Inizia il tuo viaggio nell'Eros e scopri tutti i falsi miti dell'amore che ci hanno sempre raccontato, leggendo l'anteprima del nuovo libro di Don Miguel Ruiz.

Giorno 1 : La storia

Buongiorno! Cominciamo la giornata con un sorriso.

Ogni nuova sfida può intimidire, quindi fai un respiro profondo e rilassati. Tutto qui. Preparati a divertirti, a cominciare dalla missione di questa settimana: fare i conti con le nostre profonde convinzioni sull'amore. Possiamo iniziare riconoscendo da dove provengono tali convinzioni. Tutto è cominciato quando siamo arrivati dentro un sogno condiviso da più di sette miliardi di membri della specie umana.

Io e te siamo nati all’interno di una grande comunità chiamata umanità. Siamo nati anche in una comunità molto più piccola di persone che erano responsabili della nostra sicurezza. Sono state loro che si sono prese cura di noi finché non siamo stati in grado di farlo da soli. Siamo nati innocenti, in stretto contatto con la vita e guidati esclusivamente dalla sua programmazione.

Entro i primi mesi della nostra esistenza siamo stati esposti a un altro tipo di programmazione. Abbiamo iniziato a essere influenzati dalla conoscenza di altre persone. Le loro storie hanno plasmato la nostra mente. Le loro convinzioni hanno contribuito alla costruzione del nostro personale universo. Ancora oggi, le opinioni e gli atteggiamenti degli altri incidono sul modo in cui agiamo. Poiché hanno costruito le fondamenta del nostro modo di pensare, influenzano persino il modo in cui comunichiamo con noi stessi.

Dall’infanzia fino all'adolescenza abbiamo imparato cosa si aspettava da noi la società. Abbiamo iniziato a imitare la sonorità e gli atteggiamenti delle persone che ci hanno cresciuto. A poco a poco abbiamo imparato a parlare la loro lingua e a comportarci come loro. Abbiamo assorbito le loro regole e tradizioni fino a quando tutto ciò è diventato per noi una seconda natura. In altre parole, tutti abbiamo attraversato un periodo di intenso addestramento per diventare come chiunque altro.

Questo è il modo in cui siamo sopravvissuti, non solo fisicamente ma anche come membri di una comunità. Avevamo bisogno che ci nutrissero e ci proteggessero. Quando seguivamo le regole venivamo ricompensati. Accettando tutto ciò che ci è stato detto, siamo sopravvissuti e siamo cresciuti. A casa abbiamo conosciuto i miti della nostra famiglia e della nostra cerchia di amici. A scuola abbiamo imparato a conoscere la storia del nostro popolo.

Crescendo ci hanno insegnato molte altre cose. Forse gli adulti non erano consapevoli del fatto che ci stavano insegnando qualcosa, ma noi prestavamo molta attenzione a tutto ciò che facevano e dicevano. Abbiamo creduto a ciò che abbiamo sentito e, nella memoria, abbiamo conservato tutta quella conoscenza. Ogni cosa che adesso sappiamo è il risultato di quella scrupolosa supervisione.

La stessa cosa è successa a chi ci ha fatto da insegnante. Anche loro sono stati studenti e tutto ciò che sanno è stato insegnato loro da coloro che li hanno preceduti. Dagli albori dell'umanità, le informazioni sono state trasmesse dai genitori ai figli e dagli insegnanti agli studenti. E le informazioni che ci venivano date nei primi anni di vita erano sempre accettate come vere.

 

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I miti dell'Amore

Crediamo ancora alla maggior parte delle storie che abbiamo ascoltato crescendo: storie sui nostri vicini, su chi appariva nei notiziari o su gente che non avremmo mai incontrato. Credevamo nella definizione di moralità, di fede o di libertà data da altre persone. Ci è stato mostrato come dev'essere la forza, il coraggio o la codardia. Ci è stato insegnato cosa significa essere un uomo o una donna. Ci hanno parlato del sesso. E ci è stato mostrato come si fa ad amare.

