SPIRITUALITÀ ED ESOTERISMO   |   Tempo di Lettura: 9 min

Realtà relative

Il Pendolo Errante - Itzhak Bentov - Speciale

Modelli di realtà di tipo olistico che comprendono sia l'universo fisico osservabile, ma anche altre "realtà", leggendo l'anteprima del libro di Itzhak Bentov.

Realtà relative

La realtà minerale

Cominciamo con le realtà più basse del nostro diagramma, e procediamo verso l'assoluto. Cerca di visualizzare te stesso come una roccia. È difficile, certo, ma con un po' di sforzo ti potrebbe sembrare di avvertire una vaga sensazione di caldo o freddo, chiaro o scuro.

Potresti avvertire un sorta di comunicazione con le altre rocce, ma si limiterebbe forse a un vago riconoscimento della presenza di qualcos'altro. La “vita sociale” sarebbe molto limitata in queste condizioni. L'aspetto importante della situazione di una roccia è che non v'è crescita, solo deterioramento.

Da questo livello la curva di scambio di energia si estende nella realtà vegetale e non scende mai a zero, cioè non tocca mai la linea verticale, il che significa che c'è sempre un qualche scambio di energia con gli altri livelli.

 

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La realtà vegetale

Osservando la realtà vegetale, la prima cosa che notiamo a confronto con la realtà minerale, è che qui c'è crescita e riproduzione. C'è quella che chiamiamo vita. La quantità di coscienza è maggiore, così come la quantità di risposte agli stimoli.

Naturalmente c'è adattamento a nuove condizioni, una battaglia per la sopravvivenza, un'acuta consapevolezza della luce e dell'oscurità. Riscontriamo una “vita sociale” vivace e persino una forma di vita sessuale (quest'ultima, ovviamente, svolta con discrezione tramite una terza parte).

La maggior parte di noi ha sentito parlare di esperimenti che dimostrano che le piante rispondono alle emozioni umane: minacce, amore, ecc. La realtà vegetale è un grande salto in avanti dal livello minerale, ma è relativamente statica poiché la capacità di movimento delle piante è limitata alla crescita.

Si noti che la curva di scambio di energia delle piante si estende all'interno e oltre la frequenza della gamma della realtà umana.

 

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La realtà animale

Nella realtà animale troviamo una più ampia gamma di emozioni, libertà di movimento in tre dimensioni, comunicazione all'interno della propria specie e con altre specie (gli animali domestici, per esempio, possono comunicare con gli esseri umani), e una coscienza di gruppo che noi definiamo istinto del gregge.

Alcuni animali sono fantasiosi e in grado di usare degli strumenti, per non parlare delle focene, che, a giudicare dalla complessità e dalle dimensioni dei loro cervelli, potrebbero competere con gli umani quanto a intelligenza.

Quando osserviamo la Figura 30, vediamo che la curva di scambio energetico della realtà animale si estende verso il basso nella realtà vegetale e verso l'alto al di sopra del livello umano, il che significa che gli animali possono comunicare con l'uomo e le piante.

Nota che la curva di scambio di energia non scende mai a zero. Da parte degli esseri appartenenti a una realtà esiste una costante consapevolezza, anche se in alcuni casi minima, dell’esistenza di esseri appartenenti ad altre realtà.

Questo avviene perché l'elemento comune che unisce tutti gli esseri della creazione è la coscienza, che crea un ponte di collegamento tra tutte le cose in modo da mantenerle in costante connessione, come vedremo in seguito.

 

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La realtà umana

Conosciamo tutti la realtà umana, ma probabilmente la maggior parte di noi non sa che l'essere umano può imparare a espandere la coscienza e interagire con il tutto lo spettro delle realtà che abbiamo descritto nel nostro diagramma.

Questo è il vero significato della frase espansione di coscienza. Significa che il nostro sistema nervoso cerebrospinale può essere sviluppato al punto da permetterci di sintonizzarci su una qualsiasi di queste realtà, da quella minerale più bassa ai livelli spirituali molto elevati.

L'espressione sviluppo del sistema nervoso, quindi, come usata in questo libro, è sinonimo di espansione di coscienza.

Molto è stato detto sugli effetti di alcune sostanze sull’espansione della coscienza. Queste, tuttavia, non espandono la coscienza; piuttosto, la alterano e tendono a proiettarla su livelli specifici, che possono essere superiori o inferiori alla realtà umana come descritta nel nostro diagramma.

Quando siamo proiettati in una realtà inferiore a quella umana viviamo quello che viene definito in gergo un bad trip, e l’esperienza è naturalmente vissuta come un incubo.

A volte la coscienza è proiettata nelle realtà superiori alla nostra; in quei casi si ha quello che viene definito un good trip. Tuttavia, queste sono esperienze distorte perché la sostanza impedisce al cervello di funzionare normalmente.

