Tutto è già presente dentro di te, ora. Abbi fiducia nella vita: saprà guidarti. Lasciati incantare dalle parole illuminanti di François Lemay.
Ѐ già tutto presente!
«Un uccello posato su un albero non ha mai paura che il ramo si spezzi, perché la sua fiducia non è riposta nel ramo, ma nelle proprie ali!» (Anonimo)
Durante un'esperienza Vipassana, se ben ricordo durante il mio ottavo ritiro di dieci giorni di silenzio e di meditazione, realizzai che, alla fine, dentro di me c'era già tutto.
Era già tutto presente, e al posto giusto. Come sapete, ero un appassionato di crescita personale e professionale, ma anche un "drogato" della conoscenza. Avevo collezionato molti titoli di studio, come vi ho già accennato prima: una quantità di master, di diplomi in coaching, senza contare che avevo avuto il privilegio di studiare con i più grandi nomi della crescita personale.
Tuttavia, cercavo sempre quel corso che mi avrebbe completamente trasformato. Avevo l'impressione che mi mancasse quel qualcosa in più che non riuscivo a definire, ma senza il quale mi sentivo incompleto.
Certo ero cambiato molto: mi ero liberato tantissimo dal giudizio, l'impulsività che mi caratterizzava si era enormemente attenuata, il lato collerico che tendevo a manifestare era completamente scomparso.
Ero riuscito ad abbandonare certi comportamenti come l'autosabotaggio, e non avevo più un atteggiamento ipercritico nei confronti di me stesso. Mi amavo di più, ed ero più gentile con me stesso.
Durante l'ottava esperienza di ritiro, dunque, mentre mi trovavo in mezzo alla natura e mi stavo osservando, mi resi conto di essere un genio. Vedevo i pensieri arrivare. Cominciai a comprendere un sacco di cose.
Capii che più riusciamo a calmare la mente, più ci vengono idee geniali. Compresi anche che iniziamo a vedere sempre più chiaramente il quadro della nostra vita prendere forma sotto i nostri occhi.
Ero dunque in mezzo alla natura e cominciai a vedere una serie di cose che prima non vedevo e dissi a me stesso: "Santo cielo! Devo assolutamente condividere con altri tutto ciò!".
Ogni volta che esperivo lo stato interiore di Vipassana, tutto diventava così chiaro, limpido come acqua di sorgente! Entravo in uno stato di totale beatitudine e sapevo esattamente che strada volevo imboccare per continuare la mia bella avventura.
Mi sembrava di essere un cercatore che scopre una miniera d'oro.
Tuttavia, ogni volta che tornavo nella quotidianità, riuscivo a mantenere questa chiarezza solo per una o due settimane, e finivo per lasciarmela sfuggire. Perché? Probabilmente perché mi lasciavo influenzare dagli schemi imposti dalla nostra società. Quando cercavo di farmi pubblicità, di autopromuovermi, di immettermi sul mercato con l'aiuto di conferenzieri e di coach già affermati, non smettevo di paragonarmi a loro.
François nel paese dei ragni
In questa ottava esperienza di ritiro avrei completamente trasceso il mio modo di essere. Durante una pausa pranzo, stavo camminando tranquillo in mezzo alla natura intento a guardare gli scoiattoli e gli uccelli, e mi capitò di osservare l'opera d'arte di un ragno, benché molto piccola. Era davvero magia pura.
Potrei forse scrivere un libro riguardo a questa esperienza: François nel paese dei ragni, prossimamente in tutte le librerie! Mi sedetti e mi misi a fare dei parallelismi tra me e il mio nuovo amico, il ragno, trascorrendo un momento indimenticabile.
Mi resi conto di come sia concepito perfettamente un ragno, e di che opera d'arte sia in grado di creare con l'agilità e l'abilità di cui da prova tessendo in quel modo la sua tela. Senza parlare poi del suo importante ruolo nella natura.
Era come se riuscissi a comprendere ogni minimo dettaglio della vita. Il vento ad esempio: perché riusciamo a sentire il vento? Semplicemente perché là dove soffia incontra delle resistenze. In assenza di resistenze, non si può sentire il vento, tutto qua! Mi misi a fare un gran numero di analogie, un gran numero di collegamenti, tutti altrettanto importanti, sulla vita di tutti i giorni.
E a quel punto pensai: "Ogni volta che vengo qui per fare una pausa, per stare in silenzio e riconnettermi con chi sono veramente, ho accesso a continue informazioni come mai mi era capitato nella vita quotidiana".
