SPIRITUALITÀ ED ESOTERISMO   |   Tempo di Lettura: 7 min

Il Grimorio delle Pietre: Le proprietà uniche dei cristalli

Il Grimorio delle Pietre - Libraio Editore - Speciale

Quali sono le proprietà dei cristalli? Come influenzano il nostro corpo etereo e astrale? Scoprilo leggendo l'anteprima del libro pubblicato da Libraio Editore.

Il Grimorio delle Pietre: Le proprietà uniche dei cristalli

L‘energia è il concetto chiave che è opportuno analizzare quando si tratta di studiare le pietre e la loro interazione con il corpo e la mente umana. È pertanto necessario acquisire le informazioni indispensabili per comprendere a fondo questa energia e saperla adoperare nel migliore dei modi.

Oltre alla mineralogia, che studia le proprietà fisiche e morfologiche dei minerali, esistono diversi approcci all'argomento che vanno dallo studio della formazione delle pietre allo studio del loro impiego nell'arte, nell'industria e nella gioielleria.

Tutte questi settori sono tipici dell'occidente, eppure è di estremo interesse anche per noi uomini occidentali tenere in considerazione la sapienza e la saggezza orientale che identifica nella composizione dei minerali la causa dell'emanazione di determinate vibrazioni elettromagnetiche in grado di esercitare un'azione su di noi, migliorando la nostra qualità di vita.

È bene capire che l'energia del cristallo non è commisurata al suo essere prezioso; tutti i cristalli emanano energia, indipendentemente dalla loro bellezza o rarità.

 

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Il potere terapeutico di un cristallo non dipende dal suo aspetto; vi sono minerali dal grande potere curativo che, tuttavia, non sono preziosi. Pensiamo ad esempio al quarzo ialino o cristallo di rocca: si tratta del minerale più diffuso sul nostro pianeta. Eppure, è sconsiderato il cristallo della conoscenza interiore da molti popoli e da migliaia di anni.

Ciò è dovuto alla peculiare disposizione dei suoi cristalli che, partendo da una base informe e opaca, si diramano in strutture lucide e possenti che acquistano maggior trasparenza verso le estremità. La luce che si irradia dal quarzo ialino è nitida e pura, e alle sue potenti vibrazioni viene attribuita la proprietà di penetrare l’aura di tutti i corpi.

Inoltre, gran parte delle proprietà fisiche dei cristalli deriva dal modo in cui la luce incide sulla loro struttura cristallina.

Sappiamo, infatti, che nel passare attraverso un prisma trasparente, la luce si scompone nei sette colori dell’iride: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e violetto. Allo stesso modo, nell’attraversare un cristallo le cui facce non diano luogo a un prisma regolare, la luce si scompone in mille modi diversi, creando infiniti riflessi conosciuti con il nome di “fuoco” o brillantezza del cristallo.

Vediamo di seguito, in linea generale, quali sono le caratteristiche dei cristalli.

 

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Colore

I cristalli puri, costituiti dallo stesso minerale, hanno la caratteristica di avere sempre lo stesso colore. Tuttavia, in natura quelle che potrebbero sembrare delle impurità costituiscono una caratteristica fondamentale di pietre e cristalli. Non deve quindi stupire se troviamo tonalità diverse tra pietre dello stesso tipo: è perfettamente naturale.

Anzi, spesso le impurità rendono il cristallo unico e particolare, aumentandone il valore sul mercato. Per quanto concerne invece la cristalloterapia, il colore è una caratteristica fondamentale da prendere in considerazione quando si sceglie di utilizzare un cristallo; tradizionalmente i colori sono infatti associati ai chakra e, di conseguenza, veicolano l'energia necessaria ad agire su quel determinato centro energetico.

 

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Rifrazione e brillantezza

Per rifrazione si intende l'angolo di deviazione che la luce assume nel momento in cui attraversa un cristallo. Può accadere che la luce, attraversando un cristallo, mantenga lo stesso angolo di rifrazione in tutte le direzioni oppure che possa creare due angoli di rifrazione con direzioni diverse.

L'angolo di deviazione della luce non è identico in tutti, il che è di grande utilità per distinguere cristalli di minerali diversi ma di aspetto simile. La luce riflessa da un cristallo, cioè la “brillantezza”, è indicativa della sua composizione chimica e consente di distinguere una varietà di cristallo da un’altra.

