati, si stavano dando un gran da fare per rianimarlo. Luigi avrebbe voluto rassicurarli che stava bene e potevano andarsene, lasciandolo tranquillamente dove si trovava adesso.
Il battito tornato
Cercò in tutti i modi di farsi sentire, provò addirittura a porsi tra loro e quel corpo inerte ora disteso sull’asfalto. Ma niente da fare: nessuno riusciva a vederlo, nessuno poteva sentirlo; così dopo svariati tentativi i paramedici desistettero e il corpo venne ricoperto con un telo bianco...
A Lui questa sembrò la soluzione migliore: stava così bene al punto da dispiacersi per il trambusto che stava causando. Voleva solo andarsene da lì e quelle brave persone lo stavano trattenendo sulla porta cercando di tenerlo in vita.
Lui si sentiva richiamare dalla Luce e stava quasi per farcela ad attraversare il Grande Cancello quando arrivò un altro medico con un defibrillatore. A quel punto sentì il suo cuore fare un tonfo, udì come un boato e una valanga lo sommerse dalla testa ai piedi: il battito era tornato!
Data di Pubblicazione: 25 settembre 2023