In quel momento ebbi come un flash: mi resi conto che quando riuscivo a staccare completamente la mente dal tran tran quotidiano, mi sentivo connesso con il grande tutto ed ero ispirato e guidato come non mai.
Purtroppo, durante queste esperienze non si può scrivere, per non alimentare e agitare la mente. Tuttavia, ogni volta che raggiungevo questo stato di riconnessione, di comunione con la natura, avrei potuto scrivere tonnellate di libri e di discorsi per le mie conferenze.
Sarebbe stato sufficiente installare degli elettrodi sulla mia testa per estrarvi tutto ciò che mi veniva instillato in quel preciso istante o che scorreva continuamente nei miei pensieri. Era tutto così chiaro! In quel momento ero un genio e non ne dubitavo minimamente.
Più nulla a cui attaccarsi!
Eppure, nel mio tran tran quotidiano, non riuscivo a decollare. Era tutto a posto ma, malgrado tutto, qualcosa non funzionava. Ero perennemente in ricerca.
Il risultato era che, nonostante avessi conseguito tutti quei titoli di studio, non riuscivo a far partire la mia attività di coach né riuscivo più a tenere conferenze o ad organizzare corsi.
Ero io stesso, senza rendermene conto, a bloccare il flusso della vita. Ero sopraffatto dalle mie insicurezze e dalla mia sete di conoscenza. Come potrete immaginare, non ero nemmeno nell'abbondanza, ero piuttosto nella scarsezza... per non dire che ero in modalità sopravvivenza.
Il mio atteggiamento di ricerca di una conoscenza profonda mi era molto chiaro nella mente mentre camminavo nel bellissimo ambiente naturale di Montebello, in Québec, durante il ritiro: "Smettila di cercare di conoscere sempre di più, amico. Sai bene che è già tutto presente dentro di te. Abbi fiducia nella vita, perché saprà guidarti. Prendi il posto che ti spetta: il mondo ha bisogno di te".
Ecco il messaggio che emergeva chiaramente e assumeva tanta importanza dentro di me. Sentivo un'esaltante apertura nei confronti della vita, era qualcosa di viscerale. Ero al contempo ben radicato, aperto, entusiasta e in pace, una sensazione che mi avrebbe fatto da guida molte volte durante tutta la mia vita e ancora oggi: contemporaneamente ben radicato, aperto, entusiasta e in pace!
La mattina in cui tornai dall'ottavo ritiro di silenzio e meditazione Vipassana, svoltai nella mia via e dovetti fermarmi dietro il camion della raccolta differenziata che passava tutte le settimane nella nostra zona a raccogliere i materiali di recupero.
Ebbi allora improvvisamente un flash, un'intuizione, un'ispirazione. Mi sentii spinto ad agire e fortemente guidato a farlo. "Ѐ ovvio!" pensai, pigiando col piede sull'acceleratore per cercare di superare il camion a tutta velocità in modo da arrivare a casa il più in fretta possibile. Una forza incredibile che definirei divina e pienamente consapevole mi spinse ad entrare in fretta in casa.
Baciai la mia bellissima moglie e mi diressi veloce come una scheggia nel mio studio, dov'erano conservati i tesori a cui ero così legato: la mia famosa biblioteca con tutte le cartelline dei corsi, tutti gli appunti, le centinaia di post-it e pezzettini di carta che mi aiutavano a fissare le informazioni più importanti e significative.
Riuscite a immaginare la scena di me che arrivo a casa? Spinto da una forza incontrollabile, presi tutte le dispense e i libri che contenevano a mio parere l'assoluta verità sul mondo, anche quelli che ai miei occhi avevano un valore inestimabile, e mi rivedo ora, come se fossi un testimone esterno, affrettarmi ad andare a gettare tutto quanto nel ventre di quel grosso cassone blu per il recupero, che lo inghiottì in un sol boccone.
Tutto ciò avvenne a tempo di record, quando il camion era appena arrivato dal mio vicino di casa. L'intera scena si era svolta in meno di un minuto.
Guardai il camion che riprendeva il suo itinerario portando nel "ventre" il frutto di un lavoro intensivo che rappresentava gli ultimi sette anni della mia vita: tutti i miei appunti e la mia opera da amanuense intrapresa per la mia insaziabile sete di verità e di conoscenza; tutto il mio bel materiale didattico e i miei begli appunti sulla presa di coscienza; quella che per me, il grande François Lemay, era la verità.
Ora non avevo più nulla.
Data di Pubblicazione: 14 maggio 2024