Impara a gestire pensieri ed emozioni, vivi l'attimo presente, ritrova equilibrio e libertà. Segui Alessio Alfei, leggendo le prime pagine del suo libro.
Perché questo libro
Questo libro nasce dalla mia volontà di condividere delle pratiche che, negli anni, mi hanno aiutato a riprendere il controllo sulla mia vita, cominciando proprio dal presente.
Come molti di noi, ho passato innumerevoli ore a rimuginare sul passato oppure a preoccuparmi per un futuro che non esisteva, fino al giorno in cui ho realizzato che un atteggiamento simile non dà modo di vivere la vita così come dovrebbe essere vissuta.
L'infinito è fatto di attimi, attimi che si manifestano ora, non ieri, non domani.
Essere protagonisti della propria esistenza significa vivere ogni singolo istante con piena consapevolezza, liberi dalle catene del passato e dalle ansie del futuro.
Significa smettere di essere semplici spettatori e iniziare a forgiare attivamente il nostro destino.
Quando ci sentiamo in controllo delle nostre reazioni, quando siamo noi a guidare le nostre emozioni anziché esserne guidati, i livelli di stress diminuiscono drasticamente e la serenità interiore aumenta.
Questa padronanza ci permette di affrontare le sfide mentre assaporiamo le gioie della vita con maggiore intensità.
Ma perché la nostra mente vaga continuamente? Perché l'istinto di ricordare o fare previsioni è così forte?
Comprendere i meccanismi alla base di questo comportamento umano è il primo passo per iniziare a dargli il giusto spazio nelle nostre vite, evitando così che prenda il sopravvento e ci faccia sentire in balia delle nostre stesse emozioni, come accade a molti di noi.
La nostra mente è un potente strumento, capace di elaborare informazioni, creare scenari e richiamare ricordi.
Ma questa stessa capacità, se non gestita correttamente, può diventare una fonte di stress e ansia. I nostri pensieri sono strettamente legati alle nostre emozioni.
Ogni pensiero, ogni immagine mentale, ogni ricordo o previsione innesca una reazione emotiva nel nostro corpo. Se i nostri pensieri sono focalizzati sul passato, su rimpianti o rancori, le emozioni che ne deriveranno saranno negative, come tristezza, rabbia o senso di colpa.
Se, invece, la nostra mente è proiettata nel futuro, immaginando scenari catastrofici o preoccupandosi eccessivamente per ciò che potrebbe accadere, le emozioni che proveremo saranno ansia, paura e stress.
Diventare i protagonisti del nostro destino
Ecco perché è fondamentale imparare a gestire i nostri pensieri, soprattutto quelli legati al passato e al futuro.
Se riusciamo a controllare il flusso dei nostri pensieri, se siamo in grado di riportare la nostra mente al presente ogni volta che essa vaga altrove, allora possiamo anche gestire meglio le nostre emozioni.
Concentrandoci sull'attimo presente, sulle sensazioni del nostro corpo, sul respiro, possiamo interrompere il circolo vizioso dei pensieri negativi e delle emozioni che ne conseguono.
Quando siamo centrati nel presente, diventiamo osservatori consapevoli dei nostri pensieri e delle nostre emozioni. Non ci lasciamo piu trascinare da essi, ma li osserviamo con distacco, senza giudizio.
In questo modo, possiamo scegliere come reagire agli eventi, anziché essere semplicemente reattivi. Possiamo decidere di non farci sopraffare dalle emozioni negative, ma di accoglierle e lasciarle andare, consapevoli che sono solo passeggeri nella nostra mente.
Questo controllo sui nostri pensieri e sulle nostre emozioni non significa reprimerle o negarle. Significa, piuttosto, imparate a gestirle in modo sano ed equilibrato, senza farci sopraffare da esse.
Significa riprendere il controllo sulla nostra vita e diventare i protagonisti del nostro destino, anziché essere semplici spettatori in balia degli eventi.
Tornando alla domanda iniziale: perché la mente vaga?
Approfondiamo i meccanismi evolutivi che ci hanno portato a sviluppare quella che i buddisti chiamano la "mente scimmia".
Questa espressione si riferisce alla tendenza della mente a saltare continuamente da un pensiero all'altro, proprio come una scimmia che salta da un ramo all'altro.
Perché la mente vaga
Noi esseri umani siamo i prodotto dell'ambiente che ci ha plasmato. Non siamo nati in un mondo sterile e statico, ma in un crogiolo di sfide e pericoli in costante evoluzione; questo ambiente dinamico e spesso ostile ha agito come una fucina, forgiando il nostro corpo e la nostra mente, temprandoli per affrontare e superare le situazioni più difficili e imprevedibili.
Ogni sfida, ogni pericolo, ha contribuito a scolpire le nostre capacità, affinando i nostri istinti e spingendoci oltre i nostri limiti. La nostra capacità di fare previsioni accurate e di richiamate ricordi è stata fondamentale per la nostra sopravvivenza e ci ha distinto dagli altri animali.
Tuttavia, questa abilità, un tempo strumento di sopravvivenza, oggi può diventare fonte di ansia e preoccupazioni inutili.
Mentre un tempo era essenziale per la caccia e per evitare pericoli immediati, oggi la nostra mente tende a vagare e a preoccuparsi per scenari futuri incerti o a rimuginare su eventi passati che non possiamo cambiare.
Quella che un tempo era una capacità indispensabile per sopravvivere, permettendoci di anticipare pericoli e pianificare le nostre azioni, oggi si è trasformata in un'arma a doppio taglio.
La nostra mente, abituata a vagare tra passato e futuro, ci intrappola in un ciclo incessante di preoccupazioni e rimpianti.
Questa tendenza a rivivere eventi passati che non possiamo cambiare e ad anticipare scenari futuri incerti, ci rende schiavi delle illusioni, allontanandoci dalla realtà del momento presente e impedendoci di vivere la vita nella sua pienezza.
Data di Pubblicazione: 13 giugno 2025