Abbiamo visto come i nostri genitori manifestavano il loro affetto reciproco, le parole e i gesti che usavano per dimostrare il loro amore. Abbiamo notato come i nostri fratelli maggiori affrontavano le storie d’amore adolescenziali. E tutti questi ricordi hanno plasmato i nostri comportamenti attuali. Come se fossero amici d’infanzia, quelle vecchie storie vivono nella nostra testa e guidano le nostre azioni. Crediamo in ciò che pensiamo e, basandoci su quei pensieri, difendiamo i nostri valori fondamentali.

Le nostre azioni sono controllate da opinioni che quasi mai sappiamo di avere e forse resistiamo ancora all’idea di indagarle. La maggior parte di noi accetta ancora le storie sulla creazione o su Dio che ci hanno raccontato da piccoli. Raramente mettiamo in discussione i nostri atteggiamenti nei confronti di altre persone, altre culture o altre razze.

Probabilmente nei confronti del sesso alcuni di noi hanno lo stesso approccio di quando erano adolescenti. Quello che allora pensavamo fosse sexy potrebbe sembrarci tale ancora oggi. Allora, le nostre idee sull'amore romantico erano basate su una miscela di miti adolescenziali e varie sciocchezze. Per sembrare seducenti, ci sentivamo spinti a fare cose assurde. Sotto molti punti di vista, quella spinta la sentiamo ancora. Quindi ci sono buone probabilità che ci raccontiamo le stesse storie sull'amore che abbiamo ascoltato durante l'infanzia, quando la nostra mente era fresca e facile da plasmare.

Uso la parola storie per riferirmi ai tuoi pensieri. Hai iniziato a pensare non appena hai imparato a parlare. I tuoi pensieri sono le storie che ti sei raccontato sin dai primi anni della tua esistenza. Allora assorbivi le opinioni dei tuoi familiari e dei loro amici e le facevi tue. Sei cresciuto ascoltando le opinioni di tutti coloro che conoscevi. Quelle stesse opinioni riecheggiano ancora nella tua testa. Ormai hai capito che una volta che una sensazione viene messa in parole diventa una storia. Di fatto, i tuoi pensieri assumono la forma di una narrazione continua. Spesso sembrano delle conversazioni. Raccontano le tue attività momento per momento, come la radiocronaca di una partita. “...E adesso sto rimettendo in ordine la stanza dei giochi dopo tutto il caos che i ragazzi hanno lasciato. Di nuovo! Non dovrei essere io a farlo, ma chi lo farebbe altrimenti?”. E via di questo passo.

Una storia si riferisce anche a un’opera letteraria: un romanzo o una storia d’amore da guardare su uno schermo cinematografico. Probabilmente queste storie ti hanno insegnato molto sull'amore. O perlomeno ti hanno insegnato come la maggior parte dell'umanità si immagina che sia. Non sorprende che i tuoi pensieri gravitino attorno a storie che riguardano l’amore. Sono divisi tra tutte le idee folli che la gente ha sull’amore e il suo mistero così avvincente.

Molti di noi associano l’amore alla speranza delusa, al dolore e al tradimento. Spesso presumiamo che l’amore sia una serie di brevi piaceri e dolorose perdite. Rispecchiando le attitudini di altre persone, trattiamo l'argomento dell'amore in modi simili. Cantiamo le sue meraviglie e non ci diamo pace per le delusioni che ci dà. È come se l'amore fosse accompagnato da un invisibile manuale di istruzioni che la maggior parte di noi ha letto e memorizzato.

Senza rendersene conto davvero, per infinite generazioni gli esseri umani hanno commesso grandi e piccoli crimini... in nome dell’amore.

