Impara l'arte del Jin Shin Jyutsu, una pratica semplice che attiverà i tuoi flussi energetici, leggendo l'anteprima del nuovo libro Tina Stümpfig-Rüdisser.
La pratica del Jin Shin Jyutsu
Resilienza: La forza interiore per resistere
La resilienza è la resistenza mentale ed emotiva che ci aiuta a superare le crisi della vita, le sventure, le sconfitte, lo stress e le perdite senza riportare danni permanenti, ma anzi, evolvendoci. La resilienza ci dà la forza di andare avanti e di affrontare tutte le sfide che ci vengono poste.
La parola “resilienza” viene dal latino resilio (rimbalzare, saltare indietro) e originariamente era usata in fisica per definire i materiali altamente elastici, come la gomma, che dopo ogni deformazione riacquistano la loro forma originaria.
Alcuni studiosi del comportamento hanno applicato questo termine alle persone: essere resilienti significa avere in sé una grande resistenza ed elasticità ed essere, per così dire, immuni agli attacchi del destino, essere tenaci e resistenti, riprendersi in modo sorprendentemente rapido dalle situazioni di stress e dalle difficoltà, non lasciarsi abbattere e uscire dalle crisi più forti di prima.
C'è una frase del poeta Camus che la descrive magnificamente: "Nel bel mezzo dell'inverno ho scoperto che vi era in me un'invincibile estate". La resilienza è, per così dire, il sistema immunitario dell'anima.
Non si tratta ovviamente di negare o reprimere dolore e sofferenza, perché così facendo si tende verso la depressione, che arreca ancora più dolore. Si tratta invece di attraversare la crisi, sentire il dolore senza soccombere e andare avanti invece di affondare.
Le persone resilienti affrontano le crisi e la sofferenza in modo costruttivo, non ne sono sconfitte, ma conservano la loro capacità di agire e sono in grado di riprendersi dalle situazioni e dagli stati emotivi più spiacevoli. La resilienza non è innata: la si apprende.
Tutti possono aumentare la propria resilienza!
Il Jin Shin Jyutsu può essere di grande aiuto. Facendo fluire le energie in voi stessi, semplicemente toccando le cosiddette serrature energetiche, potete rafforzare enormemente la vostra resistenza interna, gestire più facilmente lo stress e le crisi, superare le paure e perfino le depressioni.
Il Jin Shin Jyutsu aiuta:
- a rilassarsi e ad attingere a nuova forza;
- a ritrovare l'equilibrio, a portare gioia e leggerezza nella propria vita;
- a sviluppare una sana autostima;
- a restare ottimisti anche nelle situazioni difficili;
- a non vedere le crisi come problemi insuperabili, ma ad accettare il cambiamento come qualcosa che appartiene alla vita, per uscirne più forti di prima;
- a credere in se stessi, ai propri obiettivi e capacità;
- a rispettare se stessi e ad avere un'opinione positiva di sé;
- ad avere fiducia nella vita e in se stessi e a sentirsi sicuri e protetti anche nelle tempeste dell’esistenza;
- ad avere una mentalità e un atteggiamento positivi nei confronti della vita;
- a scoprire e a fare esperienza del fatto che tutto quello che ci serve per trovare armonia, felicità e benessere risiede dentro di noi.
Che cos'è il Jin Shin Jyutsu?
Mary Burmeister diceva: "La verità è che ognuno di noi ha in sé il potere di liberarsi di tutta la sofferenza e di vivere la vita in totale pace e unità, di essere una creatura meravigliosa in perfetta armonia e di riconoscerla dentro di sé".
Quando l’energia vitale fluisce in modo armonioso, ci si sente rilassati, sani e pieni di vita sotto tutti gli aspetti: emotivo, mentale e fisico. Il Jin Shin Jyutsu è un'arte dolce per armonizzare l'energia vitale del corpo. È un sapere intuitivo che ogni persona porta in sé dalla nascita e che pratica ripetutamente in modo inconsapevole e automatico.
Per esempio, quando reggiamo la testa con le mani mentre pensiamo, attiviamo determinate aree del cervello in modo da risvegliare dei ricordi. I bambini a scuola si siedono spesso sulle mani e in questo modo riescono a concentrarsi meglio e a stare più attenti.