L'intensità di questa brillantezza dipende dalla purezza del cristallo. Tuttavia è utile sottolineare che né la rifrazione né la brillantezza aggiungono o tolgono qualcosa alle proprietà curative dei cristalli.

 

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Durezza

Corrisponde al grado di coesione degli atomi che costituiscono un cristallo. Non va confusa con la resistenza. Ad esempio, un diamante è in grado di tagliare un vetro e non può essere scalfito da nessun cristallo ma si romperebbe in mille pezzi qualora colpito.

La scala di Mohs è un criterio empirico per la valutazione della durezza dei materiali. Questo sistema, ideato nel 1812 dal mineralogista tedesco Friedrich Mohs, attribuisce a ogni minerale un valore da 1 a 10, ovvero dal più tenero al più duro. Il talco, minerale più tenero, è indicato come il numero 1, mentre il numero 10 è associato al diamante.

I componenti della scala

  • Talco
  • gesso
  • calcite
  • fluorite
  • apatite
  • prtoclasio
  • quarzo
  • topazio
  • corinòone
  • diamante

 

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Piezoelettricità

Per piezoelettricità si intende la capacità di alcuni cristalli di trasformare in energia elettrica la forza meccanica che loro stessi producono. Il fenomeno, noto come effetto piezoelettrico diretto, fu osservato dai fratelli Curie nel 1880. Il piombo zirconato di titanio, il quarzo e la tormalina sono tre esempi di materiali piezoelettrici.

 

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I setti sistemi geometrici

Quando i minerali si trasformano in cristalli senza attenersi a uno schema geometrico, prendono il nome di “amorfi”. La maggior parte di essi rientra tuttavia nella classe definita “cristallina” in quanto la loro struttura interna è costituita da un reticolo di poliedri naturali regolari che ne determina la forma e le caratteristiche.

Tutti i cristalli esistenti si possono classificare in sette gruppi o sistemi primari ognuno dei quali corrisponde a un tipo di poliedro. Cubico (es. diamante, granato, magnetite, salgemma); esagonale (es. smeraldo, acquamarina); triangolare (es. rubino, zaffiro, ematite, diaspro, tormalina, quarzo); tetragonale (es. zircone, cassiterite); rombico (es. topazio, olivina); monoclino (es. topazio, olivina); triclino (es. turchese, rodonite, labradorite).

 

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L'aura e l'anatomia sottile del corpo

Secondo molte tradizioni spirituali, anche molto antiche, attorno ai corpi animati esisterebbe un'aura, ovvero un campo energetico che forma un ovale di luce nel quale si distinguono tre strati: il corpo energetico (o etereo), il corpo emotivo (o astrale) e il corpo mentale.

Questo campo energetico ha la caratteristica di essere influenzato dagli altri campi energetici con i quali viene in contatto. Ad esempio, la vibrazione emanata dai cristalli produce una interazione benefica di energie in grado di apportare equilibro laddove il campo aurico lo avesse perso. Un’aura indebolita o lo squilibrio tra gli strati che la compongono, può causare disordini e squilibri fisici e psicologici.

Approfondiamo di seguito l’analisi dei tre corpi sottili:

Corpo etereo: è lo strato più vicino al corpo fisico. La sua funzione è quella di nutrire il corpo fisico con l’energia captata da altri corpi come, ad esempio, i cristalli.

Corpo astrale: è la sede delle emozioni, comunica al corpo fisico le variazioni emotive e sentimentali che si sperimentano. Poiché ogni passione assume una specifica tonalità animica, i colori del corpo astrale si riverberano sul complesso generale dell’aura. Secondo Rudolf Steiner, il corpo astrale consente di ridestarci dopo il sonno. Lo stato di incoscienza del sonno sarebbe infatti dovuto a una separazione temporanea del corpo astrale da quello eterico.

Corpo mentale: ha la funzione di mettere in relazione i bisogni del corpo etereo e del corpo astrale con la nostra mente. Il teosofo Arthur Edward Powell lo definiva come “un veicolo per mezzo del quale il Sé si manifesta sotto forma di intelletto concreto, nel quale si sviluppano i poteri della mente, compresi quelli della memoria e dell'immaginazione e che, negli stadi ulteriori dell’evoluzione dell’uomo, serve da veicolo di coscienza separato e distinto, nel quale l’uomo può vivere e funzionare indipendentemente dai suoi corpi fisico e astrale".

Data di Pubblicazione: 26 giugno 2023

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