 

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Riflessi dell'amore

All'inizio esisteva un creatore, immortale e solo. La prima manifestazione del suo potere fu quella di creare uno specchio. Per vedersi davvero nella sua totalità, avrebbe dovuto crearne uno abbastanza grande da estendersi all'infinito. E così fece. Lo specchio era immenso e veritiero. Allora, soddisfatto del suo riflesso perfetto, il creatore lo frantumò riducendolo in mille pezzi, in modo che ognuno di essi, ovunque andasse a zonzo per l'universo, riflettesse magnificamente il suo creatore...

Questa storiella mi spinge a pensare che siamo soltanto piccoli specchi che desiderano ciò che riflettono. Nella sua immaginazione, ognuno di noi ha un'immagine diversa, ma le immagini e i riflessi, come sappiamo, non sono la realtà. Nel corso della storia dell'umanità, i riflessi della verità sono stati sempre più distorti dalla dote più incantevole che abbiamo: l’arte di narrare.

Fin dalla più tenera età, io e te abbiamo visto come le storie possano scatenare delle emozioni. Con la pratica siamo diventati maestri della narrazione e ci siamo concentrati su storie che suscitano emozioni intense e drammatiche. Abbiamo scoperto che le storie d’amore sono le più efficaci. Più drammatiche sono, meglio è. Abbiamo iniziato la nostra vita come perfetti riflessi dell'amore, ma poi abbiamo imparato a rifletterlo in modi imperfetti.

 

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Allora, cos'è esattamente l’amore?

Lascia che prima ti dica cosa non è. L'amore non è ciò che ci hanno insegnato a credere che sia. L'amore non è il gioco di illusioni e aspettative che tutti siamo stati spinti a giocare insieme. Non è un contratto o uno scambio di servizi. Non è un gioco di sogni realizzati e svaniti. L'amore non ha aspettative o richieste. L'amore è il potere della vita stessa e non pone condizioni.

Eppure, regole e condizioni hanno definito il modo in cui amiamo. Questo è il motivo per cui esistono tanti problemi nel mondo e non sto parlando solo dei tuoi o dei miei. I problemi colpiscono le nazioni, la natura e tutta l'umanità. Indipendentemente dalla cultura o dal periodo storico, tendiamo a equivocare l’amore. Diciamo che lo apprezziamo, ma troviamo molte scuse per disprezzarlo. Lo cerchiamo anche se pensiamo che sia pericoloso. Lo vogliamo, ma per paura lo rifiutiamo. Il risultato è che diffidiamo dell’unica cosa reale che c'è.

L'amore è reale, le parole non lo sono. Le parole prendono il posto delle cose reali. L’amore è l'energia creativa della vita. Siamo stati creati dall'amore e siamo tenuti in vita dall'amore. Da questo punto di vista, tutta la creazione può essere vista come amore in azione.

Ma raramente le persone vedono l’amore così e ci sono delle fondate ragioni per questo. I nostri sensi sperimentano la meraviglia della creazione e la nostra mente ci racconta una storia al riguardo. Immaginiamo una scena, un incontro o un ricordo e la nostra mente trasforma tutto in un racconto. La mente di ognuno di noi crea una narrazione diversa e ogni narrazione è, a suo modo, una distorsione della verità.

E questo cosa c'entra con l’amore? Tu senti la forza dell'amore. Ti emoziona, ti ispira, quindi la tua mente si affretta a spiegarti cosa significano quelle sensazioni. Per la mente, l’amore è semplicemente un’altra cosa da definire e da spiegare: se può essere messo in parole, allora può essere gestito. Il fatto è che ognuno ha un modo diverso di spiegare l’amore.

Per una persona l’amore è una scelta felice, per un’altra è uno sgradevole attacco al sistema nervoso. È una sacra benedizione oppure sciocco sentimentalismo. Le persone si avvicinano all’amore in modi diversi, ma la maggior parte di noi si aspetta che prima o poi ci ferisca.