Quando incrociamo le braccia, tocchiamo un punto nella piega del gomito che ci aiuta a essere presenti nella nostra forza e autorità. La mano, che spesso appoggiamo con noncuranza sulla spalla, ci libera dall’inutile bagaglio che portiamo con noi: preoccupazioni, stress e responsabilità che tante volte non sono nemmeno le nostre.
Intuitivamente appoggiamo le mani anche sulle zone doloranti.
Tutti conosciamo il Jin Shin Jyutsu: dobbiamo solo recuperarne il ricordo.
Appoggiando le mani su determinati punti del corpo riattiviamo l'energia vitale. I blocchi possono così sciogliersi, liberandoci anche da paure, rabbia, sensazioni deprimenti, tristezza, fatica, sforzo e stress. Il Jin Shin Jyutsu mobilita le forze di autoguarigione e la resistenza interiore, stabilizza il sistema immunitario ed è uno splendido metodo per riportare l’equilibrio a tutti i livelli.
Il Jin Shin Jyutsu è un sapere terapeutico che veniva usato già secoli fa da diverse culture e che a un certo punto ha finito per essere dimenticato. All’inizio del XX secolo il giapponese Jiro Murai lo riscoprì, lo studiò e lo trasmise alla sua allieva Mary Burmeister, che lo portò in Occidente.
Il termine “Jin Shin Jyutsu” è formato da tre parole giapponesi:
- Jin: persona sapiente, compassionevole
- Shin: creatore
- Jyutsu: arte
- significa “l’arte del creatore attraverso la persona sapiente e compassionevole”.
Sul corpo ci sono dei punti in cui l'energia è presente in forma concentrata. Toccandoli in determinate combinazioni si possono sciogliere facilmente i blocchi. Questi punti sono detti “serrature energetiche” o “serrature energetiche di sicurezza” (abbreviate a SES).
Si trovano all’interno dei flussi energetici che fanno scorrere la vita nel corpo. Se in questi flussi si creano dei blocchi, viene interrotto il fluire dell'energia e tutto il sistema energetico ne viene disturbato, il che a sua volta indebolisce il sistema immunitario e la resistenza interiore.
Appoggiando le mani su determinate serrature energetiche o su altri punti di forza, ci si riporta in armonia fisicamente, mentalmente e spiritualmente e si possono sciogliere sia i blocchi sia lo stress, l’ansia e altri disturbi psichici e fisici.
Come praticare il Jin Shin Jyutsu
Con il Jin Shin Jyutsu si toccano in genere due punti del corpo simultaneamente, che di solito sono due serrature energetiche. Tenete le dita o i palmi delle mani sui punti indicati fino a quando l'energia vitale inizia a fluire. Potete percepirlo.
È una sensazione di formicolio, un fluire interno o una pulsazione costante. Ognuno lo percepisce in modo leggermente diverso. Non dovete fare altro che tenere le dita su questi punti. Dovete solo mettere in moto la vostra energia vitale in modo da poter, per così dire, ricaricare le batterie.
Tenete le dita, i polpastrelli o i palmi delle mani sui punti indicati fino a quando percepite un flusso o una pulsazione costanti. All’inizio non è avvertibile distintamente, può servire un po' di tempo per sintonizzarsi con le energie sottili.
Nel frattempo, seguite questa semplice regola: tenete ogni posizione per 3-5 minuti, quindi passate a quella successiva. Se usate una sola posizione, potete tenerla per 10-15 minuti. Durante una stimolazione più lunga, come quella del flusso centrale che si compone di sette passi, prendetevi circa 30 minuti di tempo per l’intero flusso, che corrispondono a 4 minuti per ogni posizione.
Potete far fluire l'energia per tutto il tempo che desiderate e fino a quando vi fa sentire bene.
Se fate fluire l'energia in altre persone o altri lo fanno a voi, la durata totale non dovrebbe superare un'ora consecutiva.
Importante: non potete sbagliare! Se vi è più comodo tenere le dita su una serratura energetica che si trova sul lato opposto a quello indicato, fatelo. Il corpo usa i flussi energetici nei punti in cui ne ha bisogno.
Rilassarsi
Il Jin Shin Jyutsu non richiede fatica. Evitate qualsiasi sforzo. Deve essere semplice! Deve semplicemente farvi stare bene. Non ponete l’attenzione sui problemi, ma sull’armonia che è sempre presente.