 

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Inoltre, sotto effetto di una droga abbiamo poco controllo sugli eventi o sui livelli che esploriamo. La sola cosa positiva di queste sostanze è che risvegliano in noi la consapevolezza, ci aiutano a renderci conto che guardiamo la realtà attraverso una finestra minuscola e che esiste molto più di quello che vediamo.

D'altro canto, però, l'uso prolungato di droghe distrugge le capacità del sistema nervoso di evolversi normalmente verso i livelli superiori indicati nel nostro diagramma dalla freccia dell'evoluzione, a causa dell'instabilità che l'abuso produce nel sistema nervoso.

Per interagire a un certo livello di coscienza o di realtà, la mente deve essere ferma e lucida.

Ormai ti sarà chiaro che i termini realtà e livelli di coscienza qui sono usati come concetti intercambiabili. Avvalendoci della nota letteratura sull'argomento, ci auguriamo di dimostrare nei prossimi capitoli che le varie realtà non sono altro che diversi stati di coscienza.

Negli ultimi anni sono stati pubblicati molti libri eccellenti su questo argomento, scritti da diversi autori, tra cui quelli di Carlos Castaneda. Leggendo i suoi libri ci si fa un'idea di cosa intendiamo per comunicazione tra realtà diverse. Animali e piante o divinità vegetali comunicano con gli esseri umani.

Gli spiriti dell'acqua, delle rocce, ecc., sono molto attivi, e ora stiamo iniziando a capire i vari livelli di coscienza che danno luogo a tutta questa attività. È abbastanza chiaro, per esempio, che lo stregone opera principalmente nella realtà vegetale e animale.

 

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In tutti i libri di Castaneda la sensazione generale è di essere costantemente in pericolo: "Se fai questo, verrai ucciso; se fai quello, sopravviverai". Lui parla di “guerriero” in quanto in quella realtà o si uccide o si viene uccisi. Si tratta della realtà animale, l'essenza dell'istinto di sopravvivenza.

Gli esseri di questa realtà non sono a conoscenza delle realtà superiori; quindi, nei primi tre libri di Castaneda non troviamo mai i concetti di amore o di Dio. Questo è perché tale tipo di conoscenza si acquisisce a livelli più alti sulla scala dell'evoluzione.

Nel suo libro "L'isola del Tonal", tuttavia, troviamo i maestri stregoni Don Juan e Don Genaro che hanno la conoscenza di realtà superiori che raggiungono, e probabilmente superano, il livello causale. Riescono a “disgiungere” Castaneda e a mostrargli le sue due componenti: da un lato il ragionamento, la personalità materiale; dall'altro la pura consapevolezza.

L'amore appare in Don Genaro come amore per la terra, la massa di materia minerale che ha un'enorme quantità di coscienza. Questa grande entità ricambia il suo amore conferendogli poteri eccezionali.

A questo punto è utile spiegare le strane entità che abbiamo appena menzionato — il dio, o spirito, delle piante, e gli spiriti delle rocce, dell'acqua, ecc. — che appaiono nei libri di Castaneda e nel folklore di molti popoli.

Siamo ormai armati della conoscenza dell’assoluto e sappiamo che la materia è una manifestazione della coscienza di una certa quantità e qualità (chi fa fatica ad accettare questo concetto può continuare a operare con l'idea che la materia “contenga” una certa dose di coscienza).

 

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Dualità particella-onda

Ora esamineremo il possibile meccanismo alla base di questi fenomeni. Il principio della dualità particella-onda è valido non solo per i fotoni, gli elettroni o le particelle nucleari, ma anche per gli aggregati di materia più grandi.

In base a questa dualità comprendiamo, ad esempio, che la luce può essere rappresentata come un campo di radiazione, ma quando i nostri occhi, o altri strumenti, interagiscono con questo campo, percepiscono questa radiazione nella forma di piccoli proiettili o fotoni, le singole particelle di luce.

Quindi abbiamo un campo di radiazione elettromagnetica continua, che ha un carattere ondulatorio ma che non possiamo vedere né con i nostri occhi né con gli strumenti oggi disponibili. Questo campo si manifesta a noi solo quando colpisce la nostra retina, ma quando lo fa si comporta come singole particelle separate note come fotoni.

Vale la pena fermarci a riflettere su questo punto. Suona molto simile a quello che dicevamo rispetto a come il relativo (o manifesto) deriva dall'assoluto. L’assoluto è analogo a un campo di radiazione indisturbato, ma per manifestarsi e diventare visibile si devono formare increspature sulla sua superficie (deve diventare quantizzato o granulato), che così diventa visibile.

Nel nostro esempio della luce, il campo di radiazione si manifesta come singole particelle (fotoni) solo quando interagisce con la nostra retina. Si è verificato cioè un processo di individuazione del continuum, che ha reso possibile l'interazione dei nostri sensi con la luce. Io propongo che questo processo di individuazione, o dualità particella-onda, si verifichi in Natura anche su scala molto più grande.

 

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Data di Pubblicazione: 8 maggio 2023

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