 

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Le storie che raccontiamo

Nel nostro sviluppo come esseri umani ci sono due programmi all'opera. Uno viene direttamente dalla vita attraverso il nostro DNA. L'altro viene dalle storie che raccontiamo. Sfortunatamente, le nostre storie, quelle che ci vengono raccontate e quelle che ci raccontiamo, descrivono l'opposto dell'amore. Descrivono il bisogno di controllo o di creare un dramma personale. Descrivono una versione dell’amore che vediamo rappresentata nelle commedie romantiche e nelle tragedie classiche, un amore che crea tutti i conflitti della nostra vita.

Ripeto, noi siamo dei narratori di storie. Il linguaggio è la nostra arte e attraverso il linguaggio spieghiamo i misteri della vita. Ci piace spiegare il mistero che siamo. Infatti le nostre storie parlano sempre di noi. Descrivono il meglio e il peggio di noi. Documentano il nostro eroismo altruistico tanto quanto i nostri atti di vigliaccheria più vergognosi. Ci rendono orgogliosi o rivelano segreti che cerchiamo di tenerci per noi. Le nostre storie possono sembrare molto soggettive o molto oggettive, ma riguardano sempre noi.

Con noi, mi riferisco alla mente umana. Sì, il corpo è uno spettatore passivo, ma la mente racconta storie a tinte forti per spiegare se stessa. Dà la sua voce a personaggi fittizi. Conferisce delle sensazioni a oggetti come robot, tostapane, giocattoli. Riconosce pensieri filosofici a cani e asini. Ama dare voce a esseri immaginari e a visitatori alieni. Ma la mente parla sempre di se stessa.

La mente distorce la verità usando il potere ipnotico di una bella storia. Dà voce all’animo umano. Dà voce agli dei che adoriamo e ai messaggeri che ci visitano nel sonno. Comunica attraverso i ricordi e l'immaginazione, creando un universo a partire da frammenti virtuali.

Tutti i tuoi pensieri e le tue conversazioni fanno parte di una storia in corso: la tua. Quando dici a un amico: “Ho detto al mio capo che, se non mi dà un aumento, me ne vado!”, stai aggiungendo un pezzetto alla trama. Anche quando sei solo con i tuoi pensieri e ti preoccupi di ciò che potrebbe accadere domani se affrontassi il tuo capo, stai narrando la tua vita — il passato, il presente e un possibile futuro — a un pubblico di un solo spettatore.

Affinché la nostra realtà ci sembri un po’ più autentica, noi ci raccontiamo delle storie che possiamo condividere con altre persone per avallare tale realtà. Per millenni abbiamo raccontato ad altri esseri umani delle storie per spiegare e intrattenere. E indipendentemente da come lo facciamo, ogni storia che raccontiamo ha gli stessi elementi essenziali. Ha il suo inizio e la sua fine. Ha i suoi dialoghi e i suoi colpi di scena. Ha i suoi eroi e i suoi cattivi.

Nella tua realtà ci sono anche i cattivi. Tu sopporti i prepotenti e i tiranni proprio come il personaggio di qualsiasi film. Pensi di conoscere i malvagi che ti tengono nel mirino. Speculi sulle loro motivazioni e tieni un elenco mentale dei loro gesti sleali. Non è forse così? La tua storia ha anche un cast di personaggi eroici e consideri alcune persone come tuoi salvatori. Pertanto è evidente che la tua vita è un classico esempio di narrazione umana.

Certo, l’umanità ha ideato alcune storie terrificanti. Le peggiori sono quelle di diavoli infernali e spettri notturni. I nostri miti descrivono creature del mare e del cielo tutte ansiose di divorarci. Le streghe vivono nelle nostre foreste e i vampiri sono in agguato alle porte dei villaggi. Sin dall'inizio della civiltà, i bambini hanno creduto a fantasmi, folletti e demoni di ogni tipo.

Le uniche difese che abbiamo contro la nostra immaginazione più buia sono i simboli della luce e le idee che ci rasserenano. Questo è qualcos'altro che la nostra fantastica mente può evocare. Il miglior antidoto a una storia dell’orrore è una straordinaria storia d'amore.

 

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Data di Pubblicazione: 26 ottobre 2021

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