Diventate consapevoli del battito cardiaco che porta la vita al corpo e mantiene attiva la circolazione. Facendo fluire le energie, rafforzate questo battito.
Lasciatevi guidare dalla vostra intuizione e trovate la vostra strada personale. Lo ripeto: non potete sbagliare! Anche se doveste inavvertitamente tenere le dita su un punto “sbagliato”, non vi sarebbero conseguenze negative. Al massimo potrebbe forse servire solo un po’ più di tempo per ottenere un effetto.
Il fluire dell'energia è sempre collegato all'intelligenza del corpo, che la usa esattamente nei modi in cui ne ha bisogno. Se non riuscite a raggiungere bene alcuni punti, tenete le dita su altri punti. Esistono sempre diverse possibilità per far fluire l'energia, come vedrete nei singoli capitoli.
Restare sintonizzati
Nelle situazioni di stress, ansia o depressione è importante far fluire l'energia con regolarità. Lo si può fare un paio di minuti più volte al giorno, così da fornire un impulso costante. Oppure una sola volta al giorno per una durata un po' più lunga.
Potete far fluire l'energia da seduti, in piedi o da sdraiati. Per esempio, sfruttate il tempo che passate in fila alla cassa o in attesa ai semafori, tenendo semplicemente alzato un dito.
Avere pazienza e fiducia
Abbiate pazienza e non dubitate se in un primo momento non notate alcun cambiamento evidente in un determinato ambito per il quale fate fluire le energie. Il corpo fa in modo di sistemare innanzi tutto quello di cui si ha bisogno più urgentemente.
Può darsi che diventiate più rilassati in generale o che dormiate meglio: il Jin Shin Jyutsu ha sempre un effetto, anche quando non lo percepiamo. Questo non significa comunque che possa sostituire il medico. Quando state male rivolgetevi sempre a un medico.
I farmaci possono alleviare i disturbi e allo stesso tempo potete anche far fluire le energie.
Ogni attivazione energetica porta più armonia, rafforza il sistema immunitario e stimola le forze di autoguarigione.
Le 26 serrature energetiche: Le porte del regno dei cieli
Le serrature energetiche di sicurezza (abbreviate con SES) sono determinati punti del corpo in cui l'energia è presente in forma altamente concentrata. Si trovano all’interno dei flussi energetici che fanno scorrere la vita nel corpo.
Quando vengono toccate trasmettono lo stimolo e possono mettere in moto svariati aspetti. Ma se in questi flussi si creano dei blocchi, viene interrotto il fluire dell’energia e tutto il sistema energetico ne viene disturbato, il che indebolisce il sistema immunitario e la resistenza intrinseca.
Le serrature energetiche di sicurezza, come dice il nome, rappresentano anche un sistema di preallarme del corpo. Quando alcune zone sono sovraccariche fungono, per così dire, da interruttori per i circuiti energetici: si chiudono per fare in modo che lo squilibrio non si diffonda a tutto il corpo.
Inoltre, ci forniscono un indizio sull'origine di tale squilibrio. Tenendo le dita (facendo fluire l'energia) su una serratura energetica, è possibile eliminare lo squilibrio o sciogliere il blocco corrispondente. Per questo motivo le serrature energetiche sono dette anche “porte del regno dei cieli”.
Ogni serratura energetica ha un significato ed è in relazione con corpo, mente e anima. Appoggiando le mani su una serratura energetica, i blocchi si sciolgono, l'energia si riattiva e l’aspetto correlato, come la paura o lo stress, può dissolversi.
In questo modo vi riportate sempre più in armonia a livello fisico, mentale e spirituale.
Su ogni lato del corpo ci sono 26 serrature energetiche, disposte in maniera simmetrica rispetto alla colonna vertebrale. Ogni serratura è grande circa quanto un palmo di mano, per cui se ne conoscete la posizione approssimativa, non potete sostanzialmente mancarla.
Di seguito ho elencato le serrature energetiche e ho descritto brevemente gli aspetti collegati a ogni punto. Potete tenere le dita su ciascuna serratura energetica per 3-5 minuti o anche di più, in modo da armonizzarla e riaprirla.
Per le serrature energetiche che non riuscite a raggiungere ci sono delle posizioni alternative.
Data di Pubblicazione: 29 agosto 2022